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Autore: Kotomy    07/12/2011    1 recensioni
E se un giocatore dell'Inazuma Eleven si innamorasse di una ragazza e se quest'ultima nascondesse un enorme segreto che porterà il giocatore quasi alla morte?
Piccola Modifica al capitolo 15 (Alla fine, la parte in cui parlo io, leggetela è importante!)
Un ultimo avvertimento: Visto che nn sono brava a descrivere le partite, nn ne metterò se non necessariamente!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi furono smistati tutti in classi diverse a parte qualcuno che ebbe la fortuna di capitare con qualcun'altro.
Axel e Nathan capitarono nella 5° B. Appena entrarono in classe Axel vide che nella stessa sezione c'era anche Summer.
"Non ci voleva anche in classe insieme" pensarono Axel e Summer all'unisono.
Gli unici banchi liberi erano uno vicino a Summer e l'altro vicino ad una ragazza con i capelli rossi.
Nathan si sedette vicino alla ragazza con i capelli rossi e Axel anche se controvoglia si dovette sedere vicino a Summer.
"Buongiorno" disse Axel, ma non ricevette nessuna risposta da Summer "Di solito quando una persona saluta, anche l'altra per educazione lo fa" disse Axel ma ancora nessuna risposta così il ragazzo si stette zitto.
La lezione finì prestissimo perchè ci furono le presentazioni e il professore fece fare ad Axel e Nathan una specie di questionario in cui gli chiedeva quel'era il loro sport preferito, che scuola frequentavano se facevano parte di un club, domande di questo genere. 
"Ciao mi chiamo Nathan" "Piacere di conoscerti, io sono Jane" disse la ragazza. Appena Jane si girò Nathan si perse nei suoi occhi, erano di un rosso sangue, affascinanti ma allo stesso tempo misteriosi e pericolosi. "Allora.. Ho saputo che la vostra scuola è andata in frantumi" disse Jane "Purtroppo" rispose Nathan "Non ci fare caso, adesso sei qui e fidati ti divertirai da pazzi" disse Jane "Lo spero" disse Nathan.
Parlarono molto, Jane disse a Nathan che lei voleva diventare una giocatrice di calcio professionista e il ragazzo disse lo stesso di se'.
Dopo pochi minuti una signora con una gonna viola e una giacca del medesimo colore, entrò nella classe si presentò dicendo che lei era la professoressa di matematica.
Da quando era entrata ad Axel non aveva fatto per niente una buona impressione.
"Ragazzi bene, lo so che ci sono dei nuovi studenti, ma noi oggi abbiamo un'esercitazione e credo che anche i nuovi arrivati se la caveranno" disse la professoressa di matematica. 
"Stupendo, me ne ero anche dimenticata e adesso come faccio, quella vipera mi darà un 4 sul diario e sul registro" disse Summer e a quella frase ad Axel scappò un sorriso. "Ti diverti a vedermi disperata eh?" disse Summer "No affatto, poi cosa c'è di tanto difficile in un'esercitazione di matematica e non sarà la fine del mondo un 4 sul diario e sul registro" disse Axel riprendendo il suo tono freddo e distaccato. "Per me invece è la fine del mondo, se i miei genitori lo vengono a sapere, prima non mi faranno più uscire e secondo mi manderanno in un collegio" disse Summer "Non credo siano capaci di questo i tuoi genitori" disse Axel "Oh, invece lo sono e come, mia sorella ha passato 5 anni in un collegio e solo perchè aveva portato un 5 e mezzo a casa" disse Summer "Non credevo fossero così severi i tuoi" disse Axel "Ma è perchè non li conosci" disse Summer "Credimi non ci tengo" disse Axel. 
Axel pensò molto.. possibile che si era già dimenticata quello che era successo ieri? Sembrava la stessa Summer di ieri pomeriggio prima che si mettesse a piangere.
"Ecco a te signorino Blaze" disse la professoressa allungando una scheda sul banco di Axel.. Questa la chiamava esericitazione? A lui sembrava solo una piccola scheda che si dava alle elementari come verifica. Ma a quanto pare solo lui e Nathan la pensavano così, perchè tutti gli altri si erano paralizzati vedendo la scheda. "Come si fa questa cosa?" disse Summer tra se' e se'. "Allora vediamo cosa c'è di tanto difficile in questa operazione" disse Axel guardando la stessa operazione in cui Summer si era bloccata. Axel guardò per pochi secondi la scheda e poi avvicinandosi a Summer le disse il risultato. La ragazza appena vide Axel avvicinarsi iniziò a diventare tutta rossa poi quando capì che le aveva suggerito il risultato si vergognò un sacco, aveva pensato che voleva fare chissà che cosa. Summer si alzò ma proprio in quel momento si sentì mancare ma per fortuna Axel la prese in tempo. "Ehi Summer!" disse Axel "Cosa sta succedendo" disse la signora che appena vide che Summer era svenuta si sentì mancare anche lei ma si appoggiò alla cattedra. "Per favore signorino Blaze, porti la signorina White in infermeria, li sapranno cosa fare" disse la signora e Axel eseguì quello che gli era stato detto. Aprì la porta e con ancora Summer tra le braccia richiuse la porta. 
Axel girò parecchio prima di trovare l'infermeria, ma alla fine ci riuscì. Bussò e sentendo una voce che gli diceva di entrare, aprì la porta e mise Summer sul primo lettino che vide. "Mi scusi, c'è qualcuno? Una ragazza è svenuta" disse Axel e da dietro la tenda spuntò una signora di mezza età con un grembiule bianco che si avvicinò a Summer e gli controllò il battito. "La ragazza sta bene, deve solo riposare, per favore stai tu qui finchè non si risveglia" disse l'infermiera e così Axel si sedette sulla sedia vicino al lettino e aspettò.
Passarono pochi minuti e Summer si risvegliò, appena aprì gli occhi si alzò e si girò e si ritrovò la faccia di Axel davanti alla sua. "Aiuto!" gridò Summer "Da quando in qua io faccio paura?" chiese Axel, quando Summer riconobbe il viso del ragazzo tirò un sospiro di sollievo. "Ma che cosa è successo?" chiese Summer "Questo dovrei chiederlo io a te" rispose lui "A me? Perchè?" chiese la ragazza "Beh perchè all'improvviso durante la prova ti sei alzata e sei svenuta" disse il ragazzo a quelle parole Summer si ricordò che cosa era successo, Axel si era avvicinato troppo a lei. 
"Cosa ne so io di cosa è successo, non mi ricordo niente" disse Summer mentendo. "Comunque sicura di sentirti bene?" chiese Axel "Da quando in qua ti importa di come sto, io mi ricordo che ieri mi hai detto che non meritavo la tua fiducia e per me questo vuol dire che non ti interessa niente di me" disse Summer "E' vero, ancora non mi fido pienamente di te quindi se mi dici che stai bene io me ne ritorno in classe" disse Axel uscendo dall'infermeria. "Mi ha lasciata veramente qui da sola, quel ragazzo ha veramente il cuore fatto di ghiaccio. Meglio andare prima che la professoressa si inizi a preoccupare" disse Summer.
 
Prima che Summer prendesse la maniglia della porta della classe per aprirla, qualcuno la precedette e quel qualcuno era Axel che la sorpassò, la guardò per un secondo e poi se ne andò. 
Summer entrò e si sedette di nuovo al suo posto.
"Non capirò mai quella ragazza, io per farmi perdonare di come mi ero comportato ieri volevo fare il gentile ma a quanto pare a lei non sta bene, questo vuol dire che mio comporterò come sempre con lei" disse Axel.
 
Pochi minuti dopo Axel ritornò in classe e vide che la professoressa lo stava aspettando. "Scusi c'è qualche problema?" chiese Axel "Hai solo dieci minuti per finire la prova" disse la professoressa. Axel si sedette guardò per un minuto la scheda poi notò che Summer stava sorridendo "Non ce la farai mai in dieci minuti" disse Summer. A quelle parole Axel prese la penna e in cinque minuti finì tutta la prova senza neanche riguardarla. "N-Non è possibile, l'ha finita in cinque minuti quando ne aveva dieci" disse Summer. "La prossima volta prima di dire qualcosa pensa" disse Axel prima di sedersi di nuovo.
"Sei odioso" disse Summer.
La campanella suonò dopo cinque minuti. 
 
"Che cosa c'è adesso come materia?" chiese Nathan a Jane "C'è inglese, hai visto quei due prima, sembravano una vera coppia" disse Jane "Impossibile, Axel è come se la odiasse Summer" disse Nathan "Povera Summer, non voleva più avere a che fare con i ragazzi ma credo che questo Axel gli stia facendo cambiare idea" disse Jane "Perchè non voleva più avere a che fare con i ragazzi?" chiese Nathan "Beh l'ultimo ragazzo che ha avuto l'ha tradita con una ragazza dell'università" disse Jane "Che ragazzo orrendo!" disse Nathan "Eh si! Pensa che Summer ha pianto per ben due settimane, ma credo che sia stato meglio così, lui non era il suo tipo" disse Jane. 
 
"Axel posso chiederti una cosa?" chiese Summer "Se è per insultarmi, no" rispose netto Axel "Volevo solo sapere una cosa riguardo te" disse Summer "Cosa?" chiese Axel "E' vero che tua sorella è in ospedale perchè casa tua si è incendiata?" chiese Summer "Si è vero e io credo che sia stato colpa di quella squadra.. gli Angels and Demons" disse Axel, quando Summer sentì di nuovo quel nome si alzò e scappò via. Axel non capì il comportamento di Summer eppure lui stavolta non aveva fatto niente. 
Axel corse dietro di lei non facendo caso che il professore stava per entrare in classe. Axel vide Summer correre e accelerò la corsa e la fermò per un braccio, lei si girò lo guardò negli occhi e si mise a piangere. "Summer che cosa hai?" chiese Axel "Tu odi quella squadra?" chiese Summer "Parecchio ma perchè?" chiese Axel ma non ricevette nessuna risposta a parole, Summer si buttò tra le sue braccia e lo strinse forte mentre piangeva, Axel la guardò un po' allibito ma poi ricambio la stretta per far smettere di piangere Summer. "Mi vuoi dire che cos'hai?" chiese Axel "No, niente, era solo uno sfogo, dovevo piangere, dovevo liberarmi di un peso.. Axel perdonami!" disse Summer che si asciugò le lacrime e corse di nuovo via ma questa volta Axel non la seguì aveva capito che adesso doveva stare sola.
 
Quando Axel rientrò in classe notò che Summer era seduta al suo banco ma aveva ancora tutti gli occhi rossi. 
Axel la guardò e ripensò a quello che era successo pochi secondi fa, non aveva mai visto quella parte di Summer, si l'aveva vista piangere ma non in quel modo.
 
La fine delle lezioni si fece attendere ma arrivò, e i ragazzi andarono ad allenarsi, Axel però non ci riusciva, non riusciva a smettere di pensare a Summer e a come si era comportata. "Axel va tutto bene? In questi giorni sei assente e non poco" disse Xavier. "Si, sto bene" disse Axel "Si può sapere che cos'ha?" chiese Suzette sottovoce a Nathan "Non ne ho la minima idea, forse centrerà il fatto che è successo oggi in classe" disse Nathan "Perchè cosa è successo?" chiese Suzette "Summer è svenuta e Axel l'ha presa in tempo e l'ha portata fino all'infermeria in braccio" disse Nathan "Qui sta sbocciando l'amore" disse Suzette "Ma cosa stai dicendo, Axel che si innamora? Questa si che è bella"  disse Nathan ridendo. 
Axel stava per calciare il pallone quando vide Summer tornare a casa. "Ragazzi, devo andare scusatemi" disse Axel correndo incontro a Summer. "Ehi! Summer" disse Axel. La ragazza quando sentì la voce del ragazzo si girò e si ritrovò Axel di fronte. 
"Se mi sta così vicino rischierò di mettermi ancora a piangere e io non voglio questo" pensò Summer. "Stai meglio adesso? Certo che oggi non è stata la tua giornata fortunata" disse Axel "Hai ragione me ne sono capitate di tutti i colori" disse Summer che guardò il campo e salutò i ragazzi.
"Come sono carini insieme" disse Suzette.
"Ti riaccompagno a casa almeno se svieni di nuovo non cadrai per terra" disse Axel sarcastico. "Molto divertente, allora hai cambiato un po' opinione su di me?" chiese Summer "Diciamo di si' ma solo di un po'" continuò Axel "Evvai! Almeno ho conquistato qualche punto, come si dice meglio questo che niente" disse Summer sorridendo. Axel rimase incantato da quel sorriso, era come dire... perfetto.
[...] "Eccoci arrivati, io abito qui" disse Summer "Ok, allora a domani" disse Axel "Grazie ancora di tutto" disse Summer scoccando un bacio sulla guancia di Axel. "C-Ciao" balbettò Axel. 
"Le sue labbra erano morbide" pensò Axel.... 
[...] Axel tornò a casa di Mark a bussò alla porta e gli venne ad aprire proprio il ragazzo. "Mark non sei ad allenarti con gli altri?" chiese Axel "No abbiamo smesso prima, perchè nessuno si concentrava e poi Suzette continuava a dire che tra te e Summer e sbocciato l'amore" disse Mark "L-L'Amore?!" disse Axel "Si proprio così, hai riaccompagnato Summer a casa? Ho saputo che oggi è svenuta" disse Mark "Si" rispose il ragazzo. 
"Ragazzi la cena è pronta, per una volta mangiamo prima" disse la madre di Mark dalla cucina. "Scusa Mark puoi dire a tua madre che non ho fame, io vado a coricarmi" disse Axel che dopo questo salì le scale e sparì. 
"Axel dov'è?" chiese la madre di Mark "Ha detto di scusarsi, ma non aveva fame e si è andato a coricare" disse Mark portandosi un boccone di carne alla bocca. "Povero ragazzo, anche la casa è andata distrutta e sua sorella è all'ospedale" disse la madre di Mark.
 
"Io e Summer innamorati? Si come no" disse Axel... "Però forse... No, io non sono innamorato di Summer e lei non è innamorata di me" disse Axel che dopo aver pensato molto si addormentò.
   
 
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