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Autore: midnightsummerdreams    26/12/2011    2 recensioni
raccolta di missing moments dalla mia ff "vivere non è solo respirare"
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Vestiti in maniera decente e datti una mossa”disse sua madre lanciandole un’occhiataccia era ancora vestita come era uscita quella mattina per andare in giro con Ivan, indossava un paio di pantaloncini corti abbinati a delle collant con un paio di stivali neri e decisamente quello non era l’abbigliamento che si conveniva alla figlia di uno dei neurochirurghi più affermati di Milano.

“non ho voglia di venire alla vostra inutile cena con quegli sfigati”disse Carla

“stai scherzando? Hai idea della figuraccia che mi farai fare? Non presentarti a cena, no è fuori discussione”disse sua madre.

“spiegami perché devo venire a sentire quei discorsi inutili, e spiegatemi come potete sopportarli”disse Carla rivolgendosi anche a suo padre che era appena spuntato dalla sua camera con il cappotto in mano.

“Carla cambiati o faremo tardi, quest’anno di delusioni mi pare che tu ce ne abbia date già a sufficienza no? per una volta comportati come si comporterebbe una ragazza della tua età”disse suo padre e sua madre annuì al discorso di suo padre, sapeva benissimo a cosa si riferiva suo padre, ancora quella storia, l’aveva sbagliato tutto di proposito il test di medicina non gli interessava diventare come suo padre, e nemmeno come sua madre.

“naturalmente non passare un test di ammissione per una cosa che non si vuole fare per voi dev’essere stata una terribile delusione, comunque aggiungete anche questa perché di venire alle vostre cene con i vostri finti amici e i loro figli che fanno parte della peggior categoria dei miei coetaneei, beh non ne ho nessunissima voglia”disse Carla

“no tu hai sbagliato a capire”disse sua madre alterandosi

“No tesoro lasciala stare tanto è inutile”disse suo padre

“hai ragione, sono parole perse al vento, non lamentarti se un giorno rimarrai da sola, perché è questa la fine che farai, tu non sai stare insieme alle altre persone sei un asociale e ti ritroverai da sola”disse sua madre infilandosi il suo cappotto ed uscendo di casa seguita dal marito, quelle parole le rimasero in mente era la prima volta che sua madre esponeva davvero quello che pensava di lei, e si rinchiuse in bagno a piangere in bagno anche se era in casa da sola, perché in bagno piangere sembrava quasi meno reale e pensò che probabilmente aveva ragione, che probabilmente sarebbe andata davvero così.

Il mattino dopo quando si svegliò trovò comunque parecchi regali da aprire era pur sempre natale e i suoi genitori non avevano mai badato a spese, ma non era quello di cui avrebbe avuto bisogno, un cellulare nuovo, una macchina fotografica nuova una serie di profumi costosi, nulla di tutto ciò le avrebbe fatto sentire l’atmosfera del natale.

 

 

 

 

“ok dormono entrambi, in realtà Julian non so per quanto ma Sophie suppongo non si sveglierà le ho letto quasi tutto il libro e non era un falso segnale si è addormentata davvero ne sono certo”disse Robert scendendo in salotto.

“shhh se parli così si sveglierà di nuovo”disse Carla continuando ad impacchettare i regali di natale.

“vabbeh amore ha 2 anni e 4 mesi quanto pensi che possa capire”disse Robert sedendosi accanto a lei sul tappeto del salotto.

“più di quanto tu possa immaginare, non so se ti ricordi la sua domanda sul come i bambini possano stare nella pancia della mamma, è sveglia  ha preso da te”disse Carla scettica.

“infatti si è risposta da sola in qualche modo, una teoria molto originale tra l’altro, ah giusto gliel’ho detto io”disse Robert sorridendo.

“si beh sarai tu poi a spiegargli che non c’è nessunissima cicogna che fa buchi nelle pance ok?”disse Carla ridacchiando.

“non prima dei 18 anni sia chiaro”disse Robert ridacchiando con lei.

“comunque chi è che ha comprato tutte queste bambole dalle confezioni terribilmente ingombranti”disse Carla perplessa notando che aveva una serie di altre scatole dello stesso tipo di quella che aveva appena finito di impacchettare.

“le hanno comprato tutta la serie mi sembra logico”disse Robert perplesso

“ma perché te lo chiedo so benissimo di chi è stata quest’idea”disse Carla scettica

“perché i miei genitori? Passeggino che vorrei dire questo passeggino è più tecnologico di quello che vendono per bambini veri”disse Robert

“passeggino che tanto poi dovrai portargli tu perché dopo poco si stancherà e vorrà che la porterai in braccio”disse Carla ridacchiando

“l’anno prossimo la facciamo noi la letterina di natale ok?”chiese Robert rassegnandosi all’idea di dover iniziare a impacchettare tutte quelle cose.

“se non altro Julian è troppo piccolo per essere viziato a quei livelli”disse Carla

“uhm tu dici?”chiese Robert sollevando una tuta di Chanel celeste.

“anche quella suppongo sia dei miei genitori”disse Carla

“ma che cosa ti regalavano i tuoi genitori per natale?”chiese Robert scettico

“una serie di cose per compensare le loro assenze”disse Carla sforzandosi di sorridere, non aveva mai avuto dei gran ricordi della sua infanzia, erano pochi i momenti che ricordava con spensieratezza. 

“capita di sbagliare, però adesso stanno provando a rimediare, quando eri in ospedale mi chiamavano continuamente per sapere come stessi tu, lascia perdere il passato”disse Robert

“si, è che a volte mi ricapita di pensarci,il natale non ha mai avuto un significato particolarmente bello per me”disse Carla

“perché i tuoi non c’erano mai?”chiese Robert

“no il natale era tutto cene a casa di colleghi di mio padre, con i loro figli perfetti e io sempre la solita inadeguata deludente, poi mi svegliavo la mattina e trovavo mille regali come sempre e loro partiti per qualche meta esotica, ed in genere i miei nonni a prepararmi la colazione, il giorno di natale non l’hanno mai passato con me”disse Carla

“noi non siamo così, non preoccuparti non diventeremo mai così te lo prometto, qualsiasi film lavoro o impegno non rovinerà il natale ai bambini”disse Robert

“lo so”disse Carla sorridendo a Robert.

“cioè lo so che non sono un gran padre, ero ad una cazzo di premiere quando stava per nascere mio figlio ma, ti prometto che farò del mio meglio”disse Robert  

“smettila sei un padre fantastico, sei presente, sei dolce, non potevo sperare di meglio per i miei figli”disse Carla sorridendogli

“ e per te?”chiese Robert

“beh se pensi che i miei genitori non hanno fatto altro che ripetermi per anni che mi sarei ritrovata da sola, devo dire che mi è andata decisamente meglio del previsto”disse Carla ironizzando.

“chissà se sapessero tutte le conquiste che hai fatto qui a Londra”disse Robert prendendola in giro.

“certo conquiste”disse Carla scettica, periodo particolare quello non è che ne andasse molto fiera ma era andata così, e poi se non fosse stata quel tipo di persona probabilmente non avrebbe mai incontrato Robert.

“giusto io sono stato l’unico a conquistarti”disse Robert

“che bell’affare che hai fatto guarda”disse Carla ridacchiando

“il migliore di sicuro”disse Robert facendola arrossire

“non ci posso credere, e quindi sono ancora in grado di metterti in imbarazzo?”chiese Robert

“sto morendo di sonno e grazie ai miei genitori ho ancora 5 bambole da incartare, ti rendi conto 5, tu dimmi quando Sophie giocherà con queste bambole”disse Carla  sospirando.

“che ne dici se ci prendiamo una pausa?”chiese Robert togliendole l’ennesima scatola dalle mani e portandosi alle sue spalle scostandole i lunghi capelli castani per scoprirle il collo e lasciandogli una serie di baci fino alla spalla lasciata scoperta dalla felpa di qualche taglia in più.

“uhm, si insomma non scappano certo tutti questi regali”disse Carla sospirando e voltandosi verso di lui, era decisamente complicato rifiutare le sue proposte, forse Ivan aveva ragione avevano qualche problema, ma che colpa ne avevano se sotto quell’aspetto avevano un intesa totalmente perfetta, si poteva sprecare una fortuna del genere?

Si, si poteva eccome se tuo figlio di sette mesi decideva di iniziare a piangere proprio quando stavi per baciare suo padre.

“certo che li abbiamo fatti con il radar”disse Robert sospirando

“no è che reclama la sua poppata notturna”disse Carla

“anche a me non dispiacerebbe”disse Robert

“scemo”disse Carla tirandogli una sberla sul braccio e alzandosi dal tappeto.

“si ho capito continuo io ad impacchettare tutte queste cose”disse Robert tornando a lavoro e quando Carla tornò poco dopo tenendo tra le braccia Julian era ancora intento ad impacchettare la carrozzina per bambole che avevano comprato i suoi genitori.

“comunque Sophie l’avevi allattata per meno tempo”disse Robert

“che c’è sei geloso di tuo figlio adesso”disse Carla sedendosi sul divano attenta a non disturbare Julian.

“vorrei ben vedere è continuamente attaccato, Sophie non era così, Sophie ci lasciava un po’ di spazio per vivere, ma d'altronde è un maschio ha già capito tutto della vita”disse Robert sedendosi accanto a loro e lasciando un bacio sulla fronte di suo figlio.

“mamma, papà”disse la vocina della loro bambina correndo in salone con Lilly in braccio.

“Sophie ma non stavi dormendo?”chiese Robert

“ho sentito mamma che andava da Julian, è già natale vero? Babbo natale è passato?”chiese Sophie guardandosi in giro e vedendo una serie di scatole.

“si, guarda tesoro stavamo giusto aprendo i regali per te”disse Carla non sapendo cosa dire, prima che Robert se ne uscisse con una delle sue assurde teorie.

“cosa mi ha portato? Cosa mi ha portato?”chiese Sophie mettendo giù Lilly

“è quasi tutto tuo tesoro”disse Robert

“davvero?”chiese Sophie elettrizzata iniziando a curiosare tra le scatole seguita da Robert che la aiutava ad aprire le scatole.

“mamma, mamma ma perché i nonni mi hanno regalato tutte queste bambole?”chiese Sophie con in braccio una delle bambole che le avevano regalato i genitori di  Carla, una bambola con i capelli rossi che le era piaciuta subito.

“non lo so tesoro, ma perché non ti piacciono?”chiese Carla

“si, ma io ho già Julian a cui badare, non ho tempo di occuparmi di tutte queste bambole”disse Sophie incrociando le braccia e sospirando facendo ridere Carla e Robert.

“eh ma i nonni si offenderanno se non giochi con le bambole che ti hanno regalato”disse Robert.

“posso regalarle a quei bambini che abbiamo visto l’altro giorno?”chiese Sophie a Robert.

“certo tesoro”disse Robert sorridendole, qualche giorno prima mentre aspettavano il turno di Julian dal neonatologo avevano passeggiato lungo i corridoi del st Mary e quando si erano trovati nella sala della pediatria Sophie aveva chiesto al padre perché quei bambini si trovassero lì e lui in qualche modo le aveva spiegato che non stavamo molto bene e quindi avevano bisogno delle cure dei dottori, allora Sophie l’aveva tempestato di domande e probabilmente pur essendo molto piccola era rimasta colpita dal fatto che dei bambini dovessero restare in ospedale senza mamma e papà.

“e questo cos’è?”chiese Sophie saltando giù dal divano e avvicinandosi al pacco che aveva appena terminato qualche minuto prima Robert.

“aprilo pure”disse Robert sospirando ci aveva messo un sacco ad impacchettarlo forse per i prossimi anni potevano dire che babbo natale aveva deciso di salvaguardare l’ambiente e aveva smesso di impacchettare i loro regali si, sarebbe stata una buona idea, o semplicemente i suoi genitori avrebbero anche potuto portargli quel regalo già impacchettato ad esempio.

“noo mamma guarda abbiamo il passeggino uguale adesso”disse Sophie orgogliosa della sua carrozzina.

“e adesso chi la spinge la carrozzina di Julian?”chiese Carla

“papà, la spinge papà io devo occuparmi di Kate adesso”disse Sophie mettendo la sua bambola nella carrozzina.

“hai capito papà”disse Carla prendendolo in giro.

“quando vengono fuori queste sfumature del suo carattere tipicamente di Victoria rabbrividisco”disse Robert sedendosi accanto a Carla.

“povero Rob traumatizzato dalle sue sorelle maggiori”disse Carla accarezzandogli una guancia.

“ne è valsa la pena in fondo è un po’ anche merito di Victoria se ora ho te”disse Robert stringendola a sé.

“mamma, papà guardiamo la principessa e il ranocchio”disse Sophie prendendo il telecomando inutile dire che quel dvd era già inserito essendo il film più quotato in casa loro.

“decisamente le favole non hanno funzionato”disse Robert facendo spazio a Sophie che si sedette tra loro due con Lilly in braccio.

“comunque buon natale”disse Robert baciandola approfittando del fatto che loro figlia fosse distratta.

“buon natale Robert”disse Carla e quel momento riuscì a cancellare totalmente la solita malinconia natalizia, perché alla fine i suoi genitori si erano sbagliati, non era affatto sola.

   
 
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