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Autore: CrissColfer_is_on    16/12/2011    1 recensioni
Alice è una normale ragazza di 14 anni ed è innamorata. Ma la sfortuna sarà la sua fedele compagna di avventure.
Piccolo pezzo della storia:
-Perché ti costa tanto ammetterlo?- da vicino aveva gli occhi ancora più belli ed ammalianti del solito,era ad un soffio dal suo viso,
-Perché evidentemente non è così- la voce di Alice uscì poco più di un sussurro e il ragazzo si avvicinò sempre di più al suo viso lasciandola pietrificata, poi si voltò e si incamminò verso il locale lasciandola lì, immobile e con il fiato ancora sospeso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :) Scusate per il ritardo ma a causa della scuola non ho proprio avuto il tempo di scrivere e di pensare a cosa scrivere. Per il resto voglio confessarvi che in parte questa storia è reale e ... che dire!? Spero vi piaccia e che non vi annoi ... Enjoy!



Quando entrarono in classe le due ragazze avevano puntati addosso 18 paia di occhi incuriositi, che le scrutavano dall’alto in basso.
Alice non era mai stata una di quelle ragazze timide che arrossiscono dalla punta dei capelli fino ai piedi per ogni sciocchezza, ma nemmeno quel tipo di adolescente ribelle e sfacciata, lei era quel tipo di ragazza che sapeva controllarsi nei momenti opportuni, ma che, quando era necessario, riusciva a fare CASINO, era spiritosa, e divertente, e non riusciva proprio a far a meno del suo sarcasmo, perciò seppur sentendosi osservata non si scompose più di tanto.
Mentre Giulia, un po’ più timida e riservata, diventò bordeaux e incominciò a balbettare,
-C-ci scusi professoressa, ma …- venne subito interrotta dalla loro insegnante,
-Tranquille ragazze entrate, è rimasto un posto libero- disse indicando il primo banco a destra.
Le ragazze senza fiatare raggiunsero il loro posto e, con gioia, Alice notò che giusto dietro di loro sedevano Sara ed Emanuela, due delle sue più care amiche.
Quando la professoressa incominciò a fare l’appello Alice constatò che la classe non era numerosa come quella che aveva alle medie e che molti dei suoi nuovi compagni già li conosceva di vista, tranne i pendolari provenienti dai paesini.
-Conti- Alice si voltò per guardare il proprietario di quel nome a lei sconosciuto e rimase basita quando si accorse che era proprio il ragazzo che le era venuto incontro poco prima. Era molto carino, capelli biondi, occhi azzurri e profondi , pelle diafana e un sorrisetto strafottente stampato in faccia che trasudava sicurezza.
Già lo odiava. L’arroganza che traspariva dal suo sguardo la mandava in bestia e in più non smetteva di fissarla, Alice si sarebbe voluta alzare in piedi e urlargli contro che cazzo avesse da guardare ma, non sarebbe stato molto carino dire una cosa del genere. La professoressa incominciò a far presentare ogni singolo componente della classe e quando arrivò il suo turno, Alice, cercò di apparire per quello che realmente era: una ragazza sicura, determinata e con il senso dell’umorismo.
-Salve a tutti, mi chiamo Alice Fiorino e qualcuno di voi già mi conosce. Ho 14 anni, provengo dalla scuola media Dante Alighieri e purtroppo ho un fratello più grande.- la classe scoppiò in una fragorosa risata a quella battuta spiritosa: perfetto, aveva fatto colpo.
Tornata a posto si voltò a guardare Lui, che non stava ridendo alla sua battuta, che non la stava guardando ma che stava semplicemente giocando con il suo stupido iphone.


Paola Sacchi e Francesca Monti (chiamate “le due Miss”). Alice le conosceva fin dalle elementari, con Francesca non era mai stata in buoni rapporti, invece Paola era stata la sua migliore amica fino alla seconda media, erano inseparabili, fin quando lei non l’aveva “abbandonata” per stare con le sue nuove amiche “fighe” diventando così la più popolare della città e lasciandola in uno stato di sfigaggine assoluta.
Poi Alice aveva conosciuto Giulia, si erano volute bene fin da subito e non si erano lasciate più.
“Le Due Miss” stavano fumando nel cortile circondate dai ragazzi più carini di tutta la scuola, e a dir la verità Alice un po’ le invidiava : loro erano belle, ottenevano qualsiasi ragazzo volessero, avevano tanti amici e soprattutto tanti, tantissimi soldi. E lei? Lei non aveva molti amici, anche se quelli che aveva se li teneva stretti, era discretamente carina e dei soldi non le importava niente, anche se i suoi genitori erano ben più che benestanti.
Giulia si era allontanata con delle amiche ed Alice era rimasta sola soletta, si sentiva una povera sfigata emarginata e non le piaceva affatto, quando intravide Riccardo, il suo migliore amico di sempre.
Riccardo (detto Riki) era suo amico da molti anni, si erano sempre confidati l’uno con l’altro, si erano sempre difesi e Alice, una volta, aveva rischiato di essere espulsa per aver dato un pugno in faccia ad un bulletto che infastidiva il suo migliore amico a causa della sua dichiarata omosessualità.
Insomma, erano un po’ come i due protagonisti del famoso telefilm Will e Grace.
-Ehi Riki!- lo chiamò Alice tutta sorridente,
-Ciao!-
-Come ti sembra la nostra classe?- gli chiese la ragazza a bruciapelo,
-Non lo so, non ho ancora parlato quasi con nessuno a parte che con qual gran figo del mio compagno di banco, che neanche conosco.- rispose il ragazzo evidentemente annoiato,
-E con chi sei nel banco?-
-Con un certo Conti. Mi pare si chiami Giovanni.- affermò Riccardo sforzandosi di ricordare bene,
-Ah, è quello che praticamente mi è finito addosso quando ho aperto la porta mi pare.- Alice se lo ricordava fin troppo bene,
-Ah si? Non l’avevo notato..- disse ironico il riccioluto – e poi sei diventata tutta rossa!- incominciò a ridere,
-Ehi ma non è vero!!- protestò,
-Guardati allo specchio, anche ora sei bordeaux!- la canzonò,
-Uffa Riki smettila di supervisionarmi!-
La campana segnò la fine della ricreazione,
- Vabbè dai entriamo in classe altrimenti poi i prof si incazzano.- affermò Alice trascinando Riki all’ultimo piano.


La professoressa che doveva far lezione alla classe non si presentò, così tutti i ragazzi ne approfittarono per incominciare a fare amicizia, per parlare e per combinare casino come al solito.
Alice stava incominciando a conoscere ragazzi davvero simpatici, tipo Andrea, Alessandra, Alessia e Mattia. L’unico a cui non aveva ancora rivolto la parola era Giovanni, era il leader della classe, il solito figo, che esce con tante ragazze, intelligente e pronto a combinare qualsiasi guaio quando i professori non c’erano.
Alice lo trovava davvero carino e quel paio di occhi meravigliosamente azzurri che il ragazzo si ritrovava le piacevano da morire. Voleva stringere amicizia con lui, anche se sembrava un tantino, anzi molto, snobbino e arrogante, ma era pur sempre un bellissimo ragazzo e le occasioni per lei non andavano sprecate. Le classiche troie della classe (chi non ne ha mai avuta almeno una?) , tipo Paola e Francesca, lo avevano già adocchiato lanciandogli sguardi altamente pornografici e questo non le andava tanto a genio: si, era un po’ gelosa.


Uscita da scuola si incamminò verso il marciapiede pronta per montare sul proprio motorino insieme a Giulia quando vide qualcosa, anzi qualcuno, seduto proprio sul suo adorato Liberty bianco, che tranquillamente si fumava una sigaretta.
-Eeeemh scusa,- disse Alice cercando di attirare la sua attenzione,
-Si?- chiese il brunetto senza scomporsi,
-Sei seduto proprio sul mio motorino, dovresti levarti.- rispose acida la ragazza,
-Tranquilla, mi sto spostando.- ribadì secco lui alzandosi e guardandola dritto negli occhi.


-Mamma!!- chiamò Alice appena entrata in casa e non ricevendo una risposta, “evidentemente è a lavoro.. papà tornerà alle 16 e Marco oggi pranzava dal suo amico Mario, quindi mi sa che mi tocca proprio cucinare da sola…” pensò Alice scocciata, “e non ho proprio idea da dove iniziare..”
- Vorrà dire che chiamerò Riki e cucineremo insieme!- disse ad alta voce contenta di poter passare del tempo con il suo migliore amico.


-Che ne dici di giocare un po’ alla Wii? Ti distruggerò!- disse competitivo Riccardo mentre aiutava l’amica a ripulire la cucina,
-Invece perché non usciamo un po’? C’è una bella giornata a quanto pare … -
-Buona idea,- acconsentì il riccioluto –e magari chiamiamo Giulia e ci andiamo a prendere un buon frappé al bar, ok?-
-Ok- rispose contenta Alice.


I tre ragazzi uscirono fuori dal bar con i frappé in mano e Alice parlando con i suoi migliori amici non si accorse che qualcuno li stava osservando attentamente scrutandoli da capo a piedi.
-Ma … sbaglio o è … Giovanni?- sussurrò Giulia all’orecchio della ragazza,
-Oddio si. – rispose Alice con il cuore già a mille,
-Andiamolo a salutare!- rispose Riccardo, che aveva seguito la conversazione,
-NO!! Ma sei pazzo?- urlarono le due ragazze in coro,
-Dai, è solo il mio compagno di banco!- disse il riccioluto strizzando l’occhio e andando verso Giovanni.

-Ehi Giovà!- lo salutò,
-Ciao Riki- rispose con un sorrisetto strafottente stampato in faccia,
-Che fai qui?- chiese il riccioluto incuriosito,
-Niente, aspetto la mia ragazza.- disse Giovanni guardando negli occhi proprio Alice.
La ragazza impallidì di colpo. Era già impegnata: era fottuta. Era troppo frastornata per seguire il resto della conversazione così, quando se ne andarono, non lo salutò nemmeno beccandosi un’occhiataccia dai suoi amici.


Si erano divertiti moltissimo lei, Giulia e Riccardo a scorazzare per la città, a parte il piccolo inconveniente con Giovanni, si conoscevano da sempre, erano amici praticamente da quando erano nati e nulla era mai riusciti a separarli.
Appena varcata la soglia di casa Alice venne immediatamente investita da un buonissimo profumo: pancake.
-Mamma, sono a casa!- disse entrando in cucina,
-Tesoro, ma dove sei stata?- chiese curiosa,
-Beh, in giro … -
- E con chi?-
-Mà, che cos’è una puntata di “Quarto Grado” ? –
la madre rise di gusto lanciandole uno sguardo malizioso che non prometteva assolutamente niente di buono,
-Sei uscita con qualche ragazzo?-
-NO MAMMA! UFF…CHE PALLE!- rispose scontrosa andando nella propria stanza,
-Ho solamente chiesto!- urlò la madre dalla cucina facendola sorridere.
Alice accese il proprio pc andando subito su Facebook per controllare le notifiche. Una richiesta richieste di amicizia: Giovanni Conti.



Arrivederci e al prossimo capitolo ragazzi ... spero di ricevere qualche recensione positiva :P Byyeee!
  
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