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Autore: Bloody Emily    08/12/2011    1 recensioni
Ginny Breston è una ragazza di quattordici anni. Molto normale, a dirsi, ma davvero speciale. Un giorno, un signore sconosciuto e vestito come un pinguino viene nella sua scuola, parlandole di una strana pro-zia Ginevra deceduta e di un'eredità che le appartiene. Che cosa scoprirà Ginny sulla sua eredità? Che cosa nascondeva la sua pro-zia Ginevra? E perchè ha lasciato questa incredibile eredità alla pro-nipote, di cui non sapeva nemmeno della sua esistenza? Se vi ho incuriositi almeno un pochino leggete
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO
-Signorina Breston, sono molto addolorato nel dirvi, che la vostra pro-pro-zia Ginevra, si è inaspettatamente spenta, questa notte...- Ginny guardò leggermente a disagio il signore, incredibilmente simile ad un criceto, che era appena entrato nella sua classe, vestito come un pinguino e dicendo parole assurde.
-...è?- disse infine, non capendoci niente neanche dopo averci pensato su un pò.
-La vostra pro-pro-zia Ginvra è morta!- disse il signore, nascondendo un singhiozzo.
-Oh.. emmm... Ho una pro-pro-zia Ginevra?- chiese Ginny, ancora più a disagio.
-Ora non più!- disse il signore, quasi urlando dalla disperazione. Ginny, suo malgrado, si ritrovò ad abbraccairlo e consolarlo, come se fosse stato lui ad aver appena perso la pro-pro-zia, di cui non sapeva l'esisteza.
-Mi dispaice molto, ma... che cosa posso fare? Sono stata invitata al funerale? Oh mio Dio, non devo fare nessun discorso vero? Io non la conosco neanche...- disse un pò sconcertata la ragazza. Si lisciò i lunghi capelli rossi, e iniziò a mordicchiarsi le unghie laccate di smalto, anche quello rosso.
-No signorina Breston... la sua cara pro-pro-zia le ha lasciato un'eredità...- rispose l'uomo-pinguino, con tono grave.
-Un'eredità? Ma se neanche sapevo esistesse!-
-Ma signorina, lei ha preso il suo nome...- disse l'uomo, quasi meno distrutto dalla notizia di quella dolorosa (solo per lui a quanto pare) morte.
-Io non mi chiamo Ginevra! Io mi chiamo Ginny, Ginny Breston!- disse quasi ridendo. Nessuno, da quanto ne sapeva, aveva mai accennato ad una pro-pro-zia Ginvra, e quindi  perchè darle il suo nome? 
-Ma signorina, Ginny non è altro che  un'abbreviazione, per rendere il nome più corto... Il suo nome per intero è Ginevra Breston! Deve essere fiera del suo nome!-
-Hemm, hemm- tossicchiò  spazientita la professoressa di matematica, la signorina (nessuno ha mai avuto il coraggio di sposarla)  Brustin -Quì si sta tenendo una lezione! Se non vi dispace, signore, se ne vada!- continuò l'orrenda professoressa, arriciando il naso, facendola somigliare in modo spaventoso ad un furetto rabbioso. 
-Signorina,  io e la signorina Breston stiamo parlando di cose molto importanti e riservate, quindi, se non le dispiace, le chiediamo di andarsene... Grazie.- disse l'uomo-criceto-pinguino alla professoressa, che gonfiò le narici con fare minaccioso, e uscì dalla stanza a grandi passi, portandosi via con se anche gli alunni, ancora increduli della scenetta appena accaduta.
-Allora signorina, è pregata di seguirmi fuori per poter discutere di tutto...-
-Emmm, perchè ha chiesto a tutti di andarsene, se ora anche noi usciremo?-
-Oh, non usciremo dalla porta! Mi segua...- l'uomo si diresse verso la finestra, la aprì, e si buttò fuori. Ginny strabuzzò gli occhi, mentre l'aria fredda di Novembre l'avvolgeva.
-Signore?- chiese incerta. Udì solo un sussurro provaniente da un posto non ben precisato, fuori dalla finestra, che diceva
-Buttati...- lei non esitò. Appoggiò un piede sul cornicione, si issò sopra, e si lasciò cadere nel vuoto, urlando in modo impossibile da non sentire -YEAAAAHHHHH-. Atterrò qualche secondo dopo, su un prato.  Sembrava il giardino di un castello, o di una vecchia scuola...
-Dove siamo?- chiese lei, notando che l'uomo pinguino era in piedi di fronte a lei, e le tendeva una mano. 
Siamo nell'umile dimora della vostra ormai defunta pro-pro-zia Ginevra...-
-UMILE?! Ma è impazzito?! Questo è il castello più incredibile che io abbia mai visto! E'... è... fantastico! Ma come diavolo ci siamo arrivati?- l'uomo-pinguino sorrise, ma non diede nessuna risposta, o almeno Ginny non glielo permise.
-Aspetti... ci siamo Materializzati?! Mi sta dicendo che lei è il nuovo custode di Hogwarts, che Gazza è morto e che la mia lettera non è arrivata 3 anni fa? Ma questo è un sogno che si realizza! Non ci posso credere! Conoscerò Harry Potter! E Ron Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock, Dean Thomas, Seamus Finnigan, George e... oh mio Dio!!! Dovrò consolare George! Povero Freeeeeeeeeeeeeed!!!- urlò Ginny, saltellando mentre indicava la scuola, e poi mettendosi una mano sulla bocca, per evitare di urlare (ancora di più) sconvolta.
-Emmm, non esattamente... si, lei è una straga, ma è anche una  Contessa, e deve studiare! Per questo l'ho portata quì, nella scuola della sua pro-pro-zia, per imparare quello che una Contessa deve sapere.-
-...Ma ...Ma George ha bisogno di me!!!-
-Ne ha più bisogno la sua famiglia, contessina...-
-Preferivo signorina...-
-Ma è una contessa, e in quanto tale la devo chiamare con il suo appellativo...-
-NO! Nessuno mi ha mai chiamato "contessina" oppure "Ginevra", quindi non capisco perchè lo debba fare lei... signore...- si continuò a guardare intorno.
-Ma non mi ha ancora detto come siamo finiti quì... e neanche in che stato siamo...-
-Siamo in Islanda, e siamo arrivati quì con la Materializzazione.- A Ginny ci vollero un bel pò di minuti per afferrare l'antifona e capire che era una strega. Anche se forse sarebbe stato meglio che non lo capisse affatto, visto che una volta capito tutto, era svenuta dall'emozione. 
 
 
 
 
NOTE DELL'AUTRICE:
Ok, lo so mi odiate. Ho appena iniziato una storia e ne metto un'altra dopo appena due capitoli... faccio schifo! D: vabbè, posso superarlo! Dunque, questo capitolo è moooolto corto, ma è solo perchè non sapevo come finirlo... Ho grandi progetti a riguardo... MUAHAHAHHAAHHAHAHAHA! *si strozza con la sua stessa saliva e decide di smettere di fare la stupida* ok, chiedo umilmente perdono. Aggiornerò il prima possibile^^
  
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