*Appena uscita da quella strana stanza, Hermione si mise alla ricerca della sua camera, e dopo un po' finalmente la trovò.
Il caro vecchio Lucius gli aveva detto di dire a Draco di raggiungerlo, ma come avrebbe reagito lui a sapere che girovagava indisturbata per casa sua?
Ma al diavolo!
Lei si era persa... poi era stata curiosa, e... Non l'aveva mica fatto apposta!
O si?
In fondo era una proposta piuttosto allettante quella di scoprire i segreti di una serpe che era stata per lei un libro totalmente blindato ai tempi della scuola.
Un tozzo di pane per un affamato, quell'occasione per la sua curiosità e bramosia di sapere.
Ora era sulla soglia di camera sua, a fissare un punto imprecisato e a pensare.
Non ci è dato sapere a cosa, le vie che partono dall'immaginazione umana sono lunghe, imperscrutabili, ingannevoli.
I vestiti ancora poggiati sul candido giaciglio della ragazza, intatti.
Ad un tratto il Lord spuntò alle sue spalle.
Era vestito di tutto punto, pronto per la prossima uscita.
Vesti da mago, eleganti, pompose, ma non eccessive.
Lei sussultò nel sentire il respiro caldo e pacato del giovane sul suo collo, si girò, lui la guardava neutrò e, rompendo il velo di silenzio che avvolgeva l'ambiente, parlò per primo in tono severo:
-Non sei ancora pronta, Mudblood? Ti avevo chiaramente detto di non opporti, tanto alla fine usciremo lo stesso, quindi meglio che evitiamo perdite di tempo inutili, no?
Lei lasciò perdere l'acidità dell'ex Serpeverde, e cercando di essere il più disinvolta possibile, ma con un groppo in gola, non rispondendo alla domanda retorica, esordì
-T-tuo padre mi ha detto di dirti che devi raggiungerlo.
Il giovane parve stupido da quell'affermazione, la Mudblood aveva scoperto dove si trovava il suo genitore?
E soprattutto perchè era lì?
Sbattè un paio di volte le palpebre, come a constatare che non si trattasse di un sogno, e poi si decise a parlare, ma fu più brutale di quanto avesse realmente desiderato
-Come ti sei permessa a girovagare per casa mia, Mudblood?!
Hermione parve scossa da quel tono di voce, tuttavia rispose a tono tentando di giustificarsi
-Io mi sono persa, poi una porta scarlatta è comparsa e...
-E tu hai pensato bene di entrare!
La interruppe infastidito Draco, non gli piaceva che invadessero i suoi spazi.
-Ero curiosa!
-Non è una buona scusante, dovrai imparare a frenare la curiosità in futuro, porta tanti guai.
Di quelle parole la ragazza non comprese molto, si limitò ad annuire senza capire, perchè era troppo concentrata su due sole parole: "in futuro".
Già, non avevano mai parlato di futuro, e che motivo ne avevano?
Non li legava un legame affettivo, o almeno loro non ne erano a conoscenza, allora, cosa li univa in realtà?
Stava per chiederselo in modo più approfondito, anche se non era sicuro, anzi, quasi impossibile che orgogliosa com'era avrebbe trovato una risposta, ma venne interrotta dall'altro, che ora era decisamente più calmo e la incitava a vestirsi.
-Davanti a te?!
Chiese di scatto, nervosamente, la ragazza.
-Bè, non credo che sia un problema, dato che conosco così bene il tuo corpo che è tutto impresso nella mia testa.
Disse placido, alludendo chiaramente alle volte che avevano avuto rapporti non proprio casti.
A quelle parole le gote dell'ex Grifondoro si tinsero di un leggero rosso carminio, cosa che strappò un sorriso dalla pungente espressione della serpe.
Dunque senza proferir parola alcuna e senza più commentare, Hermione piano piano si spogliò, tentando di apparire il più sicura possibile mentre gli occhi del fanciullo saettavano sul suo corpo ben proporzionato e lei a ogni sguardo provava sempre più imbarazzo, misto a un lieve pizzico di piacere perchè poche persone l'avevano guardata così quando era ancora una ragazzina acerba e si perdeva dentro la divisa di varie taglie più grande, come una tartaruga nel suo guscio, a voler celare le sue forme allora minute...
Con più velocità indossò i bei vestiti che fino a poco prima erano poggiati sul materasso.
Vesti da maga, eleganti, dello stesso stile di quelli di Malfoy.
Pensava che secondo lui lei avrebbe dovuto sentirsi onorata, da Mudblood qual'era, a indossare vestiti tanto ambiti dalle fanciulle dal sangue puro, e il suo volto, che era sempre un libro aperto, assunse un velo di malinconia e amarezza: non avrebbe mai potuto essere ciò che lui voleva, ovvero una purosangue, ma perchè si preoccupava di essere ciò che lui gradiva?
Turbata da questa considerazione seguì il ragazzo, che la condusse su una carrozza magica, fine, lussuosa, ma senza lo stemma dei Malfoy.
Non sapeva perchè l'aveva notato, ma si ritrovò a comprendere che non poteva, uno del suo rango, farsi vedere in compagnia di una sanguesporco come lei...
Si sbagliava.
Anche perchè la cosa che rendeva Draco così affascinante agli occhi della fauna femminile era anche il fatto di essere intoccabile.
Tutto ciò che faceva o diceva veniva poi lavato via con il denaro e il potere, e si sa, chi ha il primo ha per diritto anche l'altro.
Riguardo al giovane, lui decise di andare a parlare a suo padre il giorno dopo, quella sera si sarebbe intrattenuto piacevolmente con la sua Mudblood, e ne era contento. 
Con un colpetto al finestrino dato dal bastone da passeggio dell'ex-Serpeverde, la carrozza partì, diretta in un luogo che solo lui, per ora, era dato sapere.*