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Autore: Lully Cullen    08/12/2011    2 recensioni
<< Scusami, ti ho fatto male? >> Afferrai la sua mano e mi alzai; cercando di non essere investita dalle persone che correvano verso l'uscita.
<< No, tranquillo. >> Risposi sorridendo e abbassando lo sguardo. Era Edward Cullen, capitano della squadtra di Football, studente modello, sogno erotico del corpo studentesco femminile, e fidanzato di Tanya Cooper, capo cheerleader.
<< Sicura? Ti sono venuto addosso come se fossi un elefante >> Alzai gli occhi, e vidi sul suo volto comparire un sorriso.
<< Sicurissima. Ora è meglio andare, se ci fosse stato davvero il terremoto saremmo già morti. >> Dissi mentre iniziavo ad incamminarmi verso l'uscita, seguita da lui.
<< E dimmi, esaudiresti l'ultimo desiderio di un povero ragazzo? >> continuò iniziando a camminare all'indietro, con le spalle rivolte all'uscita e il viso rivolto a me.
<< Dipende da quale. >> rallentai il passo in modo da vedere cosa aveva da dirmi.
<< Mi diresti il tuo nome? >> Scossi il capo e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Isabella, Isabella Swan >>
<< Bene Isabella, credo di essere già in paradiso >> E riservandomi un ultimo sorriso, uscì dall'istituto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buona Immacolata ragazze!

Eccomi qui con una nuova storia; mi è venuta l'ispirazione e ho detto: perchè no? Lo so, ho già TSSML in corso, ma beh, quando l'ispirazione c'è, non puoi cacciarla a calci.

Non so dove mi porterà la storia, è una cosa scritta di getto; fatemi sapere cosa ne pensate gentilmente!

Buona lettura ragazze; un bacio, Lully.

Ps: ho cambiato il nome alla storia, poi capirete perchè :)


 

Capitolo 1.

 

C'era qualcuno che diceva che il passato prima o poi torna sempre. Io invece avevo sempre fatto di tutto per far sì che il passato rimanesse tale, avevo sempre programmato la mia vita; non amavo gli imprevisti..ma potevo dire che l'imprevisto che avevo ora davanti, era tornato direttamente dal passato, non so per quale motivo. Una cosa era certa però, io con il mio passato avevo chiuso per sempre.

<< Jacob, lui è Edward Cullen, il figlio di uno dei nostri soci più importanti. >> La presa sulla mia mano si affievolì, fino a scomparire del tutto. << Piacere, io sono Jacob, e lei è la mia fidanzata Isabella Swan >> Il suo sguardo si posò sulla mia figura e un sorriso gli illuminò il volto. << Incantato signorina; lei invece è Irina, la mia futura moglie >>. Il mio sguardo si posò sulla donna bionda al suo fianco, i capelli raccolti in uno chignon elegante, gli occhi azzurri, e il fisico sofisticato.

Ingoiai un groppo infuocato che stava attraversando la mia gola, e feci un sorriso forzato, e scusandomi mi allontanai, dirigendomi sulla terrazza, il posto meno affollato. Uscii e l'aria pungente di Novembre mi fece rabbrividire, afferrai il pacchetto di Merit dalla mia pochette, e accesi la sigaretta, inalando con rabbia il fumo e gettandolo fuori allo stesso modo; mi strinsi il braccio sinistro attorno al corpo, mentre quello destro tornava verso le mie labbra per un secondo tiro dalla sigaretta.

<< Non dovresti stare fuori con questo freddo, Isabella >> Non mi premurai nemmeno di voltarmi, quella voce l'avrei riconosciuta a distanza di anni; quella voce che un tempo avevo amato con tutta me stessa, ora era la cosa che più odiavo al mondo. Inalai nuovamente una boccata di fumo, e mantenni lo sguardo sul giardino dell'immensa villa Black.

<< Non sono affari tuoi >> risposi, ignorando le buone maniere, che in questo caso non servivano. La sua figura si avvicinò a me, e si appoggiò alla ringhiera di marmo, in modo da essermi di fronte. I suoi capelli ramati erano sparati in tutte le direzioni, gli occhi color giada al buio erano verde ottanio, e i lineamenti erano resi più delicati dai raggi della luna.

<< Siamo diventate scontrose, Isabella? Non ti ricordavo così..>> sul suo volto comparve un ghigno, che io ingorai. Spensi la sigaretta e mi voltai verso l'entrata del salone. Una mano però mi afferrò e mi fece voltare.

<< Cosa vuoi Edward? >> lo fulminai con lo sguardo, e cercai di trasmettergli tutto il rancore che provavo.

<< Parlare..>> rispose avvicinandosi a me.

<< Non abbiamo più nulla da dirci >> alzai lo sguardo al cielo, e un sorriso ironico mi si dipinse sul volto.

<< Io invece penso di sì.. insomma non ci siamo lasciati bene l'ultima volta che ci siamo visti. >> Mi scrollai dalla sua presa e riportai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. In quel momento mi prudevano le mani dalla rabbia; ma sarei stata superiore a lui, non ero più la sciocca Isabella di un tempo.

<< Fatti bastare quel ricordo; perchè non avrai più nulla da me. Comportati come se non esistessi, perchè io farò lo stesso. >> Girai i tacchi, credendo di lasciarmi il passato alle spalle, e tornai da Jacob, quello che consideravo il mio futuro.

 

 

--

Allora ragazze, cosa ne pensate? Fatemi sapere.

Un bacio, Lully.

Irina:

Jacob:

   
 
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