Ero stesa sul mio letto a pancia in su, pensavo e ripensavo, amavo quei dolci momenti, pensavo alla mia vita, alle mie opportunità, a Zayn, a Luca a tutto.
Quando decisi di uscire da quel sarcofago e andare verso la cucina << buongiorno bellezze. >> noi 3 parlavamo italiano a parte quando eravamo con i ragazzi che Louis si infuriava perché diceva che si sentiva escluso bho!
Mi rispose Rose,
<< giorno dolcezza, pronta per la scuola? >> sbarrai gli occhi e corsi per tutta la casa urlando, saltando dovevo andare a scuola, non mi ricordavo
<< Roseeeeee ma svegliarmi prima!!!! Cazzo!!!! Ma io non so dov’è?!!! E mo!!! Cosa faccio??? Oddio!!! Helppp meeeeee!!! >> entrò Louis dalla porta urlando
<< I help youuuu!!! I’m superman!!! >> scoppiai a ridere, ma ritornai subito seria e gli urlai contro
<< Louissss!!! Io devo andare a scuola >>lui scoppiò a ridere, si piegò sul divano e piangeva, ma io non capivo “ Alex ma che figura, dunque non ho detto niente di così divertente”
<< Oggi è do-do-domeni-ca! >>rise mentre rideva ancora strozzato dal muffin che stava mangiando,
<< Cosa??? >> estrassi il cellulare che avevo nella tasca del mio pigiama e lessi che era davvero domenica
<< cazzo Roseeeeee!! Tu sei mortaaa!!! >>lei scoppiò a ridere, quando entrò Niall e disse
<< Ehi! Fermi chi ha detto che vuole uccidere Rose???>>io sbarrai gli occhi e alzai la mano intimorita, lui scoppiò a ridere e tornò serio
<< AHAHAH! NO! >>
<< Mi ha fatto uno scherzo di cattivo gusto, dicendomi che oggi sarei dovuta andare a scuola!!! >> rise ancora di più e tra le lacrime mugugnò qualcosa di incomprensibile,
<< Niall cazzo già non so l’inglese parla almeno in modo serio! >> ritornò subito serio e mi guardò
<< A-Allora oggi è domenica e tra poco Zayn viene a prenderti per visitare la tua futura scuola, dimentichi?! >> “ ok sono nei casini! Devo ancora cambiarmiii!!!”corsi su per gli scalini sotto le risate di tutti, presi il primo paio di jeans una maglietta che mi avevano regalato le mie 2 compagne di classe che eravamo legatissime, come sfondo eravamo inquadrate noi 3 sul muro della scuola, era un regalo di Natale, poi un felpone e scesi le scale.
Vidi Zayn che mi corse incontro dandomi un bacio sulla guancia, volevamo andare cauti non potevamo correre troppo, intanto Isobel era sulle gambe di Harry che si guardavano in modo sognante, gli sussurro a Zayn
<< Ma mi sono persa qualcosa? No perché mi sembrano più che amici? >>lui rise e mi rispose
<< Si, da come me ne parla Harry credo che si sia innamorto>> ok penso che quel giorno sarei morta per le troppe cose che mi venivano dette, Zayn mi prese la mano e mi portò in salotto,
<< Come promesso, ti porto nella tua nuova scuola! >>
<< non essere così felice Malik! Non ho voglia. >>
<< Oh su dai dai!!! >> mostrò uno di quei sorrisi che ti lasciano sbavare, presi il giaccone e dissi a tutti i ragazzi che noi saremo usciti e saremo tornati dopo pranzo,
<< Ortaggio non dimentichi qualcosa?>> mi lanciò il mio telefono, aveva quel fottutissimo vizio, se un giorno mi sarebbe caduto credo che lo avrei ucciso a carotate in testa.
Ringraziai e salutai.
<< Allora Malik, posso andare a piedi? >> lui annuii e ci incamminammo verso la strada, poi mi prese la mano,
<< Ma scusa io devo ricordarmi tutta questa strada? ! >> lui rise e annuii! Così mi venne un’idea geniale, presi un sasso rosso, uno di quelli che rimangono sull’asfalto e feci una piccola croce su un albero lì vicino, lui rise di gusto per poi dirmi
<< Tu sei tutta pazza, ma per questo mi piaci >>“ STOPPPP!!! Momento Zayn jawaad Malik cosa hai detto???? I-io gli piaccio? Respiraaa!!!”
<< C-Cosa scusa? >> lui annuii e mi prese il volto tra le mani, era così meraviglioso i suoi lineamenti i suoi capelli, mi mancava di dire che pure le narici e le gengive erano bellissime!
Una folata di vento gelido ci fece spostare per poi ritornare sui nostri passi, io come deciso segnavo ogni nostro passaggio una croce sugli alberi per ricordare la strada.
Arrivammo finalmente dopo circa cinque minuti davanti a un edificio grande, da come si vedeva era proprio inglese, all’entrata un enorme porticato di legno, con una specie di gazebo, mi portò su una scala e mi disse
<< Io ci sono venuto qui a scuola, la conosco a memoria ora entriamo! >> sbarrai gli occhi! Avevo sentito bene? Entravamo dentro la scuola che era chiusa?, Aprii con “violenza” una finestra entrò molto lentamente e mi porse la mano,
<< Prego donzella! >> gli presi la mano e gli sussurrai un grazie.
Quella cavolo di scuola era a dir poco enorme, aveva una miriade di armadietti, uguale nei film americani, solo che erano molto più scassinati, ogni porta aveva un nome, lui mi portò nell’aula di scienze, di chimica, di storia e di letteratura.
Mi mostrò il suo banco di tutte le materie, ovviamente era sempre uno degli ultimi banchi,cercavo di immaginarmelo lì in quella scuola.
Quando vidi un banco e si notava subito che era suo perché c’era inciso “Zaynsuperfigo”
<< Poco modesto!>> gli dissi,
<< non l’ho scritto io, l’ha scritto la-la… Cheerlader!>>
<< Si si come no! >>.
Dopo quel piccolo e breve tour uscimmo da quell’edificio richiuse la finestra e ci dirigemmo verso il “nostro parco” lo avevamo battezzato così! Ci sedemmo su una panchina quando il telefono squillò era Luca, decisi di lasciarlo suonare, non capiva che mi serviva tempo, Zayn capii subito la situazione e mi prese la mano, quando sentimmo delle urla,
<< Harryyyyyyyy la pianti ??>> io e Zayn ci guardammo in modo curioso, ma dove arrivavano quelle voci!.
Ci girammo di scatto quando vidi Isobel e Harry felicemente accoppiati come due trichechi in calore, mentre si baciavano e si tenevano per mano, molto tranquilli, Zayn ebbe l’idea di spaventarli, corremmo molto cautamente verso un cespuglio ci nascondemmo in modo molto investigativo e quando furono abbastanza vicini a noi, lui saltò fuori e si mise a urlare, Haary come previsto urlò <<
<< Oddio! Ma quindi tu e lui! Coppia?! >> lei rise
<< Siiii!! >>
<< Qundo è successo>>
<< Bhè quando siete spariti tu e il tuo ehm! Nuova fiamma? >> io scoppiai a ridere sotto lo sguardo curioso dei due ragazzi.
Decidemmo di andare verso casa anche perché ormai era ora di pranzo, dovevamo tornare dagli altri, ci dirigemmo verso casa mia, quando spalancammo la porta e mi ritrovai….