Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Carmaux_95    28/12/2011    6 recensioni
-Sentite,- esclamò a quel punto Jack stufo di quella noiosa discussione. -io personalmente non ho nulla contro chi si infila nel letto di una donna.- Angelica gli tirò una gomitata. Beckett li vide: fu come fulminato da un'idea. Jack pensò in fretta ad una conclusione adeguata alla sua frase. -Ma se quella non è d'accordo e non ci sta, allora si tratta di violenza carnale (credo), e a questo ci penserà il giudice, che in questo caso sono io e vi dico: vi saluto!- si fece strada tra la gente e raggiunse poco dopo il suo fido quartiermastro.
-Mastro Gibbs...è la seconda volta oggi che perdo mia figlia, spero sarete in grado di dirmi dove è andata.- Gibbs sorrise e indicò il monastero. Il piccolo gruppo si diresse verso il suddetto.
Beckett aveva tirato fuori da una delle sue tasche un piccolo foglietto piuttosto stropicciato. “Se non posso ucciderti perché per farlo devo salvarti la vita...” pensò scrivendo la parola “lista” sul foglietto. “...vuol dire che ti lascerò vivere ma togliendoti tutto quello che ti è caro...” alzò la testa e lo guardò allontanarsi. “a partire dalla cosa a cui tieni di più...” sistemò il figlio sul palmo della mano per stare più comodo e scrisse rapidamente. “Angelica!” piegò il foglietto e lo mise di nuovo in tasca per poi seguire gli altri fino al monastero.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!! Sono tornata dopo un secolo d'assenza...spero non mi vorrete male! xD
Beh oggi compio sedici anni e posto il mio sedicesimo capitolo! Wow! xDxD 

 Questo capitolo è dedicato a:
1- la mia adorata sorellina! Mari, ti voglio troppo bene!!
2- le carissime scarpette, Hermes Shoes!! Un bacione!
Non mi resta che dirvi: "Buona lettura!"
Ancora un bacio!
Alla prossima...che spero non sia tra tanto!!
Carmaux_95
 

Capitolo sedici: Il primo punto della Lista: Angelica.

-Esmeralda!- esclamò urlando alla fine convinto alzandosi dalla sedia. La figura al bancone reclinò la testa indietro ridendo.

-Molto bravo Jack.- disse la figura dal bancone con un fascinoso accento spagnolo. -Te li sei ricordati tutti: Esmeralda Maria Consuela Anna de Sevilla.-

-Chi?- chiese di nuovo Angelica con un filo di voce. Beckett, che all'inizio non pensava minimamente che il piano avrebbe funzionato, sorrise vedendo lo sguardo della piratessa.

-Vedo...- cominciò l'altra. -vedo che non mi hai tolto dalla testa. Ricordarti così del mio profumo e riconoscermi solo tramite quello...-

-Mia cara!- la interruppe subito il Capitano andando ad appoggiarsi al bancone al suo fianco. -Il tuo così peculiare odore di “cane bagnato” è assolutamente inconfondibile.-

-Ah!- ridacchiò quella. -E da quanto tempo non ci si vede eh?- il pirata alzò un braccio e fece vedere un nastro nero che gli legava il polso sinistro, esattamente sotto il nastrino bianco che gli aveva lasciato Angelica anni addietro. Quella divenne rossa come il fuoco. James se ne accorse, sorrise e avvicinatosi al fratello gli diede di gomito.

-Ben, qui ne vedremo delle belle.- gli sussurrò.

-Come?-

-Guarda Angelica. E' rossa come un peperone.-

-E con questo?-

-Come sarebbe a dire “e con questo?”? Non lo capisci?- il biondo gli indicò senza dare nell'occhio Esmeralda. -Esmeralda è una bella donna e...- Ben sorrise e ammise che in effetti il fratello aveva ragione: aveva corti capelli neri e ricciolini, piuttosto alta, viso ovale.

-E tu dici che assisteremo ad una scenata di...-

-Gelosia allo stato puro.- concluse James divertito.

-Non ti ricordi?- rispose Jack alla piratessa. -Shipwreck. Avevo vent'anni.- la donna sembrò assumere un'espressione sorpresa.

-Ne è passato di tempo.- disse Angelica scocciata.

-Ha ragione.- riprese allora Esmeralda. -E devo dire che io non ho mai saputo di una memoria così ferrea,- continuò riferendosi al Capitano. -a meno che ovviamente non si tratti di...- Angelica divenne di mille colori.

-Mia cara! Ma cosa vai a pensare?- rispose Jack tranquillissimo, forse senza essersi accorto della bomba di piratessa che, davanti a lui, rischiava di esplodere da un momento all'altro. -La questione è diversa.- si pentì subito di quanto detto: non ne aveva mai parlato con nessuno e non ne avrebbe avuto intenzione, ma ormai si era incastrato da solo.

-Ah, ah, e sarebbe?-

-Beh...ecco io...-

-Su, avanti.- lo esortò la nera. La piratessa di Siviglia guardava il Capitano con gli occhi infiammati. Jack si arricciò con un dito le treccine della barbetta.

-Io non mi dimentico...- cominciò a dire. -...di chi...di chi mi ha pestato! Ecco.- ammise alla fine. Esmeralda, che si era portata alle labbra un bicchiere pieno di qualche bevanda, si bloccò: non era certo quella la risposta che si aspettava.

-Pestato?- chiese Gibbs incredulo.

-E tu non sai con che forza.- aggiunse il Capitano.

-Pestato?!- chiese di nuovo il quartiermastro ancora più incredulo.

-Avevo nove anni, Mastro Gibbs! Nove anni!- si giustificò Jack. -E comunque lei era più grande di me.- Esmeralda rise.

-Si! Si, si è vero!-

-Beh, ma adesso non parliamo di me. Dimmi piuttosto come mai ti trovi qui a Veracruz.- le disse il Capitano. Quella alzò le spalle.

-Lo sai che non sto mai ferma troppo tempo in uno stesso posto.- rispose andando a sedersi al tavolo dove erano seduti loro prima, tavolo dal quale Beckett non si era nemmeno alzato. -Ma qui a Veracruz c'è qualcosa che potrebbe davvero interessarmi...- Beckett corrugò la fronte.

-Illuminami.- Jack prese la sedia accanto alla sua ma ancora prima che potesse sedervici la trovò occupata da Angelica che si limitò a guardare Esmeralda fingendosi curiosa. Senza farsi troppe domande Jack andò ad occupare un'altra sedia.

-E' mio interesse recuperare una certa spada...chiamata Grifone!- Jack saltò sulla sedia e Lord Beckett corrugò nuovamente la fronte.

-Ah no! A quella ci stiamo già pensando noi, mi dispiace carissima, sarà per un'altra volta.-

-Questo lo vedremo poi.-

-No! Questo lo vediamo adesso e io dico...-

-Che mi devi un favore, una barca e anche una lunga ciocca di capelli, quindi penso che potrai capirmi se la spada la prenderò io.-

-Com'è che devi favori a tutti Jack?- gli chiese Angelica.

-Angelica, tesoro mio, questo è un particolare davvero...-

-Angelica? Tu sei Angelica?- chiese a quel punto Esmeralda. -Jack mi aveva parlato di te...-

-Ti aveva?- chiese la piratessa sorpreso.

-Ti avevo?- chiese con lo stesso tono il Capitano.

-Oh si, mi avevi. Eccome se mi avevi.-

-Esmeralda, mia cara, io credo che tu abbia bevuto troppo questa sera...- disse alzandosi e andando a prenderla per un braccio come per farla alzare.

-Jack, che cosa le hai detto di me?- Angelica scoccò al Capitano uno sguardo arrabbiato.

-Io?...ma nulla cara! Cosa vai a pensare?- cominciò ad indietreggiare verso l'uscita, sapendo che quanto aveva detto ad Esmeralda di Angelica ma incappò in qualcuno. Si girò.

-Ciao Jack!- lo salutò teneramente Elizabeth.

-Ciao tesoro, adesso fammi strada altrimenti finisco un colabrodo...- le sussurrò ma quella non si mosse e con uno sguardo adocchiò Esmeralda.

-Un'altra spagnola?- gli chiese. Quello annuì.

-Uh! Interessante...ed è anche lei della stessa tempra di Angelica?-

-Oh si!- Elizabeth si spostò per farlo passare.

-Devono arrivare altre donne?- chiese Esmeralda seccata.

-Teoricamente ne manca una...però...- rispose Gibbs sorridendo.

-State parlando di me?- era da poco entrata nella taverna anche Annamaria.

-Oh, fantastico.- le sorrise Jack prendendola per un braccio e quasi lanciandola contro le altre tre. -Perché...perché non fate conoscenza voi? Io intanto me ne vado!- e detto questo infilò la porta della locanda e se ne andò di corsa seguito da Angelica e poco dopo dal suo quartiermastro.

 

-Perdonami Padre, perché ho peccato. Perdonatemi Padre, perché ho peccato! Nient'altro? Quante volte lo avrò dovuto ripetere oggi? Non mi ha fatto dire che questo!- esclamò arrabbiata Perla mentre ripiegava i pesante vestiti che le erano stati dati quella mattina dal Padre. In realtà l'unico che la ascoltava, quella sera, nella stanza, era Ben: Gibbs ascoltava invece i continui litigi di Jack e Angelica, Lord Beckett sorrideva guardando la scena e James semplicemente dormiva.

-Perché non mi hai mai parlato di questa Anna?-

-Si chiama Esmeralda.- la corresse Jack.

-Anna, Maria, Consuela, Esmeralda, poco cambia per me! Rispondi alla mia domanda!-

-Ma perché non mi è mai venuto nemmeno in mente!-

-Scusa...- sussurrò ad un certo punto Perla tirando per una manica Gibbs. -chi è Esmeralda?-

-Il primo grande amore di tuo padre di cui ti parlavo ieri notte.- sussurrò quello in risposta. Perla andò a sedersi sul suo letto, facendo attenzione a non svegliare James.

-E per il resto? Hai scoperto dove si trova la spada?- le chiese ad un certo punto Ben.

-Il vecchio frate mi porta a vederla domani. Entro domani sera sarà nostra.-

-Cosa?- urlò improvvisamente Angelica facendo sussultare Perla e svegliando James.

-Mamma! Shh! Non urlare altrimenti ci scoprono!-

-Angelica, per favore, non è come credi!-

-Non è come credo? Me lo hai appena detto tu!-

-Si, ma la situazione lo richiedeva, avevo bisogno di quella nave e l'unico modo per ottenerla...-

-Era sparlare di me?!-

-Non urlate!- ripeté Perla.

-Aspetta un attimo!- ripeté Jack.

-No! Adesso me ne vado!- rispose infuriata la piratessa avvicinandosi alla finestra e spingendo via Beckett.

-Dove?-

-Me ne torno alla nave!-

-Cosa? Così? Da sola?-

-Si! E non far più rivedere il tuo sporco muso fino a quando non vorrai chiedermi scusa!-

-Non sta un po' esagerando?- sussurrò Ben a Perla. Quella alzò le spalle.

-E' fatta così!-

-Bene!- esclamò a quel punto Jack. -Vai! Vai pure! Non...non sentiremo la tua mancanza!- Beckett tirò di nuovo fuori il suo foglietto e tracciò tranquillamente una riga sopra il nome di Angelica: non poteva crederci, ma quella Esmeralda ce l'aveva fatta.

-Ma che diavolo le hai detto?- gli chiese Perla. Jack le spiegò che quando aveva vent'anni e aveva incontrato, per la seconda volta Esmeralda, a quanto pare la suddetta si era presa una cottarella per lui e questi, che aveva bisogno di una nave, visto che l'unica disponibile era quella di Esmeralda, gliela aveva rubata.

-E cosa centra questo con Angelica?-

-Esmeralda mi aveva sentito una volta parlare di lei e, gelosa non voleva farmi imbarcare con lei e così le ho sparlato di Angelica, molto semplicemente. E poi, sono partito dopo averla lasciata a terra!-

-Molto...come dire, alla Jack.- commentò a bassa voce Gibbs.

-Beh, adesso, se volete sentire la mia opinione,- disse a quel punto Perla risentita. - non mi interessa come sono andate le cose, vorrei semplicemente che tutti quanti si interessassero di più su questa stupida spada e a come fare per recuperarla, perché sinceramente qui mi sto mettendo in mostra solamente io!- esclamò.

-Non c'è bisogno di scaldarsi tanto, mia cara!- rispose il Capitano. -Ho già un piano per...-

-No!- lo bloccò subito la figlia. -Io ho un piano, e seguiremo il mio!-

-Io Capitano! Mio piano!-

-Io chiusa nel monastero! Mio piano!- rispose pronta portandosi le mani sui fianchi.

-Io tuo padre! Mio piano!-

-Io tua figlia! Mio piano!-

-Ma con questo dai ragione a me!-

-No! Io donna! Prima le donne!-

-Mi spiace Capitano Jack, vi ha battuto questa volta!- disse a quel punto James dal letto per poi beccarsi il cuscino il faccia dal suddetto.

-E tu puzzi!- concluse quello stizzito.

  
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