Capitolo
II
Alla
fermata dell’autobus
King’s
Cross era la vecchia stazione di Londra.
L’avevano
abbandonata dopo che ci fu un attentato, ma non vi erano state bombe, ne
sparatorie.
E
stranamente nessun uomo, donna o bambino che fosse, non sopravisse alla
tragedia. E i loro corpi erano solo accasciati al suolo senza ferite, con il
viso stravolto dal dolore.
Non
l’avevano più utilizzata con la speranza che quel spaventoso ricordo se ne
andasse.
Babette,
la nonna di Noelene, ancora si ricordava il dolce profumo del negozio di
caramelle dove solitamente aspettava l’arrivo di suo padre.
Noelene
però non ci aveva mai messo piede, non fino il giorno in cui si era ritrovata
in un posto oscuro, e spaventosamente pieno di strane e fugaci immagini.
E
ora, lei, non capiva perché sua madre la stava trascinando via di casa, senza
lasciarla salutare suo fratello Clay e suo padre.
“Dove
andate?” aveva chiesto il ragazzo senza distogliere lo sguardo dalla
televisione. “Fra un paio d’ore torniamo.” Fu la fredda risposta della
donna.
Ma
una volta fuori dalla città, e nel bel mezzo della campagna, la signora Bleecky
parcheggiò la macchina.
“Scendi
e prendi la valigia.” Si era accesa una sigaretta, “Aspetta l’autobus e di
che devi andare a Villa Rosa.” Si sporse dal finestrino guardando con noia la
figlia, “Tieni un po’ di soldi.”
E
poi via.
Non
l’aveva nemmeno salutata.
Noelene
però, non si mise a piangere e si sedette lentamente sulla polverosa strada,
prima o poi sarebbe passato l’autobus.
E
Clay sarebbe andato a riprenderla subito...sospirò.
Poi
la vide.
Una
figura nera che correva verso di lei, i lunghi capelli biondi che si muovevano a
contatto con l’aria.
Incitava
una ragazza rossa di correre. “Corri! Siamo quasi arrivate! Corri Ginny!”
l’accento straniero era quasi mascherato dal fiato corto e dalla voce
strozzata.
La
rossa oltrepassò Noelene, e la bambina poté notare che in realtà era un
fantasma. Ma la bionda era rimasta indietro.
Gli
occhi sgranati dal terrore, e le mani che s’allungavano in avanti.
“BILL!”
La
voce carica di disperazione e orrore.
Una
luce verde e la giovane donna che cadeva a terra.
L’autobus
arrivò in quel momento.
Noelene salì e con velocità si sedette. Premendo il volto sul finestrino osservò ancora la lunga distesa del campo di grano. Ma della bionda nessuna traccia.