Ecco qua il
nuovo e ultimo capitolo :’’’(… Spero vi piaccia e mi scuso nuovamente per l’
enorme quantità di tempo impiegato per
pubblicare.
Che dirvi
spero di aver fatto un buon lavoro e spero che di aver chiuso degnamente la
fanfiction!
Vi saluto e
vi mando un enorme bacio!!!
Harry
scese in cucina a preparare la colazione per tutti mentre Ginny era al piano di
sopra a fare la doccia, James era seduto nel seggiolone e sbatteva le manine
impaziente di ricevere il suo biberon, “Che ne dici Jay?!” disse dando la
bottiglina in mano al bambino che subito se la portò alla bocca “Piacerà alla
mamma?” si girò e prese i piatti colmi di uova, pancetta e pane tostato che
appoggiò sul tavolo muovendoli a destra e a sinistra per trovare la posizione
perfetta, quando la trovò, allungò la mano e prese la brocca con dentro l’aranciata
che fluttuava proprio accanto a lui.
“Mmm…
che cos’è questo profumino?!” chiese Ginny mentre scendeva dalle scale, “Tesoro
vieni siamo in cucina!” la donna si diresse allora nella direzione che le aveva
indicato suo marito, man mano che si avvicinava, sentiva che quel buonissimo
odore si faceva sempre più forte, il tavolo era bandito con due piatti pieni di
cibo, una brocca di aranciata a un lato del tavolo e al centro un vaso con
delle orchidee che sembravano splendere sotto i raggi del sole che le
accarezzava dolcemente.
“O
mio Dio!” disse Ginny portando le mani davanti alla bocca “Che cos’è successo?!
Sei stato rapito dai folletti?!” Harry andò verso di lei e la baciò “No! Ho
semplicemente imparato a cucinare e ho tenuto nostro figlio per una lunga
settimana!” disse sorridendo “L’avessi saputo prima che saresti diventato così
sarei partita più spesso!” disse seria guardandolo “No… voglio dire sono felice
di aver passato del tempo con lui ma senza di te mi sono sentito incompleto,
come se non fossi pienamente io!” si girò a guardare il bambino che stava
finendo il suo latte e si avvicinò all’orecchio di Ginny “E poi diciamolo lui è
una vera peste non sono in grado di mantenerlo calmo a lungo da solo!” Ginny scoppiò
in una sonora risata.
Si
avvicinò al tavolo e si sedette lo stesso fece Harry, era da tempo che non
facevano colazione tutti insieme così lui era sempre di corsa a causa del
lavoro e non si era mai goduto pienamente la colazione, arrivando molto spesso
a prendere un caffè al bar in tutta fretta.
Era
molto contento e continuava a scambiarsi sorrisi e occhiate con Ginny come se
fossero ancora seduti al tavolo dei Grifondoro e avessero quindici e sedici
anni, erano innamorati esattamente come allora, non era cambiato nulla giacché
adesso avevano un bellissimo bambino che li fissava e sorrideva.
All’improvviso
la brocca contenente l’aranciata iniziò a fluttuare nell’aria e ad andare nella
direzione di James, Harry se ne accorse solo quando questa gli passò proprio davanti
e gli bastò un secondo per capire cosa stesse succedendo, ”Hey questa non è
roba per te! Sei troppo piccolo per la spremuta!” disse cercando di prendere la
brocca ma James lo guardò e facendo la faccia della persona più furba e
dispettosa della terra, la fece volare verso l’alto in modo che il papà non
riuscisse a prenderla, “James fai scendere la brocca.” disse l’uomo con tutta
la calma che però stava perdendo, aspettò per un paio di secondi e ripeté la
frase con più fermezza ma fu del tutto inutile perché James non lo ascoltava
per niente, anzi faceva volteggiare la brocca da una parte all’altra della
cucina schizzando l’aranciata sui muri appena pitturati.
“James
adesso basta, metti subito giù la brocca!” disse Ginny al piccolo che subito
sentendo la mamma guardò la brocca un’ultima volta e la fece scendere, certo,
ma in testa a Harry facendo diventare i sui capelli arancioni, “James!!!”
urlano subito i suoi genitori facendo scoppiare il bambino in lacrime, “Ecco
hai visto che non è facile riuscire a tenerlo sotto controllo?!” disse Harry
alzandosi dal tavolo “Vado a farmi una doccia.” si diresse verso il bambino
“Dai su non piangere, non è successo ma non farlo mai più, non si fanno queste
cose!” gli accarezzò una guancia e uscì dalla cucina.
Ginny
appena fu certa che Harry fosse salito di sopra scoppiò a ridere era stato
bellissimo vedere la faccia di suo marito quando la brocca si era girata e
l’aranciata si era versata tutta sulla sua testa e in più aveva visto il primo
dispetto del piccolo James, infatti, ancora non sapeva tutto quello che aveva combinato
in sua assenza.
“Vieni…”
disse prendendo il piccolo dal seggiolone “…la mamma ti ha portato un
regalino.” lo portò nel salone e lo adagiò sulla coperta a terra piena di
giocattoli che sicuramente gli avevano regalato Fred e George, chiamò la valigia
con la bacchetta e quella arrivò subito da lei che iniziò a rovistare per
trovare il regalino che gli aveva preso durante il suo viaggio, quando lo trovò
lo tese verso il bambino che subito lo prese strappando la carta che lo
avvolgeva, una volta libero da ogni vicolo creato dalla carta il regalino si
librò in volo e iniziò a girare in torno al piccolo che lo seguiva
costantemente senza staccare un attimo lo sguardo.
I
suoi occhi brillavano dalla gioia e dalla felicità, Ginny non aveva mai visto
suo figlio così, era completamente eccitato alla vista del suo regalo e questo
non poteva che causarle un’immensa felicità, gli aveva regalato un boccino
giocattolo era esattamente uguale all’originale ma era molto più lento. Vedere
il suo piccolo allungare la manina per prendere era una cosa bellissima, era
come se sapesse già cosa fare, d'altronde l’aveva nel sangue pensò subito dopo,
“Tesoro vieni a vedere James, scommetto sarà un ottimo cercatore quando avrà
l’età giusta per entrare nella squadra!” Harry scese di corsa e quasi si
commosse quando vide la scena.
Lui
amava profondamente il Quidditch, suo padre era stato un ottimo giocatore, lui
era al quanto bravo e Ginny, beh lei era fantastica ed era super felice che suo
figlio avesse potuto ereditare la loro bravura, “Oh certo non ne avevo il
minimo dubbio!” disse dandole un bacio sulla fronte e sedendosi accanto a lei
per guardare il suo meraviglioso bambino seguire il boccino. “E per me nessun
regalo?!” chiese facendo il broncio “sai quanto mi piacciono, l’ultima volta
che mi hai detto di avere un regalo per me guarda che meraviglia mi hai fatto!”
indicò il piccolo James, a Ginny non servirono parole per risponderlo anche perché
nessuna sarebbe stata appropriata, ma si gettò al suo collo e lo travolse
finendo distesi entrambi sul pavimento ma sembrarono non accorgersene perché continuarono
a baciarsi “ti amo!” gli sussurrò Ginny.
“A
quanto pare hai trovato qualcosa per far stare nostro figlio tranquillo e non far
uscire fuori di testa noi. Hahahaha.” rise Harry continuando a guardare James
che da quando aveva visto il boccino non gli aveva tolto nemmeno per un secondo
gli occhi di dosso, “Beh menomale allora…” disse Ginny guardando a terra, lo
faceva quando non era sicura di qualcosa e lui ovviamente se ne accorse, “Che
succede?” le chiese prontamente, Ginny aveva cercato di non farsi vedere ma
ovviamente a Harry non era sfuggito quello sguardo ma quella volta davvero non
sapeva se avrebbe preso bene la notizia o se fosse troppo presto.
“Niente
sto pensando che ho fatto bene a prendere il boccino così adesso non dobbiamo
stare ventiquattro ore su ventiquattro a controllare che non combini guai e
possiamo dedicarci anche ad altro!” disse guardandolo negli occhi, Harry si
avvicino alle sue labbra e la baciò, a volte dimenticava che anche lui era un
maschio e che come tale non sapeva trattenere i suoi “impulsi” e quindi non
aveva capito, “O a qualcuno…” continuò poi sollevando le sopracciglia e
sorridendo.
Harry
però non capiva e decise di dargli una mano, così si guardò la pancia poi lo
guardò e sorridendo gli disse “ Aspettiamo un bambino!”, Harry lì per lì non
capì cosa aveva detto Ginny siccome stava pensando ancora alle parole “dedicarci
ad altro”, ma non appena si fermò a riflettere su quello che gli aveva appena
detto sua moglie, sbarrò gli occhi “Cosa?!.... A-a-aspettiamo un bambino?!”
Ginny fece di si con la testa “Per Merlino ma è una cosa fantastica!” balzò in
piedi e la prese in braccio come una principessa “Sei contento?!” disse un po’ in
dubbio “Ma certo che lo sono, anzi sono l’uomo più felice e fortunato dell’intero
mondo magico, ma che dico di tutto il mondo, anzi no dell’intero universo!”
disse girando su se stesso con lei fra le braccia.
La
posò delicatamente a terra e mentre James rideva nel guardare i suoi che si
comportavano da matti, Harry prese il viso di Ginny fra le sue mani le spostò i
capelli dal volto per vederlo meglio “Ginevra Molly Weasley io ti amo
profondamente!” disse baciandola. Quello per Harry era stato il fantastico
giorno che aveva chiuso una settimana altrettanto fantastica in cui aveva
conosciuto per davvero suo figlio e in cui aveva saputo che ne stava per
arrivare un altro, quella era stata una delle settimane più belle di tutta la
sua vita e avrebbe voluto riviverla altre cento volte.
Bang!!!!!
“Jaaaaaaames……..”
O
forse no!