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Autore: sonnysh    23/12/2011    5 recensioni
[...]Gli occhi nocciola del bambino, che nel frattempo si era precipitato correndo verso di lei, la raggiunsero e li trovò così vicino da spaventarsi, quasi, - lei non aveva paura di niente – lui dal suo canto l’aiutò a tirarsi su senza dire una parola guardandola timoroso che si mettesse a piangere
[...]
sussurrò quelle parole che sapeva non avrei potuto ignorare, che mi avrebbero inevitabilmente incatenata a lui ancora di più. «Non mi lasciare, dimmi che rimani.»
Diedi un ultimo sguardo al ragazzo addormentato in mezzo alle lenzuola aprii la porta e mi diressi verso la mia stanza. «Ti amo, Nicholas.» e la chiusi alle mie spalle.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***



Io non ci volevo andare a quella stupida festa, di quello stupido ragazzo con quello stupido sorriso, non dopo quello che mi aveva fatto. Ero stata costretta dai miei genitori a vestirmi per bene e a salutare cordialmente tutti quelli che incontravo e soprattutto tutti quelli che mi parlavano, ma io di stare lì proprio non volevo, era un’ingiustizia che non potevo andarmene a leggere nella mia stanza come facevo di solito la domenica pomeriggio.

Passare ore e ore sulle pagine che odoravano di carta stampata a leggere e immaginare avventure meravigliose che io vivevo come uno specchio riflesso dalle emozioni dei protagonisti, mi faceva sentire bene, ero me stessa anche se stavo fingendo di essere una giornalista, un animale fantastico o semplicemente una ragazza più grande alle prese con i primi problemi di cuore.

Era quello il problema, il mio cuore. Era stato fatto a pezzi dal mio amico – e festeggiato quel giorno – quando mi aveva detto contento che aveva una nuova amica, anzi che era più di una semplice amica era la sua prima nuova fidanzata.

Nessuno mai aveva preso il mio posto, ma lui mi aveva detto espressamente che non poteva proprio parlarmi perché altrimenti la sua amichetta Hope si sarebbe arrabbiata e lui non voleva certamente farla arrabbiare, quella volta sembrava proprio che non se ne importasse niente della mia amicizia.

Ragion per cui io non volevo trovarmi a quella stupidissima festa, in quella stupidissima stanza , con quegli stupidisissimi palloncini colorati ovunque e ciliegina sulla torna con quello stupidissimo bambino e quell’odiosa smorfiosetta che gli stava sempre appiccicata.

Uno strattone mi fece svegliare dai miei pensieri minatori nei confronti del festeggiato, era mia madre che mi aveva praticamente spinto addosso alla vittima delle mie torture immaginarie incitandoci a fare pace, ovviamente le nostre mamme sapevano tutto e facevano l’impossibile per farci “tornare amici” come dicevano loro.

Il ricciolino mi guardò e fece un segno con la mano che doveva corrispondere ad un saluto e io ebbi l’impulso di prendere una torta dal tavolo e stampargliela su quel suo faccino da ebete, ma per evitare di tirargli qualcosa dietro davanti a tutti lo trascinai in camera sua e chiusi a chiave la porta.

Mi seguì senza fiatare ma notai l’espressione di panico quando nascosi la chiave nella tasca posteriore del mio pantaloncino e mi sedetti sul suo letto,  sicuramente aveva capito che non me ne sarei andata via senza prima delle spiegazioni.

«Si può sapere cosa stai facendo? »

Fu tutto quello che disse, era tutto quello che mi diceva da un mese, un mese! Non mi parlava da quattro lunghissime settimane per colpa di quella cosa che si era messa in mezzo a noi due, alla nostra amicizia, ai nostri giochi e ai nostri momenti insieme e mi chiedeva anche delle spiegazioni?

Dopo la rabbia momentanea causata dalle parole appena pronunciata e dalle numerose domande retoriche mi facevo su quanto fosse idiota  a chiedere proprio quello quando era talmente palese che non c’erano bisogno di spiegazioni.

Mi sentivo in imbarazzo come se dovessi confessare chissà quale peccato mortale così cominciai a torturare le mani in cerca di una risposta adatta e fino a quando smisi di pensare e iniziai a fissare un punto

Spostai lo sguardo verso la punta delle mie scarpe che in quel momento mi sembravano di un importanza mortale e che richiedevano tutta la mia attenzione, sentii lo spostamento verso destra segno che si era seduto affianco a me. Presi fiato e confessai

«Rivoglio indietro il mio amico, mi annoio senza di lui.»

Finalmente mi sorrise, cosa alquanto rara da parte sua che aveva sempre avuto il timore di compiere quel semplice gesto davanti agli altri, adesso che ci pensavo bene aveva paura di esprimere le sue emozioni in generale.

L’unico momento in cui ti faceva veramente capire come stava era quando suonava, non importa chi era presente quando lui prendeva la chitarra in mano c’erano solo loro due nelle stanza nessun’altro aveva importanza, mi prese la mano e mi fece alzare.

Senza musica e senza niente mi fece fare una piroetta e poi iniziò ad intonare a cappella una canzone, la stessa che gli avevo sentito suonare decine di volte ma che per me non aveva mai avuto parole adesso mi sembrava che non poteva esistere quella musica senza quelle bellissime parole.

«E’ bellissima, veramente »

Sussurrai non appena finì di cantare e mi guardava timoroso, il mio giudizio era sempre stato a lui fondamentale e sapeva che non avevo peli sulla lingua. Senza darmi il tempo di aggiungere altro mi abbracciò così, felice e appagato.

«Sei insostituibile. »

Rimasi sorpresa dalle sue parole, le stava veramente pronunciando dopo che giusto un mese prima mi aveva detto che ora tutto quello di
cui gli importava in quel momento era stare con quella là  e mi aveva fatto perdere totalmente la fiducia che avevo risposto in lui.

Ricambiai l’abbraccio un po’ imbarazzata ma poi mi sciolsi, infondo per me le cose erano esattamente le stesse lui era l’unico che mi capiva, l’unico che come me aveva il sogno di diventare un cantante e lavorare con la musica.

«Perché ti sei fidanzato con Hope? »

Dovevo chiederglielo, la curiosità mi stava divorando e non riuscivo veramente a comprendere il motivo di quella sua decisione che aveva preso per giunta senza consultarmi o senza prima nemmeno parlarmene come invece facevamo di tutte le altre cose che ci riguardavano o che entrambi le ritenevamo importanti, e fidanzarsi era una di quelle cose.

«Ero geloso..»

Notai che nel pronunciare quelle parole era diventato di un colore rosso pomodoro e aveva spostato lo sguardo alla finestra nell’intento di distrarsi e riprendere un colorito normale e non balbettare mentre parlava – l’avevo sentito balbettare solo dopo che sua mamma scoprì che mi aveva baciato –  riprese fiato e appiccicò insieme una serie di parole pronunciandole talmente tanto a bassa voce che dovetti avvicinarmi non poco per poterle sentire

«Di te e di Joe, lui è mio fratello. Volevo farti ingelosire, ecco la verità»

Trattenni il respiro, come faceva a sapere di quello che era successo tra me e suo fratello? Che alla fine mi aveva solamente baciato pensando che fossi abbastanza grande per dare il mio “primo bacio” senza pensare che ci aveva già pensato il fratellino più piccolo qualche anno prima.

Ora mi era tutto chiaro, Nicholas doveva aver pensato che mi ero fidanzata con suo fratello ed era geloso così aveva deciso di ripagarmi con la stessa moneta chiedendo alla scorbutica bambina di diventare la sua amichetta preferita.

«Ma io non sono fidanzata con tuo fratello, te l’avrei detto altrimenti! »

Tornammo al piano di sotto mano nella mano e questo scatenò le furie si Hope che decise di rompere il fidanzamento mangiandosi l’anello di liquirizia che lui le aveva regalato come promessa proprio mentre Nick soffiava le candeline del suo undicesimo compleanno.
 

***
 

Quella non fu l’ultima volta che litigavamo per questioni di cuore e di ragazzi per poi fare pace dopo lasciando i rispettivi fidanzati-momentai perché non tolleravamo qualcun altro tra di noi , fu solo la prima di una lunga serie e ora era esattamente la stessa cosa solamente che parlavamo della mia migliore amica.

Non avevamo più undici anni ma diciannove e le cose non erano così facili come tornare al piano di sotto mano nella mano e fare mangiare l’anello di fidanzamento all’ormai ex fidanzata.

Ora si parlava di scoprire perché mi dava tanto fastidio vederli insieme ridere, scherzare, tenersi per mano e baciarsi dopo che avevo chiarito con Nick che non volevo mettere a repentaglio la mia amicizia con Cornelia, avevo scelto lei nonostante tutto.

Perché stavolta era successo l’irreparabile ovvero avevamo perso la nostra amicizia barattandola, io, con quella di una ragazza troppo diversa da me e lui con l’amore per quella ragazza troppo facile e troppo vuota che non voleva nient’altro da lui se non un altro nome sulla sua bellissima lista scarlatta.

Cercavo di giustificarmi con le parole che Nicholas mi aveva pronunciato, convincendomi che era stato lui a decidere che andasse in quel modo che se avessi avuto la possibilità di scelta le cose sarebbero andate diversamente e che non era colpa mia.

“Cornelia mi piace vogliamo le stesse cose, non è una cosa seria è solo stupido e banalissimo sesso. Tu sei una vera amica, so che starai ancora ad aspettarmi quando tutto questo finirà”.

Mi aveva letteralmente messo in standby come se avesse chiuso il monitor del computer senza veramente spegnerlo, ero in attesa che lui prendesse una decisione, che lui lasciasse Cornelia, che lui tornasse da me, che lui facesse qualcosa.

Io ero una statua, immobile e senza sentimenti. Mi ero vietata di provare qualcosa, anche solo di pensare a lui non volevo stare male, non volevo né  vederlo, né parlarci perché era questa la condizione che la mia bionda amica aveva messo alla nostra amicizia.

La scelta più difficile da accettare è sempre quella che fanno gli altri al posto tuo, ma infondo perché io non volevo accettarla?




 

***
chiedo umilmente perdono, veramente
sono stata stra presa dalla scuola e da problemi di salute
ma oar sono tornata, spero non vi siate già dimenticati di me
chiedo perdono anche per la seconda parte della storia
non doveva uscire tanto malinconica pre-suicidio
ma mi serviva scrivere una cosa del genere 
per spiegare meglio delle cose che avverranno nel futuro
se siete brave e entro il 26 trovo 5 recensioni
aggiorno con un capitolo speciale
sotto la neve che ci terrei molto a scrivere e a postare


 

faccio anticipatamente gli auguri di buon natale e felice anno nuovo nel caso in cui non dovessi aggiornare 
passate tutte delle bellissime vacanze, se non aggiorno il 26 dovrete aspettare fino al 15 gennaio
perchè io parto, chiedo perdono ma non credo riuscirò a postare mentre sono in vacanza

con affetto, sonny 

  
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