Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Ardea    26/12/2011    1 recensioni
Primo capitolo di una narrazione fantasy.
Una ragazza trova un uovo che le si schiude davanti rivelando una meravigliosa creatura che crescerà con lei, molto velocemente,in una radura.
I due dovranno presto lasciare quel luogo a causa di una cattiva sensazione da parte di uno dei protagonisti.
Buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una voce la fece trasalire.Si guardò attorno.Una figura nera si stagliò accanto l'ingresso della grotta.Un rumore di passi: si stava avvicinando.Erano passi sicuri,di chi conosce bene la terra su cui cammina.La figura s'avvicinò sempre più,fino ad essere a un passo da lei.Non si proiettava alcuna ombra sulle pareti della grotta,eppure l'individuo possedeva un corpo.Parlò nuovamente:«Cosa hai intenzione di fare?».La voce era tonante,sicura. Era un uomo: aveva le spalle larghe ed era molto più alto di lei.Tratto un profondo respiro,Slaiza rispose:«Il mio intento è ripararmi dalle intemperie e trovare un luogo sicuro, i soldati stanno scalando il Karahs» .L'eco della sua voce rimbombò all'interno della grotta.Seguirono pochi minuti di silenzio,poi la voce dell'uomo le riempì nuovamente le orecchie:
«Nessuno,a eccezione dei Sommi Eroi,ha mai attraversato la soglia di questo luogo sacro,e adesso,una mezza cartuccia come te ha osato entrare.Ti ritieni degna?» .Scandì bene le parole perchè penetrassero nell'animo della ragazza e la spaventassero,ma lei non si fece intimorire,e disse:
«Non mi ritengo neanche lontanamente degna di sostare in un luogo tanto sacro ,non lo farei se non fosse strettamente necessario».
L'uomo tacque per una frazione di secondo,poi disse:
«Ti pongo una domanda,se non rispondi come mi aspetto ti sbatto fuori» .Il tono era terribilmente rigido.Slaiza ribattè:
« Ce l'hai davvero il potere e il diritto di farlo?» .L'uomo,irritato, rispose
«Insolente,come osi!!!Io sono Mernes,il Protettore della Roccia!Parte del Mondo in cui vivi ha avuto origine da me!!Ho il diritto di esercitare la mia furia su chiunque!».
Slaiza non seppe subito cosa rispondere ma dopo qualche minuto disse:
  
«  Poni la domanda,Mernes ».
Il Protettore,ghignando,chiese:
«Qual è secondo te la differenza fra coraggio e idiozia?».Ella rispose:
«Il coraggio è ciò che ci porta a compiere anche la più piccola e insignificante delle azioni con l'onore nel cuore.L'idiozia è ciò che ci spinge a farci avanti per finire uccisi da qualcosa che non conosciamo».
Il ghigno scomparve dal viso di Mernes,lasciando il posto ad un sorriso:
« Hai una grande capacità: guardare negli occhi la realtà.Ricorda: un Protettore sa sempre chi ha davanti e ne riconosce subito pregi e difetti.»

Rimasero lì dentro tutta la notte..
Si scegliarono all'alba.Uscirono dalla grotta dove il sole spiccava appena dietro il profilo delle montagne.Rumore di passi.Slaiza si girò,trovandosi faccia a faccia con Mernes:
« Ci riincontreremo»
Poche parole,piene di significati.Slaiza lo guardò,perplessa.
«Arrivederci,allora»S'accovacciò sul dorso di Asnel e partirono.
Slaiza la notte prima non riuscendo a prendere sonno,aveva infatti deciso che sarebbero partiti l'indomani per andare in città.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
---
Buio.Nient'altro che buio attorno a lui.Un'oscurità così densa da ferire gli occhi.Tastò il terreno alla ricerca di qualcosa cui appigliarsi ma le sue mani affondarono fino al polso nel fango.Fece appello a tutte le sue forze e riuscì a tirarsi su,i piedi nel fango. Un capogiro lo colse impreparato e rischiò di ricadere a terra.Rimase fermo qualche attimo,scandagliando la mente in cerca di qualche ricordo.Come era arrivato lì??E sopratutto,dove si trovava?
Era stato mandato lì per una missione.Doveva trovarla.La cercava da anni,orma,aveva setacciato ogni universo,ma era sempre tornato dal padrone a mani vuote.Ma questa volta sarebbe andata diversamente.L'avrebbe trovata,d'altronde se non era lì,dove poteva trovarsi?Ma doveva catturarla prima che lei venisse a conoscenza della Profezia,altrimenti si sarebbe nascosta e rintracciarla sarebbe stato ancora più difficile.
L'avrebbe cercata in ogni anfratto,avrebbe affrontato ogni avversità ma l'avrebbe catturata e portata al castello.
E finalmente avrebbe ricevuto la sua meritata ricompensa..
Il suo padrone era severo ma caritatevole.Era come un padre per lui.Più volte l'aveva servito senza discussioni,aveva portato a termine molte missioni,fin da quando aveva sei anni.Ma compiuti i dieci anni,il padron lo confinò nella sua dimora e non lo fece uscire neanche per prendere una boccata d'aria.Lui obbediva senza discutere,pur chiedendosi cosa passava per la testa del suo mentore.Ma dopo qualche anno,la sua salute era diventata cagionevole,respirava aria viziata ed era molto pallido.Non ce la faceva più.COsì un giorno decise di scappare e con molta difficoltà ce la fece.Passò circa dieci anni in un continuo viaggiare,un continuo peregrinare.Conosceva i moti degli universi a memoria,ne conosceva ogni meandro.Ma un giorno un intero battaglione di soldati lo catturò e lo portò al castello.
Il padrone lo punì,lasciandolo a digiuno per un mese.Il suo corpo era prosciugato d'ogni tipo di energia,era nuovamente pallido e s'ammalò.Allora i servi,sotto ordine del padrone lo assistettero,lo curarono e lo sfamarono fino a farlo tornare in salute.
Un giorno il suo mentore lo convocò in sala riunioni con tutti i suoi più fidati consiglieri.Gli avrebbero affidato un'altra missione,Questa volta sarebbe stata molto più importante,ma anche più complicata ,sotto il punto di vista dei consiglieri.Lui non la pensava così : quanto poteva essere difficile trovare una ragazza e portarla al castello??
Ma i consiglieri avevano ragione.
La stessa notte della riunione un'ondata di pensieri lo travolse :non si fidano di me ?Per questo un battaglione di soldati dovrà accompagnarmi?Non credono nelle mie capacità?Avrebbe accettato la missione,avrebbe fatto qualunque cosa in suo potere pur di non subire un altro mese di digiuno.E così fece: partì e viaggiò per mari e monti,prima di ritrovarsi immerso nel fango come un maiale.In cambio della ragazza,aveva chiesto una ricompensa:era stanco di essere trattato come un servo,visto che non lo era.Non lo era affatto!Per questo voleva essere un trattamento degno di sè.Voleva un castello,di cui essere uil signore,voleva dei servi da comandare.Voleva dimostrare la sua determinazione e mostrare al mondo intero la sua potenza..E se per ricevere tutto questo doveva trovare la stupida ragazza protagonista di un altrettanto stupida profezia,nulla in confronto a sè,allora l'avrebbe catturata e l'avrebbe consegnata come prigioniera al castello.

Si reggeva in piedi,anche se stanco,dolorante ,con i vestiti zuppi di fango;grazie ad un appiglio,una roccia di cui percepiva il freddo sotto la sua mano.Alzò la stesa verso l'alto : le stelle ricambiarono il suo sguardo.Il cielo era limpido e nero come la pece.
Tutta l'oscurità notturna,al contrario della luce,gli faceva percepire l'infinita vastità del cielo e dell'esistenza delle stelle.Troppo stanco per riuscire a camminare cercò tutt'intorno a sè qualcosa a cui appoggiarsi.Scoprì che alla sua sinistra c'era una sorta di muretto,e ci si sedette sopra."Da dove comincerò?-SI chiese.Come poteva sperare di andare da qualche parte se non sapeva dove si trovava?Decise di aspettare la mattina seguente per osservareil paesaggio alla luce del giorno e ,magari,riconoscerlo.
____
Erano in volo da qualche ora,ma sotto di loro non si scorgevano i profili dei palazzi che Slaiza aveva notato nel loro primo volo.Il cielo si faceva sempre più grigio e nuvole s'addensavano intorno a loro,come se volessero sopraffarli da un momento all'altro.
Un tuono risuonò nell'aria e dei brividi percorsero la schiena di Slaiza,in tutta la sua lunghezza.Subito dopo un fulmine squarciò il cielo,passando tanto vicino da sfiorarli.Asnel non poteva continuare a volare,affrontare quelle intemperie sarebbe stata una pazzia!Appena intravide il profilo di una montagna ,poi quello di più colline cercò di atterrare il più dolcemente possibile ma d'un tratto dal cielo 5 grossi oranos piombarono su di loro.I loro becchi acuminati color rosso sangue penetravano nella loro carne provocando ferite profonde che sprigionavano un dolore atroce.Slaiza sentì le loro zampe sulle braccia,i loro artigli stringere sempre più sulla sua morbida pelle.Il dolore era l'unica sensazione che provava ma non erano solo le ferite a provocarlo.Asnel soffriva: gli oranos lo beccavano ai fianchi,sotto le scintillanti piume blu ormai macchiate di sangue.Li tormentavano aggredendoli sugli arti e il dorso.Una ferita sul collo di Slaiza fu la goccia che fece traboccare il vaso.La vista gli si offuscò,il corpo martoriato smise di rispondergli e lei non poteva bloccare il sangue fuoriuscente dalle ferite,ne bloccare il flusso del veleno che si propagava dai becchi di quelle orrende creature.Le ultime cose che vide furono un fruscio di piume gialle e dei becchi rossi intenti a ferirla.L'ultimo pensiero che si formulò nella sua mente fu :No,Asnel no!Fate del male a me ma non a lui!-Le ultime cose che sentì furono i gemiti del grifone e la loro caduta al suolo,svenuti,avvelenati.

Forse c'è qualche ripetizione perciò scusate...e scusate anche se troverete alcuni errori di grammatica...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Ardea