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Autore: Demsmuffin    09/12/2011    9 recensioni
Fan Fiction dedicata interamente alla bromance Larry, se odiate le bromance aprite lo stesso questa storia, così, per avere un'idea del fatto che non sono poi così assurde ♥
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La suoneria del cellulare mi fece balzare in aria. Accostai un attimo. La scritta “Louis” risaltava nello sfondo blu del mio telefono.
“Che vuoi?” Sbottai nervoso.
“Stavi pensando alle pelle di Ariana, eh?”
Scossi la testa, seccato. Come faceva Louis a sapere sempre quello che facevo, quando lo facevo e anche come lo facevo?
“Sì, va bene, ci stavo pensando.”
Sentii le risate di altri tre idioti. Niall, Liam e Zayn. Avrei riconosciuto le loro risate tra mille.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo due.

 


Louis.

 
Carote! Il fotografo aveva delle carote sul tavolo. Inutile provare a spiegarvi quanto fossi tentato di prenderne una e di mangiarla. Le carote mi attraevano più dei ragazzi, oh sì, potete anche scommetterci. Non sapevo il perché di quella strana fissazione, sapevo solo che quel vegetale arancione, mi faceva dare di matto.
“Louis, l’indirizzo, io l’ho scordato!”
Harry mi passò una mano davanti agli occhi, facendomi distrarre dai miei pensieri profondi e logici. La sua faccia era un misto tra ‘ho perso definitivamente Louis’ e tra ‘mi sento un cretino’. Il fotografo mi guardava incuriosito con una penna in mano e un foglio poggiato sul tavolo. Entrambi stavano aspettando miei segni di vita.
“Ah sì.. l’indirizzo..”
Non me lo ricordo io l’indirizzo. Cosa ne sapevo io dell’indirizzo! E’ Harry quello che deve sposarsi, miseriaccia. Misi una mano dentro la giacca, cercando il fogliettino con su scritto l’indirizzo. Feci un sorrisetto imbarazzato quando realizzai che lo avevo dimenticato a casa. Harry incrociò le braccia sul petto, guardandomi seccato.
“Non ce l’hai, vero?”
“Caspita Harry, sei tu quello che deve sposarsi, lo dovresti avere tu.”
Mi impuntai, fissando bene i piedi a terra. Il fotografo fece cadere la penna a terra, già esasperato. Sicuramente stava pensando che io e Harry eravamo appena usciti da un manicomio.
“Chiamo Ariana.” Soffiò Harry, uscendo fuori per chiamare.
“Chi è Ariana?” Mi chiese il fotografo, squadrandomi.
Non mi piaceva per niente quel tizio. Occhiali sul naso come Albus Silente di Harry Potter, barba folta nera, occhi neri che quando li guardavi tremavi per lo sconcerto e capelli grassi e unti. In più era altro un due metri, per questo stava sempre seduto. Almeno credo. Avevo paura a stare da solo con quell’essere. Eppure era il fotografo migliore di tutta l’Inghilterra.
“La sua futura moglie.” Borbottai non guardandolo.
Continuavo a fissare quelle carote sul tavolo. I miei occhi si illuminarono quando il fotografo ne prese una, e poi si spensero subito dopo quando lui non me la offrì, ma l’addentò. Insomma, che educazione era quella? Evitai di non prenderlo a pugni, poi Harry e Ariana si sarebbero arrabbiati perché gli avevo mandato a puttane il fotografo.
“Come, la futura moglie?”
E sì, la futura moglie, non era mica difficile da capire. Borbottai un ‘emh’ e lui addentò ancora una volta la carota, ma me lo faceva a posta, allora!
“Pensavo vi spostaste voi due.”
Sbarrai gli occhi. Oh, e come lo sapeva lui che a me piaceva Harry? Chi glielo aveva detto? Oddio, se lo sa lui allora lo saprà anche tutto il mondo, magari nessuno dice niente per rispetto, ma lo sanno. Oddio, sapevo che non potevo tenere a lungo questo segreto, tutti sanno che sono innamorato di Harry. Aiuto, ecco, ora sono rovinato.
“Lo vedo come lo guardi.. si capisce che non è un semplice amico per te.”
Il fotografo mi sorrise facendomi l’occhiolino, mentre io non riuscivo a rimanere lucido. Ok, calma Louis. Non pensare al fatto che tutti potrebbero accorgersene, stai calmo.
“Invece è solo un amico.” Dissi tentando di convincerlo che la sua idea fosse del tutto sbagliata.
“E poi…” continuò l’essere di due metri facendo finta di non avermi sentito “sareste così carini insieme! Ma Harry non ricambia, no, non penso. Mi spiace..”
Lui addentò ancora una volta la carota, mentre io cominciavo a desiderare una botola.
 
“Io non so di cosa lei stia parlando.” Sospirai profondamente. Volevo mettere fine a quella discussione, in quel momento. Premere “stop” insomma.
“Non mentire a te stesso, ragazzo. Poi un giorno la verità busserà per forza alla tua porta e tu sarei costretto ad accettarla.”
Chi era lui il grande puffo? O forse era il grande saggio quello che dava consigli incomprensibili a tutti, e io mi ero confuso con l’essere blu, nano, dal cappello rosso?
Io accettavo il fatto che lui non mi amasse, lo accettavo. Solo che non volevo pensarci e figuriamoci sentirmelo dire da un pazzo maniaco come quello.
 “Ok, basta.” Sbottai io ormai in preda ad un istinto omicida.  
“Non fare il permaloso, ragazzo, io sto solo dicendo quello che penso.”
“Senta, perché non si fa gli affaracci suoi?”
“Nervosetto?”
“Oh si stia zitto, una buona volta!”
Le mie guance erano in fiamme.
Notai Harry davanti la porta con il cellulare in mano e la bocca spalancata. Oh mio Dio, cosa aveva sentito? Il mio cuore aumentò notevolmente i battiti e mi immobilizzai. Poi Harry, dopo un’attesa interminabile di un minuto, scoppiò a ridere.
“Cosa c’è Louie, non ti vuole offrire le carote?”   
Tirai un sospiro di sollievo. Non aveva sentito, per fortuna mia. Si sarebbe rovinata ogni cosa. Il fotografo mi guardò beffardo. Se non fosse stato per il matrimonio, perché io nonostante tutto volevo che quello fosse il più bel giorno della vita di Harry, gli avrei volentieri dato un cazzotto.
“Esattamente!” Sbottai ironico. Fortuna che avevo studiato recitazione alle superiori.
Harry scoppiò in una risata liberatoria. Una di quelle cristalline, che ti lasciano con il fiato sospeso per la bellezza.
“Be, non può affatto vivere senza carote il mio amico.” Disse rivolgendosi al fotografo di cui non mi ricorderò mai il nome.
Già, il mio amico. Quelle parole pesavano come un macigno sul mio cuore. Era sempre meglio di niente, ero il suo migliore amico e questo mi faceva un piacere enorme, potevo stargli accanto quanto volevo senza paura di sembrare maniaco. Era questo il lato positivo.
“Allora.. prendi una carota. Bastava chiedere…” Il fotografo alzò le sopracciglia con fare malizioso e a me passò immediatamente la voglia di mangiarle.
“Non vorrei essere di disturbo” Quasi urlai. “Harry perché non gli dai l’indirizzo e ce ne andiamo?”
Harry mi guardò strano, e io feci finta di nulla. Posò un foglietto sul tavolo.
“Ho preferito scriverlo” E fece nuovamente uno di quei sorrisi che ti lasciano senza fiato.
Oh sì se Harry mi piaceva!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Louis, smettila, nessuno di noi ha detto una parola a nessuno!”
“Per chi ci ha preso, scusa?”
“Tu ti sei bevuto completamente il cervello! Accusarci di una cosa simile!”
Rispettivamente Liam, Zayn e Niall stavano dicendomi quelle cose, arrabbiati. E non avevano tutti i torti. Appena tornati a casa e quando Harry era sparito (uscito con Ariana per chissà dove) io avevo dato addosso ai ragazzi per l’episodio del fotografo. Avevo pensato che magari qualcuno di loro avesse rotto il patto e lo avesse detto a qualcuno e così tutto sarebbe andato davvero a puttane. E mi sbagliavo, me ne resi conto subito dopo che avevo accusato Niall di aver parlato. Era ovvio che nessuno di loro lo aveva fatto.
E se ve lo state chiedendo, sì, loro tre sapevano ogni cosa. Erano stati loro ad asciugare le mie lacrime quando Harry ci disse che si sarebbe sposato con Ariana. Non hanno battuto ciglio quando hanno capito il motivo delle mie lacrime, magari fossero tutti così.
“Scusate ragazzi, sono un’idiota.”
Le auto-offese funzionavano sempre quando bisognava scusarsi. Era un metodo che avevo imparato quando andavo alle superiori e mia madre si arrabbiava con me perché o incendiavo scuola, o perché riempivo lo studio del preside con delle carote, o facevo altre cavolate varie. E allora dicevo a mia madre di essere davvero stupido e lei si dimenticava tutto. Funzionava meglio di una magia.
Lo sguardo di Zayn si addolcì. Lui che si era arrabbiato più di tutti. Andava in bestia se qualcuno dubitava di lui, era una cosa comprensibile, in fondo.
“Sì, sei davvero un’idiota.” Commentò Niall.
Liam invece scrollò le spalle, sbuffando.
“Capisco che sei confuso, ma non puoi aver dubitato davvero di noi. Probabilmente il fotografo avrà notato quello che avevamo notato noi, ovvero che guardi Harry in maniera diversa, e te lo ha detto perché è un grande impiccione, tutto qui.”
La trasparenza e la schiettezza di Liam mi facevano quasi paura. Come faceva ad essere sempre così… intelligente? Era così banale da essere quasi geniale. Un po’ come alcuni filosofi.
“Già Liam, scusami.”
Lui mi fece un mezzo sorriso e poi mi diede un pugnetto affettuoso sul braccio, era il suo modo di dirmi che mi era accanto.
“Se posso… il fotografo è stato davvero maleducato! Insomma, non offrirti le carote!” Soffiò Niall. Morto di cibo com’era, era ovvio che lo trovasse un affronto.
Risi piano e poi mi sentii davvero, davvero strano. Una di quelle sensazioni che ti colpiscono così… puf. Troppo strana per descriverla, troppo improvvisa per capire come sia arrivata, troppo piena di sentimenti per sembrarti umana.
Capii solo che aveva a che fare con Harry. Quell’amore era il più strano che avessi provato. Non che fossi sorpreso dall’amare un ragazzo, mi era già successo in passato, è una consapevolezza che avevo sempre avuto dentro di me, ma ero sorpreso dal modo in cui era arrivato. Non me ne ero accorto, ecco. Una sera quando eravamo da soli lui mi aveva abbracciato, così senza motivo (lo faceva sempre) e io realizzai che avrei voluto baciarlo.
E così rischiai dicendolo a Liam. Avevo bisogno di dirlo a qualcuno. Lui all’inizio pensò fosse una delle mie solite battute, e si mise a ridere. Il momento imbarazzante fu quando mi guardò negli occhi e smise di ridere all’improvviso. Fece un “oh” e poi scrollò le spalle.
Mi sentii così fuori luogo, era la prima volta che lo dicevo a qualcuno, la prima volta che lo dicevo ad alta voce, la prima volta che ammettevo di essere gay. Ero sempre stato con delle ragazze fino ad allora, volevo reprimere questa cosa che avevo dentro più di ogni altra cosa, ma mi accorsi di essere stato stupido.
E mentre pensavo a queste cose, i ragazzi mi guardarono strano, notando quanto serio mi fossi fatto.
“Tutto a posto, Louie?” Mormorò Zayn quasi avesse paura di scuotermi.
Io scossi la testa, sincero. E ora? Tutta quella serietà e tutte quelle lacrime da parte mia, da dove arrivavano?
Voglio scherzare, ancora. Ho bisogno di qualcosa di divertente. Io non piango, io non sono serio. Io sono l’adorabile Louis che ama fare ridere tutti per il semplice fatto che odia vedere soffrire.
Niall si alzò con fare teatrale e tornò dopo due minuti con un paio di carote in mano. Appena lo vidi scoppiai a ridere di gusto.  
“Ecco, non c’è niente di meglio che mangiare per essere di nuovo felici.” Esordì lui con fare serio.
Liam e Zayn ci guardarono attoniti quando io e Niall cominciammo a strafogarci di carote. Ah, sì, proprio buone.
Sono migliori del cioccolato quando stai male. Alla faccia del fotografo e dei sentimenti. Io sto mangiando le carote. 




Styles's Wife Corner
Eccomiiiii! Vi ho fatto aspettare, lo so. Ma ho avuto la febbre, poi dovevo aggiornare anche l'altra Fan Fiction e inoltre questo capitolo mi convince ben poco. L'ho riletto e riscritto un pò di volte, ma nulla çwç
Non riesco mai ad essere soddisfatta di quello che scrivo, cavolo. Infastidisce la cosa dopo un po' D:
Comunque, quello che parla è Louis, come c'è scritto sopra.
Questo perché non penso sia una bella scelta fare raccontare ogni capitolo ad Harry, anche Louis è il protagonista e alternare i capitoli mi è sembrata la scelta migliore. (nel prossimo infatti parlerà Harry, poi Louis, poi di nuov Harry ecc..)
Ringrazio chi sta seguendo questa storia, siete davvero stupende.
Poi, che ne dite di passare da questa mia amica?  shesale è giovane, carina, simpatica e brava (?) 
Bene, detto questo.. Recensite (soprattutto chi ancora non lo ha fatto, PER FAVORE) e
Peace, love, 69 and Larry Stylnson *-*

   
 
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