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Autore: _Giuls__    09/12/2011    9 recensioni
Mi accarezzò i capelli lentamente ed il mio cuore martellò così forte che pensai: "se mi bacia muoio" .
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I 


-Dobbiamo trasferirci? Un'altra volta?- dissi tutto d'un fiato sbarrando gli occhi. Il bicchiere d'acqua che avevo tra le mani stava quasi per sfuggirmi.
-Dove?- Rispose mio fratello incuriosito.
-Andremo a vivere con la nonna- Continuò papà, deglutii.
-Dalla nonna? Papà, ma… nonna Lia abita in… in- Rimasi impietrita, balbettavo e le mie mani tremavano come foglie; non volevo andarmene dalla mia New York, cambiare casa... per l'ennesima volta.
-Europa- continuò papà lentamente grattandosi la testa ed abbassando lo sguardo, anche lui sembrava abbastanza incredulo.
-Ci dispiace ma... è stato deciso così- disse mamma abbracciandoci in segno di conforto, io non ricambiai, non ci riuscivo. In quel momento mi sentii male, il dolore era paragonabile ad una pugnalata.
-Forte- disse mio fratello annuendo, quel suo sorrisetto malizioso e stupido mi ispirava davvero tanta ira. Aveva i suoi 21 anni ma ne dimostrava 4.
Guardai la sua espressione da deficiente per una manciata di secondi, fin quando non mi guardò a sua volta e fece una smorfia: -Che cazzo ti lamenti? Lì ci saranno pollastrelle a volontà! E poi non piangere per quegli stupidi sfigati che tu chiami "amici"-

-Chiudi il becco, John!- mi arrabbiai sul serio, non poteva capire.
-Un giorno mi dirai che avevo ragione- mi provocò.
-Ragazzi calmatevi! India, per favore…- ah, già odiavo quel maledetto nome, poi detto in quel modo (e nel momento sbagliato) mi fece saltare i nervi. Ero abbastanza irascibile, purtroppo.  
-Me lo avevi promesso papà- dissi con gli occhi lucidi strapieni rabbia.
Senza dare loro il tempo di dire o fare qualcos’altro, mi voltai velocemente poi superai a grandi passi la porta e raggiunsi la mia camera.
Mia madre bussò piano, io ero a letto.
-India, non fare così. Questa sarà l’ultima volta, davvero-
-Non che non mi piaccia il- mimai le virgolette -“Regno Unito”, ma…- sbuffai rumorosamente -sai che ho difficoltà nel fare amicizia con gente nuova, ad abituarmi a posti nuovi. Chissà come ho fatto ad abituarmi qui!- singhiozzai mentre lei mi accarezzava i capelli.
-Non sai quanto siamo dispiaciuti. Anch’io farò fatica ad abituarmi alla nuova zona, ma supereremo anche quest’ostacolo. Io e papà abbiamo bisogno di lavorare, lo sai. Questa volta ce la farai, piccola mia, sei grande ormai. E poi hanno solo la pronuncia che li distingue- sorrise -non avrai problemi, fidati di me- mi baciò la fronte; si, mi fidavo di lei ma… (come l’ultima volta) avevo paura. Fin troppa.
-Perché mamma, perché?- quelle parole rimbombarono nella mia testa un paio di volte.
 
Sbarrai gli occhi ed un sospiro di spavento interruppe il silenzio. Era buio, ero troppo sudata. Avevo una sete disumana ed il mio cuore batteva all’impazzata.
Mi voltai, sì: era soltanto un sogno. Lui almeno era ancora lì, accanto a me.
-Quanti ricordi…- sussurrai tra me e me. Intuii fosse l’alba, presi la sveglia sullo scaffale accanto al letto e lessi l’orario strizzandomi gli occhi: 06:57.
Mi alzai lentamente evitando di fare rumore, chiusi la porta come un bradipo e in punta di piedi mi avviai in cucina. Faceva abbastanza freddo, beh avrei dovuto aspettarmi sole ardente il primo di dicembre?
Purtroppo il mio vizio era di camminare scalza. Mi maledissi perché avevo i piedi terribilmente congelati, per cui corsi di nuovo in camera a prendere le solite ciabatte a strisce blu che non indossavo quasi mai. Lui dormiva ancora, era tenerissimo.
Scolai mezzo litro d’acqua e mi guardai intorno: sembrava tutto così deserto e pensare che mancavano solo poche ore al risveglio degli altri, e tutto quella quiete sarebbe svanita. Mi avviai in bagno con l’intenzione di farmi una bella doccia calda senza badare all’orario.
Mi spogliai con calma, entrai nella doccia, chiusi gli occhi, scacciai via tutti i pensieri e mi rilassai.
Però non potevo non pensare al mio sogno… o meglio “flashback”.
Quant’era bella mia madre… proprio come l’ultima volta. Proprio come 3 anni e mezzo fa.
 
-Che cavolo ti prende? Tu oggi ti alzi da quel maledetto letto e vai a scuola! E’ il tuo primo giorno India, non devi mancare-
-Ti ho detto che non ci vado. Sono già due settimane che viviamo qui e soltanto adesso vado a scuola? Ci andrò dopo le feste di Natale- sbottai senza pensare a ciò che dicevo, e lei per tutta risposta mi mollò uno schiaffo; mi massaggiai la guancia dolorante e la guardai voltarsi ed allontanarsi. Mia madre non mi picchiava mai, solo raramente, ma quando lo faceva valeva a dire che era davvero furiosa e delusa… faceva tanto per me, ed io così la ringraziavo? Il luccichio dei suoi occhi mi offuscò la mente, poi ad un tratto mi sentii maledettamente in colpa. Mi alzai di scatto e corsi verso di lei -mamma mi dispiace. N…non volevo. Corro a prepararmi-
 
Risi lievemente, quel ricordo era così reale e nitido. Eppure sembrava contemporaneamente così lontano e sfocato… Ricordavo soprattutto quel maledetto giorno perché fu il più brutto di tutta mia vita: sarebbero mai potute succedere trecentomila cose tutte insieme nell’arco di sole 12 ore? Sì.
Guardai i miei piedi bagnati dall’acqua che insistentemente fuoriusciva, sentii una lacrima percorrermi la guancia sinistra, raggiungere il mento e cadere giù, sui miei piedi.
Rumoridi uno schianto violento, urla di una donna, vetri rotti, la sirena di un’ambulanza. Tutti insieme si facevano compagnia nella mia testa da quel giorno.
Mia madre era ad accompagnarmi a scuola, ma non arrivammo a destinazione: un auto investì la nostra con una violenza disumana e senza alcuna pietà. Prima dell’impatto lei mi stava augurando buona fortuna e che non sarei mai rimasta da sola.
Un attimo dopo, se n’era già andata.
 
Sentii la spalla destra tirare ed un dolore atroce al petto: non riuscivo a respirare. Vedevo fumo dappertutto e udivo voci sfuse attorno a me. Un uomo mi afferrò con violenza e mi tirò fuori dalle macerie con l’aiuto di un altro che, invece, spinse fuori le mie gambe da lì. Il primo aveva una giacca rossa ma io riuscivo a vedere solo una macchia, dell’altro invece riuscii a sentirne solo la voce. Quello con la giacca rossa mi parlava, mi dava colpetti sulla guancia, aimè non riuscivo a capirlo, la testa mi girava, vedevo tutto nero, poi bianco, poi di nuovo nero. Cos’era successo? Mia madre dov’era? Perché tutte quelle persone urlavano? E perché mi faceva male terribilmente ogni centimetro del mio corpo?
L’uomo che mi teneva le gambe mollò la presa sparì tra la folla.
Poi i miei occhi lentamente misero a fuoco la scena: riconobbi grandi iridi verdi e un espressione estremamente terrorizzata (almeno quanto la mia). Mi resi conto di essermi sbagliata, non era un uomo di mezza età, ma un ragazzo che avrebbe avuto si e no 16 anni. I suoi capelli ricci erano spettinati, la sua voce un po’ rauca, mi stringeva forte e non smetteva di parlarmi e di farmi domande del tipo “come ti senti?”; di tanto in tanto si voltava verso altre persone, poi fissava di nuovo i miei occhi privi di una qualsiasi espressione.
-Presto, presto!- urlò più impaurito che mai, la sua mano lasciò il mio fianco ed era… sporca di sangue.
Mi sentii sollevare da svariate persone vestite in bianco che subito dopo mi appoggiarono su un qualcosa di comodo e morbido, dedussi fosse un letto. No, era una barella. Mi stavano portando dritta al pronto soccorso.
Quel ragazzo misterioso rimase con me per tutto il tragitto.
Respiravo a fatica, non riuscivo neanche ad emettere parola. Avevo paura, ne avevo davvero tanta.
Non mi veniva neanche da piangere nonostante fossi un soggetto molto sensibile, però tremavo come una foglia. Non capivo cosa stava succedendo, volevo spiegazioni ma i presenti si chiusero in un silenzio tombale.
Chiusi gli occhi e lasciai che la morfina facesse effetto…

_Giuls__:
Ma sciaaaaaaaaao beli! :D Che dire, mi è venuta voglia di scrivere una nuova fanfic, ed eccola quaaaaaaaaaaa (?)
Che ve ne pare come inizio? Depresso al massimo, vero? D: AHHAHAHAH
Spero tanto che vi piaccia,  e che dire... hmm... (?)
AH, *si batte una mano in fronte* faccio pubblicità a due FF davvero kdsjhgjkfgkd *--------*
Cliccate su PANDA e CHIATTONE per visualizzarle :D Recensite, mi raccomando! *O*
E... lasciate anche a me qualche recensione? *faccia da cucciolo* :3 
Okay, passo e chiudo. (?) 
Ciaaaaaaaao, grazie anche solo per aver letto :) <3
PS: seguitemi anche su twitter! :D @_OhZayn

  
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