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Autore: bellina3000    12/12/2011    8 recensioni
Bella ed Edward come non li avete mai immaginato.
Tratto dal primo capitolo:
Tranquilla, Bella. Fai un forte respiro. Mi trovo semplicemente in una camera da letto che non è la mia, non mi ricordo nulla di quello che è successo ieri sera e... ah mi stavo per dimenticare... sono quasi completamente nuda. Dai, non è niente di cosi grave, no?
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Volevo ringraziare coloro che hanno aggiunto la mia ff tra preferiti/ seguiti/ ricordati. Siete stati davvero in tanti.

Inoltre grazie a quei meravigliosi 11 lettori che con le loro recensioni mi hanno riuscito a spronarmi nello scrivere questo capy. Senza di voi, credo che sarebbe stato difficile arrivare fino a qui per questo vi chiedo di non abbandonarmi.

 

Ed ecco a voi il nuovo capitolo. Ci vediamo di sotto.

 

BUONA LETTURA:

 

      http://static.screenweek.it/2011/8/20/twilight-saga-breaking-dawn-parte-i-robert-pattinson-kristen-stewart-foto-dal-film-01_mid.jpg

SOLO ROSPETTO E PRINCIPESSA

4 capitolo

 

<< Bella, cara, vuoi scendere? >> mi madre, da sotto, mi urla con dolcezza mentre sono ancora barricata dentro il bagno.

No, non voglio scendere. Anzi scenderò quando lui non c'è.

Brava, sei una codarda. Rimani qua rinchiusa “

Zitta, tu non capisci.

Sei tu che non capisci. Vai sotto e fargli vedere la donna determinata che sei. “

Mi sciacquo il viso con un po' d'acqua felice di non essermi truccata.

Infondo devo solo partecipare a una cena che probabilmente sarà una rottura di palle, chiacchierare con Alice, ridere alle battute di Emmet e far vedere ai miei la donna fantastica che sto diventando.

Apro la porta e scendo con lentezza le scale, sentendomi lo sguardo di tutti coloro che stanno all'ingresso su di me. Eppure percepisco solamente i suoi occhi smeraldi che mi fissano come se volessero divorarmi. Mancano pochi scalini, ma non li faccio, e punto il mio volto verso di lui come se un magnete mi attira con violenza su di lui.

Osservo estremamente attenta la sua lingua che velocemente si è leccato il labbro superiore e non riesco a non pensare di mordicchiare quel lato della sua bocca.

Bella, non fare certi pensieri.

<< Ciao tesoro, sei magnifica! >> esclama Esme avvicinandosi a me e dandomi un leggero bacio sulla guancia.

<< anch'io la trovo bene, Signora Cullen >>

<< Cara te l'ho già detto: Esme, semplicemente Esme. >>

<< Va bene... Esme >> è una donna di una dolcezza unica.

Osservo poi Emmet che con addosso una maglietta nera aderente mostra i suoi incredibili muscoli ed Alice che indossa un vestito rosso a maniche lunghe e a sbuffo. Sono bellissimi!

Li saluto entrambi con la mano, ma Alice corre abbracciarmi

<< wow Bella, sei stupenda. Uno di questi giorni dovremmo andare a fare shopping insieme? >>

Ma neanche matta! Mi hanno raccontato che una volta Alice è rimasta un intero pomeriggio in un centro commerciale; per un pelo non la chiudevano dentro.

<< non vedo l'ora >> esclamo con finto entusiasmo, mentre mia madre tira un sospiro di sollievo. Ti renderò fiera di me questa sera; non compierò nessun errore, avrò sempre il sorriso stampato sulle labbra e l'aria di chi si sta divertendo a questa cena.

<< Andiamo in salone. È tutto pronto >> mia madre sorridendo prende sotto il braccio Esme e ci conduce in salone.

Lo giuro, ho fatto di tutto per non capitare accanto ad Edward ed infatti mi trovo tra Alice ed Emmet, ma di fronte a me c'è l'Idiota.

Da quando è venuto, anzi da quando mi ha visto non ha detto niente; non mi ha neanche salutato, il maleducato che non è altro.

<< Eh, Bella non senti fredda vestita così? >> mi chiede Emmet, imbarazzandomi.

<< Oh, no. >> in realtà solo un pochino. Bé se devo essere sincera, mi sto congelando, ma per rendere fieri i miei genitori si fa questo ed altro. << sono un tipo molto... >> penso, ma non riesco a concludere la frase <<... che non sente molto freddo anzi... >> Sono stata proprio pessima con questa bugia. Riempo metà bicchiere di coca cola, per distrarre l'attenzione.

<< si vede. Sei un tipo caloroso, dallo spirito molto bollente >> Edward mi sorride malizioso, facendomi andare di traverso la coca cola.

No, questa serata non sarà per niente noiosa, ma estremamente lunga.

<< comunque potremmo uscire uno di questi giorni, adesso che non abbiamo né interrogazioni né compiti in classe. >> continua Alice che non vuole proprio perdere l'occasione di fare shopping con me, ma in questo momento la sto lodando perché mi sta dando la possibilità di distrarmi dagli occhi penetranti di Edward.

<< certo, decidi tu. Per me qualsiasi pomeriggio mi va bene >>

<< Bella, te ne pentirai presto. Potresti non uscirne viva >> ridacchia divertito Emmet.

<< zitto >> ed Alice gli fa la linguaccia << non ci credere a quello che dice mio fratello. Lui è un maschio e si sa che i maschi non capiscono un bel nulla sull'arte sottile dello shopping >>

<< Sì, hai ragione >> in realtà non lo so neanch'io cos'è quest'arte sottile dello shopping. Comunque sono lieta che mia madre, fino ad adesso, non mi fa ha fatto nessuna occhiataccia. Ma può essere che non me ne sono accorta, poiché tengo quasi sempre lo sguardo rivolto al piatto per non specchiarmi in quelle due pozze di smeraldo senza fondo.

<< potremmo andare a Seattle. Hanno appena inaugurato un nuovo centro commerciale... >>

<< Sì, Alice è un ottima idea >> esclama Edward, entrando nella conversazione << è quello vicino al Neighbors. >>

Neighbors?

Oh, cazzo! Che intenzione ha Edward?

<< Giusto! Neighbors è una discoteca davvero carina. Ci sono andata una volta con Jasper >>

Sto per chiedere ad Alice chi è Jasper, in modo da portare la conversazione su binari più sicuri, lontana da quello che è successo sabato sera, ma Edward non è del mio stesso parere.

<< conosci Neighbors, Bella? >> porta il busto in avanti, verso di me, tenendo le sue mani sotto il mento. Mi osserva con attenzione e posso notare un luccichio di malizia ad illuminarli il volto.

<< no, mi dispiace >> rispondo secca, provando a rimanere i miei occhi nei suoi.

<< strano. Sabato sera quando ci sono andato, mi è sembrato di vederti >>

Stronzo!

<< ti starai confondendo con qualcun'altra >>

<< può darsi >>

Mi sorride, ed io vorrei avere qualcosa da lanciargli addosso per togliere tutta la sua sfacciataggine dal suo viso, dalle sue azioni.

<< Va bé, comunque Bella me lo devi promettere che usciremo insieme >> anche questa volta Alice mi salva di nuovo.

<< te lo prometto >> Infondo glielo devo; senza saperlo mi sta dando una grande mano. << ho bisogno di comprare un nuovo paio di jeans >>

<< Invece io necessito di qualche nuovo super sex vestito >>

<< ti prego Alice non mi fare immaginare te con certe biancherie. È uno spettacolo troppo spaventoso >> ed Emmet rabbrividisce facendo innervosire la sorella.

<< spaventoso è vedere te che cammini per casa con i box con i cuoricini disegnati>>

<< cosa? Non è vero >>

Gli osservo leggermente gelosa di tutto l'affetto che trapela tra loro due e non riesco a non pensare se anche il rapporto tra me e mia sorella avrebbe potuto prendere questa piega.

Infondo eravamo molto legate tra noi due; mia nonna, quand'era ancora viva, si lamentava sempre che stavamo sempre appiccicate e se qualcuno ci voleva dividere ci mettevamo subito a piangere.

Ma è proprio a causa di tutto l'affetto, la complicità, che c'era tra noi due che ci portò a far quello che abbiamo fatto.

<< Bella, tutto bene? >> mi chiede Edward facendomi ritornare al presente.

<< sì, certo >>

<< sei diventata ad un tratto pallida >> prende il mio bicchiere e lo riempe d'acqua << bevi >>

<< non ho sete >> Uffa! Guarda Edward che so quando ho sete e quando non c'è l'ho.

<< Fidati >> compare, finalmente, il suo sorriso sghembo che mi fa impazzire, che mi farebbe cadere subito ai suoi piedi. Ma cosa ho pensato?!?

Prendo il bicchiere e mi inumidisco le labbra sotto il suo sguardo attento.

<< sei bellissima >> lo dice con una tale semplicità da far sembrare quasi vero il suo complimento.

<< uh... grazie >>

<< il blu ti dona tantissimo >> e fa una breve pausa << però ti vedo meglio con il rosso >> il suo viso diventa pensiero come se stesse ricordando qualcosa. Ma cosa sta dicendo? Il rosso mi sta meglio? Io non ho mai indossato nulla di rosso a scuola.

Rosso...

Rosso?

Rosso! Sabato sera indossavo il completo intimo quello rosso, quello che ho comprato per errore.

Mi mordo le guance con violenza, per tenere incatenata la vera Bella che non riesce più a stare buona e tranquilla nel suo angoletto.

<< vedo che ti sei ricordata, eh... >> si mette a ridere, osservato da tutti i suoi parenti che non capiscono il motivo del suo scoppio.

<< Povero Edward. È impazzito >> scuote la testa Emmet.

No l'unica che sta impazzendo qui sono io.

<< Eh Bella, hai visto la sfilata che si è tenuta a New York ieri? L'hanno messa in onda sul canale... >> ed Alice si mette a parlare di tutti i vestiti che le modelle hanno indossato nella sfilata. Ed io l'ascolto, cercando di non pensare a quel maledetto sabato sera.

 

* *** *

<< Bella, perché non vai a prendere la torta? >> mi chiede mia madre con dolcezza, consapevole che la sua domanda è retorica.

<< certo. >> mi alzo e vado in cucina. Mi ci voleva proprio un momento di pausa dalle battute di Emmet, dal chiacchierare senza sosta di Alice ed in particolare dallo sguardo di Edward che sembra volermi spogliare. Dopo la storia del colore rosso non mi ha più rivolto la parola, ma è stata tutta la serata a fissarmi.

<< vado ad aiutare Bella... >>

No, non venire. Sparisci Idiota. Tranquilla, tanto mamma gli dirà di no.

Apro il frigo per prendere la torta che mamma fingerà di aver fatto lei, ma in realtà l'ha comprata in una pasticceria buona, ma sconosciuta a Port Angeles e quando mi giro per un pelo non urlo.

Edward è vicino a me, troppo vicino a me.

Mi strappa dalle mani la torta e la posa sul tavolo, tenendo sempre il suo sguardo su di me.

<< Edward, che... >> ma le mie obiezioni muoio sulle sue labbra che prepotenti cercano le mie.

Provo a staccarmi, a fermarlo anzi a fermarmi, ma le mie mani invece di spingerlo via lo agguantano per la camicia spingendolo verso di me. Socchiudo le labbra per poter dare la possibilità alla sua lingua di incontrare la mia ed iniziare un gioco erotico che mi eccita incredibilmente.

<< e da quando ti ho visto scendere dalle scale che non riesco a togliere l'immagine di te e di me a fare l'amore per tutta la notte >> il suo respiro agitato che si infrange sulle mie labbra arrossate dai suoi baci.

<< no, non ti voglio. Vattene. Lasciami >> ma il mio tono di voce invece di essere duro, è arrendevole.

Appoggio la mia fonte alla sua e socchiudo gli occhi, non riuscendo a resistere a tutto il desiderio, la passione, che trapela in lui.

Le sue mani delicatamente mi accarezzano il braccio per poi darmi un bacio sulla spalla nuda.

<< per tutta la serata hai avuto la pelle d'oca >>

Cosa? Se n'è accorto? Mi ha osservato così attentamente di notare un insignificante dettaglio. Sono quasi... commossa.

<< stai morendo di freddo >>

<< allora riscaldami >> da dove mi è uscita fuori questa voce sex che credevo di non avere.

Inoltre cosa mi è saltato in mente di dire una frase così provocatoria.

Vedo Edward deglutire più volte prima di andare avanti

<< perché hai indossato un vestito così... leggero? >>

<< mi stai facendo la predica? >> meglio, molto meglio. Lo sto attaccando e questo va benissimo. Non posso cadere ai suoi piedi.

<< no, stupida, mi sto preoccupando per te. Domani potresti avere la febbre alta... >>

<< grazie papà >>

<< no ti prego non fare il broncio se no ti assalgo qui >> sento le sue labbra mordicchiare la parte sensibile del mio collo, mentre le dita affusolate della sua mano si divertono ad accarezzare la parte alta delle mie gambe salendo sempre più su.

<< Bella, Edward ma che ve la state mangiando tutta voi la torta? >> la voce divertita di Emmet proveniente dal salone ci blocca facendo ritornare alla realtà come se questi pochi minuti che ho passato con Edward sono stati un sogno ed adesso qualcuno mi ha buttato un secchio d'acqua fredda per svegliarmi.

Sto per aprire la bocca per rispondere, ma Edward è più veloce di me

<< la colpa è di Bella. Non sapeva dove stava la torta. >>

Che cosa? Adesso sarei io la deficiente...

Sto per rispondere ad Edward sputandogli tutta la mia rabbia, quando sento una sua mano salita troppo in alto sulle mie gambe.

Mi mordo le labbra per non gemere di piacere: non posso dargli anche questa soddisfazione.

<< Mia figlia a volte è così sbadata. Amore, la torta sta naturalmente nel frigo >> il tono di mia madre, per chi non la conosce tanto come me, potrebbe sembrare tranquillo ma io so che invece è irritata. Però per fortuna non è venuta a controllarci.

Prendo dalla penisola dietro il coltello e lo punto addosso ad Edward

<< o stacchi immediatamente le tue mani da me, oppure te la taglio io lentamente. Poi passo a tagliere il piccolo Eddy >> punto lo sguardo sulla patta dei suoi pantaloni. Arrossisco di colpo quando mi accorgo che gonfia, ma in particolare per il motivo di tale gonfiamento.

<< tranquilla >> alza le mani in alto << adesso abbassa il coltello, prendi la torta ed andiamo di la. Ok? >>

<< NON MI TRATTARE DA STUPIDA >> poso con rabbia il coltello sul lavabo per poi prendere la torta. Ho bisogno di tutto l'autocontrollo che ho per non tiragliela in faccia.

Quando entro in sala tutti alzano lo sguardo verso di me ed Edward dietro.

È molto imbarazzante avere sei persone che ti fissano in un modo strano: Emmet è divertito, Alice curiosa, Carlisle ed Esme tesi, mentre mia madre è furiosa contro la sottoscritta. Ma ciò che mi fa sentire ancora più male è mio padre che mi fissa con due occhi pieni di delusione.

Ed anche questa volta ho fallito.

 

* *** *

Finalmente dopo aver passato un ora a giocare a carte il dottore Cullen decide che è il momento di andarsene. E ci credo. Sono quasi luna di notte.

<< Bella, allora domani ci mettiamo d'accordo >>

<< certo Alice. Non vedo l'ora >>

<< Renée la prossima volta dovete venire voi da noi >>

<< certo, Esme. >> mia madre e la signora Cullen si sorridono a vicenda facendo, secondo me, a gara di chi sorride meglio.

<< eh così se vieni da noi Edward ti farà assaggiare la sua di torta >> mi sussurra Emmet facendomi arrossire fino alle radici dei capelli.

<< non è come credi >>

<< certo, certo. Allora perché sei diventata un pomodoro? >>

<< non è vero >>

Ma Emmet non mi ascolta nemmeno più ridendo come un matto.

Esco di casa accompagnando insieme a mia madre i nostri ospiti sul viale dove sono parcheggiate due macchine.

<< Bella... >> mi giro di dietro aspettandomi di trovare Edward pronto ad assalirmi, ma rimango sorpresa di trovarlo due passi dietro di me come se fosse imbarazzato.

<< cosa vuoi? >>

<< volevo augurarti la buona notte >> prende la mia mano tra le sue ed io sento quasi una scossa elettrica su tutto il mio corpo. L'osservo con il fiato sospeso, mentre avvicina le sue labbra ad dorso della mia mano << Buonanotte, bamboletta >> lascia cadere la mia mano.

Sbatto più volte le palpebre prima di riuscire a ricordare come si formulano parole sensate.

<< notte, Ed... Edward >>

Ridacchiando sale in macchina, lasciando in me in un tumulto di sentimenti.

 

* *** *

Appena entro lo sguardo, noto subito mia madre appoggiata al muro che mi guarda.

Conosco ormai troppo bene quello sguardo e so che appena chiuderò la porta di casa lei mi strillerà.

Infatti...

<< non sai le figuracce che questa sera mi hai fatto fare >>

<< mi dispiace, mamma >>

<< ti dispiace? Ti dispiace? Invece di chiedere solamente scusa, perché non cerchi di cambiare … >>

perché sei così cieca e non ti accorgi che sono già cambiata, che mi stai plasmando come tu mi vuoi.

<< perché non cerchi di comportarti come tua sorella? Lei era così tranquilla.... >>

<< lo so mamma >>

<< cosa hai combinato con Edward in cucina? Sei sta mezz'ora >>

<< niente >>

<< sei proprio una bugiarda >>

Ma guarda da chi viene la predica; colei che è da tutti è considerata un genio in cucina in realtà di nascosto ordina ai ristoranti più sconosciuti di Seattle.

<< è la verità >>

<< Bella, basta. Sei una delusione in tutto >>

<< Io... >>

<< basta. Vai in camera tua che è tardi >>

<< sì >>

Ormai per esperienza ho imparato che è inutile discutere con mia madre; ho perso in anticipo.

 

* *** *

Parcheggio di fronte alla scuola il mio vecchio, ma amato pich up rosso. Seppure sto morendo dal sonno ed ho qualche decimo di febbre mio padre non mi ha permesso di rimanere a casa.

Scendo dal camioncino rabbrividendo dal freddo.

<< Ciao Bamboletta >>

<< Ciao Idiota >>

<< wow! Siamo proprio una bella coppia. Già ci diamo dei soprannomi affettuosi >>

<< Guarda che io e te, non stiamo insieme. Ok? >>

Ma lui non mi risponde continuando a sorridermi come un deficiente per poi prendermi le spalle e facendo aderire la mia schiena alla portiera del pich up.

<< eh >>

<< Bella guarda che non me lo sono dimenticato come hai osato definire il mio gioiellino.”piccolo Eddy ” >> sento una sua mano scendere lungo la mia vita. << ho una buona memoria rispetto alla tua >>

<< che cosa vuoi fare? >>

<< rinfrescarti un pochino la memoria >> le sue mani si intrufolano sotto il maglione che indosso sfiorando l'elastico del reggiseno << ma non qui. >>

Tiro un leggero sospiro di sollievo, rimanendo sempre tesa; infondo ho ancora le sue mani che girovagano sul mio corpo.

<< però aspettati presto un mio attacco >> mi da un leggero bacio sulla fronte, prima di dirigersi all'interno della scuola.

 

ANGOLO AUTRICE:

Chissà cos'ha in mente Edward? E Bella si lascerà andare all'attrazione che prova verso di lui oppure continuerà a lottare? Si scoprirà nella prossima puntata xD Scusate, mi sono lasciata andare troppo.

Secondo voi ci vorrebbero anche dei Pov di Edward? Secondo me sì, ma più avanti... voi che ne dite?

Un bacione Bellina3000

http://cn1.kaboodle.com/hi/img/b/0/0/61/b/AAAACzzUeIwAAAAAAGG9YA.jpg vestito di Bella

   
 
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