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Autore: Gra Gra 96    22/12/2011    7 recensioni
Il sogno, qualunque esso sia, non è mai alla nostra portata.
E’ qualcosa di incredibile, di unico, d’inafferrabile…
Per anni e anni si attende con crescente impazienza il meraviglioso momento in cui lo si vedrà realizzato. Ma si rimane sempre soddisfatti da quanto ottenuto, o no?
Ebbene, solitamente è la delusione ad averla vinta sulla felicità. Perché?

Lily si prepara a frequentare il suo primo anno ad Hogwarts, mentre una forte rabbia nei confronti della cugina s'irradia sempre più in lei.
Rose ha deciso di seguire il ragazzo che ama a Beauxbatons, mettendo al primo posto l'amore rispetto all'amicizia e alla famiglia.
Tante avventure accompagneranno Rose e Blue alla ricerca dell'ideantità misteriosa della madre di quest'ultimo.
Tante avventure accompagneranno la piccola Lily ad Hogwarts.
L'intenso rapporto tra le due cugine è davvero destinato a scomparire per sempre?
E Scorpius avrà veramente voltato pagina, dimenticando i bei giorni trascorsi con Rose e riversando le sue attenzioni su Lily?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Wherever you go, you'll be always Rose... '
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Quando viene Dicembre, i pozzi sono ancora più freddi, Rose.

- Daniel, vuoi dirmi una buona volta chi è questo tuo amico a cui vorresti presentarmi? – chiese acida la Serpeverde, scrutando torva il ragazzo che stava in piedi accanto a lei.

Si trovavano entrambi nella Sala Comune della loro casa, che, a dirla tutta, era un po’ umida e fredda, essendo posta nei Sotterranei di Hogwarts. La Torre di Grifondoro doveva essere senza ombra di dubbio un posto più caldo e accogliente, ma Lily non avrebbe rinnegato la sua casa di appartenenza per nulla al mondo. Era assolutamente fiera di essere una Serpeverde e sapeva bene di dover accettare i pro e i contro della saggia scelta che il Cappello Parlante aveva compiuto mesi orsono.

- No, te l’avrò ripetuto un milione di volte: è una sorpresa! – puntualizzò il ragazzo con un sorrisino malizioso che non prevedeva nulla di buono.

Lilian e Daniel si erano conosciuti un lontano pomeriggio di Ottobre, quando il quasi quattordicenne si era offerto spontaneamente di dare a lei ed Elinor delle lezioni di recupero di Trasfigurazione, materia nella quale le due amiche non erano affatto ferrate.

All’inizio il ragazzo l’era parso un po’ troppo sbruffone e sicuro di sé, ma col tempo aveva imparato ad accettarlo per quello che era, ovvero un abile e simpatico dongiovanni.

Anche Elinor la pensava esattamente allo stesso modo e in più sosteneva che, facendoselo amico, avrebbero avuto maggiori possibilità di colmare le loro lacune in Trasfigurazione.

- Che approfittatrice che sei, Eli! – aveva riso Lily a suo tempo.

- Senti chi parla! – aveva ribattuto l’altra. – Non mi sembra che tu ti faccia tanti problemi a trattare sempre male tuo cugino Hugo e a chiedergli comunque aiuto quando hai bisogno di qualche favore. Siamo entrambe due degni eredi di Salazar!

Davvero era diventata così opportunista? Era come se non se ne rendesse realmente conto.

Certo non si poteva dire che fosse amichevole e affettuosa con Hugo, ma più per vendetta nei confronti di sua sorella che per altro. Inoltre detestava con tutto il cuore quella bionda rospetta di Alice Paciock con cui il cugino trascorreva tutto il suo tempo. Non che ne fosse gelosa, questo no, anche perché non c’era proprio cosa invidiare a quel pulcino spennato.

Più che altro la infastidiva il suo timbro di voce, la sua falsa aria innocente, il modo in cui riusciva a risponderle a tono senza alcuna esitazione, il suo sorriso disarmante…

- Quantomeno puoi dirmi se lo conosco? – insistette la rossa con impazienza.

- Forse sì, forse no. – rispose lui, mantenendosi sul vago e ammiccando.

In quel momento un bel ragazzo, biondo e con gli occhi color ghiaccio, anche se un po’ ombroso e cupo, raggiunse i due amici. I suoi occhi squadrarono subito da capo a piedi la giovane Potter, per poi rivolgersi a Daniel, che mostrava un’aria piuttosto compiaciuta.

- Ciao. – mormorò frettolosamente in direzione di Lily.

- Dan, dobbiamo parlare! – aggiunse poi con un tono che non ammetteva repliche.

- Non sarebbe giusto lasciare da sola la qui presente signorina, non trovi? – ribatté l’altro.

A questo punto il biondo capì di non poter fare altro e, con un’alzata di spalle, assentì.

- Bene, è così che ti voglio! – continuò quello. – Scorpius Hyperion Malfoy, sono lieto di presentarti Lily Luna Potter, una Serpeverde del primo anno che è riuscita a guadagnarsi tutto il mio rispetto e la mia ammirazione. E sai che non è facile! Ora vi lascio soli: una Corvonero del quarto anno mi sta aspettando nei pressi della Serra e non mi sembrerebbe corretto farla aspettare più tanto. Ci vediamo dopo!

Detto questo, sparì, lasciando i due ragazzi in una situazione di profondo imbarazzo.

Solo dopo qualche minuto, Scorpius si decise a rompere il ghiaccio, riuscendo, però, solo a peggiorare la situazione: - E così tu sei la cugina di Rose?

Dallo sguardo iniettato di sangue rivoltogli dalla dodicenne, il Serpeverde capì di averle posto la domanda sbagliata.

- No, non la considerò più mia cugina, non dopo quello che ha fatto. – rispose con rabbia.

- Sì, in effetti ci sono rimasto male anch’io. Non che in quel periodo fossimo in buoni rapporti, ma non mi aspettavo mica che prendesse una decisione di questo calibro da un giorno all’altro. Naturalmente non posso neanche lontanamente pensare di paragonare il mio disappunto in merito al tuo. – spiegò Scorpius con una razionalità e un buon senso che solitamente non gli appartenevano e che, in qualche modo, non sfuggirono a Lily.

- Sai, sei una delle poche persone che sembra capire quello che provo. – disse lei con sincerità, guardando il ragazzo in modo diverso.

***

- Ho paura, Alexis, fa freddo quaggiù. – gemeva Rose tra un brivido e l’altro.

- No, stai tranquilla, ci sono qui io con te. Non permetterò che ti facciano del male. – la rassicurava il francese, stringendole forte una mano con fare protettivo.

La quattordicenne emise un sospiro di rassegnazione e si quietò per qualche istante.

Come diavolo avevano fatto a finire in quell’assurda situazione, per di più proprio nel mese più freddo dell’anno, ossia Dicembre? Faceva freddo, terribilmente freddo in quel pozzo.

Non c’era via di uscita, non c’era modo di ricevere aiuti dall’esterno, non c’era la possibilità di avvertire i suoi cugini di ciò che stava accadendo, mettendoli in guardia su quello che non avrebbero assolutamente dovuto fare. A quest’ora Rumply, il fedelissimo nano di Nameless, aveva sicuramente consegnato il messaggio a James, il messaggio con il quale lei si sarebbe trovata irrimediabilmente nei guai. Sia Rose che Alexis si sentivano impotenti di fronte alla brutta piega presa dai recenti eventi. Erano prigionieri in un pozzo. Erano incapaci di agire, di comunicare con l’esterno, insomma, di fare la qualunque.

- Scusa, sono proprio un’egoista. Di sicuro tu stai molto peggio di me: d’altronde è tua madre quella che rischia la vita, non la mia. Però, ti prometto una cosa: troveremo un modo per scappare di qui e per salvarla. – gli sussurrò la rossa in un fil di fiato.

- Lo spero, Rosie. – mormorò l’altro in risposta; dai suoi occhi iniziarono a sgorgare tante piccole lacrime salate, che riuscì a nascondere solo grazie alla profonda oscurità che regnava in quel luogo infernale.
I due ragazzi erano raggomitolati l’uno accanto all’altro, tremanti e spaventati, ma allo stesso tempo decisi a trovare un’idea per mandare un messaggio a Hogwarts.

- Alexis, ma tu non sapevi smaterializzarti? – chiese ad un tratto Rose.

- Sì, ma non riesco ancora a fare la smaterializzazione congiunta. – rispose lui.

- Ebbene? – insistette la Weasley.

- Non potrei mai lasciarti qui da sola, rosellina: Nameless e quegli altri farabutti dei suoi scagnozzi ti farebbero fuori nel momento esatto in cui si accorgerebbero della mia assenza. – spiegò il ragazzo con vivida partecipazione emotiva.

Rose sorrise, felice di tutta quell’attenzione che Alexis aveva nei suoi confronti.

- Non preoccuparti per me: riuscirò a cavarmela in qualche modo. Pensa a tua madre. – ribatté quest’ultima. – Pensa al momento in cui potrai finalmente riabbracciarla, dopo tutti questi anni. Va’, Blue, va’ a Hogwarts e cerca l’aiuto dei miei amici e cugini. Se mi ami veramente, va’, perché non riuscirei mai a sentirmi in pace con me stessa se tu non andassi per causa mia.

Un bacio pieno di passione e di amore le impedì di proseguire il suo discorso, tappandole la bocca una volta per tutte e immergendola in un meraviglioso gioco di emozioni e sensazioni che avrebbe voluto non avesse mai fine.

- Ti amo, sei tutto quello che ho, Rosie. Farò come dici tu, ma, non appena trovato il sostegno dei tuoi amici, tornerò, portandoti via da questo luogo squallido. E’ una promessa, e io mantengo sempre le promesse.

Detto questo, i due si baciarono appassionatamente per qualche altro minuto, poi il giovane dagli intensi occhi blu porse la giacca che indossava alla dama del suo cuore, le mandò un ultimo bacio con la punta delle dita e si smaterializzò.

- Sono sola. - mormorò la ragazza tra sé e sé, con un velo di tristezza. – Ma sento di aver fatto la cosa giusta. Sarebbe stato davvero un comportamento egoista non lasciare andare Alexis a chiedere aiuto per salvare la vita di sua madre.

E con il pensiero dell’ultimo bacio ancora impresso nella mente, Rose riuscì finalmente a prendere sonno, raggomitolandosi su se stessa alla disperata ricerca di un po’ di calore.

***

Nel frattempo nei pressi della Biblioteca di Hogwarts un giovane Grifondoro del quarto anno correva affannato e trafelato, come se stesse cercando qualcuno o qualcosa di molto importante. Vagando tra uno scaffale pieno zeppo di libri e l’altro, trovò finalmente l’oggetto dei suoi più profondi desideri: lunghi capelli neri, morbidi come la seta, le scivolavano elegantemente lungo la schiena.

- Violetta Baston, speravo proprio di trovarti qui. – iniziò James, con tono apparentemente sicuro e risoluto, appoggiandosi con un braccio allo scaffale in legno massiccio.

- Io no. – fu la secca risposta della ragazza, che non si degnò neanche di guadare in faccia il suo interlocutore, rimanendo immersa nella lettura di un libro di Incantesimi.

- Non fare così, Vi, non capisci proprio con chi hai a che fare? James Sirius Potter in persona ha fatto tanta strada per scambiare due chiacchiere con te e non sarebbe affatto carino da parte tua ignorarlo come si fa con una mosca fastidiosa. – ribatté il giovane.

Solo dopo queste parole Violetta volse finalmente il capo, ma solo per rivolgergli una truce occhiata che non prometteva nulla di buono.

- Non voglio parlare con te dopo il modo in cui mi hai trattata l’anno scorso, chiaro?

- Trasparente. – rispose l’altro, mogio. – Allora me ne vado?

- Proprio così, e fammi il piacere di non tornare più. – un velo di lacrime le appannò gli occhi nel pronunciare quelle dure parole, ma non si pentì di quanto detto.

Forse provava ancora qualcosa per quel tremendo mascalzone, forse no, chi poteva mai dirlo? A ogni modo era assolutamente restìa dal concedergli altre possibilità: aveva avuto la sua opportunità e l’aveva sprecata. Stop. Fine del discorso.


Spazio autrice

Visto? Stavolta non sono sparita per mesi e mesi u.u 
Spero che questo capitolo, più lungo degli altri (contenta Ter99?), sia stato di vostro gradimento. ^^
Nella prima parte assistiamo al primo incontro tra Lily e Scorpius... Fan delle Rose/Scorpius, state tranquilli: quei due hanno solo scambiato qualche parolina innocente... A proposito, che ne pensate di Daniel Stevens?
Nella seconda parte del capitolo troviamo Rose e Alexis in una brutta situazione, ancora non del tutto chiara, ma avvolta nel mistero. Questo cattivone, che risponde al nome di Nameless, ha catturato i due fidanzatini ed è intenzionato ad uccidere la madre del francese tramite l'aiuto dell'ingenuo James...
Ricordate il nano malefico che nel capitolo precedente aveva consgenato una lettera al ragazzo? E ricordate anche cos'aveva fatto quell'idiota della lettera? Beh, per una volta il Grifondoro ne ha fatta una giusta u.u
Ora vi porgo un difficile interrogativo, al quale prego Alyssia98 di astenersi a rispondere: secondo voi chi è la madre di Alexis Dumas? E' un personaggio inventato dalla Rowling, ma per ora non vi dico di più ;)
Nella parte finale del capitolo c'è stato un veloce scambio di battute tra James e Violetta. Secondo voi la ragazza è ancora innamorata di lui oppure no? Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Ed ora ecco a voi le foto di Daniel Stevens e di James Sirius Potter.

 

Chi vi piace di più? A me, sinceramente parlando, Daniel (che è quello a sinistra) **
Un grazie grande quanto un grattacielo a tutte le persone che recensiscono costantemente questa long ^^
Adoro i vostri commenti e mi danno anche l'ispirazione per proseguire la storia!
A presto con l'ottavo capitolo ;)
Baci
Gra Gra 96




  
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