Ehy there Delilah.

Chapter one.
Quella mattina mi svegliai più rintronata del solito, era normale dopo il casino successo la scorsa notte a quello stupido rave.
Ero stata molto fortunata. Mi decisi a scendere dal letto, andai in bagno e come ogni mattina mi feci una doccia, mi asciugai i capelli poi mi vestii frettolosamente con il solito paio di jeans e la felpona di mio fratello che mi aveva regalato, ovviamente mi stava grossa ma mi piaceva comunque. Mi specchiai un attimo e mi pettinai notando le grosse occhiaie formatesi sotto i miei occhi verdi e sulla mia bianca pelle, erano i segni della notte passata, avevo dormito un ora neanche dopo essere scappata da quel bordello Ricordo solo le tante pillole, la quantità di erba che girava, io strafatta, io e Chris nel bagno, Tony arrestato, Chris e Cassie che scappano dalla polizia, Maxxie che mi riporta a casa..
Dovevo chiamare Chris, vedere dov’era e se stava bene anche se sapevo che se la sarebbe cavata con poco, come al solito. I miei stamattina erano tutti e due di turno all’ospedale, “meglio ” pensai “non avrebbero fatto domande sul mio aspetto”.
Uscii per andare a fare colazione al solito bar ad un isolato da casa mia.
Lo raggiunsi ed entrai, mi sedetti al banco ordinai una brioches al cioccolato e un cappuccino.
La televisione sopra al banco dei dolci stava trasmettendo il telegiornale della città, stavano parlando del casino della scorsa notte, a quanto dicevano le immagini c’era stato un incendio ed erano stati arrestati circa 30 minorenni per spaccio di droga, ma le indagini andavano avanti, ciò voleva dire altri casini.
Avevo una brutta sensazione.
 Pagai velocemente e uscii senza ricambiare il saluto del solito cameriere che ci provava ogni mattina da circa un anno, con me.
Tutto il college quella mattina parlava di quella notte e di quella festa a casa di uno del 3, Cook, era già stato arrestato, ma sinceramente non mi importava di lui. Entrai in classe e mi sedetti al tavolo rotondo con gli altri, lanciai uno sguardo sorpreso a Tony.
“Ma non l’avevano preso??” pensai.
 “Che diavolo ci fai qui? Non dovresti essere tra le sbarre??” Gli chiesi cercando di non farmi sentire dalla Signorina Collins.
“Mi hanno fatto uscire, gli ho fatto un di quei giochetti di psicologia inversa, basta parlare un po’ che quelli vanno in confusione e ti rilasciano” Rispose lui con il suo solito sorriso sghembo.
Tony era un mago in queste cose, aveva A in tutte le materie, sembrava il ragazzo modello, ma alla fine era un casinaro come tutti gli altri. Mi limitai ad annuire..
Notai Maxxie seduto al mio fianco come sempre, lui era quell’angioletto biondo che si era portato via la mia verginità quasi un anno fa, credevo di essere innamorata di lui quando arrivai qui, ma poi mi confesso di essere gay e che era venuto a letto con me perché era ancora diciamo “indeciso”, ora era il mio migliore amico e gli volevo un bene dell’anima
. Michelle era seduta accanto a Tony, era la sua ragazza da circa.. Sempre ..Ma lui la cornificava con chiunque ragazza gli capitasse.
Sid era la persona più adorabile di ‘sto mondo, un povero sfigatello che aveva appena trovato la ragazza giusta che poi era Cassie, che mancava al tavolo.
Sidney aveva un macchia di qualcosa sulla maglia e gli occhiali da sole sopra i suoi occhialetti da nerd, segno che non era passato nemmeno a casa per cambiarsi, e che era stato preso a botte da qualcuno
. La giornata scolastica finì e mi diressi verso casa, Chris non rispondeva ai messaggi e nemmeno alle telefonate, non avevo tempo di passare a casa sua e di Cassie, probabilmente dormivano e avevano il telefono scarico, ma ero ancora preoccupata.
Durante il tragitto scuola- casa mi accesi una sigaretta e mi misi le cuffiette.
Lanciai la sigaretta in mezzo alla strada e aprii la porta di casa.
“Delilah!! Vieni subito qui io e te dobbiamo parlare! E che cosa è questo odore di fumo!?”
Odiavo quando mi chiamavano con il nome per intero, io ero Del e basta.
“Ho fumato mamma come sempre..” La raggiunsi tranquillamente in cucina fino a che non vidi quella foto sul giornale..