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Autore: _PolS    27/12/2011    3 recensioni
Ex titolo: E se non fosse solo odio...
Dylan Baston, Roxanne Weasley e Leslie Burke sono tre Grifondoro del quarto anno scalmanate e incuranti delle regole. La prima ogni volta che vede James Sirius Potter prova l'incontenibile voglia di picchiarlo, e lui, stuzzicandola, non fa altro che peggiorare la situazione. James, Louis, Lysander e Lorcan sono i degni eredi dei Malandrini, sempre in mostra (e nell'ufficio della preside). Alex è il fratello di Dylan e prova da sempre un forte sentimento per Roxanne, ma non riesce a confessarsi. Riusciranno i nostri personaggi a superare gelosie, amori, litigi, le insidie dei loro cuori e un nuovo e incombente pericolo mai affrontato prima?
Oltre a questi personaggi si parlerà della coppia Rose/Scorpius, degli altri Weasley e Potter e degli avvenimenti che avverranno nella scuola di magia più famosa della storia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Roxanne Weasley, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Alloooora...è passato un bel po' di tempo dall'ultimo aggiornamento ma posso assicurare che questa volta è colpa del destino. Qualcuno che mi manda la sfiga a più non posso ha fatto in modo che l'hard disk del mio computer si rompesse e quindi con tutti i dati salvati al suo interno non sono riuscita a scrivere nemmeno una lettera in questo periodo, inoltre, come alcune di voi sanno, ho cominciato a scrivere una nuova storia e anche quella mi ha portato via un bel po' di tempo! Ma ora basta chiacchiere, vi lascio al capitolo e spero che sia di vostro gradimento!! :)



 
 
I WANNA MAKE YOU HAPPY
 


CAPITOLO 14.
 
Rose se ne stava seduta sul balcone della torre di Astronomia con i piedi a penzoloni e lo sguardo assorto sulla foresta. Il giorno dopo ci sarebbe stata la prova e lei era decisamente nervosa, da quella prova dipendeva la sua carriera scolastica e, ovviamente, anche la sua futura carriera lavorativa. Non era sicura che sarebbe mai diventata un Auror  come suo padre o avrebbe mai lavorato al Ministero della magia come sua madre se fosse stata bocciata.

-Hai intenzione di buttarti di sotto?- 
 
La voce, troppo alta in quell'innaturale silenzio, di Scorpius la fece trasalire.

-Forse.- rispose senza girarsi a guardarlo.

Il ragazzo si avvicinò e si appoggiò alla ringhiera con la schiena.

-Rose Weasley che non risponde ad una provocazione, devi essere proprio sotto pressione eh?-

Rose fece un mezzo sorrisetto.

-A quanto pare.-

-Se vuoi ti do una mano.- 

Rose si girò verso di lui con un sopracciglio inarcato.

-A fare cosa?-
-A suicidarti liberandoci tutti dalla tua insopportabile presenza.- 

Rose sorrise di nuovo, Scorpius ghignava mentre parlava e quello era il segnale che scherzava, e chissà, forse era troppo nervoso anche lui per riuscire a non insultarla pesantemente o, ancora peggio, a saltare la cena come stava facendo. Si ritrovò a pensare come dovesse essere la vita di Scorpius, un padre che era fissato con il successo e una madre indifferente a tutto. Era vero che Drco era molto migliorato rispetto ai suoi anni ad Hogwarts ma dopo essere cresciuto tanto tempo sotto il controllo e le aspettative del padre un po' di quello che era stato doveva per forza essere rimasto. 

-Almeno annullerebbero la prova.- ci scherzò su la ragazza.
-Probabilmente.-

Il ragazzo si sedette accanto a lei.

-Scorpius?-
-Si?-

Rose prese un bel respiro.

-Come la prenderebbe tuo padre se venissi bocciato?-
Scorpius storse la bocca.

-Mi crucerebbe, immagino. Il tuo?-

Rose scoppiò a ridere.

-Il mio mi darebbe una pacca sulla spalla dicendomi: Brava Rose, almeno non sei diventata un'insopportabile so-tutto-io come tua madre!-

Scorpius non trattenne un sorriso e poco dopo scoppiò a ridere con lei. 

-Allora devo supporre che il problema sia tua madre.- disse quando si fu ripreso.

Rose annuì.

-Ne rimarrebbe delusa, e la delusione di una madre è una cosa che non si può sopportare. Inoltre ne sarebbe influenzata anche la mia vita futura, chi credi che assumerebbe come Auror una che si è fatta bocciare al suo quinto anno?-

-Sei una strega brillante Rose, tanto quanto tua madre, e hai il coraggio e la determinazione di tuo padre, un'accoppiata perfetta e inoltre sei la figlia dei salvatori del mondo magico, potrai intraprendere tutte le carriere che vorrai e non ci sarà nessuno a sbarrarti la strada quindi non hai niente di cui aver paura. Devi solo fare del tuo meglio e sarà sufficiente.-

Rose lo guardò con gli occhi lucidi e le lacrime che pretendevano di uscire e Scorpius vedendo la ragazza con i capelli scompigliati dal vento, le guace e il naso rossi per il freddo e gli occhi lucidi dovette abbassare lo sguardo imbarazzato.

-Per quanto riguarda tua madre non so cosa dirti. Io i miei li deludo in continuazione e ormai ci ho fatto l'abitudine.- continuò.
-Come mai?- chiese la ragazza.

Scorpius alzò le spalle.

-Non lo so, non gli bastano tutti i miei Eccezionale e Oltre ogni previsione a scuola, a mio padre non gli basta che io sia il Cercatore della squadra di Quidditch ma non il Capitano e mia madre non accetta che io vada in giro in jeans e felpa quando non indosso la divisa, ma sai qual'è stata la più grande delusione di entrambi?-

Rose scosse la testa.

-Che io abbia come amico tuo cugino.-

Rose spalancò gli occhi. Suo padre probabilmente sarebbe morto sul colpo se gli avesse detto che lei era amica di Malfoy ma non glielo avrebbe mai impedito e probabilmente non le avrebbe mai riservato rancore, anzi sua madre ne sarebbe stata pure contenta se avesse abbattuto tutti quei pregiudizi sulle famiglie contrastanti!

-Allora ricordati di non dirgli che sei amico anche di una Weasley.- disse sorridendo Rose.

Scorpius rispose al sorriso.

-Da quando siamo amici io e te?-

Rose gli diede una spallata e appoggiò la testa sulla sua spalla.

-Noi non li deluderemo Scorpius, è una promessa.- si promise Rose.

-Ok.- disse Scorpius sorridendo. Sapeva che li avrebbe fatti incazzare alla grande se avesse detto loro che si stava innamorando di Rose Weasley ma quello era proprio ciò che stava accadendo e non era mai stato felice come in quel momento. Se loro non avrebbero accettato quel fatto erano affari loro, lui non avrebbe mai rinunciato a lei.
Sai Rose, io sarei disposto a deluderli ancora un'altra volta ma non potrei vedere le tue lacrime se tu dovessi deludere tua madre, quindi mi impegnerò al massimo.
 



Il campo da Quidditch era stato trasformato in un enorme labirinto di cui non si vedeva la fine. Dylan immaginò che parecchi professori si fossero impegnati per costruirlo.
Rientrò nella tenda dove erano stati chiamati tutti i partecipanti mentre vedeva il resto degli studenti che scendevano verso il labirinto e si sedevano sugli spalti.
James stava seduto su una poltrona e fissava il pavimento e lei si sedette sul bracciolo della sua poltrona.
Gli altri o camminavano avanti e indietro o stavano seduti come loro oppure in piedi imbambolati come degli allocchi.
In quel momento la preside McGranitt entrò nella tenda.

-Fra pochi minuti inizierà la prova. Entrerete nel labirinto tutti insieme ma ogni coppia passerà per un entrata diversa, il resto lo sapete, ci saranno delle prove da superare ma dato che i professori si sono sbizzarriti e hanno messo delle prove particolarmente difficili ho deciso che per semplificarvi la cosa non sarà necessario che voi siate legati per la vita, comunque dicevo che al centro del labirinto ci saranno quattro coppe di colore diverso e voi dovrete afferrare quella del vostro colore che vi riporterà fuori del labirinto. Chi arriva prima vince, semplice. Signorina Baston e signor Potter voi sarete il colore viola, signorina Weasley e signor Malfoy voi l'arancione, signorina Weasley e signor Witby voi il bianco e signorina Duke e signor Nott voi l'azzurro.-

I ragazzi si guardarono l'un l'altro e notarono che le loro maglie avevano preso il colore che la McGranitt aveva appena assegnato.

-Ora potete uscire e raggiungere il professor Paciock all'entrata del labirinto.- disse la preside incitandoli a camminare.

James prese per mano Dylan e le sorrise trascinandola giù per gli scalini scoscesi.
Lei ricambiò.
 



Cassie era come pietrificata. Era lì, davanti a tutti gli studenti e stava per entrare nel labirinto con il ragazzo che le piaceva. Come aveva fatto a cacciarsi in quel casino?! Sentì una mano che le stringeva la spalla, Sean era lì, accanto a lei e le dava coraggio. Si costrinse a sorridergli.

-Bene ragazzi, al mio via potrete entrare.- disse la preside con la voce magicamente amplificata. -Via!-

Seguiti da un fragoroso applauso i ragazzi entrarono nel labirinto. Era buio e una strana nebbiolina aleggiava fra le alte siepi. 

-Tira fuori la bacchetta Duke.- le disse Sean con gli occhi puntati sullo stretto corridoio e la bacchetta davanti a lui. Cassie fece come gli diceva.

Cominciarono ad avanzare.

-Nervosa?-

Cassie sorrise con incertezza.

-Si, abbastanza. Tu?-

-No.-

La ragazza so squadrò. Gli tremava la mano con cui teneva la bacchetta e gli occhi schizzavano da un lato all'altro.

-Bugiardo.- lo accusò nascondendo un risolino.

Lui si girò verso di lei e sorrise.
Era da un po' che camminavano e ancora non avevano affrontato niente ma Cassie non si accorse di qualcosa che strisciava per terra e che le avvolse una caviglia. Urlò.

-Relascio!- gridò Sean ma la pianta si stringeva sempre di più sulla gamba della ragazza. Lei provò a tirare e a liberarsi ma quella continuava a salire e stringersi.

-Relascio! Relascio!- 
-Sean, non funziona!-

Il ragazzo si inginocchiò accanto alla ragazza distesa per terra che stava per essere trascinata all'interno della siepe e cominciò a tirare e a fare forza con le braccia.

-Cassie non mi importa niente del premio, io chiedo aiuto e faccio venire qualcuno a salvarti perchè non ho idea di come fare.- disse Sean ormai preso dal panico.

Cassie scosse la testa, l'unica parte del corpo ancora visibile e che riusciva a muovere, la pianta la stava per strangolare.

-No.- boccheggiò. -E' il Tranello del diavolo, luce, serve luce!- 

Sean spalancò gli occhi. -Ma certo. LUMOS!- urlò.

Dalla bacchetta del ragazzò eruppe un fascio di luce che illuminò tutto il corridoio. La pianta si ritrasse sotto le siepi e liberò Cassie che cercò di prendere più aria possibile appena le fu possibile. Sean sospirò di sollievo e appena vide che Cassie si era ripresa l'abbracciò di slancio.

-Grazie a Dio stai bene. Sono andato nel panico e non sono riuscito più a collegare il cervello.-

Cassie si strinse ancora di più a lui e Sean le accarezzò la testa.

-E' tutto finito. Vuoi andare avanti?-

Cassie annuì e si ritrasse, lo prese per mano e continuarono ad andare avanti. Chissà cosa li attendeva?
 



James camminava davanti a Dylan e ad ogni minimo movimento o rumore scattava come una molla puntando la bacchetta verso il nulla. Dylan d'alro canto teneva la sua bacchetta lungo i fianchi e si guardava intorno. C'era qualcosa che la turbava nel ragazzo ma ancora non riusciva a capire cosa fosse. Non riusciva più ad insultarlo come faceva una volta e a volte, quando la vedeva e le sorrideva con quell'espressione che prima avrebbe definito "da Casanova", le veniva un groppo in gola ed era costretta ad abbassare lo sguardo. Avrebbe voluto capirci qualcosa ma più ci pensava e più la risposta sembrava sfuggirle.

-Dylan, qui c'è qualcosa!-

L'avvertimento di James la distrasse dai suoi pensieri.
Erano arrivati ad un incrocio ed il ragazzo era appiattito conro la siepe e fissava il corridoio alla loro destra indeciso se affrontare il nemico o aspettare che questo si facesse vivo. Dylan alzò gli occhi al cielo e con la bacchetta alzata entrò nell'altro corridoio prima che James ebbe il tempo di fermarla.
Appena vide cosa la fronteggiava la bacchetta le cadde di mano e le ginocchia le cedettero facendola cadere. Fissava la scena con un misto di angoscia e repulsione e non sapeva se urlare, piangere o vomitare. Vomitò, vomitò tutto quello che aveva nello stomaco e poi si accasciò per terra.
James sbucò dal corridoio appena in tempo per vedere la ragazza davanti a lui che cadeva e quello che stava davanti a loro. Un enorme lupo mannaro era accucciato sopra quella che sembrava una persona e accasciata dall'altro lato del corridoio c'era Leslie, con gli occhi vitrei e col torace squarciato, coperta di sangue. Morta.
Venne voglia di vomitare anche al ragazzo ma lui riuscì a trattenere un conato. Non riuscì invece a trattenere le lacrime. Esse sgorgarono prepotenti rigandogli il viso. Era una delle sue amiche più care quella stesa a terra, quella che non sarebbe dovuta stare li. Lei doveva essere al sicuro, con Roxanne, Louis, Lysander e Lorcan che li aspettavano sulle tribune all'uscita. Perché era entrata? Come aveva fatto? Chi glie lo aveva permesso?
Fu a quel punto che il mostro si tirò su e la luce della luna illuminò il viso dell'altra vittima. Roxanne respirava a fatica e aveva la gola recisa. 
James non si trattenne più. Gli venne voglia di andare da quell'essere e affrontarlo a mani nude, di abbatterlo a forza di pugni e calci. Fu in un momento di lucidità che si accorse che la luna che brillava alta nel cielo non era piena. Era una falce perfetta.
 
I lupi mannari si trasformano solo con la luna piena. Pensò.

Tutto gli sembrò più chiaro, Roxanne e Leslie erano al sicuro, insieme a tutti i loro amici e quello non era un vero lupo mannaro. Quelle erano le sembianze della più grande paura di Dylan. Il ragazzo non si preoccupò di andare a vedere come stava la ragazza, ne di dirle che quella era tutta una fantasia. Non ci avrebbe creduto. Non sconvolta come era al momento.
Si posizionò davanti a lei e allargò le braccia come a difenderla.

-QUA!- urlò minaccioso.

Il Molliccio, in un turbine nero, si trasformò velocemente e diventò la più grande paura del ragazzo.
Davanti a lui si trovava un enorme Acromantula nera che lo fissava minacciosa con quei piccoli occhi rossi.
Ebbene si, il figlio di Harry Potter aveva la stessa identica paura di suo zio Ron. Perchè, vi domanderete? Semplice, già a quattro anni l'indole vendicativa di suo fratello Albus si era fatta viva. Era cominciato tutto dalla sua nascita praticamente, suo zio gli racconava ripetutamente delle avventure di suo padre, sue e di sua moglie Hermione e gli piaceva in particolar modo raccontare di quella volta che erano entrati nelle Foresta Proibita e di come quasi ci avevano lasciato la pelle quando un branco di enormi ragnacci momenti se li mangiavano. Raccontava tutto con una tale accortezza e talmenti tanti dettagli sulle zampe e le tenaglie di quei mostri che la paura era venuta anche a lui. 
In più, un giorno aveva fatto l'ennesimo scherzo a suo fratello mettendogli una Caccabomba nella minestra e facendogliela esplodere in faccia e quella serpe di Albus si era vendicato. Come? Mentre lui dormiva, Albus aveva fatto un incantesimo involontario e aveva trasformato il suo orsacchiotto di peluche in un ragno grande quanto una Pluffa. Sentendo un formicolio sulla faccia, James si svegliò e trovandosi sul viso quell'animale prima urlò e poi si fece la pipì addosso. Quel fatto lo traumatizzò completamente e da quel giono anche un ragnettino piccolo piccolo lo faceva balzare su una sedia e urlare come una ragazzina!
E ora stava li, davanti alla sua più grande paura e non muoveva un muscolo. Si limitava a fissarlo con astio come se fosse colpa del ragno, e non del Molliccio in se, se Dylan era in quello stato.

-Non mi fai paura!- gli urlò.
-Riddikulus!-

Zio Ron gli aveva anche raccontato di come anche lui aveva affrontato un Molliccio e di come lo aveva ridicolizzato. James decise che come idea gli piaceva.
Alle zampe del ragno all'improvviso comparvero dei pattini a rotelle che lo fecero scivolare e in quel modo non riusciva più a mettersi in piedi.
Una fragorosa risata gli sgorgò dal fondo del cuore e il Molliccio si dileguò.
Solo in quel momento si inginocchiò accanto alla ragazza semisvenuta e le fece appoggiare la testa sulle proprie gambe. Lei aprì gli occhi e il ragazzo notò che erano lucidi e arrossati.

-Leslie.- gracchiò con voce roca e malferma.

-Sta bene.- la consolò il ragazzo carezzandole la testa. -Era un Molliccio, è tutto passato. Leslie sta bene.- 

La ragazza cominciò a piangere istericamente, aggrappandosi alle spalle di James e affondando la faccia nella sua felpa. Lui fu paziente e la coccolò finché la ragazza si fu ripresa del tutto. Quando lei si staccò lui le portò una ciocca ribelle di capelli biondi dietro l'orecchio e la guardò negli occhi. Seppur col naso rosso e gocciolante e gli occhi gonfi lui la trovò bellissima. Fu qualcosa di incomprensibile e insensato che gli fece mettere la mano dietro la nuca della ragazza e attirarla verso di se. Le loro bocche si incontrarono e fu come se quello era il motivo della loro esistenza. Le labbra piene e rosse di lei combaciavano perfettamente con quelle di lui e in poco tempo lei si aggrappò alle spalle del ragazzo e lo costrinse ad approfondire il bacio. James non la fece attendere e schiuse la bocca, le loro lingue guizzavano e si scontavano nelle loro bocche e sembrò che il tempo si fermasse. Dylan comprese che amava quel bacio, che non avrebbe voluto fermarsi e che l'alito fresco e delicato di lui la solleticava piacevolmente. Si dimenticò perfino che c'era un ragazzo che l'aspettava al di fuori del labirinto e che non vedeva l'ora di riabbracciarla. Si staccarono per prendere fiato, tutti e due col fiatone e con debole sorriso imbarazzato a solcare i loro visi.
L'immagine di Lysander si fece strada nella mente della ragazza e lei subito si rabbuiò. Aveva tradito il suo ragazzo, e non sapeva nemmeno perché lo aveva fatto. Si scostò bruscamente e James sembrò intuire il turbamento della ragazza.

-Non dirò niente a Lysander, sarà come se non fosse mai successo.- 

La ragazza lo guardò e vide che anche se cercava di nascondere il dispiacere era disposto a fare questo per non farla soffrire, per non farla scegliere fra lui e il ragazzo, era disposto a mettersi da parte solo per lei.
Questo le fece male ma non disse niente, raccolse la bacchetta e si alzò. James fece lo stesso e la seguì lungo il sentiero illuminato solo dalla luna.
 



-Weasley concentrati!-

La voce brusca di Sccorpius la fece sobbalzare. Lui era minimo dieci passi avanti a lei e puntava la bacchetta dritta davanti a se. Non la guardava ma aveva capito comunque che si era distratta, e in effetti era così. Rose aveva mille pensieri che le vorticavano in testa ma non uno di quelli toccava minimamente la prova. Era come se non le importasse più di essere bocciata o meno, ma doveva concentrarsi, non voleva fallire proprio adesso che c'erano quasi.
Avevano già affrontato tutte le prove, mancava solo da trovare la coppa, ma qualcosa le diceva che non sarebbe stato tanto facile.
Era così concentrata (o distratta) che non si accorse che Scorpius si era fermato e lei andò a sbattere contro la schiena rigida del ragazzo.

-Porc...Scorpius che diamine ti prende?- inveì la ragazza massaggiandosi il naso.

Il ragazzo non le rispose, teneva la bacchetta davanti a lui, gli occhi fissi ma un po' straniti, la fronte aggrottata, era l'immagine fatta a persona della tensione.
Rose si chiese perché tutto ad un tratto si fosse trasformato, girò la testa verso il punto che stava fissando l'amico e vide.
Erano arrivati al centro del labirinto, lo poteva vedere perché al centro c'era il tronco di una grande Quercia tagliato ad appena un metro da terra e sopra c'erano le quattro coppe. Quattro! Ciò stava a significare che erano i primi ad arrivare e quindi avrebbero vinto!
Ma se sulla sua faccia era dipinta un'espressione gioiosa su quella di Scorpius c'era la rabbia.
Rose ne cercò la causa e quando la trovò le venne voglia di spaccare a metà la bacchetta. Come aveva fatto a non accorgersene? Come era potuta essere cosi cieca?
Dall'altra parte del labirinto, esattamente opposta a loro, c'era una persona e Rose capì perché non l'aveva notata fin da subito. Questa indossava un lungo mantello nero e un cappuccio dello stesso colore che le nascondeva il viso e si mimetizzava perfettamente con il buio che la circondava. Sembrava fatta di tenebra lei stessa.
Con orrore Rose notò che ai suoi piedi c'erano due persone distese vestite di bianco. Rose sforzò la memoria per cercare di ricordare a quale delle coppie era stato assegnato quel colore ma non ce ne fu bisogno, i capelli castani e ondulati di sua cugina Molly li riconobbe all'istante.

-Brutta canaglia che cosa gli hai fatto?- urlò Rose con quanto più fiato avesse in gola alla figura incappucciata.

La persona sorrise ma i due giovani non potevano vederla.

-Rispondimi!- continuò Rose.

Scorpius le afferrò la mano. -Tranquilla Rosie, si sistemerà tutto. Adesso vediamo solo di sbarazzarci di questo imprevisto e di tornarcene al castello con Molly e Witby.- 

Il suo ragionamento non faceva una piega ma Rose voleva farla pagare alla grande a quel figlio di Avvincino.
La ragazza fece un passo avanti ma un lampo rosso le passò a due centimetri dall'orecchio. Rose non fece in tempo a riprendersi dallo shock perchè vide che la figura puntava di nuovo la bacchetta su di lei, questa volta però uscì da essa un fiotto verde che stava per centrarla in pieno.

-PROTEGO!- urlò Scorpius che si era frapposto fra lei e la maledizione per salvarla.

Le ultime cose che vide Rose prima di svenire furono una sfilza di lampi verdi e rossi.
 





Voilààà! So che il capitolo non è il massimo e che forse vi aspettavate scene più dettagliate per la famosa prova ma a quanto pare la fantasia mi ha abbandonata per questa volta!! Coooomunque che ne dite? Questa misteriosa figura comincia a rompere vero? 
Fatemi sapere cosa ne pensate...e ricordate: Il rettangolino bianco qui sotto non vede l'ora di essere riempito con tante tante lettere e parole!
Ok me ne vado...comincio a diventare patetica! xD
Ah giusto...ringrazio come sempre tutte le persone che hanno messo la storia fra le preferite/seguite/ricordate e un grazie speciale a chi commenta e mi fa sapere cosa ne pensa della mia storia...siete degli angeli!
Un bacio,
Vi
P.S: uso questo post scrittum per invitarvi a leggere l'altra mia storia appena cominciata: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=862259&i=1 sempre sulla nuova generazione ma con protagoniste due Weasley un po' speciali eeeeee anche per invitarvi ad iscrivervi al mio gruppo facebook: http://www.facebook.com/groups/284214638277357/  
Vi aspetto...tanti baci!
  
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