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Autore: Luna_Love    08/12/2011    3 recensioni
L'eroina è una droga, a quasi tutti fà schifo il solo pensiero, eppure chi l'ha provata, chi sa cos'è non ne riesce più a fare a meno.
Bene per me l'eroina non è solo quella droga che si inietta nelle vene, o che si tira. Ognuno ha la propria eroina, una persona, una canzone, un film o un qualunque appiglio che ci faccia uscire da questa vita di merda.
Lei studia, è rinchiusa in una vita familiare che fà schifo.
Lui fuma erba, si trova sempre in situazioni sentimentali altalenanti.
Così diversi eppure così uguali, ognuno diventerà l'eroina dell'altro.
Spero che vi piaccia e per favore fatemi sapere la vostra opinione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                                                                                                       Capitolo 4
 
Nicky ha voglia di piangere, non sa il motivo, ha semplicemente voglia di scappare e scoppiare in lacrime, avete presente quella sensazione dove ti senti premere il petto, gli occhi li senti gonfi e si appannano leggermente, il respiro affannoso e senti di non poter parlare perché sai già che la tua voce sarò fastidiosamente tremolante? Bene se avete idea di cosa sto parlando avete capito come si sente la nostra amica dai capelli rossi.
Inoltre non riesce nemmeno a sfiorare con lo sguardo Eric perchè altrimenti diventerebbe un peperone ambulante. Al contrario suo visto da fuori Eric sembra la tranquillità fatta adolescente, ma appunto visto da fuori, diamo un occhiata al cervello di Eric, si vi sembrerà strano ma un cervello funzionante l'ha pure lui.
"Cosa ho fatto? Merda non mi riesce nemmeno a guardarla!" insomma gira e rigira si pone la stessa domanda dal giorno precedente, non ha praticamente chiuso occhio per tutta la notte e gli sta venendo l'orticaria che gli viene solo quando è molto nervoso.
Difatti arrivato alla quarta ora va in infermeria, dove gli mettono una strana fasciatura e lo lo costringono in brandina, é lì seduto nella pace degli angeli quando l'infermiera fà entrare un'altra persona, e indovinate chi è? Avete proprio indovinato la nostra Nicky, lui la guarda sorpreso -Mi sei venuto a trovare?- lei alza un sopracciglio mentre l'infermiera le passa una pomata sul braccio sinistro -Orticaria?- chiede lui ma non ottiene risposta -Anche io- alza il braccio destro bendato, mentre l'infermiera la signorina Justina sistema quello di Nicky, la rossa continua a guardarlo ma a non rispondere, praticamente Eric sta facendo una conversazione da solo, anche se Nicky gli sta rispondendo, ma dentro la sua testa come abbiamo detto ha difficoltà a parlare in questo momento, lui sbuffa -Ragazzi state un pò qua il tempo che passa il bruciore poi potete tornare in classe- esce e li lascia soli.
Stanno così in silenzio ognuno guarda dalla parte opposta -L'ultima volta che siamo stati così ci siamo baciati- dice Eric per alleggerire la tensione ma si becca un'occhiata assassina da Nicky che continua a non rispondere -Devo continuare a parlare solo?- chiede guardandola negli occhi, lei alza le spalle indifferente -Sono nato in una casetta in mezzo al verde, mio padre è andato a comprare...- non riesce a terminare perché gli è arrivato in piena faccia il rotolo della garza -Scusa almeno parlami no? Mi stai facendo impazzire- NIcky si schiarisce la voce -Tu mi hai baciata!- esclama con voce meno tremolante del previsto, lui abbassa lo sgurdo e ghigna -Non era un vero e proprio bacio, era più un esperimento- lei si alza in piedi -No Porter tu hai poggiato le tue sudice labbra sulle mie, per me è baciare!- lui scoppia a ridere -Sudice labbra? Sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto?- lei lo guarda negli occhi -Non so se te ne sei accorto ma io non sono tante ragazze, sono una, e ne avrei volentieri fatto a meno- lui è stranito mai nessuna ragazza gli ha detto queste cose, di solito fanno la fila per baciarlo, ma forse ha ragione lei, lei non è tutte le altre, lei è unica lei è Nicky.
Lei è Nicky, la studiosa, odiosa, antipatica, bassa e rossa Nicky. La guarda sorridendo -Hai ragione, perdonami è solo che, non so cosa mi sia successo- Nicky si siede in ginocchio davanti a lui -Ok Porter facciamo finta che non sia successo nulla ok?- lui annuisce in silenzio e le accarezza con due dita il braccio fasciato -Che è successo?- chiede leggermente, e sottolineamo leggermente preoccupato, lei abbassa lo sguardo e arrossisce -Nulla è solo che, quando sono nervosa mi viene l'orticaria- lui non parla, non le dice che capita pure a lui, sarebbe un altra cosa che hanno in comune e lui non vuole aggiungere null'altro alla lista, non sà se sarebbe una cosa positiva e la situazione secondo i suoi gusti è già abbastanza inquietante così.
 
***
 
é a casa e si sta levando la fasciatura quando sente la porta aprirsi -Mamma?- chiede urlando dal bagno -Si, sono con Kyle- lui scende giù col braccio completamente pulito, qualche puntina solitaria è sfuggita alle dolci cure di Justina, appena arriva in salone sorride al suo patrigno, patrigno che ormai è come un padre sta con sua madre da quando Eric ha sei anni. Il ciuffo di capelli ribelli rossi è sparito a causa della chemioterapia, gli occhi solitamente di un vivace azzurro sono spenti e sono circondati da profonde occhiaie violacee, il corpo è provato e scheletrico, appena lo vede a Eric si riempiono gli occhi di lacrime corre da lui e gli stringe le braccia al collo singhiozzando, non gli importa se la sua parte da duro crolla, vorrebbe solo con le sue lacrime far andare via quel tumore dai suoi polmoni, quel tumore che lo sta mangiando dall'interno, sente Kyle sorridere poi quel sorriso si trasforma in una risata, la solita risata vivace da musicista di violino -O andiamo Eric ragazzo mio! Hai 18 anni quasi, fai l'uomo e offrimi una sigaretta- dice andandosi a sedere sul divano, ma a quanto pare la sua richiesta non ha portato buoni risultati Astrid lo ha mandato a fare in culo e si è precipitata in cucina a fare la cena ed Eric si è seduto accanto a lui fissandolo centimetro per centimetro -Come stai?- chiede apprensivo, ormai gli occhi completamente asciutti è stato solo uno stupidissimo sfogo, lui non piange mai -Bene, andrà tutto bene Eric- il ragazzo abbassa lo sguardo, sa benissimo che non andrà tutto bene, sia Kyle che Astrid cercano di fare gli ottimisti ma è inutile il tumore è stato lancinante è arrivato nel giro di giorni e nel giro di mesi si porterà via l'uomo vivace che è stato Kyle -Se lo dici tu, vado a farmi un giro- si alza in piedi mette il giubotto e si mette in macchina, ovviamente diluvia.
La pioggia batte sul finestrino e le lacrime scendono dai suoi occhi, suo padre è morto quando aveva quattro anni e adesso sta per morire pure il suo patrigno, la figura più vicina a un padre che abbia mai avuto, poggia la testa sul finestrino e chiude gli occhi.
Si sente osservato infatti appena apre gli occhi incontra subito degli occhi verde brillante che lo fissano, quegli occhi gli ricordano tanto qualcuno, guarda meglio e si ritrova davanti esattamente la persona che quegli occhi verdi gli ricordavano, Nicky Evans che lo guarda stranita completamente bagnata, la cerata celeste che porta è tutta piena di gocce dal cappuccio alcuni ciuffi rossi escono bagnati, lui in mezzo alle tante lacrime sorride è molto buffa e anche molto carina, lei gli sorride anche e lo saluta con la manina bagnata, continua a stare sotto la pioggia, ormai l'ha visto piangere, lui gli fà un cenno con la mano e lei gira e apre la portiera -Sali- lei lo guarda -Ti bagnerò tutta la macchina- lui alza le spalle -Chi se ne frega- lei sale in macchina ma prima  si leva la cerata e l'appende nello specchietto, si siede ed Eric la  osserva bene porta un strano vestitino con un grembiulino -Ciao Porter- lui le fissa le gambe coperte solo da calze velate, trema leggermente, adesso che è senza cerata le si vedono bene i capelli, sono legati in una lunga treccia dei ciuffi disordinato sfuggono ancora più ricci a causa dell'acqua -Ciao Evans- lei gli osserva il viso è rosso, gli occhi sono gonfi e lucidi, ma lei non gli chiede se ha pianto sa che lo imbarazzerebbe -Stai bene?- lui annuisce ,ma sembra strano -Si ho solamente fumato una canna- lei gli gira il viso per poterlo guardare negli occhi -Fingo di crederti- lui le sorride e lei ricambia -Tu invece da dove vieni?- lei abbassa lo sguardo -Lavoro- sussurra -Lavori? Che lavoro fai?- lei scoppia a ridere -Secondo te con un vestito del genere dove posso lavorare?- -In una tavola calda?- lei annuisce -Bingo!-.
Lui la osserva, non vuole tornare a casa -Ti và di mangiare un boccone fuori?- lei lo guarda con gli occhi sbarrati -Io e te insieme?- lui annuisce e alza spallucce -Perchè no... come amici- lei lo fissa per un pò incerta, poi annuisce silenziosamente -Dovrei andare a cambiarmi però- lui annuisce -Fai strada- mette in moto, lui sotto le sue indicazioni arriva davanti casa di Nicky, la vede sparire dentro e si mette comodo probabilmente perderà almeno mezz'ora.
Nicky entra in casa come un fulmine -Tesoro stasera mangiamo pizza, già ordinata- la rossa corre in camera sua, si scioglie la treccia si pettina i capelli si fà una doccia lunga non più di sette minuti, indossa un paio di pantaloni neri e un maglioncino a righe nero e bianco, dà uno sguardo alla finestra magari Eric è andato via, invece no è ancora là che l'aspetta con Debussy (?) che esce dalle casse, si asciuga i capelli li lascia sciolti con un fascia per valorizzare la frangetta e si mette il solito filo di matita e un pò di mascara, semplice come sempre, senza eccessi, bella al naturale.
Appena scende in salotto la madre e la sorella la guardano -Dove vai?- chiede Allison perennemente curiosa, Nicky da uno sguardo al cielo è ancora pieno di nuvole nere ma per adesso ha smesso di piovere -Esco con un...amico- alla parola amico sorride meravigliata, ma in fondo come lo deve chiamare? Saluta la sua famiglia e scappa.
Appena la vede arrivare resta a bocca aperta per due motivi, inanzitutto perchè avrà perso più o meno un quarto d'ora per prepararsi e poi perchè è veramente bella, non più carina ma bella!
Quasi correndo entra in macchina lui le sorride -Cosa vuoi mangiare?- chiede mettendo in moto lei alza i grandi occhi al cielo per riflettere, come se il tettuccio della macchina avesse la risposta -Mi andrebbe un hamburger che ne pensi?- lui sorride -Burger King o Mcdonald?- Nicky riflette sulla difficile scelta, al Burger i panini sono più grandi, ma al Mc la salsa barbecue è più buona -Vada per il Burger- lui gira a sinistra -E burger sia!-.
 
***
 
Sono seduti e mangiano lei un panino enorme, per morderlo deve fare ogni volta le acrobazie lui la guarda e ride, Eric invece lo mangia senza difficoltà e dentro gli ha pure aggiunto le patatine quindi è diventato grosso quasi il doppio -Ma come fai?- chiede lei sorpresa mentre sgranocchia una patatina, lui spalanca la bocca piena di cibo masticato -Io ho la bocca più grossa!- esclama in modo poco comprensibile lei scoppia a ridere e gli tira una patata fritta in fronte -Che schifo!- lui deglutisce bevendo un sorso di coca cola e ride con lei.
Stanno così a mangiare, ridere e scherzare, poi si ritrovano in macchina stanno per tornare a casa ma stranamente nessuno dei due vuole, si stanno divertendo, poi una luce rossa e una canzone di natale a volume alto Nicky comincia a urlacchiare come una bambina per il suo compleanno -Oddio c'è la fiera di natale guarda!- lui sorride e posteggia -Che fai?- chiede lei sorpresa -Su andiamo!- Eric scende dalla macchina -Vuoi che ti apra la portiera?- urla sarcastico, lei sorride contenta e scende dalla macchina il ragazzo fà scattare l'allarme e tutti e due si dirigono al botteghino, pagano l'ingresso ed entrano contenti, o meglio Nicky e contenta per la fiera Eric è contento perchè lei è contenta, -Sai che probabilmente incontreremo gente di scuola vero?- chiede Eric indifferente, lei lo guarda -Ti dà fastidio farti vedere con me?- lui scuote la testa -No e a te?- lei scuote la testa -No al massimo dico che mi hai rapito- il moro ride e le mette un braccio intorno le spalle -Allora mi permetta di rapirla per bene My Lady!- lei si mette a ridere e lo prende per un polso, -Vieni facciamo il tiro al bersaglio quanto scommettiamo che ti batto?- lui la spinge leggermente -Tu battere me?! Sognatelo ci giochiamo dieci dollari!- Nicky fà un conto mentale -Sono gli ultimi soldi che mi restano, facciamo una sfida amichevole giochiamoci un gelato- lui annuisce -Visto hai paura, ma accetto- -Non ho paura ma voglio evitare di perdere- entrambi ridono e si dirigono al tiro al bersaglio, dove giocano e dove ovvimente Eric batte Nicole ma di pochissimo -Oooo mi devi un gelato, vaniglia e pistacchio prego!- Nicky è una donna d'onore e dopo pochi minuti sono entrambi seduti in una panchina difronte un chioschetto a mangiare una coppa con doppia panna, appena finiscono si sentono due palloni sul punto di scoppiare -Montagne russe?- propongono all'unisono, si dirigono verso la giostra mentre entrambi pensano a come siano simili e affini e in  tutti questi anni nessuno dei due lo aveva notato.
-Ammettilo che devi vomitare!- lei scuote la testa mentre una marea di sudori freddi e brividi le trapassano il corpo -Avanti ammettilo- lei gli lanci un'occhiata assassina ma sorride sotto i baffi e si vede, lui sorride a sua volta non ne riesce a fare a meno, Nicky fà un bel respiro -No sto bene, non lo prendere come un invito romantico ma andiamo nel tunnel degli orrori?- lui si alza e le porge la mano per aiutarla ad alzarsi, appena la rossa si alza la guarda negli occhi -Hai una strana concezzione di romantico-.
Sono dentro il tunnel ma invece di urlare ridono, ridono come i matti, appena arriva uno zombie, appena spunta un giardiniere assassino, solo in un momento Nicky salta in aria urlando, appena spunta una mummia in catene, non se lo aspettava minimamente e senza volerlo si attacca al collo di Eric che in silenzio le mette il braccio intorno la vita, il suo profumo delicato di vaniglia e limone gli inonda le narici e sul viso gli si stende un sorriso ebete, appena escono fuori delle persone che aspettano il turno li guardano sconvolti, sono Kevin e altri ragazzi della scuola ma loro non li vedono -Porter siamo usciti potresti lasciarmi adesso?- lui ride e la guarda in modo altezzoso -Senti chi parla quella che si è attaccata come una cozza! Adesso decido io! Ruota paronamica-
fanno strada per l'attrazione più in voga -Ma Porter la ruota paronamica è romantica!- lui alza un sopracciglio -Puoi anche non salire se vuoi ma io voglio vedere Central Park dall'alto- lui si mette in un sellino e Nicky lo segue, sono accanto sono molto vicini e sospesi in aria, la ruota si blocca per permettere a chi sta in cima di guardare il panorama, è meraviglioso  e restano tutti e due a bocca spalancata - é stupendo!- dice Nicky -Già- ma Eric non sta guardando il panorama sta guardando Nicky, durante quella sarata ogni momento in cui la osserva gli rivela qualcosa che la rende sempre più bella, appena  Nicky si volta verso di lui si ritrovano vicinissimi, Eric si sta avvicinando e lei non dice nulla lei vuole quel bacio, quanto lo vuole lui ma poi nel classico momento meno opportuno la ruota si muove, entrambi diventano rossi e vanno verso la macchina, lui l'accompagna a casa -Porter?- -Si?- lei sorride e lo guarda negli occhi -é stata una splendida serata grazie- lui la osserva -No grazie a te- Nicky lo guarda negli occhi e gli dà un bacio in guancia -Notte rapitore-     
 
NOTE: *o* pensieri e parole aspetto voi! non sono tenerissimi? un bacio 
Luna <3
  
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