Tu sei tutto quello che ho sempre desiderato.
Non posso fare a meno di amarti.





Il mio mentore e punto di riferimento, il migliore alleato per condividere il fardello che l’intero mondo magico ha posato sulle mie spalle. L’uomo che per primo ha guardato oltre la facciata del “Sopravvissuto”. L’unico collegamento con i miei genitori.

Dal primo giorno che ti ho visto, che i tuoi occhi neri come un pozzo senza fondo hanno incrociato i miei, un brivido mi ha scosso.

Eri tutto quello che non avevo mai avuto. Una ragione per sopravvivere.

Ho avuto molti amici che mi sono stati accanto, molti maghi e streghe che mi hanno sostenuto, ma nessuno era così vitale e importante se paragonato a te.

Mi hai reso la vita un inferno, mi hai umiliato e punito. Denigrato al punto di farmi piangere e allontanato come uno scarafaggio senza importanza.

Mai, nemmeno per una volta ho creduto al tuo odio, mai ho lasciato che la disperazione ti allontanasse dal mio cuore.

Il primo sguardo che mi hai rivolto, così dissimile da tutto quelli successivi, è stato l’unico a cui mi sono aggrappato con fiducia.

In pochi attimi mi hai comunicato sorpresa, malinconia e Amore, il tuo volto esprimeva a chiare lettere il dolore che stavi provando e io ne sono rimasto rapito.

Le difficoltà che mi si sono presentate crescendo sono state molte. Il Bambino Sopravvissuto, Il Prescelto, L’icona della Luce. Avrei voluto averti al mio fianco, chiederti consiglio, lasciarmi consolare dalle tue braccia forti, ma non potevo. Dovevo essere forte per renderti fiero di me, per dimostrarti il mio valore.
La tua maschera di freddezza e di odio mi ha perseguitato in ogni attimo, ed anche se a volte scorgevo una scintilla di rimpianto a questa messiscena che portavi avanti, oltre a rafforzare le mie convinzioni mi ha spronato.

Non potevo deluderti.
Non potevo lasciarti nelle mani di quello psicopatico.
Se era in mio potere salvarti dovevo farlo ad ogni costo.

E finalmente sono stato pronto a liberare il mondo dalla malvagità di quell’essere, dopo averlo affrontato ogni anno, dopo aver pianto per le persone care che mi ha strappato via, l’ho ucciso.
Senza degnare di uno sguardo il corpo dell’ex mago vivente più potente temuto da tutti che cadeva, sono corso da te.

Hai cercato si scacciarmi e di allontanarti da me, il tuo viso finalmente trasmetteva una serenità che avevo visto solo sui volti dei morti.

Mi sono aggrappato al tuo braccio, finalmente eravamo liberi e non potevo lasciarti andare, non potevo lasciarti con quelle ferite che solcavano il tuo corpo, non potevo perderti di vista.

Con tutte le volte che mi hai salvato, che hai vegliato su di me per ogni prova che ho dovuto affrontare, per ogni tranello che Voldemort cercava di tendermi, se anche non potevi o non volevi ricambiare il mio amore, volevo starti accanto.

Tu sei mio.

Più di tutto sono stato egoista, non ho avuto un’infanzia felice, non ho conosciuto i miei genitori e da subito ho avuto a che fare con dolore e sofferenza, più la guerra. Ti volevo per me. Solo per me.

Hai provato a dirmi che eri troppo vecchio per un ragazzino, un Mangiamorte e una spia, hai provato a spiegarmi che eri colui che ha rivelato la profezia portando alla morte dei miei genitori.

Immagini quanto potesse non interessarmi?

Quando i tuoi occhi finalmente mi hanno guardato con dolcezza, hai idea di quanto il mio cuore si sia gonfiato di gioia?


Ed ora mentre a notte fonda sono nel tuo letto, accoccolato tra le tue braccia, come un bambino piccolo anche se ora sono quasi un uomo, fingendomi addormentato, con un sorriso sulle labbra al ricordo di come ci siamo amati in preda alla passione, sento il mio cuore che impazzisce.

Posi un bacio sulle mie labbra.
Socchiudo gli occhi e ti sussurro: “Ti amo Severus.”


Non posso fare a meno di amarti.
Sei tutto quello che ho sempre desiderato.