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Autore: Angel Alexiel    02/08/2006    1 recensioni
Nata x caso spero ke vi piaccia! è la mia prima fiction! lasciatemi qualke commentino! grazie! kiss ^___^ Cosa accadrebbe se Harry incontrasse un meraviglioso drago dagli occhi blu? e se questo drago potesse diventare un seducente ragazzo pronto a eseguire qualsiasi suo ordine.. come reagirà Harry?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ciau raga!!! Spero vada tutto bene! Per quanto mi riguarda sono un tantino depressa, l’unica mia consolazione è il fatto che mi porto a letto Ran e… (*__* ndDraco&Harry) ovviamente io scherzo^^”. Ringrazio Felicity89, Dolceamara e Lady Slytherin per aver commentato e ringrazio comunque tutti voi che date un’occhiatina alla mia fiction!

Era calata la sera ormai, ma nessuno era entrato o uscito dalla Sala grande, ogni tanto si era sentito il rumore delle posate o qualche urlo.
Ran se ne stava tornando nella Sala di ritrovo di Serpeverde, quando venne bloccato da Fanny:
“Ehi, Ran ti và di farmi compagnia?”
Ran la guardò:
“ok” sorrise.
Lei lo prese per mano e lo portò nella Sala di ritrovo di Grifondoro. Quest’ultima era completamente rivestita di stoffe rosse e dava un senso di calore ed accoglienza. “siediti pure” disse Fanny e Ran ne fu lieto.
Fanny dopo aver cercato un po’ in giro salì nel dormitorio maschile e ne tornò con due bottiglie di alcolici e una la lanciò a Ran, che dopo averla presa al volo ne lesse il nome:
“Roba forte! Si trattano bene!” affermò lui.
“vedo che sei un intenditore…”chiese Fanny.
“me la cavo” fece Ran alzando le spalle.
Fanny stappò entrambe le bottiglie con un incantesimo e poi disse:
“Benvenuto ad Hogwarts!”
E fece incontrare le loro due bottiglie provocando un tintinnio ed entrambi bevvero un sorso.
“facciamo un gioco?” propose Fanny.
“Basta che non è il gioco della bottiglia!” disse Ran.
“No, è il gioco del MAI. Io dico una frase con la parola MAI e se tu l’hai fatto bevi” spiegò Fanny.
“Ad esempio?” chiese Ran.
“MAI fatte le pulizie di casa!” guardò Ran “tu devi bere, perchè mi hanno detto che le hai fatte! Tocca a te!” e Ran bevve un sorso.
“MAI fatto sesso per soldi” disse Ran.
Fanny bevve.
“MAI fatto sesso con una donna” disse Fanny ma bevve lo stesso.
Ran la guardò ma non bevve, poi disse:
“MAI fatto sesso con un uomo”
Fanny bevve.
Andarono avanti così per più di un’ora quando poi Ran chiese esasperato:
“Ma quante diamine di esperienze hai fatto?!?!?”
“Bhè, capiscimi Ran, la vita con un vecchietto, per quanto tu gli voglia bene, non è per niente eccitante e quindi una le esperienze sessuali le và a cercare….altrove…” disse Fanny che ormai era ubriaca da un pezzo.
“Poveri studenti…”mormorò Ran guardando un ipotetico cielo oltre il soffitto.
“Come l’hai capito?”chiese Fanny.
“Sesto senso.”fece Ran sorridendole.
“Senti puoi spiegarmi una cosa?” chiese Fanny.
“Chiedi pure”
“Ma come fai a reggere così l’alcool? Sei un esperto di bevute o cos’altro?”disse Fanny quasi gridando.
“Bhè…io e mio fratello ogni tanto uscivamo con degli amici ed in un modo o nell’altro mio fratello mi costringeva a bere e quindi ormai ho una resistenza incredibile.” “Ma, che ti sei bevuto l’ultima volta che ti sei ubriacato?”chiese Fanny curiosa.
“Un fiume di Vodka.” Disse Ran serafico.
“Non ci vai leggero,eh?” fece Fanny traballando un pò.
Ran rise e la tenette per le spalle in modo che non cadesse dal divano, lei lo guardò e gli si tuffò letteralmente addosso.
“E-ehy” fece Ran, ma non c’era niente da fare Fanny si era accomodata tanto bene addosso a lui che Morfeo l’aveva già presa fra le sue braccia.
Il drago allora la prese di peso e la portò dall’altra parte del divano e la coprì con una coperta, fatto ciò eliminò tutte le bottiglie e uscì dalla Sala di ritrovo dei Grifondoro. Hogwarts di notte era terribilmente affascinante.
Ran si fece un bel giretto e poi rientrò nella Sala comune dei Serpeverde per poi andarsene a dormire.
Fu solo verso le due che Silente mandò tutti a letto dopo quell’adunata generale scherzando sul fatto che era ormai così tardi.
Se Draco s’era svegliato di buon umore perchè la sera prima aveva visto quel ragazzo ora era totalmente imbestialito. Appena rientrato andò subito nei dormitori e si spogliò rimanendo solo con i suoi boxer neri di seta attillati e si buttò a capofitto nel letto, ma rimase di sasso quando udì un “ahia” venire da sotto le coperte. Dalle coperte emerse, in tutto il suo splendore, il ragazzo dai capelli argentei, portava un pigiama enorme che gli lasciava scoperta una spalla, era lievemente spettinato e gli occhi ancora lucidi dal sonno. Draco sentì che sarebbe potuto saltargli addosso da un momento all’altro! E che diamine quel pigiama sembrava dirgli “toglimi!” Il ragazzo intanto era arrossito vistosamente e si era portato una ciocca d capelli dietro l’orecchio, Draco prese quella medesima ciocca e, mentre la toccava, gli chiese:
“Qual’è il tuo nome?”
“Ran.” Gli disse il ragazzo.
“Io sono Draco Malfoy” gi disse il Serpeverde, a dir la verità già conosceva il nome di quella splendida creatura, la Weasley e la Granger ne avevano parlato per tutto il giorno; sapeva anche che era un drago e che era al servizio di….Potter… tutte le fortune a quello Sfregiato, ma si può sapere il perchè? In fondo lui non era niente di speciale! Draco chinò la testa e baciò la ciocca di capelli argentei che teneva in mano: “Molto lieto” sussurrò.
“M-Mi perdoni, non sapevo che questo letto fosse il suo” fece Ran dispiaciuto. “Dammi pure del tu” disse Draco lasciando perdere la ciocca e accarezzandogli la testa.
“D’accordo Draco” disse Ran sorridendo.
In quel momento il cervello di Draco fuse un attimo e si immaginò quella frase in tutt’altro contesto e ,oltretutto , sentire pronunciare il suo nome da lui era come ascoltare una melodia, allora (soprattutto grazie alla scollatura del pigiama di Ran) Draco se lo immaginò nudo sotto di lui, completamente sudato che gemeva ed ansimava il suo nome e …Stop! Basta! Se continuava di questo passo Ran avrebbe dovuto stipulare un’assicurazione sulla vita dal valore non indifferente. Per distrarsi Draco afferrò due lembi del pigiama di Ran e con gesti affettuosi glie lo risistemò con precisione sfiorando con la punta delle dita il collo del giovane. Aveva una pelle liscissima. Ran lo guardò accigliato, era un tantino (ma giusto un tantino eh? Nda) diverso da come glie lo avevano descritto Harry e gli altri e dopo che Draco gli ebbe sistemato il pigiama disse facendo per alzarsi:
“Bhè, ora è meglio che vada è tardi”
Draco lo afferrò per le spalle e lo ributtò sul letto, “ecco, lo sapevo! Mi pareva strano! Addio verginità è stato bello finchè è durato!” pensò Ran bloccato sul materasso. “Non credo che ci sia nulla di male se resti a dormire qui…”gli sussurrò il Serpeverde guardandolo negli occhi.
Anche Ran lo guardò ma non disse nulla. Cosa avrebbe dovuto dire? Qualunque cosa avesse detto non avrebbe avuto senso!
Draco si coricò su di un fianco e allungò un braccio verso il comodino dove prese la bacchetta con cui spense le luci, dopo averla rimessa al suo posto rimboccò le coperte a Ran e si sdraiò. Ran intanto lo guardava con tanto d’occhi, rimase per un attimo sorpreso dal suo modo di fare, che gli trasmise un senso di protezione misto ad affetto, sentendosi più tranquillo chiuse gli occhi e si addormentò. Draco lo guardava riuscendo a distinguere ancora, nella semi-oscurità della stanza i suoi lineamenti. Non sapeva per quanto tempo era rimasto a guardarlo, sapeva solo che ad un tratto, durante la notte, Ran aveva tremato, forse di freddo, e quando lui aveva allungato un braccio per coprirlo Ran si era stretto al suo caldo petto sembrando poco intenzionato a separarsene (Dracky sei un termosifone!Nda no, lui è caldo per altri motivi! NdHarry O///O NdRan) . Un Malfoy con tutte le rotelle al posto giusto ne avrebbe approfittato già da mooolto tempo, ma essendo Draco un Malfoy un tantino…strano…non l’aveva fatto( Dracky è un OGM! Nda). Il perchè non lo sapeva, sapeva che quel ragazzo lo stava facendo eccitare un casino, ma sapeva anche che appena si trovava riflesso nelle sue iridi blu ogni suo proposito anche solo lontanamente malvagio si scioglieva come neve al sole.
Il giovane erede di casa Malfoy abbassò lo sguardo e si ritrovò a fissare per l’ennesima volta in quella notte la splendida figura del drago che dormiva abbracciato a lui, per l’ennesima volta accarezzò quei capelli di seta e per l’ennesima volta respirò quel profumo dolcissimo simile all’aroma di mora e muschio . A quel punto Draco si addormentò (come un pupo! Nda).

La mattina seguente Ran si svegliò avvolto da un intenso torpore, socchiuse gli occhi e si ritrovò tra le braccia di Draco, dopo un primo momento di panico più completo Ran pensò che era impossibile che avessero fatto qualsiasi cosa essendo entrambi vestiti e quindi scivolò lentamente fuori da quel caldo abbraccio e si sedette sulla sponda del letto.
Dopo essersi completamente svegliato Ran decise che magari prima di andare a colazione avrebbe potuto farsi un giretto nella scuola per l’ennesima volta, ma tanto a lui piaceva camminare quindi il problema non si poneva, a meno che il signor Steve non avesse da ridire, tanto per cambiare ed inoltre non gli andava di disturbare Draco che dormiva pacifico dal suo lato del letto.
Si cambiò e dopo aver ispezionato tutti i sotterranei utilizzò un passaggio segreto vicino l’aula di pozioni che lo fece ritrovare direttamente al settimo piano. Mentre camminava ad un tratto sentì odore di bruciato. E subito pensò che la colpa fosse sua, ma in verità si sbagliava: l’odore proveniva da un piano inferiore, affacciatosi per le scale notò che usciva fumo dal secondo piano. Immediatamente si precipitò sul luogo e sentì delle urla provenire dalla fine del corridoio. Al centro delle fiamme Ginny stava rannicchiata con una mano davanti alla bocca tossendo per via del fumo. “Ginny!” gridò e davanti a lui comparve una figura bianca.
“Aiutala! Aiutala!” gridava con una voce acuta ed isterica, era un fantasma dall’aspetto trasandato, forse era una giovane studentessa in passato, aveva dei capelli dritti e stoppacciosi come degli spinaci e portava enormi occhiali da vista simili a dei fondi di bottiglia.
Ran la guardò allibito per un attimo, ma subito pensò che era meglio rimandare le domande a dopo che Ginny fosse stata portata fuori da quell’inferno di fiamme. Si alzò in volo sotto lo sguardo atterrito del fantasma e si andò a posare vicino alla rossa prendendola in braccio e portandola vicino alle scale, gli si avvicinò il fantasma e lui disse:
“puoi andare a chiedere aiuto?”
“Credo di si” rispose il fantasma singhiozzando acutamente.
Ran tirò un sospiro di sollievo poi si voltò di scatto.
“Che ti prende?”chiese il fantasma prima di andare.
“C’è qualcun altro là dentro…”
“Cosa? Impossibile!”
“Ti dico che è così…io ritorno dentro, tu và più veloce che puoi a chiamare Harry e gli altri!” e detto questo si precipitò dentro per la seconda volta.
Arrivò fino alla fine del corridoio, alla sua sinistra stanziava un bagno alla sua destra un ripostiglio, si guardò intorno più volte, oramai le fiamme erano altissime, ad un tratto una voce, simile ad un sibilo arrivò alle sue orecchie:
“Ti stavo aspettando”
Ran si voltò e osservò il proprietario della voce, poi disse con un fil di fiato:
“Chi sei…?”

Mandatemi tanti commentucci e vediamo se ci azzeccate! (anke se non mi sembra tanto difficile capire chi è il tizio che attendeva Ran). INFORMAZIONI UTILI: ho scoperto dopo numerose ricerche (fatte sui fumetti) che “ran” può essere anche un verbo e stà a significare “osservare o scrutare” nel contesto.

Vi prego commentate ç__ç

  
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