Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: telesette    17/12/2011    3 recensioni
Che cosa sta succedendo a Konoha ? Per quale assurdo motivo tutte le donne, dalle giovani kunoichi alle più attempate signorine e madri di famiglia, sembrano preda di una passione erotica incontrollabile ? Quale nesso sussiste tra l'irresistibile profumo "Shuriken N°5" e la misteriosa esplosione di ninfomania che sembra aver colpito l'intero villaggio ? Saranno Neji e Tenten a cercare di risolvere questo complicato mistero...
NOTA:
gli accenni Yaoi sono presenti solo nell'ultimo capitolo!
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vista dall’esterno, la fabbrica sembrava proprio una normalissima fabbrica. I cancelli erano chiusi e, a giudicare dal rumore proveniente dall’interno, non c’era alcun dubbio che le macchine stessero producendo a pieno ritmo. Una fila di carri si fermava regolarmente davanti all’ingresso, caricando gli scatoloni destinati alla vendita, e nulla lasciava intendere che ci fosse sotto qualcosa di poco chiaro.
Nascosto dai cespugli, Neji poté osservare chiaramente i dintorni e studiare meglio la situazione per capire come muoversi. In giro non c’era nemmeno una guardia, cosa piuttosto strana in effetti, ma tutto sommato non ci voleva molto ad intuirne il motivo.

- Più astuti di quanto pensassi - mormorò il ragazzo sottovoce. - Una fabbrica senza sicurezza, dove chiunque può avvicinarsi ed entrare indisturbato, è l’ideale per sviare i sospetti: niente sorveglianza, niente da nascondere… Almeno in apparenza!

Una volta attivato il Byakugan, più nulla poteva nascondersi agli occhi di Neji.

- Proprio come pensavo - esclamò. - Telecamere, sistemi di sicurezza interni e sensori di allarme a infrarossi… Un po’ troppo, per una semplice fabbrica di profumi!

Con l’abilità dettata dall’esperienza, Neji riuscì ad eludere le difese e a penetrare nella fabbrica senza problemi. Una volta all’interno, non fu certo un problema per lui  riuscire ad orientarsi: grazie al Byakugan infatti, poté visualizzare la planimetria dell’intero edificio e dirigersi verso il cuore della fabbrica a colpo sicuro. Senza farsi notare dalle telecamere e dai fasci di luce a infrarossi, Neji si ritrovò dunque al piano sopraelevato di una grande stanza rettangolare. Qui dentro vi era un’incredibile attività, circa sei o sette metri più sotto al punto in cui lui era sbucato, e decine di persone erano appunto indaffarate attorno a degli enormi recipienti colmi di liquido. Neji si affacciò al bordo di una ringhiera metallica e osservò attentamente: non c’era dubbio che quei recipienti contenessero il micidiale afrodisiaco e, cosa ancora più importante, il suo creatore non poteva essere troppo lontano.

- Allora, a che punto siamo con la produzione?

Messo in allarme dal suono di quella voce, Neji rimase nascosto ad osservare la scena. A parlare era stato un individuo magro, con due occhi scurissimi e i capelli grigi arruffati. Costui era appena entrato nel laboratorio e, subito dopo aver indossato di fretta un camice bianco, si fece avanti tra gli uomini indaffarati i quali si accinsero ad aggiornarlo sul loro lavoro.

- Tutto come previsto, professor Sekkusu - rispose uno dei presenti, mettendo una cartelletta aperta nelle mani del nuovo arrivato. - La richiesta dello “Shuriken N° 5” aumenta notevolmente, la nuova formula funziona meglio del previsto, nessuna donna a Konoha può resistere al nostro prodotto!
- Molto bene - sorrise il professore, riconsegnando i documenti al suo sottoposto e gingillandosi soddisfatto con un sottile bastone da passeggio. - Il mio piano procede meglio di quanto sperassi, non pensavo che seminare il caos in un paese di ninja sarebbe stato così facile…
- Le kunoichi sono in gamba ma si tratta pur sempre di donne - osservò l’altro con una smorfia. - Nessuna donna è in grado di resistere alla vanità!
- Lo so - tagliò corto il professore seccato. - Il progetto infatti è una mia idea, vedi di ricordartelo, imbecille!

Nascosto nell’ombra, Neji si sfregò il mento con l’indice e strinse gli occhi pensieroso.

- Molto interessante - mormorò. - Finalmente comincio a vederci un po’ più chiaro, ma devo ancora scoprire cosa…
- Uuuaaarrrggghhh !!!

Un ruggito spaventoso e un movimento alle sue spalle, Neji si scansò appena in tempo per evitare di fare la stessa fine della ringhiera. Quest’ultima infatti era stata appena divelta, come se fosse cartone, da un energumeno in possesso di una forza incredibile. L’urlo di quest’ultimo, assieme al rumore delle sbarre sul pavimento sottostante, mise l’intero laboratorio in allarme… Purtroppo lo Hyuga era stato appena scoperto.

- Ma bene - esclamò il professore, sollevando lo sguardo. - Vedo che abbiamo visite… Kuno, per favore, fai tu gli onori di casa al nostro ospite!
- Con molto piacere, professore - rispose l’energumeno, deformando il volto in un ghigno terribile. - Adesso ti sistemo io, microbo!

Neji restò impassibile e si preparò a neutralizzare l’avversario con il suo Juken. Tuttavia quel grosso bestione era tutt’altro che sprovveduto: era riuscito ad avvicinarsi a lui di soppiatto e, ad uno sguardo più attento, Neji poté vedere chiaramente la grande quantità di chakra che scaturiva dal suo corpo; costui era in grado di concentrare quell’energia nel palmo delle mani e rendere i suoi colpi ancora più micidiali; per quanto fosse tecnicamente preparato, Neji doveva stare attento ( un semplice tocco sarebbe stato senza dubbio fatale ).
Kuno falciò l’aria davanti a sé, rilasciando una scia luminosa che Neji riuscì ad evitare per un soffio. Lo Hyuga schivò il colpo e rispose ma, prima che le sue dita andassero a chiudere i canali del chakra, l’altro gli afferrò il polso con una velocità impressionante.

- Ma cosa…
- Sei finito!

Il pugno violentissimo di Kuno investì Neji in pieno torace, facendolo boccheggiare per l’improvvisa mancanza di fiato. Il giovane sputò un leggero fiotto di sangue e si ritrovò scaraventato all’indietro da una forza micidiale. Per un lungo attimo interminabile, il suo corpo intorpidito sembrò galleggiare nell’aria senza peso, poi improvvisamente la forza di gravità lo fece ricadere a piombo e, dopo aver toccato duramente il suolo con uno schianto, il dolore fu sostituito dall’annullamento dei sensi… poi più nulla!

 

***

 

Aprendo gli occhi lentamente, Neji si ritrovò legato mani e piedi ad una sedia. Naturalmente provò subito a liberarsi ma, per qualche strano motivo, il suo chakra era come svanito nel nulla.

- Fatica sprecata, ragazzino - disse una voce in tono sarcastico. - Grazie al siero che ti ho iniettato mentre eri svenuto, le capacità che ti permettono di controllare e impastare il chakra saranno inservibili per un bel po’!

Alzando gli occhi davanti a sé, Neji incrociò dunque lo sguardo folle e terribile del professor Sekkusu e quello dello scagnozzo che lo aveva tramortito.

- Credevo che i ninja di questo villaggio fossero degli ossi molto più duri - osservò il professore, inarcando un sopracciglio. - Devo dire che sono piuttosto deluso, forse il mio cliente sopravvaluta le vostre capacità, dopotutto…
- Ma di che diavolo state parlando?
- Attento a te, signor ficcanaso - ribatté il professore, premendo forte la punta del suo bastone contro la spalla sinistra di Neji. - La troppa curiosità ti ha cacciato in questo guaio!

Neji ingoiò quel commento sprezzante, maledicendo la sua sventatezza. Non aveva considerato infatti la possibilità di trovarsi di fronte un avversario come il bestione che lo aveva ridotto in quello stato e, seppur a malincuore, non poteva che prendersela con sé stesso.

- Il vostro gioco è stato ugualmente scoperto - disse lo Hyuga a denti stretti. - Non appena l’Hokage verrà messo al corrente della situazione, i ninja di Konoha raderanno al suolo questo posto come niente!

Sia il professore che il suo aiutante scoppiarono a ridere fragorosamente e di gusto.

- I ninja di Konoha, ha detto - sghignazzò Kuno con voce orribile.
- Dopo tutto quel sesso, sarà già tanto se riusciranno ancora a respirare… Ben presto a Konoha non ci sarà più un solo shinobi in grado di reggersi in piedi e le kunoichi saranno talmente ossessionate, dal desiderio e dal bisogno di essere appagate, che non avranno in testa altro all’infuori di quello!
- Dunque era questo lo scopo di quel dannato profumo: trasformare Konoha in un covo di ninfomani per rendere innocui gli abitanti, è così ?
- Bravo, ci sei arrivato - concesse il professore con un ampio gesto della mano. - Da quando ho creato il Nymphored, un afrodisiaco perfetto e irresistibile per le donne, mi sono subito chiesto se poteva essere impiegato come arma di annientamento… E guarda caso, una volta illustratogli il mio progetto, Orochimaru è sembrato molto entusiasta all’idea di adoperarlo su quelle oche senza cervello delle vostre kunoichi!
- Orochimaru, hai detto ?!?

Neji non riusciva a credere alle sue orecchie. Ora tutto era fin troppo chiaro, solamente quel viscido di Orochimaru poteva architettare un piano così perverso per neutralizzare l’intero villaggio senza colpo ferire.

- Ormai il piano sta per volgere alla sua fase finale - proseguì il professore. - Tra meno di ventiquattr’ore infatti, Orochimaru in persona sarà qui per prendere possesso del Villaggio della Foglia… E io avrò a disposizione centinaia di cavie umane per i miei esperimenti, questo era l’accordo!
- Bastardo!

Neji era semplicemente disgustato, da quell’individuo e dal suo cinismo. Il pensiero degli abitanti di Konoha, vittime incoscienti dei propri istinti animali, era peggio di qualsiasi altra cosa: tutti i suoi amici, conoscenti… L’Hokage stessa, persa nella ninfomania assieme a tutte le altre donne, ed ogni ninja del villaggio troppo sfinito dal sesso per poter combattere.
Improvvisamente, da uno dei corridoi adiacenti il laboratorio, si udì risuonare un allarme. Qualche altro ficcanaso si era evidentemente intrufolato nella fabbrica e, osservando le immagini sul monitor, era possibile vedere l’intruso che le telecamere stavano inquadrando: una kunoichi con i capelli castani raccolti in due buffi codini che, armata di un lungo bastone da combattimento, aveva spedito a nanna ogni uomo presente nella fabbrica… e stava puntando dritta verso il laboratorio.

- Tenten - esclamò Neji, riconoscendola.
- Strano - osservò il professore, grattandosi il mento. - Ero convinto che ogni ragazza di Konoha fosse stata resa inoffensiva dal mio profumo… Oh beh, poco male: una spruzzatina di Nymphored concentrato e farà la stessa delle altre!
- Non ti illudere - ribatté Neji. - Prima che tu possa spruzzarle addosso quella porcheria, ti avrà già spazzolato la schiena col bastone almeno quattro o cinque volte di fila!
- Ma davvero? Allora non ti dispiacerà se prendo qualche piccola precauzione

 

***

 

Come Tenten irruppe nel laboratorio, sfondando la porta con un calcio, il professor Sekkusu la salutò con un sorriso sornione dipinto in volto.

- Benvenuta - esclamò. - E sì che ho rinnovato le scorte ai negozi meno di un’ora fa… E’ dunque così grande la richiesta del mio profumo?
- Taci, disgraziato - rispose Tenten acida, brandendo minacciosamente l’arma davanti a sé. - Aspetta solo che ti metta le mani addosso e rimpiangerai di non aver fabbricato del disinfettante!
- Ah, ne sono certo - fece il professore impassibile. - E dimmi, come pensi di impedire al mio assistente di nuocere al tuo compagno?

Così dicendo, Sekkusu indicò alle sue spalle e… Tenten si accorse con orrore che le mani del gigantesco Kuno erano pronte a spezzare il collo di Neji come niente.

- Tenten - esclamò lo Hyuga, senza battere ciglio. - Non ti preoccupare per me, colpisci quel pazzo!
- Io personalmente non l’ho mai provato - disse il professore con fare ironico. - Ma dicono che il collo rotto sia estremamente nocivo per la salute… Comunque, se hai intenzione di colpirmi, dubito che Kuno avrà la mano leggera col tuo amico ficcanaso!
-
Non ascoltarlo!
- Zitto - ruggì Kuno, rafforzando la stretta sul mento di Neji.

Tenten esitò: un solo movimento e Neji sarebbe morto davanti ai suoi occhi, vittima di quell’immenso farabutto; doveva scegliere tra la vita del suo compagno e le sorti dell’intero villaggio, ma in entrambi i casi il prezzo era troppo alto…

- Allora? - incalzò Sekkusu.

Il bastone scivolò dalle mani di Tenten e, chinando il capo con rassegnazione, la ragazza  rimase immobile. Neji non riusciva a credere ai suoi occhi, l’unica speranza era svanita, Sekkusu sorrise soddisfatto e si avvicinò alla kunoichi per spruzzarle in faccia il suo micidiale afrodisiaco.

- Fermati, maledetto - gridò lo Hyuga sconvolto.

Troppo tardi. Non appena la sostanza la avvolse in una nuvola di fumo, Tenten crollò a terra in ginocchio respirando affannosamente. Sekkusu fece segno al suo scagnozzo che ormai non c’era più motivo di preoccuparsi, cosicché quest’ultimo lasciò andare Neji senza discutere.

- Non ti preoccupare, Kuno: con la dose concentrata che le ho spruzzato addosso, questa stupida sentirà un desiderio irrefrenabile per almeno sei ore!

Come a conferma delle sue parole, Tenten sollevò la testa con aria assente e, una volta incrociato il volto di Neji davanti a sé, i suoi occhi parvero come illuminati. Sotto lo sguardo divertito del professore e del suo aiutante, Tenten si gettò ad abbracciare il compagno baciandolo avidamente sulle labbra. Lo Hyuga era distrutto da quanto stava accadendo: ancora una volta Tenten era caduta sotto gli effetti di quell’intruglio e questa volta non poteva nemmeno provare a fermarla; legato com’era su quella sedia, non poteva nemmeno cercare di sottrarsi ai suoi baci e alle sue effusioni; ben presto, quando il desiderio avrebbe raggiunto il culmine, Tenten sarebbe passata a ben altro… e a quel punto non ci sarebbe stato più nulla da fare.

- Perché sei venuta, senza aspettare l’antidoto? - pensò il giovane disperato. - Eppure io e Sakura ti avevamo detto che era pericoloso… Perché non ci hai dato ascolto ?!?

Ma i pensieri del ragazzo, mentre le lacrime gli scorrevano dolorosamente lungo le guance, erano offuscati dal calore della ragazza che continuava a baciarlo senza alcuna inibizione. Che Tenten volesse fare l’amore con lui, non per scelta bensì per effetto di una droga da laboratorio, era una cosa insopportabile da accettare eppure stava accadendo. Tenten gli aveva già sbottonato la giacca, così da massaggiarlo insistentemente sui pettorali, e ormai era chiaro che non sarebbe mai riuscito a riportarla in sé.

- Andiamo, Kuno - esclamò il professore. - Ci sono ancora un po’ di cose da sistemare, prima dell’arrivo di Orochimaru, lasciamo pure un po’ di intimità ai nostri giovani ospiti… Tanto saranno troppo occupati a spassarsela, per poter costituire un problema nelle prossime ore!
- Come vuole lei, professore - rispose l’altro obbediente.

Non appena i due mascalzoni uscirono dalla stanza, e avvertendo distintamente lo scatto metallico della porta chiusa alle sue spalle, Tenten aprì gli occhi e cambiò subito espressione.

- Finalmente - esclamò la kunoichi, respirando a fondo per ricomporsi. - Uff, per un attimo ho temuto che avessero intenzione di rimanere lì a guardare… Allora sì che sarebbe stato un guaio!
- Te… Tenten, ma tu… - balbettò Neji, a bocca aperta per lo stupore. - Tu stavi
fingendo?
- Ma certo, è ovvio - confermò la kunoichi con un sorriso. - Aspetta, ti libero subito!
- Ma allora tu… Sakura… l’antidoto… Vuol dire che…
- Scusami - mormorò lei, arrossendo. - Non avevo altra scelta, era l’unico modo per impedire che ti rompessero il collo… Non potevo rischiare, cerca di capire!
- Ma io… ma tu… cioè, era tutto…
- Neji, ti ho appena chiesto scusa - insistette Tenten, probabilmente fraintendendo la confusione dell’altro. - Dovevo convincerli ad abbassare la guardia, che altro potevo fare?
- No certo, hai… Hai fatto bene, sei stata molto… molto convincente!

Come Tenten gli liberò i polsi, Neji recuperò in fretta il suo proverbiale autocontrollo. La situazione era troppo seria per perdersi in simili quisquilie: Orochimaru stava per arrivare a Konoha, convinto che tutti erano troppo impegnati in piacevoli attività per organizzare una qualsiasi difesa; l’unico modo per fermarlo, ed impedirgli così di assumere il controllo totale, era quello di neutralizzare gli effetti del profumo al resto del villaggio.

- Tenten, quanto antidoto è riuscita a preparare Sakura?
- Purtroppo è riuscita a sintetizzare solo una dose, la stessa che mi ha fatto inalare prima di venire qui, non c’era tempo per prepararne dell’altro…
- Dannazione - imprecò Neji. - Se almeno fossimo in grado di prepararne abbastanza per svegliare gli altri, prima dell’arrivo di Orochimaru, forse avremmo ancora una possibilità!
- Beh, veramente - fece dunque Tenten, estraendo dalla tasca un foglio di carta. - Questa è la formula che Sakura ha messo a punto, dopo aver analizzato il profumo: a quanto pare, in quanto sostanza composta per la maggior parte da materia organica, l’antidoto può essere ricavato dal prodotto stesso; infatti Sakura non ha dovuto far altro che miscelare e ripartire il contenuto della boccetta, per ottenere quello che ha dato a me!

Gli occhi di Neji si illuminarono.

- Se è vero quello che dici, forse abbiamo la soluzione a portata di mano - osservò. - Questa stanza è piena zeppa di tonnellate di profumo concentrato, sarà sufficiente applicare le istruzioni di Sakura e avremo antidoto a sufficienza per vaccinare l’intero villaggio!

( continua )

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette