Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: mey chan    19/12/2011    5 recensioni
Una partita persa e una penitenza da scontare.
Essere intorno a Sasuke per un po' di tempo, compiacendo capricci, fissazioni e frasi un po' antipatiche.
Potrà tutto ciò portare a una conclusione inaspettata?
-
“Tuttavia,” ammette, incrociando le braccia al petto “potrei concederti un’alternativa. Aumentiamo le ventiquattro ore al mio servizio e terrò la bocca chiusa. Una settimana, prendere o lasciare.”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Siamo arrivati.”

La voce di Sasuke è pacata, lenta.

Naruto, fiatone e occhi adirati, è al suo fianco.

Vorrebbe, non sa, urlare e spaccare un timpano a quel borioso che sa solo atteggiarsi a primadonna.

Perché non è stato il signorino Uchiha quello a portare due zaini.
Non è stato lui a restare in piedi perché l’autobus era pieno e naturalmente il diritto di occupare l’ultimo posto disponibile evidentemente non gli spettava. E, soprattutto, non è stato lui quello che scendendo dall’autobus ha fatto un volo che manco ai campionati ha mai visto compiere. Le guance bruciano, il naso è screpolato e la fronte corrucciata.

“Se hai finito di viaggiare con la testa vuota che ti ritrovi, puoi anche seguirmi, usuratonkachi.”

Il biondo a quell’insulto si riprende, lanciando un’occhiataccia all’altro che, solo ora nota, ha aperto il cancello e sta percorrendo l’immenso giardino della villa. Oh sì, una villa in tutto e per tutto. Non era mai stato in quella zona della città, tra l’altro molto lussuosa e con gente ricca e spocchiosa. Ammette però che l’abitazione del compagno è qualcosa di straordinario. Chissà come facevano a pulire tutte le stranze…

“Ohi, Naruto. Sbrigati.”

Promettendosi di conciarlo per le feste una volta finita quella storia, lo raggiunge in fretta, sorridendo beato.

“Senti un po’ teme, in quanti siete in questa casa così grande? Hai un fratello, giusto?”

Sasuke lo scruta, torvo.

“Al momento è all’estero.”

“Quindi ci sono solo i tuoi ad aspettarti?”

“Non sono a casa.”

“E dove-”

“E poi cos’altro, dobe? Smettila, è snervante.”

Chiude così il discorso, dandogli le spalle e avviandosi verso la porta.

Naruto gli caccia dietro un insulto, seguendolo poi dentro le mura della villa.

L’entrata già di per sé è stupenda, costata, stupito. Pavimenti lucidissimi e bianchi, pareti senza nemmeno una ragnatela, ampie finestre e scale che portano al piano superiore.

Sasuke nota il suo entusiasmo e fa mostra di un piccolo sorrisetto ironico, levandosi nello stesso tempo il giubbotto e le scarpe.

“Ti piace?”

“Se mi piace? Altroché!”

“Non ne dubitavo. Levati anche tu la roba e dammela, ti reggo gli zaini.”

“Oh, ehm, certo.”

Un poco imbarazzato ubbidisce, riponendo poi la veste vicino a quella di Sasuke, attaccata a un pregiato attaccapanni marrone lucente, e le scarpe all’ingresso, prendendo un paio di ciabatte.

Fa per alzare gli occhi al soffitto quando proprio dall’alto gli piovono le cartelle, lanciate con grazie dall’Uchiha.

“Ahi! Ma dico, ti pare il modo?!”

“Non sei qui per gongolarti, dobe. Andiamo in camera mia.”

Anche stavolta esegue il comando, e dopo aver salito una scala che sembrava avere più gradini di uno di quei… uhm, monumenti? Insomma, quegli edifici che si studiano a storia dell’arte. Qualche sorta di chiesa forse, solo parecchio importante.

Poco dopo, percorso un lungo corridoio e superata qualche stanza, arrivano in quella dell’Uchiha.

Camera?

Può benissimo essere un appartamento quella stanza!

Grande, pulita, ordinata, piena di libri e con qualche dvd.

Però, uhm, un po’ troppo…

“Ancora imbambolato?”

“Stavo solo pensando che questa stanza è davvero enorme e ben tenuta. Solo che sembra una di quelle inserite nei depliant. Non sa di vissuta.”

Sasuke si acciglia, andandosi poi a sedere sul letto a due piazze, chiudendo gli occhi.

“Teme?” pronuncia allora Naruto, quasi intimorito dalla mancata reazione dell’amico.

“La biblioteca al terzo piano ha bisogno di una sistemata. Basta che continui su per la scalinata e ce l’hai davanti. I volumi non sono perfettamente in ordine. Vai a dare un’occhiata e sii veloce.”

Il biondo, tempo un attimo, strabuzza gli occhi.

“Che…?”

“Se ti stancherai per questa cosetta, potrai sempre andare a bere qualcosa in cucina e recuperare il poco fiato che hai. Hai visto dove si trova, no? Bene. Sono le 16.02, domani a quest’ora sarai ufficialmente libero. Divertiti, dobe.”

Detto ciò afferra un libro dalla cartella, quello che stava leggendo prima a scuola, coricandosi e perdendosi completamente tra le pagine stampate.

Naruto resta qualche secondo a osservarlo, scioccato.

Quando poi realizza il tutto, sente fumare il cervello e prega qualsiasi divinità di non perdere le staffe. Deve attuare il suo piano. Ora.

“Buona lettura eh.” borbotta, uscendo poi e richiudendo la porta alle spalle.

Vediamo un po’… da dove poteva cominciare? Mica si sarebbe rotto il cervello e la schiena trasportando quei mattoni comunemente chiamati libri! Voleva trovare qualcosa d’imbarazzante riguardo Sasuke, solo che la camera del moro, stanza ideale, era occupata proprio dal proprietario.
Avrebbe trovato il modo di entrarci dopo.

Con passo felpato, non si sa mai, l’Uchiha ha un udito fin troppo fine e pure un sesto senso, invece che salire preferisce scenderle le scale, optando per cercare il salotto che, pensa, sarà vicino alla cucina.

Torna dunque al posto di partenza, spingendo piano una porta socchiusa.

Bingo.

Abituato, anzi, rassegnato a tutto lo sfarzo di villa Uchiha, Naruto comincia subito a scrutare ogni piccola parte della stanza. Quadri, mobili, televisione, divano… mobili? Ma certo. Nei cassetti potrebbe trovare qualcosa, e forse se ha fortuna proprio quella che gli è appena venuta in mente: l’album di famiglia. Sua madre, oh, e non può rabbrividire, tiene tutte le sue foto da piccolo in un album a parte, vantandosene con l’orgoglio che la caratterizza. Alcune sono davvero da sotterrarsi e non sbucare più per settimane intere.

Ridacchiando apre un cassetto a caso, cominciando a rovistare e stando attento a non spostare nulla dalla sua posizione originale.

Fogli, penne, spine elettriche, cataloghi-

“Cosa stai facendo?”

Dio!

Un singulto gli si blocca in gola e il cuore batte furioso.

Si gira di scatto, trovando il volto di Sasuke davanti. Gelido, schivo e, peggio di tutte, incazzato nero.

“Io, ehm, come dire-”

“Naruto, cosa stavi facendo? Rispondi. Adesso.”

Inghiotte aspra saliva, premurandosi almeno di richiudere il cassetto con un colpo secco.

“Volevo solo…”

“Farti i fatti altrui?”

“No! Cioè, non è come sembra. Stavo cercando una cosa.”

Il moro arcua un sopracciglio, emettendo un basso ringhio.

“Certo. Stavi cercando una cosa qui, a casa mia, dove non sei mai venuto.”

Il biondo si gratta una guancia, sentendosi fastidiosamente colto in flagrante.

“Ti assicuro che non volevo rubare nulla. Mi serviva il tuo album di famiglia.”

Confessa, liberandosi quasi da quell’ansia che lo guardo dell’altro gli fa stranamente provare.

“Motivo?”

“Ridicolizzarti davanti alle ragazze. In particolare di fronte a Sakura-chan.”

Così schietto che Uchiha ha quasi difficoltà a mostrarsi impassibile. Quasi, ribadiamo, perché ci riesce anche stavolta.

“Sai che questo ti potrebbe venire a costare caro?”

“Eh?”

“Pensa se in giro si sapesse che stavi rovistando tra le cose personali di Uchiha Sasuke.”

E lo pensa Naruto. Vede tutta la popolazione femminile della scuola armata di forconi, pronta a scannarlo per aver osato fare una cosa tanto spregevole al loro Sasuke-kun.

Rabbrividisce, deglutendo.

“Non lo farai, vero?” chiede, titubante.

Sasuke ghigna, appoggiandosi allo stipite della porta.

“Perché non dovrei?”

“Quelle mi ammazzano.” Afferma, tremendamente serio.

“Mi risparmierebbero la fatica.”

“Ehi!”

“Tuttavia,” ammette, incrociando le braccia al petto “potrei concederti un’alternativa. Aumentiamo le ventiquattro ore al mio servizio e terrò la bocca chiusa. Una settimana, prendere o lasciare.”

“Che?!”

“Deicidi, dobe. E poi non ti lamentare.”

Naruto respira, imponendosi di calmarsi.

Poteva morire di fatica sottostando ai comandi dell’Uchiha oppure morire e basta, nel vero senso della parola.

“Accetto.” Grugnisce dopo poco tempo.

Vorrebbe prendere a pugni il bel visino del moro, soddisfatto ai livelli massimi.

“Perfetto. Se non ti spiace, ora puoi dedicarti alla biblioteca. E verrò anch’io, non si sa mai. Posso sempre leggere lì. Sei pregato di non eccedere con gli ansimi comunque. Sai, è poco piacevole leggere mentre un dobe ti riempie le orecchie di sbuffi e lamentele.”

Detto ciò gli dà le spalle, precedendolo.

Ok, adesso è confermato.

Lui non sopporta Sasuke Uchiha.

Riuscirà a spuntarla in quei giorni e gli farà rimpiangere di aver osato sfidare Uzumaki Naruto.

Stringe le nocche della mano destra, mordendosi la lingua un poco.

Sto arrivando, Sasuke.
















Eccomi qui **
Sono felice che la storia piaccia e spero lo stesso per questo capitolo!
Le cose si stanno movimentando e per ora è Sasuke a essere in vantaggio.
Durerà la situazione o Naruto riuscirà a riscattarsi? XD
Ringrazio ancora chi ha lasciato una recensione, i preferiti, le ricordate e le seguite.
Un bacio, al prossimo capitolo ^^
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: mey chan