Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Contessa    09/12/2011    3 recensioni
Hermione sbatté un tacco per terra, arrabbiata.
“Bene. Benissimo. – disse raccogliendo da terra la propria borsa. – Me ne andrò io, brutto… brutto maleducato! – la aprì frettolosamente e cercò d’infilare dentro il foglio. La richiuse con uno scatto, senza accorgersi che il foglio aveva fluttuato per un paio di secondi nell’aria prima di atterrare sul pavimento. – Goditi la stanza, maleducato!” urlò prima di andarsene in tutta fretta.
Draco alzò un’altra volta le spalle. Si avvicinò al foglio e lo raccolse; era una lettera.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo V

 

 

17/3/1999

 

S’incontrarono all’inizio delle scale.

“Oh. Ciao. Anche tu stai andando… su?” gli chiese Hermione indicando con un cenno i piani superiori.

“Sì. Sono passato in camera a lasciare dei libri.” rispose Draco.

“Anch’io. Ho preso il libo di Antiche Rune; tra poco c’è un compito, sai; solo due settimane.”

“Solo? – il ragazzo sorrise. – Andiamo?”

Entrambi fecero un passo verso le scale; entrambi si tirarono indietro, indicando all’altro di andare per primo. Si guardarono per qualche secondo, imbarazzati ed indecisi, poi Hermione fece un passo avanti qualche istante prima del ragazzo.

Iniziò a salire rapidamente; si sentiva a disagio nel sapere che lui era dietro di lei, e non le piaceva dare le spalle a qualcuno. Si sentiva vulnerabile.

Superarono i primi due piani in silenzio; Hermione rallentò un po’ il passo, a corto di fiato. Draco le sfilò quasi la scarpa con il piede, inavvertitamente; si scusò arrossendo e Hermione accelerò di nuovo.

Terzo piano. Non c’era nessuno in giro; quella torre era poco frequentata perché fuori mano e piena di aule vuote. Piaceva molto ai fantasmi. E alle persone sole, naturalmente.

Quarto piano. Draco si schiarì la voce.

“Ho scritto ai miei genitori. – disse a metà tra quarto e quinto piano. – Non li sentivo da Natale.”

“Ah.”

“Ho scritto loro dei miei ultimi voti. Sono migliorato parecchio, ultimamente. – Hermione lo prese come un tacito ringraziamento. – Penso che saranno contenti.”

“Lo… lo penso anch’io.” disse Hermione senza voltarsi.

Quinto piano. Percorsero rapidamente il corridoio fino alla loro stanza; una volta dentro, entrambi tirarono un sospiro di sollievo.

 

***

 

19/3/1999

Poco lontano dall’aula di Trasfigurazione Draco si accorse di essere seguito; tra metri dietro di lui Hermione stava cercando i far entrare nella borsa una quantità decisamente eccessiva di pergamene.

Si fermò ad aspettarla, ma lei no si accorse di lui finché non le parlò.

“Ciao. – Hermione sobbalzò, facendo cadere parecchi fogli; Draco si chinò a prenderne alcuni. – Non ti preoccupare, non voglio rubarti gli appunti.”

“Sicuro? L’ultima volta che ho visto i tuoi appunti non ero nemmeno riuscita a decifrarli tutti; forse ne avresti bisogno. – Draco fece una smorfia, passandole i fogli. – Grazie. Ho visto che oggi eri in quinta fila.”

“Ultimamente le lezioni sono interessanti, così ho deciso di concedere più attenzione alla McGranitt. Mai provato ad allargare magicamente la borsa?” le chiese mentre lei continuava a litigare con le pergamene.

“Già fatto; è al massimo della capienza magica.” rispose girando la borsa verso di lui. Sembrava una grossa stanza colma di libri, pergamene, piume, ed ancora altri libri. In lontananza gli sembrava di aver visto anche dei vestiti ed un paio di bottiglie d’acqua.

“Sei sicura che tutta quella roba ti serva?”

“Preferisco essere… sempre pronta.” disse Hermione stringendosi nelle spalle.

“Sempre pronta ad un’interrogazione su ‘Storia di Hogwarts’?”

“E’ uno dei primi libri che ho letto sul mondo magico. Mi piace rileggerlo spesso.” rispose arrossendo.

“Io non l’ho mai letto. Mi bastano le lezioni di Rüf, per quanto riguarda la storia.”

“Ma la storia di Hogwarts è diversa! Hogwarts è… diversa. – disse Hermione sfiorando un muro con una mano. – Quando ho ricevuto la mia lettera, ho sognato per quasi un anno il momento in cui sarei arrivata a scuola. Passo più tempo qui piuttosto che nella mia vera casa… quando sono con i miei genitori continuo a chiedermi quanto manca al ritorno a Hogwarts.”

“Io non vedo l’ora di andarmene. Non vedo l’ora di prendere i M.A.G.O. e finirla una volta per tutte con questo posto.” replicò Draco scrollando le spalle per dissimulare un brivido. Hermione si chiese se anche a lui era capitato di non passare nei corridoi più bui per paura di ciò che poteva nascondersi nell’ombra. Lei una volta aveva proprio cambiato piano.

“Nell’ultima edizione di ‘Storia di Hogwarts’ parlano della battaglia dell’anno scorso. – disse la ragazza a bassa voce. Una cosa detta a bassa voce sembra sempre meno reale. – Non l’ho ancora comprata.”

Draco illuminò la punta della bacchetta e la precedette in un corridoio buio.

 

***

 

23/3/1999

Hermione guardò l’ora, cercando contemporaneamente di sistemarsi la treccia; l’acconciatura ordinata del mattino era un lontano ricordo, dopo le lezioni del pomeriggio.

Affrettò il passo nei punti in cui i corridoi erano sgombri, per poi rallentare quando incrociava qualcuno; non voleva dare l’idea di essere di fetta, ma effettivamente sapeva di essere in ritardo.

Svoltò l’ultimo angolo quasi di corsa, guardandosi indietro per controllare un’ultima volta che non ci fosse nessuno, e andò a sbattere contro Draco.

“Ma che… eri fermo in mezzo al corridoio?!”

“Sì, certo, aspettavo con impazienza che qualcuno mi venisse addosso! Ti pare? Tu, piuttosto, stavi correndo?”

“No! E’ vietato correre per i corridoi.”

Si guardarono dopo essersi rialzati; entrambi erano sicuri di non essersi fatti scoprire.

“Be’, già che ci siamo, andiamo su? – chiese Draco dopo qualche secondo. Hermione annuì in silenzio. – Però vai avanti tu. Non voglio essere travolto di nuovo.” aggiunse cedendole il passo.

 

***

 

25/3/1999

 

Hermione guardò l’ora per la terza volta in un minuto. Aveva deciso di non fermarsi a parlare con la professoressa di Antiche Rune ed usare quel tempo per tornare di corsa in camera e cercare di dare ai capelli un aspetto decente. Si era rifatta la treccia ed aveva anche cambiato la camicia, prima di affrettarsi verso le scale che facevano di solito.

Secondo i suoi calcoli, avrebbe dovuto arrivare in prefetto orario, ma di lui non c’era traccia. Era lì già da dieci minuti: per i primi tre aveva finto di sfogliare un libro, i successivi due aveva controllato gli appunti del giorno. Gli ultimi cinque li aveva passati a guardare l’orologio.

Hermione contò fino a sessanta camminando lungo il corridoio; alla fine sbuffò e si avviò verso le scale, chiedendosi perché fosse così arrabbiata. Dopotutto non si erano mai dati nessun appuntamento. Semplicemente, s’incontravano nella stanza: era stato stupido da parte sua pensare che lui avrebbe rispettato quell’orario solo perché era capitato così negli ultimi due mesi.

A metà della rampa che portava al terzo piano per poco non fu lui a travolgerla; erano così assorti nei propri pensieri che nessuno dei due aveva sentito i passi dell’altro.

“Oh. Ciao. Eri già su?”

“Giusto da una decina di minuti o poco più.”

“E perché stai andando via?”

“Io ho… ho dimenticato un libro in camera. Il libro di Trasfigurazione.”

“Domani non abbiamo Trasfigurazione.”

“Voglio portarmi un po’ avanti. E’ così difficile da credere?”

“In effetti, sì.” Disse Hermione ridacchiando.

“La tua compagnia mi fa male. Tu stai andando su?”

“Sì. Ci vediamo dopo, allora.”

La ragazza cominciò a salire, ma Draco rimase fermo.

“Senti, ora che ci penso non ho tanta voglia di andare fino in camera; puoi prestarmi il tuo libro?” disse velocemente.

“Certo: basta che non lo pasticci con la tua scrittura.”

Draco fece una smorfia e la raggiunse sulle scale.

“Tu vai via per Pasqua?” gli chiese Hermione all’altezza del quarto piano.

“Io? Sì, sì, vado via. Andrò dai miei per un po’.” rispose lui. La bugia gli era venuta alla labbra non appena aveva sentito la domanda.

“Anch’io. Un po’ mi mancano, i miei, anche se ormai conosco più Hogwarts di casa mia.”

Quinto piano. Entrarono nella stanza e si sedettero ai loro soliti posti; ormai erano a meno di mezzo metro di distanza.

Hermione annusò l’aria mentre cercava il libro di Trasfigurazione.

“Ma… lo senti anche tu questo profumo?” gli chiese passandogli il libro.

“Oh, sì, leggermente. Non è male.”

“No, no. – Hermione annusò ancora, e sorrise. – Però è un po’ troppo.”

Mentre apriva il libro fingendo di cercare una pagina, Draco si appuntò mentalmente di mettere meno profumo.

 

 

Buon pomeriggio!

Come sempre ringrazio per le recensioni, questa volta Bambolinazzurra e Lumosmaximalove; ripeto, la storia nella mia testa è già finita, il problema è solo trovare il tempo di mettermi lì a scriverla… per ora sto approfittando del ponte per portarmi avanti! ;)

Spero che vi piaccia anche questo capitolo, e ringrazio anche tutte le persone che seguono silenziosamente…

A presto,

Contessa

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Contessa