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Autore: bells swan    08/12/2011    21 recensioni
(Seguito di "Un fidanzato in prestito")
Cinque mesi sono passati da quando quella settimana ha cambiato la vita non solo di Bella, ma anche di Edward. Cinque mesi sono passati da quando Bella ha chiesto aiuto a Edward, chiedendogli di fingersi il suo fidanzato. Adesso, è giunto per la nostra beniamina di ricambiare il favore...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
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Prima di lasciarvi al capitolo, avverto tutti i lettori che questa storia è il continuo di “Un fidanzato in prestito”, che potrete trovare qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=765372&i=1.

La storia può anche essere letta senza aver letto la precedente, visto che riprenderò vecchi discorsi per ricordarvi certe cose, ma io ve la consiglio ugualmente.

Buona lettura!

 

 

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Edward’s pov


“Dunque, fammi capire: c’è questa ragazza, che si chiama Jessica, e vuole mettersi con te. Tu non vuoi, ma lei ti perseguita. La tua famiglia ti sprona a darle un’occasione, che tu non vuoi accettare. E per ultimo, Alice ha detto a tutti che tu eri già fidanzato con una ragazza e la tua famiglia mi vorrebbe conoscere. La ragazza in questione sono io. Giusto?”
La voce di Bella è calma ma, avendo imparato a conoscerla, so che freme dalla voglia di urlarmi contro.
Annuisco, osservandola in volto. “Sì.”
Non le ho mentito: mi serve davvero un aiuto e questo aiuto è fingersi la mia fidanzata.
“Ma perché Alice non mi ha detto nulla?” domanda, incredula.
“Per lo stesso motivo per cui ti aveva detto di non dirmi che era stata lei a proporti di chiedermi aiuto. L’avresti uccisa, avendoti messo in questo casino.” Spiego tutto pazientemente, continuando ad osservarla in quei suoi occhi nocciola che tanto mi piacciono. Anche ora.
Sbuffa, capendo che ho ragione.
“Senti Bella, mi trovo nello stesso problema in cui ti trovavi tu cinque mesi fa. Io ti ho aiutato, senza nemmeno conoscerti. Tu mi conosci e mi devi pure un favore. Non puoi rifiutarti!” esclamo, sperando si convinca.
Se non si convincerà, dovrò uscire almeno una volta con Jessica e questa è l’ultima cosa che voglio fare.
Bella è combattuta, non sa che rispondermi pur sapendo che ho ragione. Mi fissa, abbassa lo sguardo, il tutto valutando se rispondermi sì o no.
E io mi prendo tutto il tempo per osservarla liberamente.
In questi cinque mesi, Bella è cambiata.
Non so se è mia impressione, ma mi sembra ancora più bella, più grande, più matura. Forse è solo il sapere che adesso è una donna e guardarla di conseguenza.
Il viso è completamente privo di trucco, i capelli legati con un pinzone, indossa solo degli orecchini a forma di cerchio, e il suo corpo è vestito con solo dei leggins e una maglia troppo grande che le arriva a metà coscia. Ai piedi indossa delle calzette bianche. È meravigliosa al naturale.
Improvvisamente, la vedo annuire. “Okay. Accetto.”
Socchiudo la bocca, rivolgendole un’occhiata sorpresa. “Veramente?”
“Certo. Hai ragione: ti devo un favore e te lo meriti, quindi accetto” sentenzia, sorridendomi.
Il suo sorriso è qualcosa che non mi ero dimenticato, nei miei ricordi era solo sbiadito ma c’era sempre. E adesso, vederlo rivolto a me, davanti ai miei occhi, mi fa ricordare quanto sia ancora più bello.
“Quindi verrai a stare da me?”
La mia famiglia mi aveva proposto di farle passare il periodo natalizio a casa, così da poterla conoscere. Con l’università non ho mai molto tempo a disposizione, fortunatamente la mia famiglia abita a New York e il college che frequento io è la New York University.
“Su questo non ti so dire nulla, devo parlarne con i miei…” spiega Bella, rivolgendomi un sorriso di scuse.
Do un’occhiata all’orologio, rendendomi conto dell’ora e se non mi sbrigo farò tardi a lezione. “Facciamo così: tu chiedi ai tuoi genitori se puoi venire a stare da me e poi fai sapere a mia sorella la risposta. Io devo andare o farò tardi all’università.” Mi alzo, mentre Bella mi imita. “Grazie Bella, te ne sono grato.”
Scrolla le spalle, fissandomi divertita. “Figurati, te lo devo.”
Mi accompagna alla porta, dove la saluto con un cenno della mano e un sorriso. Entro in macchina e accendo il motore.
Non posso salutarla diversamente, anche se vorrei.
 
Ritornare a casa dopo una giornata passata a studiare all’università è la cosa che più preferisco. La stanchezza invade il mio corpo e l’unica cosa che desidero è stendermi sul mio letto e dormire dieci ore di fila. Purtroppo, i miei desideri rimangono tali, cause forze maggiori.
“Edward, ho parlato con Bella.” Senza nemmeno bussare, mia sorella entra in camera mia.
Apro gli occhi, sbuffando piano e sedendomi sul letto. “E che ti ha detto?”
Fa una smorfia. “All’inizio mi ha chiamato con epiteti molto volgari, ma questo l’avrai immaginato già e puoi anche immaginare con quali nomi mi abbia insultato. Ma non importa, so che l’ha fatto con affetto. Alla fine mi ha detto che suo padre, conoscendo il fatto che tu sia gay – e questa me la devi spiegare tu perché lei non ha aperto bocca nemmeno con tutte le mie suppliche – le permette di abitare qui ma che per il giorno di Natale vi vorrebbe a casa sua. Allora?”
Quindi Charlie sa ancora che sono gay? Oh mio Dio… “Allora cosa?”
“Perché Charlie pensa che tu sei gay?” chiede, inarcando un sopracciglio.
“Non sono cose che ti riguardano, Alice” sentenzio, chiudendo la conversazione e prendendo un libro dallo zaino vicino al letto.
“Ma perché no? Non è giusto!” esclama arrabbiata, incrociando le braccia al petto e mettendo un broncio.
La ignoro, prendendo a studiare. Irritata, batte il piede, sbuffando e andandosene via quando non la degno nemmeno di un’occhiata. Sono certo, però, che abbia sentito la mia risata divertita di fronte alla sua testardaggine.
 
Bella’s pov
 
Rivederlo non mi ha lasciato indifferente: credo che per un attimo il mio cuore abbia smesso di battere per poi riprendere velocemente.
Edward è ancora più bello di prima; il sorriso meraviglioso che tanto amo è diventato ancora più dolce, e i suoi occhi color dello smeraldo mi fissavano così intensamente da mettermi a disagio.
Più volte mi sono dovuta trattenere dal saltargli addosso, quindi è stato un bene che se ne sia andato presto e con solo un bacio sulla guancia.
È chiaro che adesso siamo solo amici, nulla di più. E, dopo quello che è successo fra noi, sarà molto imbarazzante fingerci fidanzati, abbracciarci, e forse anche baciarci.
Abbiamo fatto sesso, un bacio sarà niente.
Il cellulare suona.
“Pronto?”
“Bella, ti prego, mi dici perché tuo padre crede che mio fratello è omosessuale?” Questa domanda Alice me l’avrà fatta mille volte.
Sospiro, decidendo che in fondo si merita una risposta. Se non mi avesse detto di chiedere aiuto a Edward non avrei mai conosciuto cosa significa l’amore. “Ho detto a mio padre che tuo fratello è gay perché altrimenti non mi avrebbe mai permesso di portarlo con noi a Miami. Né, soprattutto, di fingerci fidanzati.”
Dopo un attimo di smarrimento, Alice scoppia a ridere. “Oddio, l’avessi pensato io!” Continua a ridere, mentre mi limito a sorridere anche se lei non può vedermi. La sento sospirare. “Bella, che c’è?”
“Come?”
“È chiaro che è successo qualcosa, tra te e mio fratello. Da quando siete ritornati da Miami siete cambiati: tu ridi di meno, lui studia di più. Ora, mi sono fatta i cazzi miei ma mi fa male vedervi così distanti anche con me. Puoi dirmi quello che è successo, sai che puoi fidarti di me, Bella.”
Alice ha ragione: sono cambiata e me ne sono resa conto anche io. Solo che è molto difficile dirle di aver fatto sesso con suo fratello, solitamente le sorelle sono gelose dei fratelli più grandi… E poi se Edward non le ha detto nulla significa che nemmeno lui vuole che si sappia che abbiamo passato le ultime notti insieme…
“Abbiamo fatto sesso.” La frase esce prima che io possa anche solo pensare di dirglielo in maniera più delicata.
C’è silenzio dall’altra parte, e la cosa non mi stupisce affatto.
“Tu hai fatto sesso con mio fratello?” chiede conferma in seguito, con tono di voce stupito.
“Già.” Non so che altro dirle, perciò non apro più bocca.
“Oh, Dio…”
“È una cosa così brutta?” oso chiedere.
“Ehm… no, certo che no! Sono solo stupita… piacevolmente, però! Cioè, Dio Bella, è come se fossi veramente mia cognata!” esclama entusiasta.
“Alice, andiamoci piano. Il fatto che abbiamo fatto sesso non significa che ci sposeremo. Non stiamo nemmeno insieme.” Freno il suo entusiasmo, deludendo entrambe. Sì, anche me.
“Bella però se ti ha chiesto di fingerti la sua fidanzata significa che continui a piacergli!”
“Se mi ha chiesto questo favore significa che sta riscuotendo quello che gli ho chiesto io. Nulla di più.”
“E se invece fosse come dico io?”
“E se invece fosse come dico io?” ribatto, utilizzando la sua stessa frase.
“Non puoi saperlo con certezza.”
“Nemmeno tu, Alice.”
“Perfetto. Vado a chiederlo.”
“Alice, ferma dove sei, CAZZO!” esclamo, quasi urlo. Non può chiedergli nulla, capirebbe troppo Edward!
“Perché no, Bella?” domanda, al limite della sopportazione.
“Per favore Alice, non chiedergli nulla. Seriamente, fai finta che io non ti abbia detto nulla, okay?” supplico.
La sento sospirare. “Okay…”
“Grazie” mormoro, sospirando anche io.
“Quindi… quella mattina che vi ho chiamato e ti ho insultato perché non ti eri fatta viva ed eravate insieme, voi avevate…?” Si blocca, il tono di voce eloquente.
Mi passo una mano sul viso, sospirando. “Alice, ti prego.”
Scoppia a ridere. “Mio Dio, questa domanda finalmente ha avuto risposta! Una risposta decisamente di tutto rispetto.”
Per la prima volta, rido seriamente anche io.
 
Edward’s pov
 
Sono le dieci di sera e nonostante tutto quella vipera di mia sorella è ancora sveglia.
“Edward, devo chiederti una cosa!” esclama.
Abbasso leggermente il libro che stavo leggendo fino a un secondo fa, alzando un sopracciglio. “Cosa vuoi?”
Si siede nel mio letto, avvicinandosi pericolosamente a me, seria in volto. “Adesso ti farò una domanda e vorrei, anzi no, pretendo che tu sia onesto. Okay?” chiede.
Ho quasi paura a dirle di no. “A-ah.”
“Ti piace Bella?” chiede, il sorriso entusiasta che la caratterizza improvvisamente sul suo volto.
“Che cosa?” chiedo, improvvisamente isterico.
“Dai, che c’è di male? Ammettilo, ti piace.”
“No che non mi piace, ma che ti salta in mente?” domando, alzandomi dal letto e allontanandomi da lei.
“Bella mi ha raccontato tutto, Edward, quindi è logico da parte mia chiederti se ti piace ancora visto che la prima persona che ti è venuta in mente per aiutarti è stata proprio lei” spiega matura Alice.
“Bella mi doveva un favore, per di più la conosco” obbietto, incrociando le braccia al petto.
“Oh sì, so che la conosci, ci hai fatto sesso...”
La fisso incredulo. “Ti ha detto che abbiamo fatto sesso?” esclamo incredulo.
“Edward, la vuoi smettere di ripetere ciò che dico? Sì, me l’ha detto e allora? Bella è mia amica e si è confidata con me, dovrebbe stupirti il fatto che me l’abbia detto dopo cinque mesi invece che subito.” Prima che io possa dire altro, continua. “Adesso, voglio che tu sia sincero: ti piace Bella?”
La fisso, pronto a negare, quando vedo che è seria. Nel giro di qualche minuto, lo è stata per ben due volte. Un record. “Che cambierebbe se dicessi sì o no?”
“Cambierebbe” spiega frettolosamente. “Quindi?”
“E quindi sì,” sbotto “mi piace. Ma allora?” chiedo, irritato.
Mia sorella scrolla le spalle, sorridendo contenta. “Allora niente. Buonanotte Edward” mormora, andandosene via saltellando.
Ho già visto quello sguardo, e so anche che queste uscite misteriose con lei che saltella significano solo una cosa: mi sta nascondendo qualcosa.
 
 

Spazio autrice

Ed eccomi con il continuo di questa storia :) Spero ci sarete come per la prima, siete stati grandiosi nell'appoggiarmi, nell’adorare Bella e nell’amare Edward, e nel dirmi che quel determinato capitolo vi aveva fatto morire dal ridere!
Purtroppo, però, devo avvertirvi che i primi capitoli saranno abbastanza tranquilli, niente risate in vista perché purtroppo sono passati circa tre mesi dall’ultima volta che ho parlato di questi Edward e Bella e devo riprendere confidenza con i personaggi ^-^"
Un’altra cosa: oramai avrete imparato a conoscermi, a sapere cosa ne penso di quelle storie dove c’è sempre un terzo incomodo dove magari si potrebbe fare a meno... Anche io ho usato un terzo incomodo, quando dovevo utilizzarlo perché necessario e qui anche. Ma sapete sempre che i miei terzi incomodi sono persone molto gentili e simpatiche e questa Jessica non è da meno, anzi! Vedrete, vi sorprenderà ;) Perciò, tranquillizzatevi sulla mia Jessica ^-^
Eventuali spoiler li trovate al mio blog: http://sweetstewy95.blogspot.com/
Mmh… poi, cos’altro dire? Ah, ovviamente auguro una buona festa a voi e alle vostre famiglie :) E volevo anche avvisarvi del fatto che probabilmente la storia non durerà molto, ci terrei a finirla entro l’Epifania.
Bene, semmai avessi altri piccoli avvisi, li pubblicherò nel blog linkato sopra.
Un bacio, a presto!
 
 
   
 
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