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Autore: Agapanto Blu    27/12/2011    8 recensioni
Questa fan-fic è la storia di due angeli profondamente innamorati, Miriam e Nicola... La loro relazione è ostacolata dal fatto che lui è un Caduto mentre lei è uno degli Angeli più importanti del Paradiso perchè è destinata a succedere a Gabriele come Arcangelo... A cent'anni dalla loro separazione arriverà qualcuno a scombinare le carte in tavola: una ragazza di nome Lucia che potrebbe spazzar via il passato e dare ai due angeli una seconda possibilità...
Autrice: Non sono brava e questa è la prima long-fic che scrivo... Siate clementi e recensite!!! Anche per scrivere critiche, mi raccomando!!! Ne ho bisogno!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La saga degli Angeli di Victoria'
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Eccomi!!!
Scusate il ritardo ma ieri non ho potuto aggiornare perciò lo faccio ora...
Finalmente, in questo capitolo, rivelerò nome e aspetto dell'Angelo misterioso...
Dedichina: a chi crede nell'Amore anche in questo mondo grigio che sopprime le speranze. Perchè è grazie a chi ci sogna ancora che i fiori continuano a sbocciare!
A sotto!

Lady Catherine


26.
 
Zira strinse i pugni e digrignò i denti mentre i suoi occhi verdi parevano fiammeggiare.
Quell’unico, maledetto pazzo di Andrea stava umiliando lei e il suo ordine giocando come solo un buffone, quale era stato quel dannato, sapeva fare.
Andrea stava saltellando a destra a sinistra sfruttando le possenti ali bi-cromatiche e facendo schiantare Ivan e Dimitri ora qui, ora lì, ora l’uno contro l’altro.
“IDIOTI!” gridò la donna furiosa, “Vi fate mettere nel sacco da quello svitato?”
“Non è carino quello che dici, Zira…” commentò placido l’Angelo scuotendo la testa, “Come minimo dovresti dire una preghiera per confessarti…”
“Io ti uccido!” urlò la donna ma non si mosse.
Andrea di nuovo fece cenno di diniego.
“Così mi ferisci…” iniziò poi scrollò le spalle, “Bugia!”
Zira pensò seriamente di strangolarlo con le sue mani ma poi si fermò.
Era quello che voleva: provocarla per farla agire in base alla furia, senza ragionare…
“Nessuno mette nel sacco Zira…” sibilò la donna a voce così bassa che era impossibile udirla.
Si abbassò fino a posarsi sulle rovine nel cratere e, dal basso, osservò la situazione.
I Caduti cercavano di rialzare Nick ma non si azzardavano a muoversi per timore di distrarre il loro provvidenziale salvatore, la ragazza umana stava in ginocchio accanto a lui e il ragazzo le stava dietro spostando nervosamente gli occhi dalla battaglia in corso al suo gruppo, Ivan e Dimitri si lasciavano provocare da Andrea finendo nei suoi patetici trucchetti e continuando a ferirsi a vicenda o da soli senza comunque colpire il bersaglio.
Nessuno le prestava attenzione.
Con lentezza, camminò silenziosamente fino a portarsi alle spalle di Andrea che combatteva tenacemente con i due Vendicatori.
Ivan e Dimitri notarono la loro signora e iniziarono a pressare l’Angelo colpendolo lateralmente e velocemente senza cercare realmente di ferire quanto di impedirgli di voltarsi.
La lotta serrata assorbì totalmente l’Angelo, costretto a difendersi da solo dai colpi incalzanti dei due nemici, superiori sia fisicamente che numericamente, che gli arrivavano da ogni parte.
L’uomo strinse i denti e iniziò a combattere senza più perdere tempo in fronzoli; la sua abilità era notevole essendosi allenato per secoli per essere in grado di servire, un giorno, l’Arcangelo che sarebbe arrivato.
Parava, reagiva, colpiva e tornava in posizione senza cedere terreno e senza andarselo a prendere, cercando solo di stancare i suoi avversari abbastanza da ferirli e/o metterli in fuga.
All’improvviso i due indietreggiarono all’unisono, lasciando ad Andrea un insperato quanto necessario momento di pausa da quella battaglia estenuante.
“Che c’è? Stanchi?” chiese cercando di nascondere la sua debolezza, ormai pericolosa.
“No!” rispose secca una voce femminile alle sue spalle.
Andrea si accorse troppo tardi di Zira che, approfittando della sua distrazione, gli stava ormai alle spalle puntandogli un piccolo pugnale in argento fuso nel centro degli Inferi: l’unico metallo che potesse davvero uccidere gli Angeli.
Andrea si rese conto con rabbia di essere stato messo fuori combattimento.
Ivan fu il primo a farsi avanti per avere la sua vendetta e colpì l’Angelo al ventre poi lo immobilizzò con l’aiuto di Dimitri.
I due Vendicatori afferrarono l’Angelo per le braccia e lo tennero fermo mentre Zira gli si avvicinava.
La donna si piegò e si sporse su di lui.
“Di te mi occuperò dopo…” gli sibilò in faccia.
Andrea la guardò malissimo e, in risposta, alla minaccia tentò di dimenarsi.
Il suo gesto coraggioso causò solo le risate dei suo due carcerieri e il sorriso soddisfatto dell’Arcangelo.
Zira si girò e tornò a rivolgersi al gruppetto a terra.
“Adesso credo proprio di volere delle spiegazioni…” dichiarò.
“Dattele da sola!” le gridò contro Mattew.
La donna lo fulminò ma poi vide qualcosa che la attirò.
Velocemente scese in picchiata davanti a lui poi lo fissò dritto negli occhi.
“Questa poi!” esclamò dopo poco, poi si mise a ridere.
“Che c’è?” chiese Mattew risentito.
“C’è che tu, mio caro, non puoi vantare l’immunità che rende la tua squallida amica intoccabile…” disse la donna.
“Cosa?”
“Stai dicendo cavolate, Zira!” esclamò Joe, “Lui è umano e a te non è permesso fargli del male!”
“Se fosse umano non potrei fargli nulla, concordo…” replicò però l’Arcangelo voltandosi verso il Caduto, “Ma lui non è umano!”
Nick e Lucia si voltarono scioccati verso Mattew che, però, non era meno sorpreso di loro.
“Tu sei pazza!” esclamò.
“No!” replicò la donna ritornando davanti a lui, “Ambiziosa, decisa, tenace e forse un po’ impulsiva certo, ma pazza no…”
Il ragazzo si ritrasse con uno strano moto di repulsione, quella donna lo disgustava profondamente, e al contempo si portò più vicino a Lucia e le si piazzò davanti venendosi a trovare tra lei e l’Arcangelo.
Zira però comprese la mossa e iniziò a ridere.
“Ma che carino! Tenta di difendere la sua fidanzata!”
Ivan e Dimitri si unirono alla risata mentre Andrea iniziò a fissare il ragazzo con più attenzione.
Mattew ricambiò lo sguardo e, quando i suoi occhi e quelli della creatura si incontrarono, sul viso dell’Angelo si dipinse una smorfia di addolorata comprensione.
“Oh no…” mormorò ma Ivan lo strattonò impedendogli di dire altro.
Mattew riportò lo sguardo su Zira alla ricerca di una spiegazione ma poi cambiò idea e si ritrasse ancora un po’, in modo da poter mettere una mano sulla spalla di Lucia nel tentativo di dimostrare la sua intenzione a difenderla.
Zira rise di nuovo.
“Patetico! Il Nephilim che cerca di difendere l’umana!” esclamò.
Mattew spalancò la bocca.
“Il cosa?”
“Come? Stai tanto con i fedifraghi e non lo sai? Nephilim, caro… È quello che sei…”
“Un mezzosangue angelico…” sussurrò Lucia guardando Mattew dal basso con uno sguardo orgoglioso e al contempo spaventato: era un mezzo angelo, vero, ma questo dava a Zira il pretesto per eliminarlo… Nick aveva sempre detto che l’Arcangelo si era accanita nella caccia ai Caduti e ai Nephilim.
“Esatto!” la distasse Zira sempre sorridendo, “Il figlio bastardo di uno stupido traditore: niente meno!”
Quell’insulto gratuito fece fremere Mattew ma Nick lo afferrò per l’orlo dei pantaloni impedendogli di avanzare verso la creatura.
Il Nephilim si voltò e trovò il Caduto impegnato nel tentativo di mettersi seduto.
Mattew si inginocchiò e, con Lucia, aiutò l’amico a mettersi in ginocchio.
“Bah!” esclamò Zira, “Ne ho abbastanza di scene patetiche!”
Fece un movimento in avanti ma fu bloccata dal mugolio di dolore di Ivan.
La donna si voltò e vide l’uomo tenersi il naso mentre Dimitri cercava da solo di trattenere Andrea, che si stava nuovamente dimenando.
“Maledetto!” gridò Ivan lasciandosi il volto e mostrando il naso piegato e imbrattato di sangue: Andrea, fingendo di protendersi in avanti, aveva sfruttato lo strattone datogli dai due Vendicatori per colpire con una testata il naso dell’uomo.
Zira strinse le labbra in una linea sottile.
Dimitri riuscì a trattenere Andrea e Ivan riprese posto afferrandolo di nuovo e concedendosi di colpirlo al viso con un pugno.
“Tu sarai il prossimo…” promise l’Arcangelo ad Andrea ma l’Angelo non le badò e spostò lo sguardo preoccupato sul gruppo di Caduti, ora nelle mire di Zira.
“Lasciali stare!” gridò Nick cercando di rialzarsi ma la debolezza ebbe la meglio e lui crollò di nuovo in ginocchio.
“Molto coraggioso… Trovo divertente il fatto di trovarmi di fronte un intero branco di leoni; a quanto pare sono una brava domatrice…”
Lucia aveva continuato a spostare lo sguardo da Nick a Mattew a Zira nel tentativo di capire e di riuscire a prendere almeno minimamente parte agli eventi senza doverli attendere passivamente ma la frase di Zira, pronunciata con un tono ironico e sprezzante, la fece esplodere.
Non sapeva dove fosse il suo Angelo, non sapeva se davvero Mattew fosse un Nephilim e non sapeva se anche solo uno di loro sarebbe sopravvissuto per girare il foglio del calendario ma non le importava.
Scattò in piedi e si portò accanto a Mattew, tra il ragazzo e Chuck, e fulminò Zira.
Lucia pronunciò le uniche parole che potevano veramente far perdere il controllo all’Arcangelo e le gridò con un tono acido e furioso che sapeva di sfida e di rivalsa.
“Va’ all’Inferno!”
Zira sobbalzò poi, con un grido selvaggio, si gettò in avanti per afferrare Lucia ma una nuova luce l’abbagliò costringendola a indietreggiare.
“Cos’è?! Un altro dei tuoi trucchi?!” gridò la donna furiosa coprendosi gli occhi.
“No…” replicò una voce gelida che però non proveniva da Lucia.
Il fascio di luce sembrò diventare liquido e modellarsi prendendo la forma di un essere umano.
Creò un paio di lunghe gambe dalla carnagione chiara fasciate in un paio di pantaloni leggermente a zampa d’elefante bianchi e poi un bacino morbido dalla pelle del colore più chiaro possibile che si vedeva fino al ventre sopra il quale il corpo magnifico era coperto da un piccolo top a spalline sottili, anch’esso candido, che metteva in risalto un seno piccolo ma morbido e una silouette invidiabile. Il collo della creatura era lungo e sinuoso come quello di un cigno e il viso era ovale, con delle dimensioni perfette, il naso normale e le labbra sottili risaltavano gli zigomi delicati e gli occhi circondati da folte ciglia nere, i capelli scendevano lunghi in una coda bassa fino al fondo della schiena.
Le iridi senza pupille e la chioma erano dell’esatto colore dell’argento e le due ali che si spalancarono sulla schiena dell’Angelo erano del medesimo candore della luce che prima si era scatenata.
Nick alzò la testa a fissare la giovane donna comparsa all’improvviso e i suoi occhi si riempirono di lacrime mentre un nodo gli si scioglieva nel cuore quando riconobbe la creatura.
“Miriam…” 


Ta dàààà!!!
Allora...
Quanti di voi hanno indovinato?
Spero che questo capitolo sia piaciuto perchè finalmente mi sono decisa a far tornare in scena un'Angelo che in molti mi hanno detto che "dovrebbe darsi una svegliata"... Spero che finalmente Miriam piaccia più di prima!
Spoiler: "
Nick chiuse gli occhi in un’espressione distrutta.
“Hanno scelto Zira…” mormorò a Lucia e Mattew ma i due avevano già capito.
Era finita, e non ci sarebbe stato appello per nessuno di loro… 
"
Titolo: L'Angelo è nulla contro l'Arcangelo...
Sì, so che è un po' lunghetto ma non sono riuscita a fare di meglio!
Spero che vi piaccia!
Grazie a tutti quanti!
A presto!
Ciao ciao!
Lady Catherine
  
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