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Autore: MrBadCath    10/12/2011    2 recensioni
Autori: MrBadGuy feat. La Cath
Personaggi: Roger Taylor, John Deacon, Tim Staffell, Brian May, Nuovo personaggio [Anthea], Nuovo personaggio [Dorothea]
Desclaimers: I Queen e Tim Staffell non ci appartengono (se ci fossero appartenuti, erano guai, guai grossi per tutti); le canzoni citate non ci appartengono; niente di tutto questo è probabilmente mai successo nella realtà; no infringment of copyright intended.
Note: MrB and C will rock you.
Sintesi della trama: i giovani amori dei Queen, vale a dire, un classico masticato e rimasticato e sputato lì per voi da MrB e C :D in pratica è come se l'avessimo già digerito per voi :D non ringraziateci per questo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sedicesimo: Some day one day


«Daiiiiiiiiiiiiiiii» le urla di Roger si sentivano persino sulla luna... e non stava succedendo niente di sconcio, per la verità «quello era il mio panino
I due si stavano rincorrendo per tutto il giardino. Dorothy era balzata sulle scalette che portavano a una piccola casetta sull'albero in cui Anthea era solita giocare da piccola. Da lassù gli aveva lanciato il panino, ma lui aveva fallito clamorosamente nell'afferrarlo e questo gli aveva causato ancora più risentimento.
«Sei una frana, Taylor!» esclamò lei e il biondino saltò per raggiungerla, premeditando una vendetta sanguinosa. Una volta arrivato, però, rimase incantato a guardarsi intorno: era un piccolo rifugio, semplice ed introvabile, il nascondiglio segreto degno di una spia.


You never heard my song before: the music was too loud,
but now I think you hear me well, for now we both know how.


«Come facevi a sapere di questo posto?»
«Io ed Anthie siamo amiche, sai com'è...» rispose con tono piuttosto scontato Dorothy. Roger si grattò la testa, cercando di orientarsi «Guarda là» la ragazza indicò alcuni vecchi cuscini e coperte ammucchiati in un angolo «deve averci portato John» gli fece l'occhiolino e si lanciò sull'ammasso morbido, sperimentandone il comfort personalmente. Roger rimase in piedi a guardarla e a sbirciare fuori dalla finestrella.


No star can light our way in this cloud of dark and fear
But some day one day...


«Voglio venire a vedere Truro quest'estate, così magari un giorno passo a trovarti» sorrise lei
«Sarebbe fico!» esclamò il batterista, passeggiando nervosamente con le mani in tasca.
«Vuoi, per piacere, sederti? Mi fai venire l'ansia lì in piedi!» si lamentò la mora e il biondo sbuffò, senza accennare a muoversi di un centimetro «Eddai» insistette, tirandolo per un lembo del costume. Roger l'accontentò e si sedette accanto a lei, dandole le spalle però. Dorothy rotolò fino a mettersi al suo fianco:
«Che esame dobbiamo preparare, adesso?» sghignazzò, tirandogli una gomitata.
«Oh, non pensarci, oggi è la tua festa...» tentò il batterista, improvvisando un misto di felicità e tristezza
«Sì, ma mi sembri preoccupato» asserì la ragazza, sembrando preoccupata a sua volta
«Pensare che starò due mesi a Truro già mi mette l'ansia, quel posto mi sta così stretto...»
«Ma vedrai i tuoi genitori, potrai stare un po' con i tuoi vecchi amici!» Dorothy cercò di mostrargli i lati positivi della cosa.
«Non voglio perdere il giro degli Smile...»
«Non lo perderai, se proprio non vuoi tornare ci informeremo per qualche serata in qualche locale, un modo si trova, non buttarti giù, dopotutto la casa ce l'hai...»
«Hai ragione, scusa, ti sto rovinando la serata...»
«È colpa mia, non dovevo parlarti di Truro, credevo ti avrebbe reso felice. Comunque sono felicissima di essere qui, con te, stasera. Se tra amici non si parla, che amicizia è?» i due si scambiarono un sorriso «Mi sa che adesso farò un pisolino, mi sta prendendo l'abbiocco» la moretta si voltò e si rannicchiò, dandogli le spalle. Roger rise.
«Ahah, ne ero sicuro: si vede lontano un miglio quando ti prende sonno!» fece una piccola pausa, accarezzandole i capelli «Vuoi che ti porti a casa?»
«No!» rispose l'altra con un pizzico di nervosismo «Voglio stare qui con te» si voltò, con un'aria davvero assonnata, e lo guardò dritto negli occhi «finché c'è tempo, finché la notte è ancora giovane!»
Il biondo la prese in giro:
«Ma se a fatica tieni gli occhi aperti...»


Funny how the pages turn and hold us in between


Superando ogni barriera che perfino lui stesso non credesse di poter abbattere, poso un baciò sulla sua fronte, appoggiandosi con la mano destra poco sopra la sua spalla. Quel semplice contatto tra le due labbra e il suo pensiero fece immediatamente sussultare il suo cuore, i loro cuori.
L'aria si fece d'un tratto pesante.


When I was you and you were me and we were very young


Dorothy accarezzò il profilo di Roger, dalla basetta straordinariamente virile nascosta da una ciocca bionda, alla mascella forte, contratta, il pomo d'Adamo accentuato dalla maturità arrivata, a dispetto delle sue convinzioni, la giugulare pulsante, presa da uno spasmo di tensione, che si gonfiava ritmicamente con il battito impazzito del suo cuore.
Roger chiuse gli occhi, terrorizzato da quello che stava per succedere e allo stesso tempo desiderandolo spasmodicamente.
Ripeté gli stessi movimenti della ragazza, su di lei, ma rapidamente, con più forza, schiacciandola contro il cuscino, e premette le sue labbra contro le sue, il pollice contro la gola. Quell'unione tanto agognata non tardò ad esplodere in qualcosa di più virulento, impossibile da ignorare.
Roger avrebbe solo voluto strapparle di dosso quella lunga scamiciata bianca e il costume da bagno e prenderla lì, con la stessa foga con cui aveva cercato disperatamente di non rivelare il suo sentimento. Si sentiva strano, impotente, di fronte a quella cosa che adesso era impossibile nascondere. Era troppo evidente, sul suo corpo, sui loro corpi. Si schiacciò di nuovo contro di lei, in uno spasmo di desidero, la baciò di nuovo.
Dorothy annaspò.
Per la sorpresa.
Per il piacere.
La mano di Roger scese sul suo petto, muovendosi contro il respiro che le dava la vita, seguì il profilo della gamba, la coscia, accarezzò, più col pensiero che con la mano in sé, la porta velata di quel piacere che ancora non gli era mai stato concesso. Il batterista nascose la testa nell'incavo del suo collo, non osando sfidare i suoi occhi.
«Roger...» inspirò lei, ferocemente aggrappata alla sua nuca, separando le loro labbra, senza cattive intenzioni. Avvampò violentemente quando il biondo, ringhiando e strusciandosi contro di lei, le fece chiaramente capire di non poter più tornare indietro.


Together took us nearly there,
the rest may not be sung...

   
 
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