Premessa:questa fiction ruota tutta su un fatto praticamente impossibile(che ne sai che è impossibile?By i lettori e che ne so io!!!By Hina). Ma è una fiction e in quanto tale ho dato sfogo alla mia fantasia. Se tutto va bene ci saranno anche scene spinte(ma cercherò di non essere volgare) cmq non saranno scene così dettagliate. spero vi piaccia! By Hinata(che nonostante sia incasinata con 2 fiction ha deciso di mettere su scritto quelle su naruto –che sono tre ma comincio con questa- che ha iniziato mesi e mesi fa ma non l’ha ancora finita)

Ah questa fiction è collegata ad altre due fiction(che scriverò dopo questa). Prima bisogna leggere questa per capire poi cosa succede nelle altre fiction. Che cosa complicata… e dire che dovevo scrivere questa SOLO DOPO aver finito le altre e invece…. Non ho proprio pazienta! Ok comincio!
Mi farebbe molto piacere ricevere commenti ^.^

-…- parlato
“…“ pensato



Era un tranquillo pomeriggio al villaggio della foglia.
Cosa strana considerando che, tra poco più di una settimana, sarebbe cominciata la scuola per ninja.
La situazione era così tranquilla che fu imposto ai vari chunin di sistemare le aule della scuola.
Era un pomeriggio caldo e soleggiato, di certo avevano di meglio da fare.

In una delle aule dell’edificio c’erano infatti tre chunin piuttosto annoiati. Due ragazzi e una ragazza come da norma(chissà perché è sempre così…).
E mentre la ragazza, un adolescente dai lunghi capelli biondi legati a coda alta, stava riordinando gli altri due, un ragazzo alto con i capelli neri legati e un ragazzo robusto con i capelli castani, se la prendevano comoda.
Se non l’avete capito loro sono Ino Yamanaka, Shikamaru Nara e Choji Akimachi, hanno 16 anni.

Solo Ino stava veramente lavorando.
Gli altri due erano comodamente seduti sui banche a oziare.
Shikamaru era seduto sulla cattedra con i piedi appoggiati sul tavolo con l’aria scocciata, Choji era seduto sul banco in mazzo all’aula dalla parte sinistra e, mangiando le patatine, guardava fuori dalla finestra.
Ino era dalla parte opposta.
Tutti e tre stavano in silenzio. Nella stanza si udiva solo il fruscio dei fogli che Ino stava riordinando e, di tanto in tanto, i rumori che faceva Choji mangiando.

Inizialmente Shikamaru si godeva quel raro momento di tranquillità, solitamente impossibile con Ino e Choji nei paraggi.
Ma quella troppa calma cominciò a preoccuparlo, tant’è che dopo un po’ esordì con un – è forse successo qualcosa? -
Choji si girò verso Shikamaru con la stessa faccia di chi si è appena svegliato mentre Ino continuava a ritirare i fogli.
Lo sguardo di Shikamaru si alternava tra i due in attesa di una risposta.
- Come mai questa domanda? – chiese Ino un po’ freddamente
- Siete un po’ strani… -
Ino lo fissò per qualche istante poi uscì dalla stanza di fretta, con in mano i fogli.

Shikamaru guardò la porta, poi si alzò e si sedette vicino a Choji.
- Che guardi?- chiese
- …le farfalle… -
Shikamaru si voltò verso la finestra .
Tre farfalle stavano volteggiando leggiadre nell’ aria.
- A che stai pensando? –
-… A varie cose…- rispose Choji un po’ triste
- vi è successo qualcosa? Siete strani.-
-…-
-Avanti, sputa il rospo!-
-…ecco… l’altro giorno siamo stati convocati da Asuma e la Hokage e ci ha detto che forse cambiano i gruppi per riequilibrarli-
-Come? –
-Probabilmente tu sari spostato in un gruppo con elementi più forti, io e Ino siamo troppo deboli. Non siamo migliorati affatto da quando siamo diventati chunin.-
- E ce l’avete con me? –
-No, no… ma con noi stessi. Scusa se siamo entrambi un po’ assenti. Personalmente non mi è mai importato di essere più debole o più forte di te ma non voglio che ci dividano, sono anni che siamo nella stessa squadra e poi tu sei il mio migliore amico!-
Shikamaru si alzò, un po’ arrabbiato
- Devo fare quattro chiacchiere con Asuma e la Hokage. Neanche a me va a genio questa storia.-
Si dirise verso la porta e poco prima di uscire si girò verso l’amico
- Tu nel frattempo pensa ad allenarti invece di mangiare- e uscì.

Percorse il corridoio, poi si fermò e si guardò intorno. Dopodiché si girò e cominciò a sentire un lieve profumo di fiori, profumo che ormai conosceva molto bene e sapeva da chi l’avrebbe portato.

Passo dopo passo il profumo si faceva sempre più intenso fino a che arrivò in una piccola stanza, dove si tenevano i documenti.
C’era Ino che stava sistemando i fogli sugli scaffali.
- Dove la trovi la voglia di fare un lavoro così noioso…-
- Allora perché non mi aiuti?- rispose Ino senza voltarsi.
-So che vogliono cambiare i gruppi, me l’ha detto Choji –
-…-
- Tu che ne pensi?-
-Che vuoi che ti dica? Evidentemente io e Choji siamo troppo deboli per te.- rispose sempre senza voltarsi.
- Ed è per questo che mi evitate?-
Ino si fermò e si girò verso Shikamaru
-Dovresti esserne fiero. Presto ti libererai di due pesi morti-
-Si, come se fosse colpa mia!-
- Infatti, è colpa nostra. Non è piacevole sentirsi dire che siamo deboli sai? Come se ci avessero detto che abbiamo fallito! Ma tu questo non puoi saperlo-

Ino uscì velocemente dalla stanza.
Shikamaru rimase immobile per un po’ poi tornò nell’aula che ora era vuota.
Si era ormai fatta sera e Shikamaru andò a casa. E lì ebbe il tempo di pensare.
I jonin e la hokage volevano rifare i gruppi… perché mai? Che bisogno c’era?
“ Io sono più forte di Ino e Choji… si però siamo una squadra, lo siamo sempre stata, forse anche prima di diventare ninja eravamo destinati ad esserlo. Che senso ha dividerci proprio adesso?”

Il giorno dopo, mentre era in giro, Shikamaru incontrò Asuma e ne approfittò per parlargli.
Quando gli disse che non aveva affatto voglia di cambiare gruppo Asuma sorrise e disse solo –vedremo-

La scuola finalmente cominciò, piccoli aspiranti ninja riempirono la aule con le loro voci entusiaste mentre i chunin e genin aspettavano la risposta della hokage per quanto riguardava i gruppi.
Ino continuava a comportarsi freddamente, quasi fosse colpa di Shikamaru.
Al che il ragazzo decise di andare a casa di Ino insieme a Choji che gli diceva che Ino era solo arrabbiata con se stessa.
Una volta arrivati però si ripetè il dialogo di quel giorno.
Si vedeva che Ino era stata ferita nell’ orgoglio.
I tre amici erano fuori dal negozio di fiori Yamanaka.
D’improvviso sentirono dei rumori in lontananza….