Rapporti
In Bilico –
CAPITOLO I
In Questo
Mondo Devi Essere Matto. Se No Impazzisci.
Anno
Domini 2031. Dumbledore Hospital
La stanza insonorizzata era muta partecipe e in parte complice di
quell’atto.
Il ragazzo era inoffensivo, non era un tranquillante quello che il
Dottore aveva utilizzato, non era nel suo modo di fare somministrare
tranquillanti.
I pazienti anche nella loro follia devono essere presi
per mano e accompagnati verso la prima luce fuori dal tunnel disponibile. I tranquillanti
invece istupidivano il soggetto e rendevano tranquilli solo i codardi che li
usavano.
“Dottore il paziente è finalmente
sedato” il Dottore fissò nuovamente la stanza, il ragazzo giaceva sul pavimento
imbottito, metà del cranio era rasato, l’altra metà aveva ancora una lunga
ciocca di capelli corvini sintomo che l’infermiere era stato interrotto durante
la rasatura.
Gli infermieri lo aveva steso con cura, era
stato lui che aveva imposto quella disciplina, le persone, tutte, hanno bisogno
del rispetto e della grazia umana. Pazzi, folli o presunti normali.
Gli avevano steso un plaid di lana sulle gambe fino al petto dove due
mani giunte facevano capolino da lì sotto. Sembrava già morto. Rabbrividì impercettibilmente, chissà quanto tempo
sarebbe rimasto in vita.
Sorrise piano e si voltò per chiudere la porta.
Non erano problemi suoi.
Alle sue spalle la sua giovane assistente gli
porse la cartella clinica del giovane, dove con sua scrittura ordinata aveva
annotato i dati.
“Qual è il suo vero nome?” gli stava per sfuggire un’era, perché il giovane era già in un grosso guaio. Gli assassini pagano, anche se folli.
“Mulciber” sussultò la sua fragile assistente
e si sporse piano verso il foglio temendo di aver mancato quel dato ma il sorriso malizioso del Dottore confutò subito il
suo dubbio. Al Dottore non piaceva leggere.
“Chi era?” chiese allora l’assistente provocando il Dottore, lui ghignò
comprendendo il gioco.
“Harry Potter” rispose subito, con la voce saccente da primo della
classe. Il nome fece sussultare leggermente le spalle dell’assistente.
“Ancora un disturbo dissociativo” sussultò l’assistente, “Fantastico!”
non c’era alcuna traccia di emozione nella sua voce.
In ospedale si imparava subito a bandire le emozioni.
Chi provava emozioni diventava egli stesso un pazzo.
“Disturbo dissociativo o un disturbo della
personalità, pivella?”
“I disturbi dissociativi sono amnesia, fuga
dissociativa, disturbo dissociativo dell’identità e disturbo della depersonalizzazione, al contrario parlare di disturbi della
personalità significa aprire un discorso più vasto di cui i più vicino sono il
disturbo borderline, il disturbo narcisistico e
quello antisociale” il Dottore alzò un sopracciglio sorpreso dalla preparazione
della sua assistente, lui tutte quelle belle distinzioni le aveva dimenticate
due mesi dopo essere entrato. I malati li riconosceva
dai sintomi non più da quello che diceva i libri.
“Ti offro una scialuppa, pivella,
il paziente o ha un disturbo borderline o una fuga
dissociativa” l’assistente restrinse le palpebre e si morse leggermente le
labbra, una smorfia buffa che faceva quando
rifletteva. Passarono alcuni secondi di silenzio.
“Pensaci, ora abbiamo una certa fretta” lei annuì.
“A che numero siamo?” chiese ancora il Dottore, aveva un mezzo sorriso sul
viso e le porse nuovamente la cartella clinica, sul rigo della diagnosi
spiccava “Fuga Dissociativa”.
L’assistente strinse le labbra in una linea sottile, cosa che non sfuggì al
Dottore, si era resa conto che la risposte era più
semplice di quanto credesse.
“Per oggi siamo a tre Harry Potter e un solo Voldemort”
il Dottore sbuffò.
“Come al solito vincono i buoni…” era annoiato
quando cominciò a camminare lungo il corridoio. L’assistente per potergli stare
dietro si dovette affrettare.
“Lo sai che a tutti piacciono gli happy end” l’assistente era passata
dal Lei professionale al tu amicale che si scambiava sempre con il Dottore quando dopo il lavoro si andavano a bere una burrobirra a Diagon Alley.
Un signore sulla trentina ma già in avanzato stato di calvizie salutò il
Dottore e la sua espressione tornò nuovamente seriosa.
“Che cosa ha fatto?” indicò la cartella
metallica, riferendosi al paziente precedente, quel Mulciber,
il buon assassino.
“Quello che le ha detto Dottore, ha sgozzato un babbano
– aprì nuovamente la cartellina metallica, contenente la documentazione
affrettata dell’auror di controllo – qui dice senza alcun motivo apparente”
“Senza un motivo apparente?” chi
diavolo era l’inetto che aveva redatto il verbale? Il Dottore, nel calore
della sua stanza, spesso pensava che in quella maledetta società nessuno più faceva il proprio lavoro, non poteva certo essere lui a
indagare del come e del perché. Il Dottore doveva solo curare pazienti,
somministrare tranquillanti e aspettare che un gruppo di inetti
auror venissero a prenderlo, guarito o meno, e
ucciderlo.
“Già, tranne per quello che le ha estorto Lei
oggi, dottore” richiuse la cartella e afferrò la seguente, quella di oggi era
la giornata di visite del primario e lei in qualità di sua nuova assistente
voleva essere preparata. Smaniava dalla voglia di fare bella figura all’inizio
del suo tirocinio, aveva una visione dorata della medicina, come tutti coloro che studiano senza mai vedere un ospedale. Poi sua
madre si era ammalata e aveva conosciuto la malattia,
la pazzia e il dolore. Divenire dottore era stata
quindi il suo obbiettivo.
Ora alla fine del suo tirocinio era anch’essa influenzata da quel mondo.
Era già stanca, aveva perso l’oro
quel mondo ed era rimasto solo lo zircone.
“Quello che mi ha spiegato sembra essere un motivo ragionevole” fece
l’occhiolino subito dopo al viso scioccato e roseo della sua assistente.
“ Dottor Malfoy!” il biondo Dottore sentì il rimprovero marcato nella
sua voce. Tanto giovane quanto rigida
Lily. Ricordava una Lily molto differente, in un
passato scomodo da ricordare soprattutto in quel periodo, in cui, il mondo
stava scendendo sempre più nella follia. Non sapeva più se i normali erano i
suoi pazienti o era ancora lui.
“Non rimproverarmi Lily, come hai ben detto tu è il sesto – solo per
oggi – il sesto indagato, condannato all’esilio nel
Mondo Magico e con la bacchetta spezzata che è vittima di forti disturbi
psichici dovuti, immagino alla magia, dato che non possono essere ospitati
negli ospedali babbani e quindi ce li mandano tutti
qui. Per poi ucciderli o condannarli a vita per aver infranto
l’esilio. Ma ora c’è un nuovo problema. Tu hai
visto quell’uomo?” lei annuì, non sapeva bene che
cos’altro poteva fare se non annuire.
“Lui sapeva che farmaci prescrivono i babbani, sapeva delle punture e delle pillole e tu sai che
i maghi generalmente non usano
pillole. Sai che significa?” la voce era ridotta ad un
sussurro fischiante fra i denti.
“Significa che stanno entrando in contatto con i babbani,
non solo per violentarli, derubarli o ucciderli. Magari qualcuno di loro,
qualche folle, dice loro del nostro mondo e presto, ben presto, San Potter
dovrà fare i conti con questo piccolo
problema. E non potrà risolvere questo piccolo problema come fa sempre – puntò
un indice accusatore verso la porta di Mulciber –
rinchiudendo, dichiarandoli pazzi o trucidandoli nel letto. Quel folle non
aveva tutti i torti dicendo che non c’è differenza tra
un assassino e un eroe” l’assistente presa in contropiede da questa rabbia
novella del Primario gli afferrò l’avambraccio e sussurrò se possibile ancor
più piano.
“Scorpius devi stare attento a quello che
dici, ci sono troppe orecchie in giro” lui afferrò fra due dita il mento della
giovane Lily.
“Lily, mia piccola Lily, la tua faccia da cospiratrice non aiuta” la
giovane assistente fissò allibita il Primario che si affrettò ad allontanarla e
sorridendo gioviale continuò.
“Inoltre mia piccola Lily ci sono motivi che mi
rendono indispensabile agli occhi del Mondo Magico”
“Ovvero?”
“Primo. Io sono Scorpius H.
Malfoy, ultimo discendente dei Malfoy in vita, dopo che mio padre è caduto in
rovina.
Due. Sono il Primario di questo posto e l’unico che dopo un anno non si è suicidato per lo sconforto.
Ultimo e non meno importante. Io sono il tuo pigmalione” ebbe un sorriso malizioso all’indirizzo
di Lily.
“Ed ora questo che c’entra?”
“Per quanto tu non lo voglia ammettere, tu
Lily, resti sempre la figlia del grande Harry Potter e di Ginevra Weasley e se
non bastasse sei anche l’unica sorella del nostro beneamato Ministro della
Magia e comunque sia da parte di padre che da parte di madre sei imparentata
con le sfere più alte del Mondo Magico – si grattò il mento svogliatamente dove
la peluria di un giorno si stava formando – Mio padre commentava schizzinosamente la tua famiglia. Vi considerava troppo
facili alla riproduzione, mi chiedo ora cosa ne
penserebbe”
“Che tu sia un idiota, ecco cosa penserebbe, se
continuerai a rischiare la tua posizione per delle ciarle da corridoio”
“Oh Lily che giovane assennata che sei diventata e pensare che ai tempi
della scuola eri la più distratta in sogni romantici e trucchi” lei sorrise.
“Comunque, non tribolare per me, non mi
interessa morire da eroe e chi ha un minimo di materia grigia lo riconosce. Tuo
fratello Albus in primis, dopotutto noi siamo Serpi e
tutti sanno che quella casa non brilla certo per il coraggio e la nobiltà
d’animo. Diciamo che ci teniamo di più a rimanere in
vita”
“Oh Scorp, tu sei un impudente”
“E tu, pivella,
sei troppo prudente”
“Io non sono più una pivella,
guarda che fra meno di un mese, mi dovrai chiamare Dottoressa!”
“Tu una Dottoressa? Ah l’inferno gelerà prima che io dia il mio bene
placido – non era vero, lo avrebbe dato, lo sapevano entrambi che il Dottor
Malfoy , considerava la sua assistente Lily Luna
Potter una delle più promettenti delle tirocinanti – inoltre ti conosco da
quando eri una bimbetta di undici anni, per me resterai sempre la mia piccola…” ghignò Scorpius
fra il malizioso e l’ironico.
Si continuarono a frecciare, alternando risate
a visite per il reparto dei malati criminali. Il giro stava per concludersi quando un forte schianto interruppe sul nascere
una risata di Lily che le rimase bloccata in gola.
Una porta sigillata, recava il numero otto, ora sbilenco in un lato a
formare il più matematico simbolo dell’infinito. Il Dottore fissò alcuni secondi la porta con il numero poi lanciò uno sguardo di
sfuggita alla giovane che aveva il viso più pallido del solito e i suoi occhi
castani erano ancorati alla porta e leggermente dilatati, non era solo paura.
Era altro.
“Chi dovrebbe essere il mio prossimo paziente?” chiese
il dottore con stizza, non gli piaceva l’immobilità di Lily.
“Non è curioso di scoprirlo da solo?” Scorpius
sorrise fra se, aveva visto Lily cercare senza successo fra le sue cartelle
senza trovare alcun referto. Il nuovo paziente del braccio di neurocriminologia non era schedato.
“Come al solito, pivella” rispose tranquillamente il Dottore senza mostrare segni di
ritrosia. Afferrò la bacchetta e dissigillò la porta, per un attimo percepì un
brutto presentimento. Ma fu un attimo, aggiustandosi
al meglio gli occhiali sul naso, entrò nella stanza abituando il suo sguardo a
quella nuova realtà.
Nota:
1-
In questo mondo devi essere matto. Se no impazzisci.
Citazione di Leopold Fechtner.
2-
2031.
Secondo l’Epilogo e alcune interviste alla Rowling, i
personaggi della Nuova generazione sono quasi tutti nati fra il 2005 e il 2010,
quindi nel 2031 dovrebbero avere sui venticinque anni. Quindi siamo
chiaramente fuori dall’ambito scolastico. I ragazzi
hanno finito tutti quanti Hogwarts e sono catapultati
nel mondo del lavoro (fortunati loro ^^).
3-
Disturbo borderline
di personalità. “Le caratteristiche essenziali di questo disturbo
sono una modalità pervasiva di instabilità
delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata
impulsività comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come
indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
- Sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono;
- Un quadro di relazioni
interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra
gli
estremi di iperidealizzazione
e svalutazione;
- Alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
- Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.);
- Ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
- Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
- Sentimenti cronici di vuoto;
- Rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
- Ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.” (Wiki cit.)
4 – Fuga Dissociativa.“È un improvviso, inaspettato allontanamento dal proprio ambiente, con incapacità a ricordare il proprio passato, confusione riguardo alla propria identità e parziale o completa assunzione di una nuova personalità.
È un disturbo molto raro, che appare connessa ad esperienze traumatiche (disastri naturali, guerre, violenze sessuali e abusi ripetuti durante l’infanzia, etc.) che producono uno stato di coscienza alterato "dominato dalla volontà di sottrarsi al trauma e dimenticare" (Putnam, 2006, p. 667).
Ha una durata molto limitata nel tempo, risolvendosi usualmente nel giro di ore o pochi giorni. Son stati descritti casi anche di molti mesi, con spostamenti anche di parecchi chilometri.
A volte può residuare amnesia per
gli eventi traumatici che spesso precedono e sono, quindi, in stretta relazione
con l'insorgenza del quadro clinico.”(Wiki. cit)
Dato che
il mio prossimo aggiornamento sarà dopo Natale vorrei
augurare a tutti i miei lettori di passare un Buon Natale!!!(e un buon Santo Stefano, che
tutti dimenticano!)
Aggiornamento
27/12/2011
Marti
Rapporti In Bilico –
TRAILER
http://www.youtube.com/watch?v=2ljd94lYCCY&feature=youtu.be
Questo aggiornamento è un
piccolo regalo (sorpresa!) per chi legge questa nuova fanfiction,
personalmente mi piace immaginare i volti dei vari personaggi che ho immaginato
o che immaginano coloro di cui leggo le storie.
Note(cit. nel video) :
-
Image: Shutter Island del 2010, diretto da Martin Scorsese; Beastly del 2011, scritto e diretto da
Daniel Barnz; I am Number Four del 2011, regia
di DJ Caruso; Harry Potter e i Doni della Morte del 2011, di David Yates; Le cronache di Narnia - Il principe Caspian,
del 2008, diretto da Andrew Adamson
e prodotto da Walt Disney.
Grey’s Anatomy, serie tv
USA, prodotta dal 2005;
The o.c., serie tv USA, prodotta da Josh Schwartz, dal 2004 al 2008; Dr. House - Medical Division è una serie tv USA, ideata da David Shore
e Paul Attanasio, dal 2004.
-
Soundtrack:
-
Protagonisti: Alex Pettyfer(Scorpius H.Malfoy); Dianna Agron( Lily L.Potter);Ellen Pompeo(Rose Weasley); Adam Brody(Albus S. Potter);Ben Barnes(James S. Potter)
Il prossimo
aggiornamento è sempre il 27/12
Marti