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Autore: Lidi smile    11/12/2011    2 recensioni
Sorridi sempre, mostra quel tuo sorriso lo renderai il ragazzo più felice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ok Alex, lo avrà fatto con tutti i suoi vicini, non sei tu l’eccezione” pensai all’istante,  mi aveva detto che andava a casa sua a cambiarsi a lavarsi e tornava per fare questo fantastico e lungo giro turistico. Senza troppi pensieri corsi in camera mia e aprì la prima valigia, dato che non avevo avuto tempo di sistemare il tutto nell’armadio, l’aprì va e mi ritrovai a pensare, come tutte le ragazze,  cosa cavolo mettere? << Allora Alex è una semplice passeggiata e dato che ci sarà da camminare molto, un bel paio di scarpe. >> dissi, sì delle mie amate All Star andranno benissimo, un paio di jeans e una maglietta abbastanza lunga con scritto “ don’t leave me, never”  quando la presi tra le mani un ricordo mi sfiorò la mente, me l’aveva regalata Riccardo, era il mio compleanno.
 Basta non dovevo più pensarci, Londra = nuova vita.
Lasciai sciolti i miei lunghi capelli mori mi truccai con un filo di mascara e matita nera solo nella parte finale dell’occhio, in modo da ingrandire i miei occhi, per poi finire con una spruzzata di profumo.  Mi stavo guardando un’ultima volta nello specchio quando sentì il campanello, urlai<< Arrivoooooooo >> , presi la borsa e pensai “ Cavolo pensavo peggio  per il mio inglese, ma mi stupivo che riuscivo a capire così bene la lingua e non avevo questa grande difficoltà” aprì velocemente la porta e me lo ritrovai davanti si era bellissimo come sempre, un paio di jeans e un maglioncino color panna, quei capelli  spettinati in aria erano così tremendamente attraenti, gli sorrisi e lui mi disse << Pronta per il grande giro turistico, fidati ti stupirai di Londra >> gli sorrisi per poi dire << Lo so, lo posso immaginare, appena atterrata mi ha stupito all’ istante >> presi le chiavi e chiusi la porta, mi chiedevo quando sarebbero arrivate le mie inquiline, ma di loro non sapevo niente.
Mentre stavo pensando, lui mi parlava ma non capivo niente, parlava troppo veloce che gli dissi << Zayn, frenaaaa!!! Non capisco niente, parla più lentamente >> lui scoppiò a ridere, invece di rallentare a parlare, parlò ancora più velocemente tanto che lo guardai con una faccia che mi sa proprio  che era buffa perché scoppiò a ridere che si accasciò per terra, io lo seguivo per la risata stavo piangendo, di nuovo, ma cazzo! Lui mi guardava con uno sguardo come per dire “ ma questa perché sta piangendo?” io gli dissi << non guardarmi così io ogni volta che rido piango, quindi zitto e parla più lentamente per favore >> feci gli occhioni dolci e lui mi guardò, mi prese le mie guance e si mise a massaggiarle << Ma mi stai prendendo per il culo Zayn, o fai apposta? >> Lui rise, e disse << Un po tutti e due, ma poi sono così morbide! >>   lo fissai malissimo, cavolo ma dove lo avevo trovato quel coraggio, sarà l’aria di Londra ma io non ero mai così attiva, prima dovevo conoscere la persona e poi davo la mia più totale fiducia.
Intanto mi stava mostrando l’entrata di un museo, Hyde Park, << Non vuoi davvero entrare qui Zayn >> lui scoppiò in una fragorosa risata e per fortuna mi rispose << Non ci penso minimamente, ti voglio portare sulla London Eye >> la London Eye era la ruota panoramica, io soffrivo di vertigini, con educazione e spiritosità gli dissi << Zayn non per rovinare i tuoi piani ma io soffro di vertigini! >> lui mi fece un sorriso e mi disse << Tranquilla in caso starai male ci sono qua io! >> << Tu non ha capito, io non salirò su quella specie di cosa rotante a quanti metri di altezza, con il componete della mia band preferita, sei impazzito !!! >> lui scoppiò a ridere io lo incenerì con uno sguardo che lui tornò subito serio e mi disse << Dai tranquilla, vedrai che spettacolo, e poi se cadremo moriremo insieme >> pensai “ che bel sollievo, ragazzo << Se morirai ti avrò sulla coscienza per sempre, Zayn >> pronunciare quel nome era fantastico, lui mi circondò le spalle e fece una specie di abbraccio, proprio in quel momento arrivammo davanti alla cassa lui mi guardò e io con uno sbuffo acconsentì.
 Stavo congelando faceva freddo, si è vero era dicembre inoltrato ormai, si vedevano le prime luci di natale e l’ attesa per salire su questa benedetta ruota panoramica era infinita. << Ma dobbiamo strare qua ancora per molto, o prima della fine del mondo riusciremo a salire >> mi guardò con sguardo interrogativo e poi mostrò quei denti più bianchi della luna, erano così perfetti mi incantai per circa mezzo minuto quando mi accorsi che lui mi stava agitando, lo guardai con un enorme punto interrogativo e mi disse<< Ti incanti troppo spesso, si può sapere a cosa pensi? >> Ok Alex non puoi di certo dirgli, penso a quanto cavolo sei dolce, simpatico , bello e tutti gli aggettivi di questo pianeta ” così gli risposi << A niente, a questa esperienza >> me la cavai perché lui si mise ad annuire e sorridere, finalmente toccava a noi salire, prima salivamo e prima saremmo scesi.
Ci chiusero in una specie di cupola, io lo fissai malissimo, << mica dovrò stare dentro qua, vero Zayn? >> lui sorrise ed annuì si sedette vicino a me mentre io sbattevo i denti per colpa del sedile freddo, del freddo che faceva ma soprattutto per i brividi che mi aveva causato, interruppe i miei pensieri dicendo << cavolo ti fa proprio male l’ altezza, dai che tra poco moriremo >> lo guardai e per poco non lo strozzai << Ma sei sempre così simpatico anche con i tuoi amici? >> gli dissi con un tono da finta incazzata lui sorrise e mi disse << li conoscerai direttamente tu, e me lo dirai >> Ok Alex non agitarti, si stai partendo per arrivare a 40 metri d’altezza e anche di più, conoscerai i one direction e tu sei sulla ruota con Zayn, non è un sogno” << Alex non è un sogno questo >> ma che cavolo, mi legge nel pensiero” pensai all’istante << Come scusa? Ma mi leggi nel pensiero? >> lui scoppiò a ridere e disse << No, per ora non riesco ancora, però sei stata tu che l’hai detto ad alta voce >> arrossì visibilmente che mi nascosi nella sciarpa di lana,  era così calda e soffice che mi avrebbe benissimo nascosto. << Tra poco si parte >> mi disse, << Dai ma perché mi sono lasciata convincere pfff >>  lui mi guardò e disse << Perché sono Zayn Mlaik che domande? >>  <> mi guardò e mise il broncio, io scoppiai a ridere per la meravigliosa scena e gli tirai la guancia destra che lui urlò un << Ahiiiiiiii >>  << Mi sono vendicata di come hai fatto tu >>  mi fece una linguaccia e sorrise.
Si sentì un rumore e percepì che stava partendo quella macchina, mi' irrigidì all’istante mentre guardavo sotto di noi, lui mi prese la mano e disse<< Il segreto è non guardare sotto di noi >> << Si è così facile dirlo >> intanto mi stringeva la mano, era così calda, “ Ma dai Alex questo non è un film cioè cerca di ritornare alla realtà staccati da lui e non dargli confidenza “ urlava la mia mente mentre il mio cuore sussurrava un “tienilo stretto a te fin che puoi” senza troppi pensieri io seguì il cuore. Lui aveva ragione era davvero stupendo io lo guardavo lui mi guardava, BUMMM e la ruota si fermò di colpo. << Cazzooooo!!!  È normale sta cosa? >> chiesi impaurita e lui con un filo di voce disse << Ehm se rispondo di no, mentirei >> si vedeva era agitato, io lo era più di lui. Quando alzammo gli occhi al cielo vedemmo che eravamo la  cabina più in alto, era davvero stupendo, nella città si vedevano le luci di natale il buio che si faceva sempre più vedere come il freddo, quando lui uscì con una domanda ,<< Intanto che aspettiamo parlami un po’ di te  >>  << Ancoraaa, ma non c’è niente da dire…>> lui rispose << Oh si bhè tipo hai il ragazzo in Italia? >> << No, ne ho avuto uno un pò di tempo fa ma ho preferito dimenticarlo, mi ha tradita e poi non mi piaceva davvero. >> dissi il tutto senza peli sulla lingua in fondo era la verità << E tu? >>  mi rispose << No, non ho ancora trovato la persona giusta, ma forse ho trovato una ragazza che mi ha fatto rivivere quei momenti da persona normale e non da “star ”>>  “ Alex, visto avevo ragione dai ma poi ha ragione, tu non sei nessuno” pensai << Bhe allora buona fortuna con la tua “giulietta “ >> gli dissi con un filo di tristezza lui mi disse << O si, stanne certa >>  poi mi pose la domanda quella di cui avevo davvero timore << Mi spieghi veramente perché sei venuta qui >>  cazzo Alex, sei fottuta” ma decisi di dirgli la verità mi fidavo, lo consocievo da poco ma mi fidavo ciecamente << Bhè il mio migliore amico, cioè il mio ex migliore amico mi ha detto che era stanco di ascoltarmi, non aveva più voglia di sentire perché ero triste, ecc..., si ci sono rimasta molto di merda così decisi che dovevo cambiare stile di vita, poi frequentava un’altra compagnia non mi cagava più, e mi continuava a sparlare dietro. The end >> , fece una cosa che mi paralizzò. Mi abbracciò.
 La mia mano era ancora attaccata alla sua. 

SPAZIOOO: GRAZIEEEEE!!!! <3
  
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