Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: DumbledoreFan    27/12/2011    11 recensioni
Blaine è giovane, troppo giovane per fare il supplente nel temibile liceo pubblico di Lima, ma da qualche parte deve pur iniziare, e così si imbarca in questa sua nuova impresa...nel suo primo lavoro. Kurt è all'ultimo anno e i suoi occhi sono ogni giorno più spenti, più stanchi, i suoi vestiti sempre più macchiati, e le cose che lo rendono felice non sono mai abbastanza. Sarà un giovane supplente a riportare il sorriso sul suo volto, mentre lui, senza neanche accorgersene, insegnerà al nuovo professore la lezione più difficile della vita: gli insegnerà ad amare.
{Teacher!BlainexStudent!Kurt}
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon pomeriggio carissimi lettori <3 Spero che abbiate passato dei buonissimi giorni di festa, io sono stata molto bene, con tutta la mia famiglia, anche se mi hanno rimpinzato come un maiale e costretta a giocare a carte e a tombola contro la mia volontà xD Mi scuso infatti per il ritardo degli aggiornamenti delle mie due CrissColfer, ma proprio non ne avevo la forza ç_ç Comunque questo non poteva mancare <3
Enjoy!





















A pranzo, praticamente tutta la scuola stava parlando della lezione del professor Anderson e della sua perfetta ed entusiasmante performance di “Beat it”.
 
I ragazzi che in classe avevano assistito all’esibizione raccontavano la scena elettrizzati, mentre gli altri non facevano che chiedere dettagli e maledire i propri corsi d’Inglese e i propri professori che non si erano ammalati.
 
Mercedes, al tavolo insieme a Kurt, Tina, Mike e Artie stava parlando di come il giovane insegnante fosse riuscito a salire in piedi sulla scrivania soltanto con un salto, continuando ad elogiare la sua performance, mentre il soprano si limitava ad annuire e sorridere.
 
“E poi…è un gran figo!” concluse la ragazza di colore portandosi una mano sulla guancia. Kurt si voltò verso la sua migliore amica interdetto.
 
“Oh per favore Merc! E’ un insegnante!” sottolineò lui scuotendo appena il capo.
Mercedes sbuffò sonoramente.
 
“Ma andiamo! Quello non ha nemmeno 25 anni, ed ha un fondoschiena che è la fine del mondo, non dirmi che non c’hai buttato l’occhio!” replicò la ragazza guardando in tralice il suo migliore amico, le cui guance s’imporpognarono appena.
 
Ovvio che l’aveva notato, ma gli faceva comunque strano pensare una cosa del genere di un suo professore, che per quanto giovane poteva essere, era comunque un suo professore.
 
“Sì ma è più basso di me” replicò il soprano distrattamente.
 
La sua migliore amica fece un cenno noncurante con la mano.
 
“Tanto da sdraiati siamo tutti alti uguali” commentò facendo spalancare gli occhi a Kurt sconcertato, mentre gli altri scoppiavano fragorosamente a ridere.
 
“Tu stai troppo con Santana. Sul serio” ribattè il soprano sempre sbigottito.

Mercedes roteò gli occhi divertita.
 
“Comunque, il professor Anderson è sexy, e io sono molto felice di essere nel suo corso d’inglese” fece prima di tuffarsi in una dettagliata descrizione dell’insegnante con Tina.
 
Kurt scosse appena il capo, tra il rassegnato e il divertito, e tornò a concentrarsi sul suo pranzo, anche se “Beat it” continuava a ronzargli insistentemente nelle orecchie. Gli succedeva di continuo, le canzoni gli rimanevano in testa con una facilità disarmante.
 
Addirittura, ogni volta che si svegliava la mattina, aveva una diversa canzone nelle orecchie, senza che l’avesse sentita insistentemente il giorno prima, ma proprio come se fosse un juke-box mentale.
 
Intanto, in sala professori, Blaine si era seduto ad un tavolo con aria decisamente più allegra e soddisfatta del giorno precedente. Si sfilò la giacca e l’appoggiò sulla sedia, lasciandosi scappare un sorrisino compiaciuto.
 
La sua idea era stata un totale successo, i suoi ragazzi erano rimasti entusiasti e aveva dato loro modo di imparare senza annoiarsi, ma anzi, coinvolgendo le cose che più gli piacevano.
 
E si sentiva profondamente soddisfatto, illudendosi magari di riuscire a combattare l’odiosa e tipica monotonia che aleggiava fra i banchi di scuola.
 
Quando alzò lo sguardo dal suo pranzo vide Will entrare nella stanza e gli fece un cenno di saluto, così il professore si avviò verso di lui.
 
“Ehi Blaine! Sarai felice di sapere che in questo momento tutta la scuola sta parlando di te…” disse Schuester con un grande sorriso, indicando poi la sedia davanti a lui, chiedendo silenziosamente se poteva unirsi a lui.
 
“Certo, siediti pure…e, oddio sul serio?” fece Blaine piacevolmente colpito.
 
Will si sedette di fronte a lui e annuì vigorosamente, senza smettere di sorridere.
 
“La tua performance è stata un successo, a quanto dicono…Micheal Jackson eh?” replicò Schuester divertito.
 
Blaine fece spallucce senza smettere di sorridere.
 
“Mi serviva qualcosa d’incisivo” si giustificò cominciando a tirar fuori il suo pranzo.
 
“Oh, direi che hai raggiunto il tuo obiettivo!” esclamò Will facendo ridere il giovane insegnante di fronte a lui.
 
Cominciarono a parlare allegramente, scambiandosi opinioni sui loro gusti musicali, raccontando di quando facevano parte del Glee Club della loro scuola e riferendosi a vicenda aneddoti divertenti.
 
“Allora…l’invito per venire a vedere i tuoi ragazzi è ancora valido?” domandò Blaine pulendosi le mani con un tovagliolo.
 
“Certo che lo è! Venerdì pomeriggio abbiamo le prove, se non hai niente di meglio da fare…” rispose Will con entusiasmo.
 
“Beh considerando che non devo più preoccuparmi della mia incolumità, direi che mi sono guadagnato un po’ di tempo libero…sicuro che non dia fastidio?” replicò il giovane professore.
 
“Oh ma per favore…anzi, adoreranno avere qualcuno che li ascolta…pochi lo fanno…” ribattè Schuester terminando la frase con una smorfia sconsolata.
 
Blaine sentì un immediato moto di tenerezza verso i ragazzi del Glee Club, verso il fatto che, da quanto gli aveva raccontato l’altro professore, tutti li considerassero dei perdenti in piena regola, degli sfigati degni di essere scherniti e umiliati di continuo.
 
Dopo lo sprazzo di paradiso che aveva provato alla Dalton, si era quasi dimenticato di come certi adolescenti potessero essere paurosamente crudeli.
 
“Sarà un onore” disse Blaine rivolgendo a Will un sorriso comprensivo e incoraggiante, che subito venne ricambiato.
 
“Sei anche fortunato…dopo la piccola gara dei duetti, ho indetto quella degli assoli…sai, per tenerli motivati…sarà un bellissimo spettacolo” rispose Schuester annuendo con il capo.
 
Il sorriso di Blaine si fece più ampio.
 
“Non vedo l’ora!”
 

*

 
Quando quel venerdì pomeriggio Blaine andò in cerca dell’aula coro, era davvero di buon umore. Partecipare di nuovo ad un Glee club lo rendeva euforico, i piacevoli ricordi di quando poteva impegnarsi in quello che amava di più al mondo lo invasero completamente, e quasi si mise a saltellare mentre si avviava verso la classe.
 
In quel momento dal corridoio udì la voce di Will e si avvicinò alla stanza da dove proveniva, affacciandosi alla porta e bussando educatamente. Schuester si voltò subito verso di lui e gli sorrise cordiale.
 
“Posso?” domandò timidamente Blaine, senza riuscire però a nascondere il sorriso a 32 due denti che aveva stampato in faccia.
 
“Vieni, vieni, ti stavo aspettando!” rispose Will facendogli cenno con la mano di entrare, per poi voltarsi di nuovo verso i suoi studenti.
 
“Allora ragazzi, per oggi avremo un ospite speciale. Ho invitato il professor Anderson ad assistere alla vostra piccola competizione, e spero che alla fine riuscirà a darci qualche utile consiglio” disse Schuester spostando lo sguardo dai suoi alunni a Blaine.
 
Quest’ultimo aveva appena rivolto un cenno di saluto a Kurt e Mercedes, la quale quando era entrato si era subito sporta verso Santana per dirle qualcosa all’orecchio e farla sogghignare maliziosamente.
 
“Sapete, il professor Anderson, quando andava a scuola, era la punta di diamante dei Warblers. Ma immagino sappiate già tutti quant’è bravo, non è vero?” continuò Will sorrise complice a Kurt e Mercedes, i quali annuirono ricambiando il sorriso (la ragazza molto più vigorosamente dell’amico).
 
“Oddio davvero? Lei andava alla Dalton?” chiese curioso Finn.
 
Blaine fece cenno di sì con  il capo.
 
“Sì, ero il loro solista di punta” ammise il giovane insegnante con una nota d’orgoglio.
 
“Oh è fantastico! Può darci consigli su come batterli!” esclamò immediatamente Rachel.
 
Blaine aggrottò la fronte mantenendo però un’espressione divertita.
 
“Oh mio dio no. Sarebbe come tradirli!” disse portandosi una mano sul petto in modo teatrale, facendo ridacchiare tutti.
 
“Beh, ma non ne abbiamo bisogno. Li abbiamo già battuti” commentò con un ghignetto soddisfatto Santana, e Blaine si voltò verso di lei.
 
“Beh, ma perchè non avevano il loro miglior solista” replicò il giovane insegnante facendole l’occhiolino ironico, e il sorrisino della ragazza si fece ancora più ampio.
 
“Bene, finiti i convenevoli possiamo anche cominciare. Blaine, siediti pure insieme ai ragazzi”
 
Kurt a quelle parole sobbalzò impercettibilmente. Non sapeva quale fosse il nome del professor Anderson, e il sentirlo chiamare così gli fece un po’ strano, come se venisse superata una linea immaginaria che non si sarebbe dovuta scavalcare.
 
Il giovane insegnante si sedette all’esterno della prima fila e unì le mani impaziente di sentire i ragazzi cantare.
 
“Rachel, cominci tu immagino, no?” fece Schuester indicando la ragazza con la mano.
 
Lei si alzò di scatto, lisciandosi la gonna a quadri e prendendo posto davanti al pianoforte.
 
“Visto che se cantassi un pezzo da un musical la competizione sarebbe troppo sleale e chiuderei immediatamente la gara, ho deciso di dedicarmi ad un pezzo pop…” esordì Rachel con il suo solito sorriso da palcoscenico, per poi voltarsi a fare un cenno alla band, che cominciò a suonare.
 
Blaine inarcò lievemente un sopracciglio.
 
Quella ragazza aveva qualche problema con la modestia, ma appena cominciò a cantare gli fece dimenticare tutto ciò.
 
Rachel aveva iniziato ad intonare i primi versi di “Firework”, e non solo quella era una delle sue canzoni preferite, ma la sua voce era eccezionale.
 
Rimase piacevolmente sbigottito di fronte all’interpretazione della ragazza, e si ritrovò a pensare, nonostante adorasse Katy Perry, che la sua versione fosse decisamente superiore.
 
Quando la ragazza terminò Blaine cominciò ad applaudire fragorosamente, ed esclamò anche un sentito “brava”.
 
“Che ne pensa professor Anderson?” domandò Rachel come se sapesse già la risposta e ne fosse già soddisfatta.
 
“Impressionante, sul serio. Sono un grande fan di Katy Perry, ma non penso riuscirò più ad ascoltare la sua versione” rispose entusiasta il giovane insegnante, facendo gongolare la studentessa che tornò compiaciuta a sedere, negli occhi la solita sicurezza di avere la vittoria in tasca.
 
Dopo di lei si esibirono Mercedes, Puck e Artie, anche loro tutti meritevoli di grandi applausi e complimenti.
 
Will non scherzava, i suoi ragazzi erano davvero bravi.
 
“Bene, ora a chi tocca?” domandò Schuester facendo scorrere lo sguardo sui suoi studenti.
 
“A me!” rispose Kurt alzandosi e dirigendosi verso il centro della stanza.
 
Si appoggiò leggermente al pianoforte e rivolse lo sguardo ai suoi compagni.
 
“Io non sarò così magnanimo come Rachel, ho portato la miglior canzone del mio repertorio…ascoltate, e imparate” disse sorridendo sarcastico, per poi voltarsi verso Brad, che iniziò a suonare.
 
Blaine si sporse leggermente in avanti, come per sentire meglio. Era davvero curioso di sentir cantare Kurt, a quanto pareva era mostrosuamente bravo.
 
"It won't be easy, you'll think it strange
When I try to explain how I feel
That I still need your love after all that I've done"
 
Appena la voce del ragazzo si diffuse nell’aria, Blaine rabbrividì e trattenne inconsciamente il respiro, spalancando anche un po’ gli occhi.
 
Era impossibile.
 
Era impossibile che fosse proprio lui a cantare quella canzone con una voce tanto celestiale da sembrare arrivata direttamente dal paradiso.
 
Più andava avanti e più Blaine rimaneva impressionato ed incredulo di fronte alla voce del ragazzo, che dannazione, era un controtenore.
 
"Don't cry for me Argentina
The truth is I never left you
All through my wild days
My mad existence
I kept my promise
Don't keep your distance"
 
Se non fosse stato in una stanza piena di adolescenti per lo più sconosciuti, probabilmente si sarebbe commosso.
 
C’era qualcosa nella voce e nel tono di Kurt che sembrava toccare direttamente l’anima; quella non era la semplice musica che si ascoltava per diletto, quelle era la musica che scavava affondo dentro le persone fino a far riaffiorare le loro parti più sensibili, fino ad esporli con forza e obbligarli a fronteggiare i loro sentimenti più intimi.
 
Quando Kurt finì di cantare, Blaine scattò in piedi senza neanche accorgersene, applaudendo il più forte che poteva, e quando vide lo studente girarsi verso di lui sorpreso, gli mimò un profondo inchino, facendolo ridere lusingato.
 
“Sono senza parole, Kurt, sul serio…” commentò Blaine portandosi entrambe le mani sul petto e aprendosi in un’espressione quasi commossa.
 
Il ragazzo abbassò lo sguardo senza smettere di sorridere deliziato.
 
“Grazie professore” rispose incrociando di nuovo i suoi occhi, e l’insegnante si inchinò di nuovo, facendolo ridere soavemente.













Spazio dell'Autrice.




Ed eccoci qua, anche questo terzo capitolo è andato ^^

Allora allora...da dove cominciare? (dall'inizio, idiota? NdTutti xD)

Avrete sicuramente notato come Kurt non sia particolarmente incline all'idea di considerare Blaine più che un insegnante, addirittura gli fa strano sentire il suo nome, e vi starete chiedendo "WHAT THE FUCK? Questa non doveva essere una TeacherxStudent?"

E infatti lo sarà. Ma credevate sul serio che vi avrei reso le cose così semplici, spianandovi subito la strada per la love-story e il sesso sulla cattedra? (che lo so che lo state aspettando, anche io fremo per scriverlo xD) Beh, vi sbagliavate.

Io non sono per cose semplici, nè per le cose banali. Sarà una cosa più graduale, più intensa, più difficile, ma quando arriverà sarà...beh, travolgente **

Come vi avevo anticipato nello scorso capitolo, anche qui ho mantenuto l'ordine delle canzoni, infatti la prima volta nel telefilm in cui Blaine sente cantare Kurt, è nell'audizione quando appunto interpreta "Don't cry for me Argentina", e sinceramente ancora non mi capacito di come siano rimasti tutti così tranquilli quando l'hanno sentito, insomma io piango ogni volta che lo sento cantare quella canzone ç__ç (ma io sono io, lo so xD)

Dal prossimo capitolo si entrerà ancor di più nel vivo della storia, quindi tenetevi pronti ^^

Bene, non vi annoio oltre, vi avverto soltanto che ho pubblicato una one-shot di Natale Future!Klaine: Let it snow, mi farebbe davvero tanto piacere se la leggeste **

Concludo ringraziando calorosamente le magnifiche 14 persone che hanno recensito lo scorso capitolo, e tutti quelli che hanno letto <3 Vi adoro **

Un bacione!

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: DumbledoreFan