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Autore: Duffone    18/12/2011    2 recensioni
Premessa: tutto ciò che dice, fa e pensa Ellie sarà di un altro colore, per distinguerlo dal resto!
"Sei bello, cazzo. Sei bello in ogni tuo piccolo gesto. Mi piaci quando prendi il mio viso tra le mani, quando mi baci delicatamente, quando ti preoccupi per me. La tua voce è migliore di qualsiasi canzone che abbia mai ascoltato, ormai è diventata la colonna sonora della mia vita. Sei bello quando mi guardi e sorridi con la sigaretta che penzola dalle tue labbra. Mi piaci anche quando sei arrabbiato, quando ce l'hai con il mondo o solo per colpa mia. Sei bello in tutto ciò che fai, quando suoni la chitarra oppure quando canti. Sei bello in tutti quei gesti che negli altri nemmeno noto! Io voglio stare con te, lo voglio con tutto il cuore!"
"Restarono abbracciati fin quando Ellie non si addormentò grazie alle carezze di Axl. Dopo di che, anche lui cercò di dormire, ma non ci riusciva. Ellie era troppo bella, non voleva perdersi neanche un attimo di lei, la voleva con tutto sé stesso ma sapeva benissimo che non poteva. Non doveva, eppure non riusciva a fare a meno di lei.."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vedi, così si fa il re maggiore..-.

-Oh.. Ma aspetta, adesso come faccio a tornare al si maggiore?-

-E' semplice, sposti le dita così. Non è difficile-

-Ok.. Penso di aver capito!-

Era strano per Ellie, finalmente aveva tra le mani una chitarra e la suonava grazie alla persona che gli piaceva. Pensava di vivere un sogno...

-Comunque, ti piacciono le nostre canzoni?-

La ragazza aveva smesso di suonare e avvampò. Si era accorto che aveva comprato il loro disco.

-Non so a cosa tu ti riferisca-

-Dai, lo so che hai comprato il nostro disco!-. Il suo sguardo cambiò dall'essere felice ad essere malizioso.

-No, veramente non so cosa tu stia dicendo! Non mi piace la musica che fate..-

Tutti potevano capire che mentiva, non ne era capace infondo.

Izzy iniziò a farle il solletico, -Se non mi dici che l'hai ascoltato non smetto!-, Ellie incominciò a ridere: soffriva troppo il solletico!-Ma non ho ascoltato niente, io!-. Il ragazzo continuò e tra poco Ellie non cadeva dalla scogliera -Ok ok.. Ho comprato il disco ma non l'ho ancora ascoltato. Per favore, smettilaaaaaaaaa!- biascicò; aveva le lacrime agli occhi.

-Il sole è tramontato, che ne dici di tornare a casa?-

-No, voglio dormire qui, sulla spiaggia.-

-Stai scherzando?- e le tese una mano per aiutarla ad alzarsi, ma lei sembrava non voler minimamente muoversi da lì.

-Ti prenderai l'influenza, di nuovo!- cercò di convincerla, ma era irremovibile.

-No.-

-Capricciosa-

-Permaloso-

-Altezzosa-

-Esaltato-

-Stupenda-

-Testardo...Eh? Cosa hai detto?- si voltò di scatto per vedere se aveva detto sul serio.

-Che sei stupenda-

-Lecchino-, e girandosi gli fece una pernacchia.

-Non lecco nessuno, io! E' semplicemente la verità..-

-Allora rimaniamo qui-

-Uff, va bene! Sono troppo buono...-

-Sì, adesso ti assaggio così sentiamo se sei veramente buono.- e detto questo lo abbracciò e iniziò a mordergli il collo.

-Così non vale però-

Risero e rimasero così fin che anche le ultime stelle furono visibili, ma quando erano insieme il tempo non contava.

 

----

Seduti al loro solito posto, con due boccali di birra sul tavolo, c'erano due ragazzi che si conoscevano bene, che avevano passato dei momenti indimenticabili insieme.

Lei era bella quanto selvaggia. Non apparteneva a nessuno se non solo a sé stessa. Una ragazza che non ha mai trovato l'amore e quindi si rifugiava in un garage molto conosciuto dal ragazzo che le sedeva di fronte.

-Ancora non ci credo che sei qui..- iniziò a parlare titubante il ragazzo.

-Mi dispiace averti scosso così, ma sono felice di vederti. Non vi ho mai dimenticati, sai?-

-Anche noi..- rispose Slash, anche se non era sicuro di quello che diceva. Per lui e Axl, Michelle e la sua amica Melissa hanno rappresentato tanto, ma non era sicuro che fosse così anche per gli altri. -Melissa come sta?- aggiunse.

-Mm.. Bene, penso..-. Bevve un piccolo sorso di birra. -Sono felice di averti visto-

-Vuoi anda..- non finì perche Michelle sussurrò -portami da Axl, per favore-

Rimase qualche secondo stordito, quando si alzò, prese la mano della ragazza e uscirono dal bar, mentre il cameriere urlò -dovete pagare il conto! Tornate qui!-

 

 

My Michelle. La sua Michelle era proprio lì davanti a lui. Era proprio come se la ricordava, bella e selvaggia, come le loro notti passate nel garage a fare sesso e scoprirsi piano piano. Quante cose si sono detti tra una birra e l'altra? Si sono conosciuti per caso e hanno scoperto di appartenersi, non per sempre, ma quel poco che bastava per far star bene sia l'uno che l'altro. La ragazza che aveva bisogno di amore e l'unica cosa più vicina che avesse trovato a quel sentimento era proprio la sua relazione con Axl.

-Michelle..-. Era sempre stato protettivo con lei, infatti allargò le braccia e lei corse verso il suo Axl.

-Hai trovato qualcuno che puoi chiamare tuo?-

-Oh, quella canzone è così..così bella! Direi perfetta- disse Michelle staccandosi dal petto di lui.

-Ok, io me ne vado! E Steven viene con me.- interruppe Slash che si sentiva fuori luogo, ma soprattutto sapeva che quei due avevano molto da dirsi.

-Ciao Slash e grazie ancora-

-Tranquilla Michy-

-Ma perchè devo venire anche io?- disse Steven piagnucolando.

-Tu vieni e stai zitto!-. Lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dalla loro casa.

Michelle si sedette sul divano e Axl la raggiunse. Dopo un momento di silenzio, il rosso precisò -Non mi riferivo alla canzone-

-Ah..Beh, no- rispose sorridendo. -Figurati se una come me riesce a trovare qualcuno-.

La abbracciò. Non ci poteva credere che era ancora lì tra le sue braccia, come ai vecchi tempi.

 

 

----

Izzy si era addormentato sulla coperta che aveva preso andando a casa.

Ellie invece non riusciva a dormire, troppe cose per una sola giornata. Era seduta sulla scogliera che cercava di suonare i quattro accordi che aveva imparato nella giornata. Doveva allenarsi se voleva impararla a suonare bene.

Re, Si, Re, La, Re, Sol poi di nuovo La ed infine Si.. Non era male, era un suono accettabile.

 

There wasn't much in this heart of mine
There was a little left and babe you found it

 

Stava canticchiando a bassa voce quando una voce la fece trasalire

-Cantala di nuovo, non era male-

Izzy si era appena svegliato e aveva sentito tutto.

-No, mi vergogno! Non ho una bella voce, dai-, continuava a guardare verso l'oceano per non incontrare gli occhi del moro. Lui, però, si sedette vicino a lei e le prese il viso tra la mani.

-Neanche a me piace la mia voce, in realtà c'è un rapporto odio-amore, non sapevo se agli altri poteva piacere o meno ma almeno ho avuto il coraggio di tirarla fuori. E, sinceramente neanche adesso mi capacito di come possa piacere. Non è difficile, non sei davanti a un migliaio di gente, ci sono solo io e qualche pesce.-

Ellie rise, più per l'agitazione che per la battuta. Non riusciva a cantare davanti a qualcuno tanto meno davanti a una persona che lo faceva per lavoro.

-Ti prego!- la implorò.

Lei canticchiò di nuovo quei versi timidamente.

-Mi piace! Bello! Wow-

-Ma non è così bello, sono solo due frasi che mi sono venute in mente-

Il moro prese una sigaretta, stava di sicuro pensando.

-Perché non ti piace la tua voce? E' qualcosa di meraviglioso, è strana ma calda, infonde sicurezza; è ruvida ma allo stesso tempo sa essere dolce come il miele. Non pensare di non poter piacere alla gente, tu.. tu sei più perfetto di quanto credessi!

-Posso considerarmi un Dio, allora?-

-Adesso non esagerare... Sei semplicemente Izzy Stradlin-

-Semplicemente...-

Rimasero in silenzio a fissare l'oceano fin quando il sole non iniziò a sorgere.

Izzy le cinse le spalle quando si accorse che si era addormentata. Rimase a fissare l'orizzonte fin quando il sole non sorse del tutto, poi prese in braccio Ellie e la portò fino a casa.

 

 

----

Il sole era già alto quando Ellie aprì gli occhi. Si trovava nella stanza di Izzy, ma lui non c'era, come al solito si era alzato prima di lei. Si stiracchiò lentamente e si avviò verso la cucina, pensando di trovarci qualcuno, ma in casa era da sola.

Avevamo un'intervista! Fai come se fossi in casa tua..” così c'era scritto nel biglietto attaccato al frigorifero.

Prese il disco e lo guardò: chi è quel malato che ha voluto mettere una croce con dei teschi? E' assurdo, chi mai avrebbe comprato un disco del genere? Beh, lei di sicuro.

Appena lo ascoltò la chitarra di Slash invase la stanza: Welcome To The Jungle era appena iniziata, e non era niente male.

Ascoltò tutto il disco e cercò di capire ogni singola parola e associarla a qualche evento della vita di quei cinque pazzi, ma riuscì solo a comprendere il perchè del successo di quella band: erano fenomenali. Avevano energia da vendere, erano perfetti, si sentiva che erano affiatati.

   
 
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