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Autore: neptunia    12/12/2011    7 recensioni
Dal prologo: "Blaise vide lo sguardo dell’amico prendere vita alla vista di Hermione e spegnersi immediatamente quando lei non lo guardò. Non credeva ai suoi occhi, la situazione era andata ben oltre l’attrazione fisica, quello sguardo non gridava sesso ma amore.[...]Bene, Draco voleva la Granger? E la Granger avrebbe avuto!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione camminava velocemente verso la biblioteca, quando all’improvviso un volto familiare le tornò alla mente. Occhi grigi, capelli biondo platino e un ghigno sarcastico sulle labbra: Draco Malfoy. Senza un perché ricominciò a pensare al giorno prima e alle ore passate con lui e Zabini in biblioteca. Era stato un pomeriggio strano e, a essere completamente sincera, quasi piacevole. Ancora non poteva credere che l’altezzoso Draco Malfoy le avesse rivolto la parola senza insultarla e soprattutto era stato cortese. Ripensò alle parole di Blaise e si sorprese ad annuire: era vero, qualcosa nell’atteggiamento di quello spocchioso era cambiato, sembrava non cercasse più la rissa, evitava qualsiasi offesa, persino con Harry aveva instaurato una tregua, fatta di cortesia glaciale certo, ma pur sempre una tregua. Magari la guerra lo aveva davvero cambiato e maturato, chissà.  Queste novità però, non cambiavano il passato: il serpeverde era stato perfido, arrogante, subdolo e viziato per sei lunghi anni e difficilmente il passato si dimentica. Hermione sapeva bene di aver promesso a Blaise che avrebbe dato un’opportunità a Malfoy e avrebbe mantenuto la parola ma stando ben in guardia. Con questi pensieri per la testa, non si rese conto di essersi fermata lungo il corridoio.

Accidenti a te Malfoy!
Mi hai talmente sbalordito che dimentico le cose importanti!
Devo scoprire il mittente della lettera!
E iniziò a correre verso la biblioteca.
 
 
Draco aveva cercato Blaise per tutta la scuola senza trovarlo così, stanco, si diresse in biblioteca, certo che alla fine l’amico si sarebbe fatto vedere da quelle parti.
Si era seduto allo stesso posto del giorno prima; aveva notato che il tavolo dove di solito sedeva Hermione era stranamente libero e, in cuor suo, sperava di ripetere l’esperienza del giorno prima qual ora arrivasse.
Ancora non credeva che solo ventiquattrore prima avesse tranquillamente dialogato con lei. Certo, avevano discusso di pozioni ma si erano pur sempre parlati e senza insultarsi. Era stata una bella sensazione poterla guardare senza paura di essere scoperto.
Mentre faceva queste considerazioni, non si accorse che il soggetto dei suoi pensieri era entrato come un tornado e si era diretto immediatamente nella Sezione Proibita. Solo quando sentì un forte tonfo seguito da un sospiro pesante provenire dal tavolo di fronte al suo alzò gli occhi rimanendo abbagliato: Hermione, rossa in viso e con un leggero affanno, gli sorrideva timidamente per scusarsi.
E’ arrivata…
E ora cosa faccio? Cosa le dico?
 
Draco, vedendola, era andato quasi in panico ma al solito, l’istinto dei Malfoy l’aveva salvato rispondendo con un neutrale cenno del capo al sorriso che lei gli aveva rivolto.
Bravo.
Semplice e soprattutto non compromettente.
Soddisfatto di se Draco tornò al suo tema di Rune Antiche senza però smettere di lanciare sguardi verso la ragazza e contemplando, di tanto in tanto, il cipiglio concentrato dipinto sul suo volto.
 
Dopo un’ora di silenzio assoluto, interrotto solo dal fruscio delle pagine girate e dal grattare delle piume, Hermione sbuffò sonoramente. Nei tomi che aveva preso per consultarli non c’era nessun incantesimo che potesse aiutarla nella sua ricerca. Irritata con i suoi fidati libri, che per la prima volta l’avevano tradita, si era alzata di scatto dalla sedia pronta per un’altra incursione nel Reparto Proibito.
Draco, che aveva seguito tutta la scena e stava cercando una scusa per poterle parlare, ne approfittò subito.
<< Granger, ti ha morso una tarantola? >>
Hermione, che non si aspettava di essere apostrofata da lui, rimase bloccata sul posto.
Malfoy le aveva rivolto la parola o meglio l’aveva presa in giro senza la sua solita perfidia ma con un velo d’ironia.
Merlino sta per finire il mondo.
Malfoy che mi tratta normalmente è il primo segno di catastrofi in arrivo.
<< Scusami, non volevo disturbarti. >> gli rispose,
<< Nessun disturbo, in realtà ho notato la tua agitazione; ancora problemi con il Veritaserum? >> Draco non le aveva dato modo di scappare, era riuscito ad attaccare bottone e ora voleva sfruttare l’occasione.
<< No, quello ormai l’ho capito… è che… ma no, niente.  >> le sarebbe piaciuto poter chiedere consiglio a lui, in fin dei conti era un ottimo mago con conoscenze maggiori delle sue anche sulle arti oscure ma non aveva tutta quella confidenza.
<< E’ che? >>
<< No, niente davvero. >>
<< Granger andiamo, non dirmi che hai paura a parlare con me! Come ti ho già dimostrato non mordo! >> aveva sorriso o meglio aveva ghignato.
<< Malfoy anche se tu mordessi saprei difendermi benissimo, e … >>.
<< Oh lo so bene, cara la nostra eroina! Godric sarebbe fiero i te! >> Draco l’aveva interrotta con foga per sbattergli in faccia o meglio per sbattersi in faccia la realtà della cosa: lei era troppo in alto per lui. E per tornare con i piedi per terra aveva, volontariamente, tirato fuori quella cattiveria gratuita.
<< E dicevo, prima che tu m’interrompessi con i tuoi modi sopraffini, sto cercando un incantesimo di rivelazione che non sia il Revelio. >> detto questo, si era girata per andare quando si fermò di colpo.
<< Ah Malfoy… >>
<< Si? >>
<< Sei uno stronzo. >> e con un sorrisino si era diretta verso il reparto proibito.
Draco era rimasto a bocca aperta per lo stupore. L’aveva offeso, no, punzecchiato, senza cattiveria ma con una sorta d’ironia di sottofondo. Hermione con quel sorrisetto finale l’aveva trattato proprio come faceva con Potter e Weasley.
Mi ha trattato come un amico…
 No, ti ha zittito con sarcasmo.
Anche se fosse, mi ha tenuto testa, è una continua sorpresa.
Uscendo dalla trance in cui era caduto, Draco, si rese conto di sorridere come un ebete al corridoio dove Hermione era sparita. Quella ragazza continuava a sorprenderlo, un giorno era timida e riservata, il giorno dopo fiera e astuta; non sapeva mai cosa aspettarsi e gli piaceva. Grazie alla tregua che avevano instaurato, poteva vedere nuove sfaccettature del suo carattere che altrimenti non avrebbe mai conosciuto. Senza rendersene conto, ringraziò mentalmente Blaise per aver inscenato il siparietto del giorno prima e avergli permesso di instaurare un dialogo.
Gratificato da quello scambio di battute, Draco, tornò a dedicarsi al suo tema, o almeno tentò di farlo.
 
Intanto, nel Reparto Proibito, Hermione cercava di sbollire la rabbia.
 Malfoy l’aveva trattata come sempre.
Altro che cambiato!
Quello stupido furetto non sa cosa significhi cambiare!
Più ci pensava, più diventava furiosa. Quella serpe sarebbe rimasta sempre la stessa, era lei la stupida che aveva sperato in un cambiamento. Mentre ragionava sull’accaduto, all’improvviso, le parole di Zabini le tornarono in mente “ le offese ci saranno ma non saranno volute …” e di colpo tutto lo scambio di battute assunse una nuova prospettiva. Hermione si rese conto di non aver reagito come sempre: non erano volati insulti, non avevano alzato la voce né maledetti, avevano tenuto un tono basso e lei con quel sorrisino finale lo aveva trattato proprio come faceva con Harry o Ron.
Merlino! L’ho trattato come un amico…
E ora che faccio? Quell’antipatico se ne sarà accorto.
Furiosa con se stessa, aveva ripreso a spulciare i titoli dei libri nella vana speranza di trovare quello che facesse al caso suo.
 
 
Blaise intanto, dopo aver fatto sospirare diverse decine di ragazze, decise di recarsi in biblioteca. Nella migliore delle ipotesi avrebbe trovato Draco e Hermione che studiavano allo stesso tavolo, nella peggiore li avrebbe trovati a urlarsi contro, dopo essere stati cacciati da Madama Pince, magari con la bacchetta sguainata pronti a lanciarsi ogni tipo di sortilegio o peggio la Granger avrebbe rispolverato il suo famoso gancio destro.
Per le sottane di Morgana! Come ho fatto a non pensarci?
Quei due finiranno male, o meglio Draco finirà male!
E iniziò a correre.
 
Arrivò trafelato davanti la porta della biblioteca e, dopo essersi ricomposto, entrò. La scena che gli si parò davanti lo lasciò interdetto: Draco sorrideva come un ebete.
Oddio me l’ha rincretinito!
E adesso chi lo spiega a Narcissa?
Mentre cercava di capire quale maledizione Hermione avesse usato, si avvicinò con cautela all’amico << Draco? >> ma dal ragazzo non venne nessuna risposta.
<< Oh Salazar… che ti ha fatto? >> disse mentre gli sventolava una mano davanti agli occhi. << Draco, amico mio. >> ma l’amico continuava ad essere perso nei suoi sogni. In preda al panico iniziò a scuoterlo << Draco Lucius Malfoy vuoi tornare tra noi? >> << Blaise. Cosa. Cazzo. Stai. Facendo? >>.
Blaise rimase per un attimo stupito, poi lasciandosi cadere sulla sedia accanto a Draco sorrise sollevato.
<< Dolce Circe! Stai bene. Allora non ti ha affatturato! >>
<< Certo che sto bene. Sei tu quello con qualcosa che non va!-rispose fulminandolo con lo sguardo mentre si sistemava la camicia- E poi chi ha affatturato chi? >>
Oh ma quanto sono stupido da uno a dieci?
Prima o poi mi manderanno tra i tassi!
<< Eh? E chi ha parlato di fatture? No, no- facendo cenno con la mano che non era importante- comunque, volevo sapere se hai visto la Granger, dovrei parlarle. >>
Bravo Blaise.
Cambiare discorso per non scoprirsi e attaccare velatamente…
Molto Serpeverde!
Smistamento Rimandato!
 
Al nome della ragazza, Draco cercò di rimanere impassibile, anche se un piccolo sussulto lo aveva tradito. Blaise che lo conosceva bene, non si era lasciato sfuggire quel piccolo segno e ghignando spudoratamente, continuò imperterrito:
<< Allora? L’hai vista sì o no? >>.
 Draco, che non era ingenuo né tanto meno stupido, cercò di glissare la domanda rispondendo con una scrollata di spalle ma il moretto voleva una risposta.
<< Insomma mi rispondi? L’hai vista? >>
<< Visto chi? >>
<< Merlino! Mi ascolti quando parlo? Ti ho chiesto se hai visto la Granger, hai presente? Grifondoro, settimo anno, eroina del Mondo Magico, bella ragazza… >> disse calcando sulle ultime parole sperando di avere una reazione da quell’odioso del suo amico. Draco rimase per una frazione di secondo sbalordito, di tutto il discorso aveva sentito solo bella ragazza e il suo cervello era andato in tilt.
Bella ragazza? Te la faccio vedere io quanto è bella!
Azzardati a toccarla e non vedrai più la luce del sole.
E a te che importa? Tanto non sarà mai tua.
Già, ma va bene chiunque, anche Weasley ma Blaise no!
<< No, non l’ho vista e anche se fosse il contrario perché dovrei dirtelo? Cos’è vuoi farne la tua ultima conquista? >> rispose sibilando tanto era furioso.
<< Se non ti conoscessi, direi che sei geloso. Comunque no, devo chiederle solo un parere accademico quindi rilassati >>.
<< Geloso io? Merlino Blaise tu leggi troppi romanzi d’amore! >>
<< Sì, sì come vuoi tu… anche se a ben pensarci un pensierino potrei farcelo. >>
Blaise sapeva di correre un grosso rischio sfidando apertamente l’ira funesta di Draco ma era l’unico modo per farlo parlare. Infatti, la reazione dell’amico non tardò ad arrivare: Draco saltò in piedi, facendo cadere la sedia su cui era accomodato, e prendendo Blaise per il maglione lo alzò in piedi.
<< Non prov… >>
<< Malfoy! Lascialo immediatamente! >>. Hermione era comparsa dietro di lui.
Draco non rispose ma fece come gli era stato richiesto, mentre mollava la presa sibilò << Salvato da una mezzosangue. >> poi recuperò i suoi libri ed uscì di gran carriera dalla biblioteca.
Hermione era basita << Ma che gli è preso? >>
<< Oh non preoccuparti niente di grave: ha solo capito un po’ di cose >>.
<< Sarà… Blaise te stai bene? >> il ragazzo sentendosi chiamare per nome alzò gli occhi e le sorrise.
<< Sì, Hermione. Tutto bene, grazie. >> mentre rispondeva notò che la ragazza era arrossita.
Mmhh chissà come mai è arrossita.
Magari sentirà caldo, oppure…
Vuoi vedere che ci ha ascoltati di nascosto?
E ora crede che sia interessato a lei?
 
Quello che aveva supposto Blaise era corretto, Hermione aveva ascoltato tutto il loro discorso nascosta dietro gli scaffali. Quando Draco aveva fatto cadere la sedia era subito uscita credendo di essere stata scoperta e invece li aveva trovati che stavano quasi per picchiarsi. Ora però si sentiva in imbarazzo perché la notizia che Blaise era interessato a lei era da una parte piacevole, in fin dei conti era una ragazza ed essere apprezzata da uno dei ragazzi più abiti della scuola era una novità gratificante, ma dall’altra parte la sua razionalità aveva già suonato il campanello d’allarme per avvisarla che Blaise poteva essere il mittente della lettera.
Cercando di essere il più naturale possibile, si risedette e prese a sfogliare l’ennesimo libro.
<< Blaise, posso farti una domanda?- senza aspettare la risposta continuò- per caso conosci un incantesimo di rivelazione diverso dal Revelio? >> Blaise che si aspettava questa domanda, fece finta di pensarci un po’ e poi le rispose: << Beh c’è il Revelio Maximo o l’Apparecium, altri non ne conosco. Posso chiederti a cosa ti servono? >>
<< Oh beh ecco… sto aiutando i gemelli con un nuovo scherzo e mi serve un incantesimo rivelante più forte. Comunque grazie, li proverò. >> e si rimise a studiare.
Piccola Granger, non riuscirai a disfare l’incantesimo.
Conoscendoti non penserai mai a quanto possa essere facile.
 
Nel frattempo Draco era tornato nella sala comune infuriato più che mai. Si lasciò cadere sulla prima poltrona libera accanto al camino e mentre il calore del fuoco cominciava a rilassare i muscoli contratti, iniziò ad analizzare tutto quello che era accaduto. Non poteva credere che Blaise, il suo migliore amico, potesse tradirlo così.
Tradirti? Perché mai?
Lui non sa della tua ossessione,
della tua passione per la Granger.
Non puoi incolparlo.
Era vero, per la prima volta aveva taciuto una parte della sua vita a Blaise, non poteva accusarlo di nulla. Se doveva incolpare qualcuno, per come si stavano svolgendo i fatti, era se stesso. Se Blaise avesse anche solo minimamente sospettato del suo interesse per Hermione, non avrebbe mai e poi mai provato interesse per lei. Era troppo leale verso la loro amicizia.
Le opzioni erano due: raccontargli tutto o fargli le congratulazioni qualora la nuova coppia fosse nata. Draco ci pensò su per diverso tempo, fu una lotta tra titani: le rigide regole dei Malfoy contro il suo cuore innamorato.
Quando riemerse dalle sue riflessioni, seduto davanti a lui c’era Blaise che lo guardava con aria preoccupata.
<< Blaise, devo parlarti. >>
Aveva preso una decisione, aveva scelto il cuore.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLINO:
Eccomi di nuovo qui, non mi sono dimenticata della storia! Ho avuto solo un grande contrattempo: mia madre, per errore, ha buttato la chiavetta dove avevo salvato la storia. Ben sei capitoli finiti letteralmente nella spazzatura. Quindi ho dovuto ricominciare a scrivere tutto e non è stato facile visto i problemi della vita reale. Ci metterò più tempo ad aggiornare ma non lascerò incompiuta la storia.
Grazie a tutte le persone che hanno messo questa cosuccia tra le preferite, le ricordate e le seguite! Mi avete riempito il cuore di gioia!
A presto! Nep.
 
 
 
 
 
 

  
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