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Autore: orkaluka    20/12/2011    1 recensioni
Quando dalle foreste di Hogwarts spariscono gli unicorni Melinda si offre volontaria per le ricerche, queste cominciano insieme a Ted e James, finiti, ovviamente, in castigo. Purtroppo però la questione non finisce qui, perché di fatti strani ad Hogwarts, quest'anno, ne accadono parecchi. Gli alleivi vengono attaccati da forze oscure e solo Melinda sembra in grado di percepire quando questi sono in pericolo. Tra amicizia, lealtà, magia e ovviamente avventura riusciranno Melinda, James, Rose, Scorpius e Al a sventare la minaccia che grava su tutti loro?
Siate clementi, é la mia storia non originale! Non sono affatto brava nelle presentazioni, quindi spero che vorrete dare almeno una sbirciata al testo XD
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 6 - Hagrid chiede aiuto

 

Al sprofondò in una poltrona della sala comune, era stata una giornata infernale. Dopo Difesa pranzo, durante il quale era quasi scoppiata una guerra Serpeverde contro Grifondoro, poi due ore di Incantesimi e, per finire, Trasfigurazione, una giornata piuttosto piena e pesante, pensare di cominciare così tutti i lunedì dell’anno aveva lasciato ai quattro Grifondoro un senso di sconforto. In più erano già sobbarcati di compiti, visto che oltre che a Difesa si erano aggiunti quelli di Trasfigurazione. Melinda si stiracchiò con una penna in mano, lei e Rose si stavano correggendo i compiti a vicenda mentre Scorpius e Al chiacchieravano davanti al fuoco. “Ecco la nostra ragazza del primo anno preferita!” Sentì dire da un coretto di due voci maschili. “Grazie della considerazione cugino!” Disse Rose ad un James piuttosto divertito.

 “Eddai, da quanto non capitava che una nuova mettesse a tacere quel Finn e sorprendesse il professor Spine il primo giorno di scuola? Se il mattino si vede dal buongiorno quest’anno sarà veramente fantastico.”

 I due lasciarono Melinda e Rose ai loro compiti e si avviarono verso l’esterno, nonostante le regole lo vietassero. Melinda si accoccolò davanti al fuoco, si addormentò lì senza accorgersene. Al sorrise osservando il visino di quella ragazza che sembrava appena più grande di uno scricciolo e, per una volta, fu d’accordo con suo fratello James, quello sarebbe stato un anno speciale. Coprì Mel con una coperta, poi si avviò verso la stanza, verso il suo letto che lo attendeva con ansia.

Quando Teddy e James rientrarono erano sporchi di terra e completamente fradici, per qualche strano motivo visto che fuori si potevano vedere le stelle. James inciampò in un sacco accanto al fuoco che scoprì essere Melinda. Provò a svegliarla, ma quella ragazzina probabilmente aveva il sonno più profondo dello zio Ron.

 “Cosa ne facciamo di lei Teddy? Non possiamo lasciarla qui, capisco che Rose non sia riuscita a portarla di sopra, ma qui è decisamente troppo scomodo.”

Teddy cercò di decifrare lo sguardo preoccupato di quello che considerava un fratello.

 “Perché ti interessa questa ragazzina? È una tipa tosta, d’accordo, ma è troppo giovane e a te non piace avere amiche femmine, quindi cosa mi stai nascondendo?”

 James sorrise a Teddy e disse

 “Non so Ted, è una sensazione, sento che questa ragazza ci somiglia molto, sono certo che tra meno di un mese sarà in direzione, con la Mcgranitt che le urla conto e i quadri che annuiscono ad ogni cosa che lei dice”

Ted rise delle parole di James e gli dette un piccolo schiaffo sul braccio.

 “Quante volte abbiamo vissuto quella scena? Comunque, se proprio ci tieni, portala di sopra, posso dividere il letto per una notte con il mio fratellino scalmanato.”

I capelli di Ted gli si accesero di un bel giallo canarino, significava che era divertito. Trasportarono la ragazzina di sopra e le lasciarono un letto intero. James prima di addormentarsi ripensò alle parole che aveva detto a Ted, non aveva la minima idea del fatto che la sua profezia si sarebbe avverata.

 

 

Melinda si svegliò di soprassalto, spaventata da un sogno che non riusciva a ricordare bene, e si guardò intorno. Evidentemente non si trovava nel dormitorio femminile, ma dov’era allora? Non ci mise molto a capire che si trovava nel dormitorio maschile e che era già mattina, decise di andare a fare una passeggiata, ma per quello doveva mettersi la divisa. Scese dal letto e senza fare rumore si avviò verso il suo dormitorio. Si cambiò, rimboccò le coperte a Rose e scese, borsa su una spalla, di fuori. L’aria era fresca, decise di andare a fare una passeggiata in prossimità della foresta. Sapeva che era proibito entrarci, ma lei stava solo passeggiando al di fuori di essa. Per puro caso incontrò Hagrid, che stava dando da mangiare a degli strani esseri. “Buongiorno Hagrid.”

Disse lei.

“Buongiorno Melinda!”

 Si fermò un attimo a parlare con Hagrid, che stava cercando di allevare (per la seconda volta) degli Schiopodi Sparacoda.

 “Come è andato il primo giorno i scuola?”

Le chiese Hagrid.

 “Bene”

Disse lei sorridendo, anche se non era proprio così. Le faceva ancora male la schiena a causa del professor Spine.

“Senti Melinda, mi sembri proprio una ragazzina intelligente, non è che mi accompagneresti nella foresta? Devo fare un lavoretto e avrei proprio bisogno di un aiuto.”

Melinda aveva veramente voglia di aiutare Hagrid, soprattutto perché quel mezzo gigante le stava simpatico e lei voleva conoscerlo meglio.

“Vorrei tanto Hagrid, ma la preside ha detto che è proibito entrare nella foresta per gli allievi.”

 Hagrid annuì.

“Oh, giusto giusto. Ma se chiedessi il permesso alla preside mi aiuteresti per questa cosa? Sai devo trovare gli unicorni, è da molto tempo che non se ne vedono e ci chiediamo se hanno dei problemucci. Chiederò alla Mcgranitt, grazie Melinda.”

Lei sorrise, le piaceva essere d’aiuto in qualche modo. Si avviò verso il castello, le piaceva la sua nuova casa, anche se un po’ le mancavano i suoi parenti. Decise che avrebbe scritto alla madre una lettera. Nella sala grande c’erano già i suoi tre amici, fantasticarono un po’ sulle lezioni della giornata, soprattutto su quella di volo. Improvvisamente Melinda ricevette uno spintone che le fece finire il naso e alcune ciocche di capelli nel succo di zucca. Si girò e Finn era lì che l’osservava dall’alto in basso.

“Mezzosangue” Le sussurrò in un orecchio, malevolo. “Idiota.”

 Disse lei in risposta, poi si pulì naso e capelli. Odiava i prepotenti tanto quanto odiava essere chiamata mezzosangue. Certo, sua madre era babbana a allora? Probabilmente Rosemarie avrebbe potuto tenere testa alla metà dei maghi presenti in quella sala tenendo in mano soltanto uno dei suoi grossi mestoli. “Andiamo?”

Chiese Scorpius, i tre annuirono, si alzarono e si avviarono verso la lezione di volo.

 

 

Alla fine della settimana i quattro Grifondoro erano seduti nelle grandi poltrone della sala comune, ridendo. “Vi ricordate la faccia di Spine giovedì, sembrava che avesse ingoiato un rospo.”

Disse uno Scorpius del tutto divertito.

 “Si e Zenit con Mel?”

Al spostò i suoi occhiali più in basso sul naso e disse schiarendosi la voce e imitando alla perfezione il professore di trasfigurazione.

 “Signorina Moon, strabiliante, veramente strabiliante.”

 Ridacchiarono tutti e quattro. In quel momento arrivò un gufo in sala grande, che si posizionò vicino a Melinda, lei gli carezzò la testa e prese in mano la busta che le porgeva.

 “Leggi ad alta voce!”

 Disse Rose. Melinda si chiarì la voce e disse.

“Cara signorina Moon, sono molto felice del fatto che ha accettato di aiutare Hagrid nella sua delicata missione nella foresta. Il nostro guardia caccia la sta aspettando alla sua capanna per iniziare stasera stessa. Mi raccomando, porti la bacchetta e si vesta bene, di notte nella foresta fa piuttosto freddo. La preside Mcgranitt.”

Melinda scattò in piedi e corse nel dormitorio a prendere il suo mantello. I suoi amici avevano sentito la storia dell’invito di Hagrid e non si fecero molte domande. Melinda corse per i corridoi finché non andò a sbattere contro un Finn piuttosto arrabbiato.

 “Guarda guarda, la mezzosangue che sta fuori di notte quando non deve. Ora vedremo cosa dirà il Professor Zenit al riguardo.”

 Accidentaccio a te Finn caposcuola. Aprì la bocca per dire che aveva il permesso, ma Finn la pietrificò. Melinda andò nel panico, solo un’altra volta qualcuno l’aveva pietrificata e, anche se non ricordava bene quando, sapeva che il dolore seguito dopo era stato grande. Il professor Zenit arrivò e disse qualcosa che Melinda non capì, lei sentì solo l’incantesimo abbandonarla. Poi fuggì verso la capanna di Hagrid.

 

Parole dall'autrice

Ed ecco qui, come promesso, il capitolo! Spero che vi piaccia e non vedo l'ora di leggere quello che ne pensate. ;) Purtroppo non ho molto tempo, quindi vi lascio, sabato posterò un altro capitolo e magari, chissà anche per Natale ce ne sarà uno. Alla prossima!    Luka

  
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