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Autore: _Connie    20/12/2011    8 recensioni
«Non vorresti mangiare questo bel frutto, ragazzino?»
A parlare improvvisamente –facendo venire un principio d'infarto alla navigatrice– era stata una vecchia incappucciata, la quale tendeva uno strano frutto metà rosa e metà blu ai due pirati con un altrettanto strano sorrisino.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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[Angolo dell'autrice]
Ecco il terzo capitolo, finalmente! ^___^
Naturalmente, i Mugi dell'altra dimensione saranno diversi da quelli ''normali''... O forse no?
Spero che il capitolo vi piaccia! ;D 
 
~Capitolo 3~
 
«E ora che si fa, ragazzi?»
Le due ciurme di pirati si erano riunite nella piazza principale dell'isola, dopo essersi divisi per qualche ora alla ricerca di informazioni –e, naturalmente, dopo aver ritrovato i due Roronoa che si erano persi come al solito.
Nessuno era a riuscito a scoprire nulla, tranne che il frutto Genbe era effettivamente una leggenda dell'isola e che la vecchietta del giorno precedente pareva essersi volatilizzata nel nulla.
«Andiamo a mangiare! Sto morendo di fame!»
«RUFY! E' mai possibile che tu possa pensare solo al cibo?!»
«Non è vero! Io penso anche alla carne!»
«E' LA STESSA COSA, DANNATISSIMO IDIOTA!»
E giù un altro pugno.
Da quando era iniziata quella situazione, ormai, il capitano aveva ricevuto dalla navigatrice più mazzate di quante ne prendeva, di solito, in una settimana. E nemmeno quelle erano poche.
«Non riesco a credere che Rufy mangi così tanto: Rufiko è una maniaca della linea, mangia quasi esclusivamente insalata!»
Le parole di Choppeko fecero immobilizzare tutti i componenti della ciurma di Rufy: la sua versione femminile mangiava quasi esclusivamente insalata?!
«Che coooosa?! Ma come fai a non mangiare mai la carne?»
«Carne? Non ci penso nemmeno: non ho la minima intenzione di ingrassare!»
«Ehi, la carne è ottima! Non sottovalutare le proprietà della carne!»
I due iniziarono un'accesa discussione per decidere se fosse migliore l'insalata o la carne, spenta poi dagli altri componenti delle rispettive ciurme che li divisero subito.
«Comunque, forse dovremmo aspettare che gli effetti del frutto spariscano col tempo.»
«Ma se anche fosse così, Robin-chan, non sappiamo quanto dovremmo aspettare!»
«A me va benissimo così! Vorrei passare un altro po' di tempo con voi: sapete, magari tra di voi si nasconde il mio principe azzurro...» disse Sanko, prima di iniziare a strusciarsi addosso a Zoro, che, pur diventando rosso come un peperone, non pareva gradire particolarmente quelle attenzioni a cui non era abituato e che gli parevano piuttosto strane, soprattutto se pensava che quella lì era Sanji versione donna.
«Smettila, Sanko: con questi discorsi sul ''principe azzurro'' ti rendi ridicola!»
«Uffa, Zoroko, sei sempre la solita! Quello che faccio non è affar tuo, chiaro?»
«Sarà anche vero, ma il giorno in cui qualche uomo ti userà per poi tradirti non venire a piangere da me!»
E, invece, la cuoca iniziò a piangere proprio in quel momento, andandosi a ritirare tra le braccia del navigatore.
«Uheeee! Namizo-kun, Zoroko è sempre cattiva con me!»
«Sgrunt! Zoroko, perché voi due dovete sempre litigare?»
«NON APPROFITTARNE PER FATTI COCCOLARE, IDIOTA!»
«U-uheeee!»
«Muoviti, chiedile subito scusa!»
«E va bene! Mi dispiace, ok?»
«Sniff... Dici sul serio?»
«Sì, dico sul serio
«Ok, ti perdono! Sei o non sei la mia migliore amica?» esclamò, prima di saltarle letteralmente addosso.
Zoro e Sanji, intanto, erano paralizzati dallo shock, imitati dal resto della ciurma.
In un'altra realtà erano migliori amiche? Loro?!
«CHE COOOOSA?!»
«Uhm? Che c'è?»
«Come ''che c'è''! Quelle due si sono appena scusate e abbracciate
«E quindi? Succede sempre così: si punzecchiano, litigano, si chiedono scusa e ritornano amiche per la pelle, come se non fosse successo nulla. A volte non riesco proprio a capirle, ma, per comportarsi così, si capisce che il loro è un legame forte e particolare.»
Le parole di Usoko lasciarono spiazzati i due, prima che iniziassero a ridere nervosamente.
«Io, migliore amico di un buzzurro del genere?!»
«Io, migliore amico di un ricciolo idiota?!»
Si guardarono in contemporanea.
«MA NEMMENO PER SOGNO!»
Intanto, Sanko e Zoroko li stavano guardando allibite.
«Ma... Siete seri?»
«Certo che sì!»
«Ahhh, ho capito... Orgoglio maschile. Eh, Sanko?»
«Giusto, Zoroko!»
Il sorrisino che era spuntato sul viso delle due non piaceva per niente ai diretti interessati.
A salvarli, fu un uomo che si avvicinò a passo svelto ai pirati con un libro e una scatolina tra le mani.
«Scusate, siete per caso voi quelli che stanno cercando informazioni circa il leggendario frutto Genbe?»
«Sì, perché?»
«Ho qualcosa che potrebbe interessarvi.»
Detto ciò, iniziò a sfogliare le pagine del libro che portava con sé, fermandosi ad una  in particolare.
«Secondo questo libro regalatomi da mio nonno molti anni fa, il frutto Genbe cresce su un albero che si trova al centro di una certa isola di questi mari. Per annullarne gli effetti, bisogna mangiarlo una seconda volta.»
«E' vero: sul libro è scritto proprio così.» affermò Robin, che, intanto, aveva iniziato a leggerlo anche lei.
«Yohohohohoh! Che cosa emozionante! Non stiamo più nella pelle! Anche se la pelle noi non l'abbiamo! Yohohohoh!»
Da quando si erano incontrati per la prima volta, Brook e Brooko non finivano più di parlare e ridere contemporaneamente, facendo venire un mal di testa doppio anche ai loro compagni.
«Qual è il nome dell'isola?»
«Si chiama Olympos* ed è un'isola realmente esistente, non molto distante da qui. Basterà qualche giorno di viaggio.»
«Super!♥ Allora dobbiamo solo arrivare lì e far mangiare un altro frutto a Cappello di paglia-kun!»
«Un momento!»
Nami e Namizo stavano squadrando da capo a piedi il loro interlocutore.
«Non ce la stai raccontando giusta...»
«Vi giuro che è la verità!»
«Sgrunt! Qui c'è qualcosa sotto! Avanti, dicci dov'è l'intoppo!»
«B-beh, in effetti, un problema ci sarebbe...»
«Visto?»
«E quale sarebbe?»
«Quest'isola non è sulla rotta che indica il vostro Log Pose, quindi avete bisogno di un Eternal Pose che, guarda caso, si trova proprio nella mia mano destra.»
E iniziò ad indicare la scatolina che teneva in mano.
«Quindi, dato che questo è l'unico sull'isola...»
Le nocche di Namizo scricchiolarono minacciosamente, facendo sudare freddo l'altro.
«Forza, continua.»
«D-dato che questo è l'unico sull'isola, e-ecco... Ve lo do gratis!»
E, dicendo così, si dileguò in men che non si dica.
«Tsk, sono sicura che avrebbe voluto approfittarne per vendercelo a caro prezzo...»
«Senti chi parla...»
«Hai forse detto qualcosa, Zoro?»
«N-no, niente...»
«Comunque, ora che sappiamo cosa fare, direi di partire immediatamente per raggiungere Olympos. Forza, andiamo alla nave!»
Poche ore dopo, le due ciurme di pirati lasciarono l'isola, con grande gioia di un certo uomo che si stava ancora nascondendo nella foresta.
 
 
*Dal greco: significa ''Olimpo'' e si legge ''Oliumpos''.
  
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