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Autore: N i s h e    10/12/2011    2 recensioni
E' una raccolta di storie apparentemente senza senso, capitoli che scriverò e aggiungerò ogni giorno fino alla fine di quest'anno;
parole ispirate da pezzi della mia vita, non per forza collegati tra di loro.
Non sono capitoli autobiografici fino in fondo, però - vi avverto.
Il tema/argomento/prompt varia in ogni capitolo, dovrei riuscire a portare a termine questo progetto, lo spero.
#1: - Quando mi tagliai i capelli e piansi.
#2: - Quella volta che sono cresciuta.
#3: - Quando ricordai di avere una soffitta.
#4: - Quando mi misi a fare Jogging in piena tempesta.
#5: - Quando mi resi conto di dover ricominciare tutto d'accapo.
#6: - -Quando scrissi parole che non ti dissi mai.
#7: - Quella volta che ti amai.
#8: - Quando osai sfidare i grandi amanti della storia.
#9/10: - Quando ribadii un concetto per la milionesima volta.
...
Sa tanto di pioggia, notte e musica.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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lalabum - Quella volta che sono cresciuta.

Il giorno che sono cresciuta sentii un formicolio alle mani e vidi quello che in realtà stringevano, quello che mi ero illusa di trovare nel mio presente: niente.


E allora mi alzai da terra e mi incamminai verso non so cosa.

Vidi una donna inginocchiata a terra, il capo chino, il corpo trasparente. Era semplice eppure emanava un dolore quasi elegante, riservato.
Aveva in mano un cartello che non lessi, ero occupata a fissarle il volto con ancora poche rughe e degli occhiali bianchi a cingerle gli occhi.
Guardava per terra e io mi bloccai sul posto.

Il cielo grigio pianse, i passanti si allontanavano da lei.
Il giorno che sono cresciuta ho respirato il fallimento di quello che sarei stata. Mi resi conto che il Futuro insieme a un ignaro Passato di qualcuno, da qualche parte nel mondo o precisamente dov'ero io, erano appesi a un filo sempre più debole.
E allora il cielo divenne buio perchè ero cresciuta.
Crescendo capii. Avere dei sogni ci porterà ad umiliare noi stessi, pur di realizzarli e mettere a tacere la nostra incompleta esistenza.
Ci rendono incompleti e ci fanno fallire, i sogni.

Non viviamo, questo mi fu chiaro. Perchè aspettiamo che la straordinarietà ci travolga mentre noi restiamo inerti.
Aspettando senza fare nulla è come morire lentamente.
Quella donna aspettava che qualcuno le porgesse una mano e l'aiutasse ad alzarsi; che andasse con lei fino ai confini della terra a gridare l'imponente gioia di avercela fatta.

Nessuno lo fece e io mi vergognai del momento in cui mi ero resa conto di essere cresciuta.


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