27/12/2011
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“Sono Sunshine, ma puoi chiamarmi Sun.”
Porta fiera il suo nome, per quanto assurdo possa sembrare, ha sempre pensato che riflettesse la sua spiccata e allegra personalità.
“Sun non si innamora, Sun si diverte.” Una pacca sulla spalla, e le parole del suo migliore amico risuonano nella mente di chiunque
abbia sperato in una relazione più che seria con quella ragazza dagli occhi verde smeraldo.
Sun cambierà idea, con l’arrivo del suo primo vero sole personale.
Mi fermo nel giardino d’ingresso, così qua è dove ha inizio la mia nuova vita.
La morte di mia madre ha cambiato molto le aspettative sia mie che di mio padre.
Non l’ho mai conosciuta, se n’è andata di casa quando avevo solo due anni, e alla notizia della sua morte abbiamo deciso di cambiare definitivamente aria.
Troppi ricordi cupi in quella città nebbiosa del Galles.
Ci siamo trasferiti in quella città che da piccola è sempre stata il mio sogno più grande, LONDRA.
Non sembra male come scuola, contando che sarà la mia seconda casa per i prossimi cinque anni.
Mi incammino con un sorriso sincero stampato in faccia, si sentiva nell’aria profumo di novità.
Guardo un secondo l’ora, sono le otto esatte, non posso arrivare in ritardo già il primo giorno!
Corro verso l’entrata, un ragazzo davanti a me sta per chiudere la porta.
-ehi, aspetta un secondo!-
Il ricciolino si volta, tenendo aperta la porta per farmi entrare.
-grazie mille!- sorrido timidamente.
-in ritardo anche tu eh?-
Respiro ancora affannosamente per la corsa –da cosa l’hai capito?-
Scoppia a ridere per poi porgermi la mano –piacere, sono Harry, Harry Styles-
Mi mostra un sorriso dalla dentatura perfetta.
-Sono Sunshine, ma puoi chiamarmi Sun.-
Mi guarda un po’ stupito, questo nome fa sempre il suo effetto, ma io lo porto fiera.
-allora, Sun, sei nuova della scuola? Non ti ho mai vista, e le noterei le ragazze come te!-
Rido ancora una volta –sì sono nuova, mi sono trasferita dal Galles da neanche una settimana-
-oh, ti piacerà Londra, ne sono certo!-
Mi prende senza chiedere nulla il foglio con il mio orario scolastico.
-a quanto pare sei fortunata, hai i miei stessi corsi!-
Guarda l’orologio da parete all’entrata –siamo in ritardo per l’ora di fisica adesso!-
Mi prende per un braccio e comincia a correre per i corridoi di quella scuola ridendo come un pazzo.
Harry Styles, un nome troppo bello per restare indifferente nella mia vita.
3 ANNI DOPO.
-cazzo Harry, tu e la tua parlantina, siamo ancora in ritardo!- recupero il mio migliore amico dal muretto della scuola e comincio a correre verso l’entrata.
Noto il bidello che sta per chiudere la porta, lo guardo con aria di sfida e comincio ad aumentare la velocità.
Arriviamo al pelo.
Sorrido al bidello –grazie eh!-
Sbuffa senza dire una parola.
Harry lo guarda rassegnato –amico, che ci vuoi fare? Sono così le ragazze!-
Scoppia in una risata sonora.
Recupero per un orecchio Styles e lo porto verso la classe di matematica.
-sei sempre il solito!- sbotto tra una risata e l’altra.
-ehi, mi conosci!-
Lo guardo per qualche secondo, in effetti ormai so tutto di lui.
In tre anni di totale e devota amicizia so ogni minimo e più imbarazzante particolare sulla sua vita.
Dal primo momento avevamo capito di appartenere l’uno all’altra.
Quando l’amicizia scatta nel giro di poco tempo, si capisce che sarà un rapporto duraturo, e così con quel ricciolino è stato.