You Make Me Smile.

Capitolo 5. You're my carrot, Louis.



 

Luce fioca filtrava dalla finestra di Alex, erano le 10 del mattino. Sentì un formicolio piuttosto fastidioso ai piedi, che la fece svegliare.
<< Ehi... ma AHAAHHAAH BASTAAA! >> Era Harry che le faceva il solletico.
<< Ok ok.. ora scendi, che ho una sorpresa! >>
<< A-Aspetta! Guarda come sono conciata! >>
<< Sei bellissima anche cosi >>
<< D-Davvero? >> Alexis arrossì lievemente.
<< Ehm si.. cioé, sei a posto. Su, vieni! >>


Scesero al piano di sotto e le narici della ragazza furono invase da un odore squisito: i ragazzi le avevano preparato la colazione. E la stavano aspettando a tavola, tutti eccetto suo fratello.

<< Buongiorno ragazzi >> Disse salutandoli schioccando loro un bacio sulla guancia.
<< E.. Louis? >> Chiese preoccupata.
<< È uscito ieri sera, dopo la vostra discussione... non è più tornato. >> Confessò Liam
<< Abbiamo provato a rintracciarlo ma nulla da fare. >> Intervenì Niall.
<< Ah, capisco... >> Disse inzuppando un biscotto nel té.
<< Si può sapere perchè ieri sera avete litigato così tanto? >>
<< No. >> Il tono di Alexis era freddo.
<< Come vuoi... certo che sei strana eh.. >>
<< Adesso basta, farvi i cazzi vostri mai?! >> Detto questo, salì in camera.


Prese una felpa larga e i suoi jeans preferiti, ma prima di vestirsi notò con malavoglia allo specchio che stava dimagrendo paurosamente, e il luccichio dei suoi occhi era andato perso, con la sua felicità. Sbuffò, prese la sua borsa e si avviò verso l'uscita.

<< Dove vai? >> La bloccò Zayn.
<< Non t'importa >> Sbottò.
<< E invece sì. Prima sparisce Louis, ora vuoi sparire anche tu? >>
<< Magari.. >>
<< Tu di qui non esci >>
<< E tu non sei mio padre. >> Sbatté la porta sotto lo sguardo allibito di tutto i ragazzi.



Alexis Pov.


Vagare sola per le strade di Londra di prima mattina non è il massimo, ma sempre meglio che dover rispondere alle domande di quei ficcanaso. Io e Louis abbiamo litigato per un nostro motivo, e a loro ciò non deve riguardare. Louis mi ha preso da parte e mi ha raccontato di Harry e del suo fare 'donnaiolo', pft. Come se non me ne fossi accorta. Non vuole che 'caschi nella sua rete', come tutte le ragazze. Finirei solo per soffrire. Ha ragione, ma non le impone lui le mie regole. Decido io cosa fare o non fare della mia fottuta vita. Ma.. quello è Louis?!



<< Louis?! >>
<< Alex, che ci fai qui?! >>
<< Dove diamine ti sei cacciato? Non azzardarti a farlo mai più, hai capito? Mi hai fatto stare in pensiero! >> Scoppiò in lacrime.
<< Ero nervoso per la nostra discussione e così ho dormito fuori.. ma credevo tu mi odiassi >>
<< Ma sei scemo? Sei mio fratello, la mia carota protettrice, io ti adoro. >>
<< S-Scusa, Alex.  Ti voglio bene. >>
<< Ti voglio bene Lou. >>
<< Torniamo a casa. >>



Tutto il pomeriggio lo passarono insieme a giocare alla play e ad ingozzarsi di schifezze, proprio come facevano quando Louis non era ancora famoso, una di quelle giornate fratello-sorella perfette. Ma... si, c'è sempre un ma.
<< Alex, dobbiamo parlare.. >>
<< Lou, ancora? >>
<< È una cosa seria. >>
<< Dimmi.. >>
<< Avevo pensato che magari è meglio che tu torni a casa, sai.. per papà. >>
<< Ah, e così non mi vuoi tra i piedi, capisco.. >>
<< No no non fraintendermi, ma se dovesse succedergli qualcosa vorrei che almeno uno di noi fosse lì con lui. E sai che io non posso perchè.. >>
<< Sì, non puoi perchè la tua carriera è più importante del tuo padre vecchio e malato. Certo. >>
<< Ma prova a capirmi, se tu fossi al mio posto, cosa faresti? >>
<< Lo vuoi proprio sapere? Davvero? Se fossi nei tuoi panni io cancellerei anche un concerto all'ultimo secondo, pur di prendere il primo aereo verso casa. >>
<< Comunque, tu torni a casa e non si discute. >>
<< Ed ecco che comandi di nuovo, dico tu hai l'Alzheimer per caso? Non ti ricordi quello che ci siamo detti stamattina? >>
<< Sì, ma questo è diverso. Non stiamo parlando di ragazzi, qui c'è in ballo la vita di nostro padre. >>
<< Sai una cosa? Ok, me ne torno a casa. Ma almeno io so di tenerci alla nostra famiglia. >>
<< Tu non capisci. >>
<< No, Louis. Quello che deve ancora aprire gli occhi qui sei solo tu. Svegliati per l'amor del cielo. Un giorno quando tutto questo sarà finito, cosa avrai? Non di certo una famiglia e una moglie ad aspettarti. Non se continui in questa maniera. Scendi dalle nuvole. >>



Era già pra di cena e il soggiorno era avvolto da un silenzio imbarazzante, si sentivano solo le forchette che picchiettavano sui piatti. Però c'era qualcosa di strano.. Liam Zayn e Niall si stavano lanciando sorrisetti a vicenda.


<< Cosa avete tanto da ridere voi? >> Domandò Harry.
<< Ah, niente.. >> Disse Liam trattenendosi in una risata, mentre Niall diventava sempre più rosso in volto.
<< Ehm.. Alexis? >> Chiese Niall imbarazzato.
<< Si? >> Disse con uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
<< Beh, mi chiedevo se dopo cena ti andava di andare a fare quattro passi, io e te.. >>

Harry si strozzò con il pezzo di carne che aveva in bocca e disse:

<< NO! >>

<< Perchè no? >> Chiese Alexis
<< Ehm.. perchè.. L-Louis non è d'accordo! >>
<< Perchè non dovrei? Andate pure, se volete.. >>
<< Anche se non fossi stato d'accordo avrei accettato comunque. Ricorda il nostro discorso, fratellino. >> Disse accennando un finto sorriso, per poi rivolgersi a Niall << Certo! Andiamo? >>
<< Ok! >>




Appena i due uscirono, Harry si scagliò contro Louis:

<< Si può sapere perchè non li hai fermati, eh?! >>
<< Dimmi perchè dovevo! >>
<< Non lasci uscire tua sorella con me e la lasci uscire con Niall? >>
<< Si. >> Disse Louis divertito dall'insolita scenata di Harry.
<< Ma perchè? >>
<< Perchè sono sicuro che Niall la tratterà bene. E poi è solo un'uscita tra amici, no? >>

Zayn passò dal soggiorno e tossì, ovviamente apposta.


<< Ma perchè te la prendi tanto? Non è che ti sei innamorato di Alexis? >>
<< Ma perfavore, quella bambina? No. >>
<< Attento che stai sempre parlando di mia sorella, eh. >>
<< Si, si. Scusa, ma era solo per farti notare che anche con Niall potrebbe accadere di tutto. >>




<< Allora dimmi Alex, sei fan degli One Direction? >>
<< Da sempre, soprattutto perchè mio fratello è sempre stato un idolo per me.. >>
<< Avete un bellissimo rapporto, anche se litigate spesso. >>
<< Da quando sono arrivata si.. prima non capitava molto >>
<< E i vostri genitori? Dove sono? >>
<< In Spagna, per lavoro. >>
<< Se per caso te lo dovessero chiedere, tu rimarresti qui a Londra? >>
<< Intendi viverci? >>
<< Sì. >>
<< Oh, no.. qui non conosco nessuno e presto voi dovrete partire per il tour, e avrete molte cose da fare. Non mi va di restare da sola. >>
<< Ti possiamo portare con noi! >>
<< AHAH no.. sarei solo un peso. >>
<< Ma no! Almeno.. per me no... >> Niall si fermò e guardò dritto negli occhi di Alexis.


Alexis Pov.


Niall è un ragazzo dolcissimo, è gentile e premuroso. E i suoi occhi, anche nel buio si noterebbero a distanza, talmente sono chiari. Se dovessi innamorarmi di lui, un giorno. Sarò certa che non soffrirò mai, lui è il ragazzo perfetto. 




<< A cosa stai pensando? >>
<< Uhm, a niente.. cioé.. i tuoi occhi sono bellissimi. Dovevo dirtelo! >>
<< Tu invece hai un sorriso magnifico >>
<< Basta con i complimenti, o non finiamo più AHAH torniamo a casa che ho freddo? >>
<< Certo, intanto tieni la mia giacca, starai morendo di freddo. >>


È la dolcezza fatta persona.




<< Siamo tornati!! >>
<< Ah, siete qui. Ehm, Alex, tuo fratello ti deve dire una cosa.. >> Disse Harry che sembrava abbastanza infastidito.
<< Ok.. Grazie della serata Niall, sono stata bene! >> Gli stampò un bacio sulla guancia.
<< E di che! Grazie  a te principessa! >>
<< Principessa? Mi piace! >>


<< Lou, che vuoi? >>
<< ...Ehm.. se vuoi, puoi anche non partire più. Rimani qui ok? >>
<< Oh, grazie! Ti adoro! Ma.. perchè questo cambiamento improvviso? >>
<< No, niente di particolare.. film? Dai, almeno oggi! >> La invitò.
<< Ah.. ehm.. no grazie. Sono.. s-stanca. >> Finse uno sbadiglio.
<< Buonanotte allora. >>
<< Notte carotina mia. >>


Louis per la seconda sera di fila intuì che qualcosa non andava in Alexis, e come sue sorella, anche Louis, sotto il suo debole sorriso, nascondeva un segreto.