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Autore: AlyssFleur12    03/08/2006    16 recensioni
Leggendo alcune Drabbles mi è venuta un’idea... Io scrivo una drabble con una coppia, mettiamo per esempio Ron/Hermione. Ebbene, la coppia per la drabble successiva deve comprendere o Ron o Hermione, tipo domino, e così via. Esempio: Ron/Hermione-Hermione/Blaise-Blaise/Luna-Luna/Neville-Neville/Ginny-Draco/Ginny-Draco/Harry-Harry/Pansy-Pansy/Ginny ecc ecc.
I pairing fin'ora trattati sono Pansy/Ginny, Draco/Ginny, Draco/Harry, Harry/Severus, Harry/Pansy, Draco/Hermione, Draco/Pansy, Draco/Albus, Draco/Minerva, Draco/Severus.
Si esigono suggerimenti per il prossimo capitolo!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Harry, Draco/Hermione, Ginny/Pansy
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Draco

 

Ok, sono assurde, ma del resto le coppie sono assurde. Come si fa a scrivere una draco/silente verosimile?! Voi me le avete richieste, e io ve le ho scritte perché mi diverto a scrivere di coppie assurde. Voglio battere ogni record. Queste sono le prime 5 Drabbles di oggi, la serie si chiama Draco.

Le storie coi prof si svolgono tutte e tre nei rispettivi uffici.

I generi sono tutti diversi. Abbiamo una malinconica, una demenziale, una romantica, una commedia e una drammatica, e abbiamo parings per tutti i gusti. Più varietà di così!

Ovviamente il POV è di Draco.

p.s. ovviamente si ricollega a harry/pansy

p.p.s. Djali, ho scritto una harry/neville tempo fa. Fa parte della oneshot “…perché a volte essere obbligati a non mentire serve”. Se ti piacciono le coppie impossibili leggila.

p.p.p.s. le altre coppie che mi avete suggerito le sto scrivendo, solo che le divido per serie e questa è la prima serie.

p.p.p.p.s. stavo per scordarmene! Grazie a: VavvyMalfoy91, Djali, piper1831, Ginevra Malfoy, Diavolettadark, Lore, Attpic, Neko_tensai, BloodyMoon. Vi amo tutti.

 

 

Draco e gli insegnanti

Draco ha uno strano rapporto con gli insegnanti… draco/snape, draco/silente, draco/mcgrannit.

Draco e gli studenti

Si dice che draco sia un ragazzo facile… ed è proprio così! Draco/hermione, draco/pansy.

 

 

Draco e gli insegnanti

 

 

Un’ultima volta

Malinconico, Draco/McGrannit. 195 parole.

 

Dovevo tornare a Hogwarts, almeno un’ultima volta.

Sapevo che il nostro amore era impossibile, ma non riuscivo ad accettare di non poterla più vedere.

Mi smaterializzai a Hogsmeade e corsi fino alla scuola, sapevo che il funerale c’era già stato e che non c’era più nessuno a Hogwarts, ma lei sì.

Entrai dalla porta principale, non dovetti neanche usare un incantesimo. Era aperta.

Feci di corsa tutte le scale fino al suo ufficio, senza neanche guardarmi intorno.

Quando mi trovai davanti alla porta entrai nel panico. Cosa avrebbe detto vedendomi? Mi vergognavo di quello che ero diventato. Non volevo che mi vedesse, ma avevo bisogno di vedere lei, così bussai.

-chi è?- chiese una voce stanca. Mi aprì proprio lei, con gli occhi rossi e gonfi di chi ha pianto troppo, ma sembrava più giovane del solito.

-professoressa…- iniziai. Non sapevo cosa dire.

Non ci fu bisogno di dire niente. Mi fece entrare subito. Ci guardammo per un attimo e poi lei mi attirò a sé, baciandomi sulle guance come si fa come con un vecchio amico. Mi abbracciò, forse un po’ troppo forte.

-mi sei mancato.-

-anche tu, Minerva…- le sussurrai all’orecchio.

 

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Il ballo del mattone

Demenziale, Draco/Silente. 230 parole.

 

Silente mi aveva convocato nel suo ufficio, senza dirmi perché, ed io subito avevo pensato che volesse punirmi per aver fatto crescere due grossi baffoni verdi a Potter…

Alle sei uscii dal dormitorio un po’ scocciato. Non avevo proprio voglia di pulire tutti i cessi della scuola solo perché Potter aveva i baffi verdi. Ok, glieli avevo fatti crescere io, ma questo era un piccolo dettaglio.

Arrivai davanti all’ufficio e non sapendo dove bussare mi misi a urlare: “professooooreee? Come si spostano questi Gargoyle???”. Dopo il terzo urlo (si vede che era un po’ sordo) mi aprì Silente in vestaglia e cappello con la papalina.

-che vuoi?- mi fece, molto sgarbatamente.

-Professore, mi ha convocato lei…- dissi incerto.

-Ah, giusto-

Mi fece entrare e accomodare su una poltrona arancione a forma di Pollo.

-ehm…- dissi osservando il becco del pollo –allora, cosa c’è?-.

- Voglio che tu balli il ballo del mattone con me.- disse tranquillo.

-COME?!- chiesi incredulo.

-mi hai sentito, voglio che tu balli il ballo del mattone con me. Ho notato che hai un fisico molto adatto.- disse alzandosi e accendendo la musica.

Io mi alzai un po’ titubante. Prima che potessi dire qualcosa Silente mi attirò a sé e mi infilò la lingua in bocca. Dopo un po’ di titubanza scoprii che ballare il ballo del mattone poteva non essere poi tanto male…

 

---

 

Il mio professore preferito

Romantico, Draco/Snape. 200 parole.

 

Severus Snape era sempre stato il mio professore preferito, sin da primo giorno a Hogwarts. Mi sembrava competente, corretto e sgarbato con i grifondoro, tutte doti che un bravo professore deve avere.

Mi accorsi di essere innamorato di lui solo al settimo anno, quando c’era troppo poco tempo per stare insieme. Una sera andai nel suo ufficio perché avevo deciso che comunque non avrei mai potuto tenere un sentimento così grande dentro di me, non avrei potuto farcela.

Il dormitorio di slytherin era vicinissimo all’ufficio di Severus, così arrivai in tre balletti.

Bussai timidamente, avevo paura che fosse già andato a dormire.

Non era così. Mi aprì la porta immediatamente e mi fece entrare. Ero sempre stato uno dei suoi studenti prediletti, magari pensava che fossi venuto per avere un permesso per avere il campo di Quidditch.

-a cosa devo questa visita, Draco?- mi disse con la sua solita voce atona.

Non ce la feci. Presi il suo viso tra le mani e lo baciai. Lui mi fece fare, contrariamente alle mie aspettative.

Ci staccammo poco dopo. Lui mi scostò una ciocca di capelli dalla fronte.

-sei sempre stato il mio professore preferito- gli sussurrai all’orecchio.

 

 

Draco e gli studenti

 

Il ballo del ceppo

Commedia, Draco/Pansy. 235 parole.

 

Mio padre mi aveva promesso a Pansy Parkinson quando avevo circa 5 anni, e fin da piccoli eravamo amici. Lei mi chiamava -il mio “finanzato”-, poi siamo arrivati a Hogwarts. Lei mi piaceva, certo che mi piaceva. Se ero il re degli slytherin lei era senz’altro la regina. C’erano alcune ragazzine non male, ma Pansy era… come dire… qualche scalino sopra a tutte. Nessuna era come lei.

Purtroppo quando hai 11 anni e sei un ragazzo devi far finta di provare ripugnanza per le “femmine”.

Quindi non la consideravo, e lei era sempre arrabbiata con me. Finalmente al quarto anno mi si presentò un’occasione perfetta per farle capire che mi piaceva e mi era sempre piaciuta. Il ballo del ceppo.

Raccolsi tutta la mia lucidità e mi avvicinai a lei in sala comune, una sera dopo cena.

-Pansy… vorrei parlarti…- le dissi nervosamente –non qui…- sussurai.

Lei non disse niente, mi prese per un braccio e mi trascinò in un sgabuzzino.

-Senti, io… io volevo chiederti se… se di andava di venire al ballo con me, ecco.- dissi impacciato. Non ero mai stato così imbarazzato.

Pansy non disse niente e mi baciò. Un bacio veloce, a bocca chiusa.

Voleva lasciarsi quelli con la lingua per il ballo del ceppo, forse.

E infatti, la sera di natale di un mese dopo mi ritrovai a passare una serata a pomiciare con Pansy.

Non avrei mai sperato tanto.

 

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Non potevo averti...

Drammatico, Draco/Hermione. 150 parole.

 

Non avevo mai veramente immaginato di poter stare con te, l’ho capito subito, ma solo quando ti ho vista con Weasley ho capito che non potevo averti e mai avrei potuto.

Tu eri innamorata di Lenticchia, era dura da accettare. Durissima.

Ero ogni giorno più depresso, non riuscivo a fare più nulla.

Tu e Weasley eravate dappertutto, non c’era un angolino buio, uno spigolo, un’aula vuota senza tu e Weasley a pomiciare.

Mi venne una specie di esaurimento nervoso, ero scontroso con tutti, non parlavo più con nessuno, non facevo i compiti… la gelosia mi stava distruggendo a poco a poco.

Non riuscivo a capacitarmi del fatto che tu fossi innamorata di un essere a mio parere così insignificante come Weasley, e un giorno, preso da una specie di raptus volli esporti la mia teoria.

Sapevo dove ti avrei potuta trovare senza Weasley e subito venni da te.

Uscisti dall’aula di aritmanzia con i capelli scompigliati, le guance un po’ rosse e la camicia spiegazzata. Eri più bella del solito.

-perché??- le urlai in faccia appena il corridoio rimase vuoto –perché Weasley e non me?? Cosa ha lui più di me???-.

Lei era sconvolta. Non parlava.

-io ti amo, Hermione, e tu cerchi di ignorare questa cosa-

Mi stavo rendendo ridicolo, ma non m’importava. Velocemente la attirai a me e la baciai con forza. Il suo sapore era meglio di come l’avevo sempre immaginato…

-addio Hermione-

Mi puntai contro la bacchetta e pronunciai solo due parole: Avada Kedavra.

Addio Hermione. Non potevo averti.

  
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