E' un fatto universalmente noto che se hai tutto hai la felicità.
Se sono felice?
Posso urlarlo al Mondo intero.
Io e il signor Edward Cullen ci siamo sposati il dodici Marzo del 2011. Sono passati sette anni e non è cambiato niente. A parte qualcosina:
Io e Edward ci siamo laureti e ora lui è un'insegnante. Insegna letteratura alla Foks High School. Sì, siamo tornati a vivere a Forks. Abbiamo vissuto nella nostra casa ad Harvard finché non ha avuto il posto di lavoro, e viviamo in una bella casa, semplice ma bella, e nostra.
Io per il momento non lavoro, perché mi dedico a qualcosa di più impegnativo, a parte la pulizia della casa, la spesa, cucinare. Questa cosa non è una cosa, ma un ometto di quasi due anni che si chiama Matt, ha gli occhi verdi e i capelli biondi, è alto mezzo metro se non meno, canta e parla sempre nonostante la sua età. E' un uragano, è il bimbo più bello che abbia mai visto. Ed è nostro figlio, il vero frutto del nostro amore.
Sono affacciata alla finestra e guardo i miei due uomini mentre giocano. Edward spinge l'altalena su cui è seduto Matt e lui gli chiede di spingere più forte. E' la scena che ho immaginato tante volte, quando mi sembrava lontana una cosa del genere. Mentre li osservo sto preparando il pranzo. E' Domenica mattina, e a Forks c'è il sole, ma sembra che ci sia tutti i giorni da quando viviamo qui.
Io e Edward ci siamo sposati con una cerimonia molto semplice, solo genitori, fratelli e testimoni, e ovviamente non potevano mancare Vince e Tess, e a gran sorpresa è venuto anche Tom. Abbiamo festeggiato in un ristorante, poi io e Edward abbiamo passato il resto della nottata su un prato, sdraiati su un asciugamano, con un po' di musica. E' stata la notte più bella della mia vita.
Vado a sedermi, e continuo a pensare.
Un altro giorno bellissimo è stato quando abbiamo scoperto che aspettavo Matt. Io e Edward ci stavamo provando da tempo, lo desideravamo con ogni molecola del nostro corpo. Abbiamo letto il test di gravidanza insieme e ci siamo abbracciati forte quando abbiamo visto che era positivo. Non mi ha mai lasciata durante la gravidanza, nemmeno nei momenti più duri, quando ero più suscettibile e nervosa. E durante il parto era con me a stringermi la mano e a dirmi di respirare, aspettando trepidante che il nostro bambino uscisse per poterlo abbracciare. Lui non mi ha abbandonata in nessun attimo della mia vita, e sono orgogliosa di lui.
Ci siamo visti crescere, e siamo arrivati a questo punto. Questo vuol dire che nella vita non va mai tutto storto, che qualcosa di bello arriva sempre. La perfezione non è solo un'ambizione, può essere anche un fatto quando fai di tutto per attenerla. Certo, io e Edward spesso litighiamo, per cose futili, e a volte è difficile mandare avanti tutto, con un figlio che è un piccola peste, ma cos'è questo in confronto a tutto quello che ho. La felicità sta anche nell'apprezzare le cose che hai, sempre e comunque.
Mi alzo dalla sedia e controllo a che punto è la preparazione del pranzo. Vado verso la porta e chiamo i due ometti che si stanno ancora divertendo. << Ehi ragazzi, è pronto il pranzo, correte a lavarvi le mani! >>.
<< Hai sentito la mamma? Su, vediamo chi arriva primo in bagno! Chi perde lava i piatti al posto della mamma! >>, iniziano a correre verso la porta e mi travolgono.
<< Fate piano! >>, urlo io.
Torno in cucina e inizio ad impiattare il pasto di oggi. Non sono una cuoca provetta, ma faccio del mio meglio. Edward e Matt arrivano in cucina e si mettono a sedere ai loro consueti posti. Sulla sedia di Matt ci sono un paio di cuscini per riuscire ad arrivare almeno al piatto. << Mamma oggi papà laverà i piatti >>, dice Matt con una voce stridula, e tutto eccitato perché ha appena vinto una gara.
Edward si avvicina a me e mi dà un bacio leggero sulle labbra. << Sì amore mio, oggi ti risparmio la fatica! >>, gli sorrido e lo guardo. Dice "amore mio" ancora con la stessa intensità di sempre. Edward adesso ha qualche piccola ruga,  non porta più i capelli alzati, ma è bello come sempre, ha il fascino di un'intellettuale e lo sguardo che farebbe morire qualsiasi persona. Io lo amo.
<< Oh bene, vuol dire che io e il mio bambino guarderemo qualcosa in tv, vero? >>, chiedo a Matt.
<< Sììì! Voglio guardare i cartoni animati! >>.
<< Certo amore >>.
Mentre mangiamo parliamo di cosa ci succede durante la settimana, Edward ha a che fare con dei ragazzi tutti i giorni e a volte diventa frustrante, quindi mi racconta un po' di storie, cose che succedono nel liceo che abbiamo frequentato noi. E' un pranzo di famiglia, come succede a tutte le famiglie, ma la mia sembra molto più bella e perfetta delle altre.
Quando finiamo di mangiare Edward mi aiuta a sparecchiare la tavola e quando inizio a lavare i piatti lui mi blocca.
<< Un patto è un patto >>, mi dice tenendomi le braccia bloccate, mentre la mia schiena aderisce al suo corpo. Mi blocco. Ogni volta che mi tocca in quel modo mi provoca delle strane intenzioni. L'unico svantaggio nell'avere un marmocchio sempre in giro per casa è non poter fare sesso ovunque e in qualsiasi momento con mio marito. Ma almeno dorme in camera sua e di notte siamo da soli.
Edward mi bacia sul collo e mi accarezza le braccia. << Dai amore, vai a goderti un'ora di cartoni animati con Matt >>.
<< Va bene, ma tra mezz'ora devi essere lì con noi >>.
<< Va bene >>.
Mi giro e senza farlo allontanare mi trovo di fronte a lui, gli metto le mani intorno al collo e lo bacio. << Forse quel marmocchietto dovrebbe dormire un po' >>, mi dice malizioso.
<< Non sarebbe male come idea! >>, rispondo sorridendo. Sappiamo entrambi che è una cosa impossibile che Matt dorma di Domenica pomeriggio. << Su, lava questi piatti! >>, gli do un piccolo schiaffo sul sedere e vado dal mio bambino che mi aspetta sul divano.
<< Mamma guarda! >>, mi dice facendo segno verso la televisione. E' un cartone animato che non conosco, lui lo guarda sorridendo. E' così bello. Lo commentiamo insieme, per quel che possiamo. dopo un po' ci raggiunge anche Edward.
<< Cosa guardate? >>, ci chiede.
<< Non sappiamo come si chiama >>, rispondo io. Lui mi abbraccia e mi bacia un attimo, poi continuiamo insieme a goderci quel momento. Siamo felici e siamo perfetti.
Guardando indietro nel tempo capisco che nonostante tutto la mia vita non è bella. E' meravigliosa.
Questo non il solito finale a lieto fine che tutti sognano, è qualcosa di più bello, qualcosa di concreto. E' sentire ogni mattina il battito del cuore accelerato, innamorarsi tutti i giorni delle stesse persone, i miei due uomini; è guardarsi allo specchio e sorridere, preparare un figlio e pensare che è la cosa più bella che abbia mai fatto; è sentire che il marmocchio impara parole nuove e commuoversi, è guardare l'uomo che ti accompagna nella vita da una vita e sentire ogni vena pulsare grazie al battito accelerato del cuore, è guardare il sole e sentire gli uccelli che cantano e sembra che cantino per noi. Questo è tutto molto più bello del lieto fine.
Sono Isabella Marie Cullen, ho ventisette anni, mio marito è Edward Cullen e nostro figlio si chiama Matthew John Cullen, ha due anni. Siamo seduti sul divano di casa nostra a Forks a goderci la vita.
Sono Isabella Marie Cullen e sono la donna più fortunata e felice del mondo.


Bon, bon... Il capitolo è arrivato subito perché è venuto giù spontaneamente in tipo un'ora!
Il lieto fine c'è, forse un po' sdolcinato, ma c'è!
Volevo farvi notare che il titolo del capitolo è uguale a quello deo prologo, solo che neo prologo era un "per sempre" incerto, qui è certo! Edward e Bella hanno avuto quello che si meritano, finalmente!
Poi, ovviamente, i ringraziamenti sono d'obbligo! Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito, sia quelli che hanno recensito e sia quelli che sono rimasti in silenzio ma magari hanno apprezzato. Grazie ai recensori perché le vostre recensioni sono state davvero costruttive e mi hanno aiutata a portare avanti questa storia anche se ci ho messo un po'.
Ora sto sentendo la stessa emozione che ho provato quando ho finito l'altra storia. E' qualcosa di stupendo! *_*
Grazie ancora a tutta e spero di incontrarvi anche nella nuova storia che sto per iniziare! Un bacione :*