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Autore: _Marika_    14/12/2011    0 recensioni
“Non credo di essere la persona adatta” scandì lentamente Piton, incollerito. Che diavolo gli era saltato in mente a quel vecchio pazzo? Mettere lui ad assistere una non-maga?
Non esisteva.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Destiny Roke si guardò allo specchio, sistemandosi alla meglio quei capelli assurdi. Ogni volta che li guardava un sorriso le spuntava sulle labbra.

Era decisa a fare buona impressione sugli altri insegnanti, ma non era affatto sicura su come ci sarebbe riuscita. Che doveva fare? Mettersi una toga? Il cappello da strega?

Sbuffò, e una ciocca grigia le ricadde davanti agli occhi. Oppure semplicemente essere se stessa, anche se non era sempre la carta migliore. Guardò i suoi abiti, così definitivamente babbani. Forse poteva mettere un mantello.

Provò, si trovò ridicola, lo tolse e sospirò.

Decise di lasciar perdere il suo aspetto.

Il Preside le aveva assegnato una camera molto spaziosa. Era perfino carina, almeno secondo i canoni di Hogwarts: imponente letto a baldacchino, poltrone imbottite, raffinati tavolini e candele ovunque.

Le piaceva.

Diede un'occhiata all'orologio e decise di scendere. Almeno sarebbe arrivata in anticipo.

Sapeva dove si trovava la Sala Grande perché Silente gliel'aveva spiegato proprio quella mattina. Prima ancora di arrivarci udì un vociare allegro, e quando superò i portali non riuscì a spiccare parola.

La Sala Grande era di una bellezza indescrivibile. Restò a guardare il soffitto splendente di stelle, completamente rapita. Centinaia di candele fluttuavano a mezz'aria, e un cavaliere fantasma scese quel momento per attraversare il portone, facendo impennare il cavallo che quasi lo disarcionò. Sentì un sorriso nascerle sulle labbra, e in quel preciso istante, Destiny Roke sentì che Hogwarts sarebbe diventata la sua casa.

Attraversò la sala dal lato destro, volendo passare inosservata. Alcuni professori già sedevano al tavolo in fondo, con Albus Silente nel mezzo.

Destiny deglutì e si costrinse ad alzare il mento. Buona impressione, buona impressione, buona impressione. Appena la vide, Albus Silente l'accolse con un sorriso aperto e calorosa una stretta di mano, e la donna si sentì già meno nervosa: c'era qualcosa in quell'uomo che riusciva a mettere le persone a proprio agio. Gli sorrise cordiale e si prese posto dove lui le indicò. Alla destra del Preside sedeva Minerva McGranitt, insegnante di Trasfigurazione che Destiny aveva conosciuto poche ore prima. Le sorrise, e con sua somma soddisfazione la docente ricambiò con calore.

Si sentì euforica. Tutto stava andando a meraviglia.

La Sala Grande cominciò a riempirsi di studenti schiamazzanti, tutti vestiti delle loro uniformi nere.

Sobbalzò appena quando udì il rumore di una sedia scostata, accanto a sé. Si voltò e vide un mago dall'aria stanca, che la salutò con un debolissimo sorriso. Era piuttosto giovane, ma aveva i capelli striati di grigio e occhiaie violacee attorno agli occhi castani. Le porse una mano, e Destiny la strinse.

Tu devi essere la signorina Roke” disse sorridente “Remus Lupin, molto piacere”

Piacere mio”

Siete nuova qui a Hogwarts?” le chiese l'uomo dopo un po'.

Sì” ammise “sono la nuova insegnante di Babbanologia”

Furono interrotti dall'ingresso degli alunni del primo anno, guidati dalla professoressa Minerva McGranitt.

Destiny aggrottò appena la fronte. Non l'aveva vista uscire.

I bambini seguivano timorosi la severa insegnante, guardandosi attorno affascinati. Destiny sorrise nel ritrovarsi in quelle espressioni sconcertate.

Stava ancora sorridendo persa nei suoi pensieri quando udì un fruscio alla sua destra. Si voltò e vide un mago con una lunga toga nera, il naso aquilino e lisci capelli neri. Come se avesse percepito uno sguardo estraneo su di sé il mago si voltò verso di lei. Dapprima la squadrò corrucciato, poi i suoi occhi divennero glaciali. Non le rivolse la parola, e Destiny decise che era meglio seguire il suo esempio.

La donna si girò con noncuranza, tornando a chiacchierare amabilmente con il professor Lupin. Intanto in mezzo alla Sala era stato posato uno sgabello, sopra il quale si stava stiracchiando un curioso capello a punta.

Uno alla volta, i nuovi alunni venivano chiamati a sedersi sullo sgabello, e il Cappello Parlante -così Lupin le aveva detto che si chiamava- decretava la Casa in cui avrebbero studiato. Destiny osservava affascinata tutto il procedimento, facendo a Lupin un sacco di domande.

Poi, quando il coro concluse il suo inquietante motivetto, Silente si alzò dal suo scranno e si avvicinò al leggio.

Cominciò dando il benvenuto a tutti gli studenti, ma presto il suo tono si fece molto serio.

...come ormai tutti saprete dopo la perquisizione dell'espresso di Hogwarts, la nostra scuola attualmente ospita alcuni dei Dissennatori di Azkaban, che sono qui in missione per conto del Ministero della Magia”

Si interruppe, e Destiny fu scossa da un brivido impercettibile. Il Preside continuò mettendo in guardia gli studenti sul pericolo che avrebbero corso uscendo dal castello e sull'indole poco comprensiva dei Dissenatori.

Destiny sapeva tutto sui Dissennatori e su Azkaban, e ciò non la aiutò a sentirsi meglio. Con la foto di Black appiccicata ad ogni muro del mondo magico poi...

Per passare ad un argomento più allegro” riprese il Preside con un tono più leggero “sono lieto di dare il benvenuto a tre nuovi insegnanti. Innanzitutto al professor Lupin, che ha gentilmente accettato la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure”

Risuonò un flebile applauso. Destiny sorrise e batté forte la mani.

Poi fu il turno di un certo Rubeus Hagrid, un omone gigantesco che oltre al ruolo di guardiacaccia aveva accettato quello di insegnate di Cura delle Creature Magiche. Seguì un applauso fragoroso, sopratutto dalla tavolata di quelli che Destiny aveva riconosciuto come Grifondoro.

Quanto alla nostra terza nomina” riprese Silente, quando l'applauso si spense “sono lieto di presentarvi la signorina Destiny Roke, che occuperà la cattedra di Babbanologia, almeno finché la professoressa Charity Burbage non si rimetterà dal brutto incidente con il troll avvenuto l'anno scorso

Destiny si alzò arrossendo appena, ringraziando con un sorriso il tiepido applauso. Silente non aggiunse altro, e Destiny gliene fu grata. Non voleva che gli studenti sapessero già da subito che cos'era, altrimenti sapeva non l'avrebbero presa sul serio.

Si sedette con un sospiro. Si voltò pigramente e sobbalzò: due torbidi occhi neri la fissavano con gratuito disprezzo. Ma che diavolo vuole questo qui?

Destiny lo guardò, sorpresa, ma lui distolse bruscamente lo sguardo. La donna fece una smorfia e tornò a guardare davanti a sé.

Cominciamo bene.

   
 
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