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Autore: Siren_Love_    24/12/2011    0 recensioni
“E' un uovo di drago,questo. Ed è raro trovare un uovo di draghi d'argento.” La voce della dama bianca risuonò nella piazzetta: era armoniosa e melodica. Lo sguardo della dama si spostò sulla ragazzina stordita: la cappa si era abbassata rivelando una ragazzina dal volto giovane, e la donna spalancò gli occhi quando vide che i capelli erano bianchi e lunghi: la dama bianca si avvicinò alla ragazzina,la prese e scomparve in un turbine di vento insieme all'uovo. COSA SUCCEDEREBBE SE LA NATURA SI VENDICHEREBBE DELL'UOMO? Una nuova guerriera sta per nascere nel Mondo Runaico.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arya continuava a fuggire,le sue gambe tremanti solcavano il selciato mentre rumori di zoccoli e grida le intimavano di fermarsi e arrendersi. La sua spada era insanguinata ,ma Arya non aveva più le forze di affrontare un nuovo combattimento e sentiva una fitta dolorosa al braccio, che sanguinava copiosamente. Presto si ritrovò dinanzi a una grande roccia: era con le spalle al muro e le gambe cedettero a causa della perdita di sangue dalla ferita inferta dai nemici, che cominciava a infettarsi. Rivolse lo sguardo al cielo e si sentì perduta : le grida diventavano sempre più forti e vicine. Ma dal cielo una sagoma gigantesca si avvicinava a lei: Hiver,ormai adulto e forte , planò con le grandi ali vicino a lei. Hiver parlò con la sua voce ruggente. “Arya ! Sali! Fa in fretta, hanno con loro degli arcieri, potrebbero trafiggermi le ali e non potrò portarti in salvo!” Arya , con le ultime forze, salì in groppa al drago reggendosi al collo di quest'ultimo. Intanto i Cavalieri Neri erano arrivati. “In nome di Berdon,consegnati al suo regno,ribelle!” La risposta fu data da Hiver : una calorosa fiammata scarlatta,per poi levarsi in volo e schivare le frecce puntate sulle ali possenti. Arya si ritrovò a sfiorare le nuvole: il cielo era calmo,ma la guerra sarebbe giunta anche lì. Sentì la vista annebbiarsi, il sangue colare dal braccio,mentre Hiver saliva ancora di quota cercando un rifugio. Chiuse gli occhi cessando di respirare.

“No!” Arya si svegliò sudata e terrorizzata. Aveva avuto un incubo. Si sedette sul letto , vedendo Hiver sveglio : con grande stupore, la ragazzina notò che Hiver era grande quanto un cane di grossa taglia quella mattina. “Già, i draghi crescono proprio in fretta,sopratutto quelli d'argento” pensò Arya,stupita e allo stesso tempo felice. Mancava ancora un'ora all'alba,e si ricoricò nelle coperte con Hiver ai piedi del lettino,mentre strusciava il muso sulla guancia di lei. Dormirono altre due ore in un sonno tranquillo,quando Alysmine li svegliò portando loro la colazione: latte e biscotti per Arya, e un cosciotto sanguinolento di capra per Hiver. Dopo la colazione ebbe inizio la nuova vita di Arya. Alysmine portò Arya e Hiver fuori dalla casa,e li condusse nel retro dove vi era una piccola nicchia di marmo bianco : Arya e la sua Maestra si sedettero a gambe incrociate una di fronte all'altra con la bacinella al centro. Hiver osservava in piedi vicino alla nicchia ruggendo. “Alectamani iesa”
Gli occhi di Alysmine diventarono luminosi e iridescenti quando pronunciò le due parole . Dalla bacinella, come per incanto, la massa d'acqua assunse la forma di una foglia, plasmandosi e sollevandosi dalla bacinella. Arya ne rimase esterrefatta. “Questo è un esempio di manovrare lo spirito dell'acqua e il suo elemento pregando nella lingua di Nostra Madre”. Arya osservava la massa d'acqua che galleggiava a forma di foglia.
“Ovectamani iesa”
A quelle parole la massa d'acqua ritornò nella bacinella tornando al suo aspetto. “Adesso devi invocare lo spirito dell'acqua e farti accettare” “E come...faccio?” “Pronuncia concentrata Alectamani Iesa” Disse Alysmine. “Alectamani Iesa” . L'acqua non si mosse. “Riproviamo” Alysmine era concentrata.

E così volarono le giornate, i mesi, : passarono tre anni. Hiver ormai crebbe così tanto da acquisire la parola e da essere il quadruplo dell'altezza di Arya e imparò a sputare fuoco e a controllarlo, Alysmine fu fiera dei progressi dell'allieva e di come il legame che si stava creando fosse indissolubile. Arya da una ragazzina diventò una splendida donna: era leggera e un fisico sinuoso,aveva ormai compiuto diciassette anni, aveva appreso la magia con successo e superava di gran lunga Alysmine. Inoltre la strega bianca le aveva concesso il potere di trasformarsi in civetta e insegnato alcune nozioni di combattimento con la spada. Ma l'arma preferita di Arya,che cominciò ad appassionarsi alle armi, era un cerchio di lama d'acciaio: lo lanciava e si divertiva a usarlo come un boomerang, innescando una notevole precisione. Lo adorava così tanto che Alysmine, il giorno del diciassettesimo compleanno e alla fine dell'addestramento, gli regalò un cerchio di lama in cuoio nero e acciaio, dove due draghi si sviluppavano sinuosi sull'impugnatura nera e dove erano incise sulla lama rune celtiche : Arya non se ne separò mai,tenendolo sempre alla cinta di cuoio. Ormai era un tutt'uno con la natura: se prima le era nemica, ora era una potente alleata.
  
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