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Autore: marrymezayn    07/12/2011    7 recensioni
Tratto dal secondo capitolo:
«l’hai visto?» Chiese la sua migliore amica, nel panico più totale. Forse era più in ansia lei che Keyra. Si girò a guardare la sua amica, pensando seriamente che Keyra fosse entrata in uno stato di shock totale. «L'hai visto Kè?» domandò anche se le bastò vedere la sua faccia per capire che l'aveva visto. La scosse per un braccio e Keyra tornò nel mondo dei vivi dal suo momento di panico più totale. Oh no! Oh no! «dimmi che sto avendo un bruttissimo sogno!» pregò che fosse così, ma quando si girò si vide rispecchiata negli occhi di Mary. No, non stava avendo un brutto sogno.
****
Questa è la prima storia che ho pubblicato. Spero che vi piaccia.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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Se vi mostrate dipendenti, si stanca. Ma se non vi può avere, allora conquistarvi diventa una sfida.

Vi siete mai resi conto che quando aspettate con ansia qualcosa, quel qualcosa arriva in modo lentissimo? Quando magari state aspettando il suono della campanella e guardate quelle che per voi sono ore intere e invece vi accorgete che è passato solamente un minuto?
Quella settimana era passata troppo lentamente per i suoi gusti. Tanto che pure il viaggio in aereo le sembrò infinito quando in realtà durava solamente un’oretta. Si ritrovava a guardare fuori dal finestrino, muovendo nervosamente la gamba. Mary le aveva telefonato la sera prima, dicendo che si era presa la varicella dai figli dei Jhonson e che non sarebbe andata, ovviamente. Aveva cominciato ad urlare perché gli stessi bambini le avevano attaccato la febbre due mesi prima.
«Ma un vaccino a quei bambini no?» Mary si era fatta una risata e per dieci minuti era stata a raccomandarla. «Mi raccomando non fare casino, non bere, ringrazia sempre. E cerca di dare meno spago a Zayn! Perché glielo darai, io lo so! Ora hai Aaron a cui pensare, ricordi?» Lei aveva alzato gli occhi al cielo.
«Si mamma. Farò come dici tu!! Guarderò anche a destra e a sinistra prima di attraversare, promesso! Tu cerca di riprenderti, ok?» La ragazza acconsentì poi attaccò il cellulare.
Ritornò sul mondo dei vivi quando finalmente sentì l’hostess annunciare che dovevano allacciarsi le cinture perché cominciava l’atterraggio. Per lei era tutto tragico il volo, ma si agitava come non mai al decollo e all’atterraggio. Perché era dell’idea che se ti ritrovavi sopra le nuvole oltre alle turbolenze non era un problema.. Ma all’atterraggio magari si poteva rompere il carrello, oppure al decollo si beccava uno stormo di uccelli. Appena sentì che le ruote toccarono per terra, le uscì uno sbuffo e la signora al suo fianco la guardò in modo curioso.
La professoressa era passata prima dell’atterraggio per dire di aspettare che tutti sarebbero scesi, in modo da muoversi più velocemente. Guardando fuori, vide l’edificio e sorrise.
La gente pian piano scese, dopo aver preso i bagagli e lei uscì rimettendosi il giacchetto a spolverino e tenendo la borsa ben salda. Aveva solo una valigia e l’aveva imbarcata per stare più libera. Scesero dall’aereo e camminarono verso l’edificio.
Non era un grandissimo aeroporto quindi non avevano bisogno della navetta. Attesero i loro bagagli, mentre lei sbatteva ansiosa il piede per terra, controllando il cellulare e i messaggi.
Ad un certo punto si ritrovò braccata e buttata per terra. Nel casino della caduta e del fatto che non si era accorta di nulla, cercò di capire che diavolo stava succedendo. Riattivò il cervello, pensando alla figura micidiale che aveva fatto e si guardò intorno.
«Che..» Non terminò perché vide un volto. Niall che si faceva spazio tra tutte quelle teste. Sorrise e scosse la testa. «Sto soffocando! Ahi, chi mi ha dato un calcio nello stinco?» Tutti ad urlare “E’ tornata! E’ lei… Keyraaa!” tutti contenti di quella cosa. Rise e quando gli animi si calmarono un pochino finalmente venne liberata dai cinque corpi che, fidatevi, non erano leggeri.
Aiutata da Niall si rialzò e si pulì i Leggins, poi con tutta la calma di cui era padrona cominciò a schiaffeggiarli per gioco.
«Ma siete stupidi? E se sbattevo la testa? E se mi veniva un trauma cerebrale?! Eh? Imbecilli patentati!» Tutti scoppiarono a ridere, allontanandosi o facendosi scudo con il corpo di un altro.
«La sua voce soave.. E’ lei!» Disse entusiasta Niall, guardando Liam che annuiva. Rise, e Niall le si buttò di nuovo addosso e lei lo strinse forte a sé.
«Ma come siete entrati?» Domandò, vedendo le porte che dividevano dalla parte dove si attendeva chi usciva.
«Sono usciti due, ti abbiamo visto e non abbiamo resistito e siamo strisciati dentro con una capriola e ti siamo venuti a fare festa!» Disse Liam, facendola ridere allegramente. Si permise di stare zitta un secondo, per rivedere finalmente quei cinque volti che tanto le erano mancati. Tutti sorridevano, forse felici di riaverla tra loro. Vide Louis avvicinarsi, lottando con Niall che le si era praticamente incollato addosso, per darle un abbraccio a panda.
Alzò lo sguardo, nello stesso momento che anche Liam e Harry si mettevano a lottare pur di avere un abbraccio da lei. E incontrò il suo sguardo, che in un secondo fece crollare tutte le barriere che si era fatta in quei due mesi. Due fottutissimi mesi per mettere su quelle barriere e un nano secondo per distruggerle. Le si mozzò il fiato, vedendo quel colore castano chiaro che la fissava incuriosito, con quel sorriso da sturbo su quelle labbra che solo dio aveva potuto creare così perfettamente. Si passò la lingua sulle labbra, sentendole tremendamente secche.
Al diavolo! Due mesi di lavoro mandati a fanculo da un semplice sguardo. Al diavolo! Al diavolo!
«Buoni, ce n’è per tutti!» Se ne uscì, sbattendo le ciglia e cadendo dal suo mondo fantastico. «Niall, da bravo! Io e te faremo sesso stanotte. Ma lasciami coccolare anche gli altri, su!» La risata fantastica di Niall la fece sorridere, come solo lui ci riusciva. Il primo che si guadagnò il suo abbracciò fu Louis, che le si buttò praticamente addosso tanto da farla indietreggiare.
Rise, e l’abbracciò di rimando, cominciando a camminare in tondo abbracciata a Louis, che se la stringeva in modo quasi morboso addosso.
«Le costole, Louis! Mi servono ancora, sai com’è!» Il ragazzo scoppiò a ridere.
«Scusa, hai ragione!» si staccò da lei, e Keyra sorrise sistemandosi i capelli.
«Io ho sempre ragione, razza di imbecille!» Louis scoppiò a ridere poi Keyra abbracciò Liam, che arrossì come al suo solito quando gli diede un bacio sulla guancia.
«Eccolo il colorito più bello della terra! Non voglio immaginare come ti comporti con una ragazza!» Tutti risero, mentre abbracciava anche Harry.
«Harry..» Disse, guardando il tabellone mentre lo abbracciava.
«Mhm..?» Sussurrò dolcemente, mentre la stringeva
«Lo sai che… Tu puzzi?» Si staccò da lui per farsi una di quelle risate di cuore, tanto che si piegò indietro e batté per una volta le mani, per poi continuare a ridere come una pazza vedendo la sua faccia.
Quando si riprese si avvicinò a Zayn, e lo bloccò prima di abbracciarsi. «Toccami il culo e tu non vedrai la luce del sole!» Il moro ridacchiò e alzò le mani come per dire che non avrebbe fatto nulla e si piegò ad abbracciarla.
Momento momento momento.Che cos’era quella sensazione allo stomaco? Da quando si sentiva bene tra quelle braccia? Quando erano andati via, non le aveva sentite quelle sensazioni. Ora perché si? E da quando Malik aveva un profumo così buono? Oh no.. Oh no!
L’allarme nel suo cervello cominciò a farsi sentire, in modo tanto tanto preoccupante. Si staccarono e si sorrisero, ma abbassò subito lo sguardo, stranita. Tutti si divisero per andare a salutare i loro compagni e finalmente le valige arrivarono. Keyra la prese e continuando a chiacchierare con Niall attesero che tutti gli altri prendessero la loro valigia. Quando le ebbero prese, si diressero fuori.
«Ma mary?» Chiese in modo curioso.
«E’ a casa con la varicella!» Forse per la faccia… Forse per altro ma Niall si fece una risata.
«Keyra..» Si bloccò e si girò a guardarlo, domandandosi perché l’avesse bloccata..
«Si?» Lo vide fissarla, un po’ preoccupato.
«Devo dirti una cosa!» Sbiancò leggermente, visto il tono usato da Niall.
«Ok..» Attese, in ansia.
«Lo so che ti arrabbierai!» La mora lo guardò male, calcolando nel suo cervello cosa avesse potuto fare quel biondino per sapere che si sarebbe arrabbiata.
«Hai fatto sesso e non me l’hai detto? Su questo mi incazzerei a morte, oppure hai fatto sesso senza usare precauzioni, o ancora peggio con un uomo. Non che ho qualcosa contro i rapporti tra due uomini, ma sei tanto carino, sei sprecato per un uomo..» Niall la guardava a bocca aperta, con gli occhioni azzurri fuori dalle orbite.
«Niente di tutto questo..» Il volto di Keyra si rilassò.
«Ah ok! Se non è niente di tutto questo posso stare tranquilla.. Cosa c’è?» Domandò ora curiosa.
«Non andremo subito a casa, ma direttamente a scuola!» No, aspettate.
Torniamo indietro di qualche secondo. Replay, lentamente. “non andremo subito a casa, ma direttamente a scuola!” Oh cazzo allora aveva sentito bene.
Lo guardò stranita, facendo mordicchiare il labbro inferiore al biondino. «Ma che mi stai dicendo? Dai, è uno scherzo!» La prese in modo giocoso, incredula. Nessuno sano di mente avrebbe permesso ad una classe appena arrivata di andare direttamente a scuola.
«No, sono serio!» Rimase ferma, a guardarlo per qualche secondo.
«Ma hai visto che faccia ho? Per quante occhiaie ho, fra poco si prendono a pizze e tu mi porti a scuola?» Il biondino scoppiò a ridere, scuotendo la testa.
«Non l’ho deciso io, ma la scuola! Vi vogliono dare il benvenuto nella nostra città..» Ammise.
«E chi gliel’ha chiesto?» Chiese un po’ stranita, mentre lui se la rideva. «Come si sono permessi di prendersi tutta questa confidenza?» Niall ormai era piegato in due su se stesso perché il tono di Keyra che stava usando era troppo divertente. Era tra lo sbalordito e l’incredula. Gesticolava come una pazza, parlando.
«Andiamo, forza!» Si lamentò per tutto il tragitto per arrivare al pullman a due piani che l’aspettava di fuori. Sbuffando salì dopo aver posato la valigia.
**
«Mi dovete stare intorno come delle guardie del corpo?» Domandò Keyra, guardando le sei persone intorno a lei. Naturalmente erano tutti al suo fianco, Lucas compreso.
«Non sai quanto possono essere stronzi in questa scuola. A pranzo ringrazia che esci solo con i fili di pasta tra i capelli!» Disse Niall, guardandosi intorno.
«Si, ma se voi continuate a tirare questi sguardi, la prossima a ricevere la pasta in faccia sono io! Buoni, su.. A cuccia!» Entrarono nell’Auditorium, e poco dopo il preside salì sul palco per parlare al microfono. Lo vide sbattere le mani contro il microfono usando la solita “uno, due tre prova” come nei film. Patetico.
Per un’ora interminabile restarono lì ad ascoltare tutte le boiate che stava dicendo, mentre lei si era appoggiata con i piedi al sedile davanti, tanto era mezzo illuminato e non la vedevano. Intanto si tirava le palline di carta con Harry, seduto alla fila vicino e divisi dagli scalini.
Al suo fianco c’era Niall, tutto interessato al discorso del preside mentre giocava con i suoi capelli, Zayn le stava seduto dietro insieme a Louis, Liam e quel rincoglionito patentato di Lucas. Era bello vedere come Harry, Louis e Zayn avevano mandato a fanculo i loro compagni di scambio, per stare con lei. Era successo lo stesso a Londra, ma vederli fare così anche lì, la stranì.
«Ma perché non si sono portati dietro i loro compagni?» Chiese curiosa a Niall che si girò a guardarla.
«Non ci si trovano. A Londra hanno capito presto che loro volevano stare con noi, e gli altri con i loro compagni. Poco gli interessava di quello che facevano. Si incontravano solo per andare a dormire. Stessa cosa faranno qui!» Spiegò e lei si girò a guardare Zayn e Louis, che giocavano con il cellulare.
«Liam non poteva mandare a fanculo il suo compagno? Mi snerva!» Ridacchiarono, poi lei prese il cellulare e cominciò a messaggiare con Aaron, che stava facendo una pallosissima lezione di chimica.
“Tu, ti stai annoiando? E io che ho un preside tozzo e basso che chiacchiera su quando è nata questa città.. A chi cazzo interessa? Metà dell’auditorium sta dormendo!” Lo inviò, vedendo che stava rispondendo. “Ahahah. Si, forse stai peggio te. Mi manchi, bambina!” Strinse la mascella. “Quante volte ti devo dire di non chiamarmi bambina? Mi snervi, Aaron!” Rialzò lo sguardo, fissando il preside che gesticolava blaterando chissà che cosa, poi tornò a guardare il cellulare appena lo sentì vibrare tra le sue mani. “Mi piace chiamarti bambina, è dolce! Io ti manco?” sorrise. Era così dolce, in fondo. “ma se ci siamo visti cinque ore fa…” Scherzò, scrivendo il messaggio con un sorriso.
«Parli con Aaron?» Si girò e perse il sorriso, annuendo. «Ti rende felice?» chiese, scrutandola.
«Non è neanche un mese che stiamo insieme, Niall. Non posso definirlo neanche l’uomo della mia vita. Non lo so ancora!» Ammise, stringendo la mascella.
«Ma ti fa sorridere? Stai bene con lui?» Annuì leggermente, scrutandolo. «Ma non è lui che vuoi, giusto?»
Che cazzo aveva detto? Lo guardò, incredula.
«E tu che ne sai?» Domandò a bocca semi aperta.
«Lucas, no?» Le sussurrò a pochi centimetri. Le uscì uno sbuffo quando capì.
«Ah.. sisi! Giusto!» Spostò lo sguardo, imbarazzata anche solo per aver pensato che Niall sapesse qualcosa su quello che stava provando per Zayn. Ma al biondino bastò vedere quel gesto per saltare su come un petardo.
«OH MIO DIO!» Saltò su pure lei, impaurita.
Tutto si bloccò, tutti si svegliarono e posarono lo sguardo su un Niall in piedi, che la guardava incredulo. Si guardò intorno, sorridendo timidamente.
«Scusatelo! Ha degli attacchi isterici..» Lo prese per mano e lo ributtò a sedere.
«Ma sei impazzito? Mi hai scivolare il cellulare!» Sussurrò Zayn che si era messo con la faccia tra di loro. Lo guardò e il fiato le si mozzò per la vicinanza. Oh no. Si cominciava male.
«Sparisci, dobbiamo parlare Malik!» Biascicò Niall. Lui passò lo sguardo da Niall a Keyra, bloccandosi qualche secondo in più su di lei. Istintivamente, neanche senza accorgersene Keyra si tirò indietro. Lo guardò, severa e alla fine snervata da quello sguardo, dopo essersi immersa completamente in quel color topazio chiaro, lo spinse con la mano sulla fronte e lo rimise a sedere per bene.
«Che ti è preso? Ma sei pazzo?» Chiese Keyra, avvicinandosi al biondino. Niall non si era perso neanche un battito di ciglia tra quei due.
«Non è Lucas, è Zayn!» Disse e lei aprì la bocca, per dire qualcosa, ma non le uscì nulla.
Non sapeva come potesse averlo capito, fatto sta che lo sapeva. E l’idea che non era più l’unica a sapere quel fatto, la infastidì. E non poco.
«Oh mio dio Keyra!» Sussurrò con gli occhi fuori dalle orbite.
«Shhh.. zitto Niall, ne possiamo parlare dopo da soli?» Chiese, in ansia. Con la coda dell’occhio si assicurò che Zayn non avesse sentito neanche una parola di quel discorso.
«Signorinella, io e te dobbiamo parlare a quattr’occhi. Non dopo, subito! Andiamo!» La prese per mano, la sorpassò e uscì dall’Auditorium andando fuori dalla scuola il più lontano possibile da Zayn.
«Ora mi racconti tutto, ok?» Fu un tantino preoccupata da quel cambio repentino di carattere. Si accese una sigaretta e spiegò tutto quello che le passava per il cervello da quei due mesi.
«Ma… Ma…» Non aveva parole, il suo amico.
Lo poteva immaginare, neanche lei si era trovata felice di quella cosa.
«Non lo so neanche io Niall il perché di questo cambio. Un giorno mi sono svegliata e invece di aver sognato Lucas mi sono ritrovata a sognare Zayn. E sai che significa quando io mi sogno una persona?» Lo vide annuire, rimanendo in silenzio. Perché era stupito, almeno quanto lo era stato lei quando si era accorta di quella cosa.
«Ma… Ma…» Scosse la testa, incredulo.
«però per favore, non dirgli nulla. Tanto anche se gli dici qualcosa, non servirà a nulla. Si è sempre divertito con me. E mi ha esplicitamente detto che non lascerà la cagna. Lui ha la cagna, io ormai ho Aaron! Zayn sparirà come Lucas è sparito.» Spiegò e il biondino la guardò a bocca aperta.
Entrambi sapevano che non sarebbe stato facile far passare quella cosa. Entrambi sapevano che Keyra aveva detto quelle cose così, per dirle. Non era vero, in effetti.
«Va bene.» Promise e l’abbracciò come per farle capire che andava tutto bene.
 
Ancora non erano arrivati a casa. Ancora non aveva visto la donna che aveva messo al mondo quell’angelo biondo che era il suo migliore amico. Dopo la scuola erano andati al centro commerciale per fare la spesa e poi si erano buttati a casa di Harry in quanto la madre era a lavoro fino a tardi, quel giorno. Lei con i cinque dementi e quel coglione di Lucas insieme a quella baldr.. dolcissima ragazza che era la fidanzata di Malik.
Dopo aver mangiato, avevano preso le birre che si erano sudati per comprarle. Vedendo che il ragazzo, già abbastanza scoglionato dal fatto che doveva lavorare di pomeriggio inoltrato, era stato inflessibile sul vendergli gli alcolici.
E Keyra aveva tirato fuori la sua parte predatrice pur di avere quelle birre. Gli altri la guardavano a bocca aperta, mentre lei in modo molto sottile ci stava provando con il cassiere. Una cosa aveva imparato. Potevi sentirti un cesso ambulante, ma se l’uomo vedeva che eri sicura di te, stai pur certo che in quel momento avrebbe visto tutt’altro che un cesso. Nel cervello degli uomini, con un solo sguardo da una ragazza si accendeva la lucetta “gnocca, gnocca, gnocca” che mandava in black out totale il cervello di un uomo.
E naturalmente gli ormoni a mille del cassiere avevano portato le due scatole di birra fuori da quel negozio.
«Hai capito Keyra!» Disse Louis abbracciandola e guardandola con gli occhioni increduli.
«Volevate la birra? Io ve l’ho procurata!» Disse, passando il braccio sui fianchi di Louis.
«E da quando sai come rimorchiarti un uomo?» Chiese Zayn, sfottendola.
Lo guardò molto molto male.
«Sai com’è.. Non mi abbasso a rimorchiare un uomo senza palle.. Preferisco che hanno gli attributi!» Se ne uscirono con un coro da stadio, mentre i due si guardavano in cagnesco.
E così si ritrovarono stesi sui divani di casa di Harry, a cazzeggiare allegramente. Niall aveva inforcato la chitarra e la stava suonando in un angolo. Lei era appoggiata con la testa sulle gambe di Niall che si tirava palline di carta con Louis.
«Che ne dite di un bagno?» Se ne uscì ad un tratto Harry, dopo che la lampadina nel suo cervello si era accesa. Tutti acconsentirono.
«Ma se fuori fanno meno cinque gradi, come vi va?» Domandò Keyra, rabbrividendo solamente all’idea di buttarsi nell’acqua gelata. «No grazie, io passo!» Esclamò, seguendo gli altri e mettendosi sul dondolo. Tutti si spogliarono e si buttarono in acqua. Quando vide che Harry si toglieva i boxer, scosse la testa divertita. Si mise lì a guardarli giocare.
Guardateli come si divertivano a schizzarsi come bambini deficienti. E guardate come si strusciava quella cagna su Zayn.
Le squillò il cellulare e vide che era Aaron.
«Ciao!» Rispose e si alzò dal dondolo allontanandosi un pochino.
«Ciao scricciolo, come stai?» Chiese il ragazzo.
«Bene. Un po’ stanca ma bene. Non siamo ancora andati a casa.. Siamo da Harry e loro sono in piscina!» Raccontò, mentre si girava a guardarli. Ovviamente i soliti commenti “la canna” e cose del genere non mancavano mai.
«Sei l’unica femmina?» Domandò e tornò a dare ascolto al ragazzo.
«No, c’è anche la ragazza di Zayn! E lei sta nella piscina con loro. Se devono scoparsi qualcuno penseranno a lei, tranquillo!» I due risero, mentre giocava con la foglia di un cespuglio.
Ad un tratto le passò di fianco Zayn, solo in boxer e quella visuale ebbe la facoltà mentale di bloccarle ogni pensiero, gesto e movimento.
«Non ti fai il bagno?» “su di te? Su-bi-to!” Seguì con lo sguardo una gocciolina che scendeva lentamente verso il bacino. “Bastarda! Pure io voglio accarezzare quel fisico! Ti sto odiando!”
Ma da quando aveva gli ormoni così a mille? Cioè, prima di quella volta non si ritrovava a fare tutti quei pensieri sconci. Ma non doveva essere il contrario? Quando non facevi sesso si avevano gli ormoni a mille, quando lo facevi gli ormoni si abbassavano. Ora perché a lei andava tutto all’incontrario? Faceva sesso, e aveva gli ormoni a mille vedendo solamente lui a pezzo nudo.
«Si certo! Così domani mi ritrovo con la febbre a quaranta! No grazie!» Zayn alzò le spalle, tornando in casa per chissà quale motivo.
«Chi era?» domandò Aaron, curioso.
«Zayn! Mi chiedeva come mai non facevo il bagno! Fanno meno trenta gradi qui..» Disse scherzando.
Ad un tratto si sentì presa in braccio. Si girò a guardare chi fosse e cominciò ad urlare. «Oh mio dio STYLES! Mettiti qualcosa addosso!» Tutti scoppiarono a ridere.
Louis uscì dietro Harry, prese il cellulare di Keyra. «La signorina Keyra in questo momento sta per essere buttata in piscina dai suoi amici. La preghiamo di richiamarla più in là. Cordiali saluti, gli amici di Keyra!» Intanto la ragazza si copriva con una mano.
«Cerca di tenermi in alto, non voglio manco sfiorarti!» Disse un po’ schifata mentre tutti se la ridevano.
«Come se non hai mai visto un uomo nudo!» Lo guardò male, sentendo le guance andare a fuoco.
«Si, ma tu sei mio amico e adesso mi hai appena bloccato la crescita!» Scherzò, mentre Harry si metteva sul bordo della piscina. «No ti prego no!»
Non fece neanche in tempo a dirlo che Harry si buttò con lei in acqua, e solo in quel momento capì che l’acqua era calda. Ah! Ecco i paraculi.
Riemerse e si buttò i capelli indietro. «Ti sto odiando. Ahhhh! NON TOCCARMIII!» Urlò quando Harry l’abbracciò da dietro e Niall si fece una risata che fece scoppiare a ridere tutti. Rise pure lei, indietreggiando.
«Oh mio dio ti si vede tutto pure in acqua!!» Piagnucolò e andò a sbattere contro Liam. Si girò a guardarlo, vedendo il fisico che si ritrovava ma non le fece lo stesso effetto di Zayn.
Perché?
Niall nuotò fino a lei, per poi dandosi una spinta sulle sue spalle la riemerse completamente. Ora, si sa che la maglietta bianca se bagnata diventa praticamente trasparente. Ora non era sua intenzione spogliarsi davanti a tutti, perché sai che vergogna? Un conto era la cagna che pur di farsi notare si sarebbe tolta tutto come Harry, un conto era lei. Ma avendo i Jeans, che con l’acqua diventavano pesantissimi, se li tolse e alla fine Harry riuscì – non prima che Keyra si fu messa una mano sugli occhi – e andò a portare la sua maglietta e i pantaloni vicino al fuoco del camino per farli asciugare. Aveva fatto la stessa cosa poco prima con i vestiti di Liam che aveva deciso di buttarsi in acqua completamente vestito. Restarono un’ora dentro a quella piscina, Keyra giocò con Liam per chi schizzava più acqua, ma praticamente la lavò ancora di più in quanto le mani di Liam producevano più ondate di acqua in confronto alle manine di Keyra.
Insomma cazzeggiarono più del dovuto, poi si fece una certa e dovevano mettersi a dormire in quanto il giorno dopo sarebbero andati a scuola.
Il biondino le aveva spiegato che molto spesso dormivano a casa di Harry, perché sua madre lavorava fino a tardi e lui si sentiva solo. E avrebbero dormito lì anche quella notte.
Niall uscì per primo andando a prendere gli asciugamani nella casa, per poi aprirne uno per Keyra che si issò sul bordo. Pensava che tutti stavano uscendo ma a quanto pare avevano deciso di rimanere un altro po’ in acqua.
E così diede una panoramica perfetta del suo fondoschiena anche se non l’avrebbe voluto. Louis e Harry fecero finta di ricadere in acqua, vedendo la scena.
«Chiamate un’ambulanza! Oh mio dio che culo da urlo!» Praticamente Louis lo urlò, ma solo quando Keyra ringraziò Niall e si avvolse l’asciugamano intorno al corpo bloccandolo sul seno, si rese conto di quello che aveva appena fatto. Arrossì come una scolaretta vergine, avvicinandosi al bordo dell’acqua e schizzando Harry e Louis che si guardavano negli occhi a bocca aperta.
Le passò vicino la cagna, e la guardò sgambettare fino dentro casa completamente bagnata e senza asciugamano. Poi tornò a guardare gli altri ancora in piscina. Harry e Louis si erano avvicinati e Zayn, stringendogli la mano.
«Se te la sei portata a letto, io ti stimo!» disse Louis, con tono davvero incredulo, facendo ridere Harry e pure Zayn. Prese tutti gli asciugamani e i vestiti dei tre, portandoli dentro casa.
Lasciò solamente i boxer a Harry, sperando che se li rimettesse. «Dove cazzo vai? KEYRA!» Urlò Zayn e lei ridendo fece ciao ciao con la manina, spingendo Niall verso casa. Uscirono dalla piscina e cominciò a correre, per chiuderli di fuori. Ci riuscì e rimase di fronte alla porta finestra, con un sorriso angelico.
«Apri subito questa porta, Keyra!» Scosse la testa, cercando di guardare negli occhi di Zayn e non più in basso.
«Aprila subito, sennò ti faccio pentire di essere nata!» Ancora scosse la testa, facendolo incazzare a morte.
«Merda si congela. Tesoro, mi si stanno ghiacciando anche i coglioni!» Mamma mia che finezza che aveva Louis a volte. Niall, al suo fianco se la rideva allegramente. Alla fine dopo quasi dieci minuti riaprì la porta e Zayn se la prese in spalla, seguito da Harry e da Louis che si erano messi a fargli i cori da stadio.
«Ora ti faccio vedere io, quanto è bello stare al freddo!» Cominciò a scalciare e con la posizione in cui l’aveva messa Zayn praticamente aveva il suo sedere in faccia. Senza pensarci tanto, diede un morso sul fianco del ragazzo che saltò come un petardo.
«Ma sei pazza? Che cazzo di denti hai?» Naturalmente però non si era fermato, lo stronzo. Andò su e aprì la porta del bagno, per poi metterla dentro la vasca e bloccandola con il braccio. Prese il braccio della doccia e lo puntò in faccia a Keyra e Louis, bastardo almeno quanto Zayn, aprì l’acqua fredda. L’urlo che tirò Keyra invase tutta casa, tanto che accorsero tutti a vedere cos’era successo.
La tenne bloccata mentre Louis le passava l’acqua fredda su tutto il corpo tanto che Keyra aveva la pelle d’oca. La lasciarono lì, a bestemmiare pure in aramaico antico e quando Niall entrò in bagno, preoccupato la trovò con le gambe piegate e le abbracciava.
«Tutto ok?» Chiese, prendendo un asciugamano.
«Io lo ammazzo, giuro che lo ammazzo. Gli rovino la vita a quel coglione!» Niall se ne uscì con una risata poi la coprì con l’asciugamano. Andò nella camera dove avrebbero dormito lei e Niall, insieme a Lucas e Liam e prese il cambio per la notte. Si andò a vestire e scese giù in salone, dove tutti si erano già rivestiti e si erano fatti una tazza di tea. Si mise seduta vicino a Lucas, l’unico posto libero e guardò male Harry, Louis e Zayn che se la sghignazzavano allegramente.

Spazio dell'autrice: Ecco il nuovo capitolo. I sei coglioni sono tornati tutti insieme, nella stessa città. Si cominciano a movimentare le cose, voi che dite? *sghignazza* bene gentaglia. Grazie per i commenti, grazie per chi legge senza commentare. Grazie ♥ vi adoro, ok? Ok! Byyyyyeeeee
   
 
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