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Autore: xmusicsavedme    27/12/2011    4 recensioni
Lei scontrosa, lui gentile e carino.
Una storia in cui Styles non si dimostra un puttaniere come nella realtà (?) e tenta di conquistare Ronnie, una ragazza un po' difficile. Leggete e giudicate voi, non sono brava a introdurre lol.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Verooo, sei prontaaa?» sentì urlare la ragazza, riconoscendo la voce di Anna.
Dopo qualche istante, si presentò con dei pattini sui quali riusciva a stare in piedi a malapena, appoggiandosi alle pareti e a ogni oggetto che trovava.
Tutti erano già sulla pista di pattinaggio, e solo lei sapeva quanta fatica faceva a stare in piedi sul ghiaccio, appoggiandosi ovunque poteva.
«Ce la fai?» le chiese Harry, già pronto a prenderla nel caso cadesse. Per come era messa, sarebbe potuto succedere da un momento all'altro.
Lei guardò il ragazzo insicura, poi rispose con un filo di voce, non volendosi quasi far sentire. «Non ho mai pattinato sul ghiaccio..».
«Mai?» chiese Harry incredulo, cercando di nascondere una leggera risata.
La ragazza scosse la testa in segno di 'no', e a quel punto Harry si offrì di aiutarla ad imparare. Lei non poteva crederci.
«Sarà tempo perso, ti avverto». Il ragazzo ignorò quella frase, prendendo Ronnie per entrambe le mani, e aiutandola a muovere qualche passo.
«Dai, non è così difficile. È una questione di equilibrio».
Non ne era tanto convinta, ma si faceva comunque guidare da lui, pur essendo evidentemente impedita.
«Non tenere le ginocchia rigide» la avvertì Harry.
«Ma se non le tengo rigide, cado!» protestò lei. Stava facendo di tutto per non cadere. Insomma, non voleva che succedesse di fronte a Harry. Avrebbe provato un certo imbarazzo nel caso lui avesse cercato di prenderla giusto in tempo per non farla finire a terra. E se non lo avesse fatto, peggio ancora.
«HARRYYY! Perché non vieni?» chiese Zayn.
«Le sto insegnando a pattinare!» rispose Harry, urlando per farsi sentire dall'altra parte della pista.
«Grazie per averlo fatto sapere a tutta Londra» disse Ronnie, anche se era divertita, in un certo senso.

«Quindi sai suonare la chitarra?» chiese Anna a Niall, mentre entrambi stavano pattinando senza difficoltà, anche se lentamente.
«Uhm, sì, diciamo che me la cavo». L'irlandese accennò un sorriso, e per poco non arrossì. La ragazza ricambiò.
«E cantare?». Avrebbe fatto di tutto per sentirlo parlare ancora, tanto che le faceva più domande possibili.
«Non credo di essere molto adatto..» confessò Niall, privo di autostima.
«Daaai, secondo me hai una bella voce» rispose Anna, ricordandosi della sera prima, quando Liam e Niall si misero a cantare spensieratamente 'Forever Young', con tanto di forchette al posto di microfoni. Cercò di non farsi notare mentre soffocava una risata ripensandoci.
«Sul serio?» Niall si sentì compiaciuto. Anna fece di sì con la testa.
Niall fece appena in tempo a prenderla per mano, prima che finisse addosso a un ragazzino, e poi non la lasciò più la presa.
Aveva capito che ce n'era una sola al mondo come lei, lasciarsela scappare sarebbe stata l'ultima cosa che avesse avuto intenzione di fare.

Improvvisamente poi, qualche metro più avanti, si sentì un piccolo urlo.
Ronnie era caduta a terra, e Harry era accanto a lei. Entrambi ridevano a crepapelle, tanto che la ragazza era diventata completamente rossa in faccia.
Si rese conto solo dopo che non provava imbarazzo ad essere caduta di fronte a Harry, facendo perdere l'equilibrio anche a lui. Non smetteva di essere allegra nemmeno per un minuto. Era come se con lui stesse bene.

I ragazzi li raggiunsero, e non avevano bisogno di spiegazioni per capire che cos'era successo.
«Styles, sei un pessimo insegnante» lo canzonò Louis.
A quel punto, Zayn giunse sul posto, e non riuscendo a fermarsi, finì addosso a Louis, facendolo quasi cadere sul ghiaccio. Per sua fortuna, si era aggrappato con entrambe le mani al bordo della pista.
«..E tu un pessimo equilibrista» lo ammonì Harry, battendo il cinque a Zayn.
«Possiamo andare a pranzare? Ho fame!» disse Niall, dopo qualche secondo riempito da risate.
Lì, nessuno diede ascolto al biondo.
Neanche il tempo di finire la frase, che un ragazzo era piombato addosso a Ronnie, e lei gli aveva tirato uno schiaffo a causa della mano adagiata in parti a cui nessuno era consentito tastare. Tanto meno a uno sconosciuto.
«Ahi! Al posto di chiedere scusa mi tiri uno schiaffo?» chiese lui, massaggiandosi la guancia, con aria presuntuosa. Lui sì che aveva l'aria da figlioletto di papà, altro che Harry.
«Ne vuoi un altro forse?» Ronnie quasi urlò, già pronta a stampare un'altra impronta rossa sull'altra guancia del ragazzo.
Lucas la fermò, cercando di trattenerla il più possibile.
«Calmati, su!» provò a portarla via, ma senza risultato.
«Hei! La tua amica mi deve delle scuse» disse schiarendosi la voce. Ronnie si ritrovò in una situazione abbastanza ambigua, di nuovo, ma stavolta aveva capito che quel ragazzo moro era davvero un'idiota.
Luca si avvicinò subito a lui con aria minacciosa.
«Lei non è la mia amica, è la mia ragazza, e farai bene a chiedere scusa tu a lei». Un sorriso sghembo regnava sul viso di quel ragazzo, uno di quelli che godono a far arrabbiare la gente.

Un momento.

Ronnie sgranò gli occhi. La sua ragazza?
Era evidente che il suo migliore amico volesse salvarle il culo, e per questo non si arrabbiò così tanto, per farla arrabbiare bastarono una frase del figlioletto di papà e l'azione successiva di Luca.
«Ah, davvero? Voglio una dimostrazione». Lui incrociò le braccia, e si appoggiò al bordo della pista, in attesa di qualcosa.
A tutti sembrava abbastanza scontato capire cosa.
Luca non se lo fece ripetere due volte e, seppure con esitazione, baciò l'amica.
Ronnie avrebbe voluto respingerlo, ma come poteva farlo in quel momento? Non voleva dare soddisfazione a quello là.
«Ti basta?» fortunatamente Luca si staccò dopo meno di cinque secondi. La ragazza non riusciva a capacitarsi di quello che lui aveva appena fatto.
Il suo primo bacio era andato a farsi fottere, e le lacrime erano a un passo dal rigare il suo viso.
Il tipo soffocò una risata, per poi andarsene.
Tra tutte quelle ragazze che c'erano, proprio su lei doveva fare finta di cadere?
«Ronnie..» disse Luca, avvicinandosi a lei. Poteva benissimo notare che stava quasi per piangere.
Solo lì si accorse che erano rimasti solo loro due, gli altri non si erano accorti di niente. Già a metà discussione se ne erano andati.
«Lascia.. Lascia stare..» sussurrò lei, con la voce spezzata.
Scivolò via nella pista, lontana da Luca, lontana da tutti.
Voleva raggiungere solo una persona: Harry.
Lo aveva visto pochi attimi prima allontanarsi con gli occhi lucidi, e temeva di sapere il perché.
Proprio quella mattina, Anna le aveva riferito che lui avesse un debole per lei.
Non poteva accettarlo, e nemmeno consolarlo, ma era l'unica persona con cui aveva voglia di parlare.
Lo seguì di nascosto fino a Starbucks, proprio dove si erano conosciuti.
Entrò dentro fino a sedersi di fronte a lui, ad un tavolo.
Si sentì un peso al cuore quando vide quegli occhi trasparenti trattenere tutte quelle lacrime. Lacrime che forse erano state causate da quel maledetto bacio. Lui non la degnò di uno sguardo, nonostante si fosse accorto della sua presenza.
Pensava che parlarle sarebbe stata la cosa peggiore che potesse fare. Voleva solo dimenticare la cotta che si era preso per lei.

Che poi, da quanto si conoscevano, da un giorno?
Neanche lui capiva come avesse fatto a prendersi una cotta così presto.

«Dovevi proprio farlo?» le chiese a un certo punto. In quel tono di voce, Ronnie si riconobbe. Era lo stesso che aveva usato poco fa. Lo stesso che avrebbe usato per rispondere. Forse soffriva quanto lui.
«Se solo lo avessi saputo un secondo prima.. non sarebbe successo».
Era pentita di non essersi accorta cosa volesse intendere quel tipo. Pentita come non mai.
Improvvisamente Harry si alzò, uscendo fuori. Ronnie lo seguiva a fatica. Continuava a capire solo il 20% della situazione.
«Harry ma cos'hai?» le chiese lei, quando non ce la faceva più a stargli dietro.
Lui si fermò di colpo, e lei riuscì a fermarsi appena qualche centimetro prima di finirgli addosso. Giusto per sentirlo quasi urlare proprio di fronte a lei.
«NON LO HAI ANCORA CAPITO?». Si pentì subito di averglielo detto con quel tono, ma la rabbia lo stava divorando.
A quel punto però, Ronnie non riuscì più a trattenere le lacrime.
«Scusa..» mormorò, ma quando alzò lo sguardo, il riccio era sparito.

Era rimasta di nuovo sola.



Oh mio Diiiiiio, ok, è ufficiale, fa schifo.
La trovata del tipo poi, cazzo c'entrava (?) HAHAHAH.
Siete libere di recensire dicendo che fa cagare, anzi, è così, quiiiindi ewe
Dovevo aggiungere un'altra parte pure qua, ma volevo lasciarvi con il fiato sospeso lol.
Non so, era da taaaaaaaaaanto che non postavo, circa due settimane, e ad aspettare ancora mi sembrava di essere troppo cattiva :'D
In ogni caso, spero vi piaccia! (anche se la vedo dura)
Colgo l'occasione di farvi gli Auguri di Buon Natale, anche se un po' in ritardo :3


Merry Christmas!
-Un abbraccio, Giulia.

  
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