Piani ed imprevisti

Dedicato a

he is my dream

tanti auguri

e felice compleanno.

Spero che tu non te la prenda con me perché

ho deciso di dedicarti proprio questo capitolo.

Aspetto tranquillamente nella mia stanza l'arrivo di James. Il piano che ho ideato con Sirius è davvero geniale. Spero solo che riesca ad usare la telecamera. Non che sia stupido, ma molti purosangue hanno stupidi problemi con la tecnologia babbana.

“Lily?” chiede la voce di James sull'uscio della porta già aperta.

“Jamie!” osservando il suo volto, noto che ha storto il naso a sentire quel nomignolo.

“Cosa volevi?” chiede un po' brusco, il suo tono mi ferisce e quindi ribatto

“Ti dispiace stare qui? Se vuoi te ne puoi pure andare!” in questo momento non sto pensando alla riuscita del piano, a dire la verità il mio cervello si è preso una pausa.

“Lily ma cosa stai dicendo?” chiede lui allarmato e preoccupato, certo, lui può fare il brusco, io non lo posso fare se no vengo presa per pazza.

“Tu non vuoi stare qui! Ti sei già stufato di me!” dico furiosa con le lacrime che lottano per uscire, non so nemmeno perchè mi sto comportando così a dire il vero.

“Certo che voglio stare qui!” dice lui sedendosi vicino a me ed abbracciandomi “Non potrei mai stufarmi di te, hai capito? Ti ho aspettato per anni!” subito dopo che lo dice mi bacia prendendomi il viso fra le mani, e faccio in modo che duri più di quello che lui aveva previsto. Gli metto le mani sulle spalle e lo costringo a sdraiarsi insieme a me sul letto, tutto questo continuando a baciarlo.

“Lily, che stai facendo?” chiede lui con una strana espressione in viso. Questo nel piano non era previsto, ma tanto meglio. Gli rispondo con un lungo bacio. Lui sposta le sue mani dal mio viso, a sotto la mia maglia. Il contatto delle sua mani con la mia pelle mi procura forti brividi che attraversano tutto il mio corpo.

“Lily?” chiede lui con una strana sfumatura di voce. Non gli rispondo nemmeno. Vedo però, Mary aprire la porta, quando si rende conto di che cosa sta succedendo, se ne va di soppiatto, talmente tanto, che credo che James non l'abbia nemmeno sentita. Suppongo che immaginate che cosa succede dopo, no? Perché io non ve lo dico mica, sono pur sempre affari miei, no? Se non lo avete capito peggio per voi.

***

Dopo che James va via, tempo due minuti che la stanza si affolla. E indovinate chi sono la folla? Le mie pazze amiche.

“Ora tu racconti tutto!” chiede maliziosa Alice, guardandomi con l'aria di chi la sa lunga.

“È bravo come si dice? ” chiede ancora più maliziosa Mary. Arrossisco imbarazzatissima per via questo suo commento e la sento ridere. Maledizione che ci trova da ridere? Marlene si limita a guardarmi con la faccia che dice 'Benfatto sorella!' e per ciò si becca una cuscinata in faccia. Poi replica ghignando:

“Non siamo potute entrare in stanza, ci devi perlomeno un resoconto!”

“Scordatevelo!” dico rossa come un peperone e infuriata.

“Eddai!” dice Alice con la faccia supplicante che usano i bambini per convincere i genitori ad comprargli un nuovo giocattolo.

“No! Con me quell'aria non attacca!” dico ancora più stufato e imbarazzata “Io non ti chiedo di farmi il resoconto delle tue avventure!”

“Le vuoi sapere? Allora l'ultima volta con...” Oh cielo! Non credevo che lo facesse veramente, la mia era solo strategia! Quindi la interrompo.

“Alice!”

“Dici che dovremo usare un Legilimens?” chiede Marlene a Alice e Mary, facendo finta che io non ci sia.

“Io sono qui!” le faccio notare quindi, ma loro continuano a ignorarmi.

“No, lei è brava con l'occlumanzia, dovremo far vedere a Marlene il nostro rimedio segreto.”

“Non se ne parla nemmeno!” chiedo io irritata. Uffa perché vogliono sapere per forza tutto! “Che cosa volete sapere?”

“Com'è stato?” chiede Alice con l'aria di chi ha intenzione di far un lungo interrogatorio

“Tu che dici?” chiedo io sarcastica, anche perché così ritardo la domanda.

“Rispondi! Qui siamo noi che poniamo le domande!” intima Marlene con fare da poliziotto, quello cattivo che si vede nei telefilm.

“Ehm, bello?” chiedo leggermente intimorita dalla pazzia delle mie amiche, poi il mio cervello torna al suo posto e riesco a trovare la risposta perfetta

“Soddisfatta la vostra curiosità? No? Non mi interessa, non avrete altre risposte da me.” dico con voce autoritaria e irremovibile. E così fu non ebbero altre risposte, da me.

Angolo autrice imbarazzatissima

Buongiorno, come avrete capito sono molto imbarazzata. Non mi era mai capitato di scrivere scene come quella delle prima parte e quindi sono imbarazzatissima, lo so mi sto ripetendo, ma è vero. Credo che io questo capitolo anche la punteggiatura lasci a desiderare, ma non sapevo dove metteremano.Spero che qualche anima pia voglia lasciare una recensione,

thera