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Autore: SamStyles    22/12/2011    0 recensioni
Alex è una ragazza che inizialmente scappa di casa dopo un litigio brusco con la madre, e la fortuna la porterà a scontrarsi con un componente degli One Direction che la inviterà per qualche giorno a casa loro.
Ma le cose si complicano quando si viene a scoprire il passato di Alex e il suo ex le va a far visita a Londra.
Che svolta prenderà la vita di Alex? solo le sue scelte, giuste o sbagliate, potranno deciderlo..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Arrivarono al mc Donald, dopo una camminata che non sembrava finire mai. Fecero un po’ di casino perché Alex non voleva che pagasse Harry, ma alla fine dopo qualche sua stupida mossa e degli strani versi, Alex si arrese e lo lasciò pagare: 2 Big mac, un CBO, un Big Tasty patatine e Mc Nuggy, abbastanza per poter sfamare un esercito.
Si sedettero nel tavolo un po’ più isolato, giusto per dare meno nell’occhio, Alex si tolse il cappello e i suoi capelli castano chiaro le scivolarono lungo la schiena
-Machec..-
Alex rise e poi disse –Non te lo aspettavi vero?- mentre ridevano e scherzavano, si avvicinò lentamente una piccola bimba con due codine bionde raccolte in due fiocchetti rosa, che molto dolcemente chiese ad Harry una ‘’firmetta’’ sul suo diario.
-Sai che sembri proprio una principessina?- le sorrise Alex, mettendo molto in imbarazzo la bambina che agitò le braccia avanti e indietro sul posto e diventò tutta rossa. Harry intanto le stava scrivendo la Divina Commedia.
Quando Harry finì la piccola lo ringraziò e mentre fece per andarsene Alex la bloccò –Principessina, ti va di fare una foto con questo qua?- la bambina si girò corse in braccio ad Alex, le diede un bacetto sulla guancia e rispose molto felice –Sì, anche tu però nella foto- Alex sorrise, le diede un buffetto sulla guancia e si avvicinò ad Harry che aveva già preso la bambina in braccio. La madre della bambina molto eccitata si alzò dal tavolo e scattò una foto. Guardavano tutti e tre l’obiettivo, sembravano fratelli. Ne scattò anche un alta. Fu una frazione di secondo. Lo sguardo di Harry incrociò quello di Alex, quel mezzo secondo finì sull’ i-phone della signora. Qua sembravano innamorati, si guardavano, con la bambina in braccio. Chiaramente quelle foto, dopo non molto finirono sul web; Twitter, facebook,google dappertutto. Quelle due, più tante altre foto che erano state scattate ai ragazzi mentre mangiavano.
‘’Na na na na na na na na na, na na na na na na’’ il ritornello di what makes you beautiful iniziò a suonare, era il telefono di Harry che rispose
-Tesoro dove sei? Pensavo tornassi per pranzo- la sua voce era stridula, infatti Harry allontanò il telefono dall’orecchio
-Oh, mi è venuto un certo languorino e mi sono fermato a mangiare.. al Mc, ma tra poco torno- disse accennando una smorfia
-E di solito quando vai al Mc giochi alla famigliola felice?- protestò Louis con tono geloso. Alex sentì, e le scappò un ghigno, subito Harry si affrettò ad abbassare il volume del cellulare
-… Lou ne parliamo quando torno, ci manca solo che ora mi fai la predica per telefono- disse Harry molto scontroso –Cià- e riattaccò
Louis ci rimase malissimo –Non mi ha detto to voglio bene- poi lo gridò come una femminuccia –NON MI HA DETTO TI VOGLIO BENEE-.
I ragazzi intanto erano usciti dal Mc Donald’s, camminare per strada non era affatto facile,le fan fermavano Harry ogni due secondi per foto ed autografi. Dopo quasi un’oretta Alex sbottò – Che schifo una vita così, voglio dire, non puoi nemmeno goderti una pass..- una fan assatanata la spinse per correre addosso ad Harry e buttargli le braccia al collo.
-Ecco, com non detto- sbuffò Alex. La fan non la calcolò nemmeno –Harry…dimmi che mi ami, per favore, per favore- disse saltando su se stessa, molto insistente. E Harry, automaticamente, come la battuta di un film rispose –Io ti amo piccola- Lei era felicissima, le diede un bacio sulla guancia e , lei, allontanandosi disse ad Alex –Ama me non te- e rise, e Alex come una bambina piccola gridò, perché la ragazza si era allontanata –NON SONO LA SUA RAGAZZA, E PER TUA INFORMAZIONE LO DICE A TUTTE LE FAN-
Harry la guardò stranamente ridendo – A te non l’ho detto-
-Ma io non te l’ho chiesto- rispose subito Alex
Entrambi risero poi Alex sedendosi sulla valigia disse – Sono già le 3.. meglio se inizio ad andare. Il proprietario mi ha lasciato le chiavi sotto lo zerbino quindi devo andare è gia tardissimo. È stata una giornata speciale.. grazie- Non voleva dire chissà cosa, altrimenti non se ne sarebbe più andata, era già dura così. Abbandonarlo dopo una mattinata così divertente, quando le sarebbe più ricapitata. Ma doveva andare…
Non poteva lasciarla andare, aveva finalmente trovato una ragazza con cui stava bene, un amica con cui passare il tempo.
Era difficile per lui capire chi erano le ragazze e i ragazzi che lo frequentavano solo per la fama, e quelli che ci tenevano veramente a lui. Infatti se doveva parlare e sfogarsi con qualcuno, lo faceva col resto del gruppo e se aveva veramente bisogno di una ragazza parlava con sua sorella o con sua madre. Invece con Alex tutto era diverso e lo capiva quando la vedeva ridere. Era un sorriso vero, non un sorriso forzato per farselo amico. Non poteva finire tutto così. Se ne sarebbe pentito per sempre se l’avesse lasciata andare quindi le afferrò il polso, un po’ involontariamente. Non sapeva che dire, farfugliò le prime parole che gli vennero in mente – A casa mia ti divertiresti di più, non puoi stare sola, cioè all’appartamento che ho con il gruppo. È grande, e confortevole, ci abitiamo solo noi ragazzi, quindi puoi immaginare.. sono pazzi sì… ma divertenti- Alex lo guardò, poi guardò la sua mano che le stringeva il polso. Lei e la sua mente erano cose diverse, la sua mente gridava –Sssèèèèèèèèèèèèèèèèèè Whooooooo- e la sua faccia era seria, sembrava dire –No, non voglio-. Infatti all’inizio esitò un po’, per non fare la parte di quella che non aspettava di sentire altro –No… io potrei dare fastidio, 5 ragazzi, una ragazza. Magari i ragazzi hanno dei piani per uscire fare qualcosa e io intralcio tutto..lascia stare dai-
-Ma che dici, i ragazzi ti adoreranno, e se hanno da fare uscissero senza di me, rimango io a farti compagnia.
-Alex, non puoi mica rifiutare, sarebbe scortese- pensò Alex
-Bhè allora, se nei sei proprio sicuro, se proprio insisti, se proprio devo…-
-Perfetto- la bloccò Harry, facendo una giravolta e sorridendo.
Alex si rimise il cappello, riprese la valigia e iniziò a trascinarla
-Dammi qua, così finirai per romperti un braccio- Harry le prese la valigia, e iniziarono ad andare verso casa
Arrivarono verso le 4. La casa si trovava alla fine di una via ricoperta da alberi bellissimi, tutti con le foglie rosse e arancioni che mettevano il buon umore solo a guardarli. A percorrerli, ogni tanto cadeva una foglia e la si poteva vedere ondeggiare lentamente davanti a te finchè non toccava il suolo.
Harry suonò il campanello, si sentì un grido –Chi è?-
La risposta molto intelligente fu –IO-
Si sentì un tonfo, piedi sbattere per terra, la porta si aprì bruscamente e Louis abbracciò Harry –Eri uscito solo per una boccata d’aria…- Harry sorrise, guardò per un po’ Alex, che era dietro il muro per non farsi vedere da Louis dato che si vergognava e rispose –Ho avuto un imprevisto, uno di quelli piacevoli però- e fece avanzare Alex sulla soglia per farla vedere a Louis.
Lei improvvisò un sorriso a 32 denti per 5 secondi , perché non sapeva che dire, poteva significare ‘’Sciauu’’ ma poteva anche significare ‘’scusa se sono qua a rompervi le palle’’
Louis guardò Harry meravigliato aprì la bocca e disse –Ma perché non l’hai detto prima, entra- fece entrare Alex per prima e mentre lei entrava si girò verso di Harry e gli bisbigliò –E quando vai a prendere una boccata d’aria torni con una ragazza?-
Poi notò la valigia. –Si trasferisce qua?
-No… no, no- Harry la precedette perché capì che era molto imbarazzata – La ragazza è scappata di casa-
-tenace, anche la mia sorellina più piccola ci ha provato una volta ma l’ho fermata prima che riuscisse, era arrabbiata perché la fatina dei denti,io, si era dimenticata di metterle i soldini sotto il cuscino- disse con aria soddisfatta. Alex rise, si sedette sulla sua valigia e iniziò a contemplare la stanza e l’atmosfera.
Dal piano di sopra proveniva un casino, chitarra batterie, voci e .. Pokemon?
  
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