Era lì. Davanti ai suoi occhi, in quello stupido bar per sbandati. Non riusciva ancora a crederci. Pamela era proprio lì, seduta davanti a quello strano ragazzo, con i suoi capelli rossi e ricci e le sue lentiggini che le donavano un'aria dolce e innocua. Ma, come ben sapeva Izzy, era tutt'altro che innocua.
Lui ancora non ci credeva: dopo due anni è tornata. Due fottutissimi anni in cui Izzy è stato privato dell'unica cosa che lo faceva stare lontano dall'eroina e dalla tristezza.
“Ma lo sai che ho preso lezioni di batteria? Sono diventata bravissima” cinguettò lei, con un sorriso che toglieva il fiato.
“Mmm veramente?” rispose lui, con visibile imbarazzo dato dalla presenza di quella ragazza.
“Ma che hai Jeff?” si preoccupò lei.
“Niente..è solo che..wow.. non mi sarei mai immaginato di vederti qui a L.A.”
“Eh, in Francia non è andato come previsto, quindi ho deciso di abbellire questa città con la mia presenza”, rise.
(Izzy)
Cristo, che cazzo ci fa qui? Perchè poi proprio adesso? Cazzo Izzy, smettila, lei non è più tua da due anni, smettila di pensare che ci possa essere ancora qualcosa tra te e lei. Ellie te l'ha fatta dimenticare e io non voglio perderla. Ellie. Lei ha ridato colore alla mia vita, lei che adesso se ne sta da sola con quello stronzo di Axl. Che cazzo staranno facendo quei due? Ma porca vacca, Pam smettila di fissarmi con quegli occhi da cerbiatto.
“Jeff, dimmi che hai, ti prego..”, gli disse prendendogli la mano, che stava stringendo un bicchiere di birra già vuoto.
Izzy tolse in fretta la mano. Non voleva ricascarci.
“Cazzo Izzy! Dimmi che hai! Io non ti capisco, dopo due anni che non ci vediamo mi tratti di merda? Ma chi cazzo sei per fare così? Non è che adesso che sei una rockstar puoi comportarti da cazzone eh!” urlò rovesciandogli addosso la birra.
Ecco il vero lato di quella stupenda ragazza.
Izzy rimase zitto, guardandosi le mani che continuava a muovere per il nervosismo. Dopo pochi istanti, lei si alzò, ma appena passò di fianco al moro lui le prese la mano, sussurrandole “ti prego, resta. Non te ne andare stavolta..”
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“Ho bisogno di quella roba, ti prego!”. In un vicolo buio, dove vivevano per lo più bucomani, c'era un ragazzo disperato perchè aveva bisogno di farsi, ma non aveva abbastanza soldi per la roba. Quel ragazzo era Slash. Dove avesse fatto fuori i soldi lo sapevano tutti: alcol, puttane, droga. Soprattutto droga. Per i Guns N' Roses era un periodo un po' buio, dove la cosa più importante non era fare musica, ma bucarsi. Era il loro unico pensiero.
“Bello se non hai i soldi smamma. Te ne ho già abbuonate tre dosi. Ora voglio i soldi”, disse un uomo, anzi, un morto che camminava, spingendo via il riccio.
“Ti prego, questi venti dollari sono l'unica cosa che ho.. Anzi, prenditi tutto quello che vuoi, ma ho bisogno di quella merda”.
Slash sapeva benissimo che stava toccando il fondo, voleva disintossicarsi il prima possibile, ma non ci riusciva, era troppa la merda che lo circondava.
“Dammi i tuoi pantaloni e io ti do la roba”, disse il morto con fare indifferente.
Il riccio se li tolse subito, “ecco, tieni, ora ti prego..”, “Tò, tieni. Ma vattene da qui, c'è troppa merda per uno come te..”
Finalmente il suo corpo poteva avere la sua razione di eroina.
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“Ma che cazzo gli è preso a quello là? Io non lo capisco”, disse Axl accasciandosi sul divano scomodo di Ellie.
“Perchè? Non riesco a capire che ho fatto di male..”. Si sedette vicino al rosso.
Lui la abbracciò e la baciò sulla testa. Ellie poteva benissimo sentire i battiti di quel ragazzo che stavano accelerando.
“Non hai fatto niente, piccola.. Niente!”
“Non riesco a capirlo.. credevo di capire qualcosa di lui, ma mi sbaglio, io non lo conosco per niente”. Due lacrime iniziarono a rigarle le guance rosee e il trucco iniziò a sbavare.
“E' lui che ha sbagliato. Ora sfogati pure, ora ci sono io che ti proteggo”.
Restarono abbracciati fin quando Ellie non si addormentò grazie alle carezze di Axl. Dopo di che, anche lui cercò di dormire, ma non ci riusciva. Ellie era troppo bella, non voleva perdersi neanche un attimo di lei, la voleva con tutto sé stesso ma sapeva benissimo che non poteva. Non doveva, eppure non riusciva a fare a meno di lei.
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-Che cazzo stai facendo?- urlò una ragazza.
Il riccio si voltò, stava per conficcarsi la siringa nel braccio, quando una ragazza che conosceva bene gliela tirò via e gliela lanciò lontano.
-Cosa vuoi Michelle?- sussurrò Slash, che stava per entrare in astinenza. La ragazza sapeva bene che cosa poteva succedere quando una stava a rota, perchè anche lei ha fatto parte di quel giro.
-Ti prego Saul, smettila.. Sai benissimo che cosa può succederti!-. Cercò di calmarlo accarezzandolo.
-Non mi toccare!- sbraitò lui. -Togli queste mani da me..- disse lievemente, mentre si accasciava a terra.