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Autore: Celin    28/12/2011    4 recensioni
Non ebbi nemmeno il tempo di aprire del tutto la porta che, vidi, una ragazza nel corridoio che dava il via alle nostre camere da letto.
Era una bellissima ragazza.
Forse quella era la figlia di Jules, della mia stessa età, di cui mi aveva parlato papà, dato che di certo non poteva essere la trentenne, nonostante fosse anche lei di un fascino strabiliante.
Aveva dei lunghi capelli di un colore raro. Un miscuglio fra il biondo ed il castano. A dare quel tocco in più, erano anche i suoi occhi.
Anche quest'ultimi, belli come il sole, di un verde intenso, quasi azzurro..
Krilor.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Taylor Lautner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Precisazioni: Ho deciso di pubblicare il secondo capitolo oggi, dopo nemmeno un giorno, per una mia mancanza.
Domani partirò e starò via per qualche giorno. Non avrò con me il computer, così, per aggevolarmi il lavoro, ho deciso di postare oggi, per non far attendere molto - a chi segue la storia - per il continuo.
Spero di ricevere almeno qualche recensione da parte vostra: mi renderebbe davvero felice!

Buona lettura,
C. :3

 

2. Scontri e incontri.

Dopo essermi preparato scesi in salotto, per incontrare Jules e sopratutto, per parlare con Kristen. Dovevo chiarire il malinteso per non mettermi in cattiva luce con la trentenne attraente. Era meglio non rischiare nel caso fosse la Aniston.
Sceso in salotto notai che la ragazza non c'era. Al posto suo però, c'era mio padre in compagnia di una donna. Sicuramente, senza alcun dubbio, quella accanto a lui che per poco non se lo limonava, doveva essere Jules: la compagna attraente di mio padre, e madre della nevrotica.
Non feci caso alla sua bellezza in particolare e nemmeno alle sue gambe - quasi - del tutto scoperte con una gonna corta, nonostante fosse davvero una bella donna. Ero soddisfatto sì. Menefreghista, ma anche soddisfatto.
Più che altro cercavo qualcos'altro, o meglio, qualcun'altro.

"Papà?" domandai, chiedendo la sua attenzione.
"Oh Taylor! Eccoti qua, finalmente, Jù voleva tanto vederti!" esclamò sorridendomi.
"Essì, cercava il pezzo forte della famiglia..eccomi qui:  piacere Jules, sono Taylor." affermai sorridendoli e tendendoli saldamente la mano.
"Ah, leva quella mano e abbracciami,Lautner!" esclamò divertita, poggiando uno degli scatoloni dei traslochi sul pavimento, e abbracciandomi calorosamente.
"Oh, bene! - sorrisi staccandomi lentamente- vedo che la tua donna, Dan, non perde affatto tempo,eh!" ammisi scherzoso, e rivolgendogli un'occhiolino.
"Bene, bene, bene, okay.. sicuri di non esservi già conosciuti tempo fa? Mi sembrate così in simbiosi, ragazzi miei che.."
"Papà, papà: frena. Tranquillo, fino ad ora ho avuto storie solo con delle stizzose cheerleaders in cerca di salsicciotti belli grossi. Non mi sono ancora fatto nessuna nonnetta." affermai, dandogli un pacca sulla spalla.
"Il solito gentiluomo tu, Tay!" accompagnò il tutto con una smorfia disgustata
"Si, grazie papà. Comunque oltre a conoscere Jules, sono venuto a chiedervi se, avevate visto Kristen in giro, qui.."
"Oh, hai già conosciuto mia figlia?" domandò felice Jules.
"Sì, c'ho parlato, in un certo senso. Devo..devo dirgli ancora alcune piccole cose, voi l'avete vista?"
"Penso che dovrebbe essere nella vecchia camera di Makena, l'abbiamo posizionata lì, per darle un po' di privacy. Meglio evitare di farle sopportare Makena e le sue compagne, quando faranno le loro solite riunioni." Rispose mio padre, contento. "Comunque, posso parlarti un secondo? Tesoro, tu continua pura a disfare le tue cose, io, arrivo subito." aggiunse afferrandomi per una spalla e portandomi in cucina"

"Beh?" domandò eccitato.
"Beh..cosa papà?" chiesi spaesato.
"Avanti, cosa ne pensi di Jules?"
"Ah beh, è una bella donna - senza alcun dubbio- , è divertente ed è grande! Complimenti ragazzone, bella scelta!" affermai, facendo compagnia al suo buon'umore.
"Sapevo che ti sarebbe piaciuta. Vedrai che anche Makena l'apprezzerà, ne sono certo.
Questa volta, non scapperà. E' quella giusta: ogni minuto ne sono sempre più convinto, figliolo." aggiunse impacciato ed emozionato."
"Oh - esclamai aprendo il frigo e afferrando una sprite - e proprio approposito dell'argomento "scappare" che ti volevo parlare, Dan."
"C'è qualche problema?"
"In verità? Sì, papà, c'è un grande problema.
"Di cosa si tratta?" domandò nervoso. Era in ansia, quasi preoccupato.
- sorseggiai un po' di sprite per poi poggiarla sul tavolo - Tienila alla larga dalla tua puzza orrenda di piedi, Lauter, o se ne scapperà di sicuro! - esclamai afferrando la lattina, strizzando un occhiolino a mio padre e dirigendomi di sopra senza attendere una benchè minima risposta.
Per quanto lo conoscevo, sicuramente aveva sferrato uno dei suoi soliti sorrisi. Ormai vittime delle mie grandi battute.
Ero un grande. Un grande, e lui lo sapeva.

Salite le scale per arrivare al piano di sopra mi soffermai sulla 'presunta' camera di Kristen.
Papà aveva aggiustato la porta di quella camera, prevendendo l'arrivo delle sue nuove coinquiline, dato che in uno dei soliti battibecchi miei e di Makena, l'avevo del tutto sfondata.
Mi soffermai e, tesi le orecchie per ascoltare. C'era un totale silenzio. Forse stava dormendo, oppure escogitando qualcosa. Ero curioso.
Chissà se si era infilata già il pigiama per venire di sotto a cena, in biancheria oppure, era vestita come quel pomeriggio.
Volevo scoprirlo. Tutto era più forte di me, sopratutto la curiosità che aveva preso il sopravvento, così bussai deciso.

"E' aperto!" urlò calma dall'interno della camera.
Aprì la porta velocemente, e la fissai.
"Ciao!"
"Ciao, Taylor". "Alzò il viso, guardandomi. Era seduta su una poltroncina - sua - bianca che faceva pandant col colore viola del cartongesso della camera, e impegnata a leggere un libro. 
"Ero venuto per.."
"Controllarmi?" aggiuse acida."
"No, per sapere come stavi, non ti vedevo in giro, ma se ti dà noia o altro posso.." risposi, indicandole fuori dalla porta.
"Puoi restare. - feci per entrare- Sulla soglia della porta." aggiunse facendomi l'occhiolino.
"Però, ci sa fare la ragazza - sospirai sorridente tra i denti - Bella camera, complimenti!" ammisi, guardandomi intorno.
Qualche giorno prima quella camera era del tutto vuoto. A volte, quando preparavamo delle feste in casa, mettevamo le cose più inutili in quella stanza, per fare spazio nel salotto e invece, adesso, era del tutto piena di mobili nuovi e da ragazza.
Kristen aveva buon gusto. Aveva aggiunto un ampio letto che poteva anche ripiegarsi in un comodo divano. Le coperte erano viola, mentre il tessuto che ricopriva le parti spoglie del letto erano bianche. C'era anche una libreria nuova di zecca e accanto, un enorme armadio - sempre bianco-  che sicuramente faceva anche da scarpiera.
"Sì, a volte faccio cose di questo genere, prima di sbavare difronte a dei pettorali nudi." ammise sarcastica.
Oh, Tay, colpito e affondato wow!
Incassai quell'ennesima provocazione e continuai, come se nulla fosse.
"Cosa leggi?" domandai poco interessato, sorseggiando la mia amata sprite.
"Cime tempestose: un romanzo di cui sicuramente, non hai mai sentito parlare. Quando io lo leggevo per la prima volta, tu, sicuramente eri a limonare con qualche cheerleaders in cerca di coccole."
"Oh, colpisci in basso, Kristen!" aggiunsi sorridendo spavaldo.
"No, in basso no. Ti piegheresti in due se solo te le toccassi le parti basse." ammise ironica.
"Ah, avanti non.."
"Vuoi provare?" mi interruppe, rivolgendomi uno sguardo assassino ma allo stesso tempo sexi.
"No, grazie. Allora? Per quanto vuoi continuare a tenermi il muso? Per tutta l'eternità, forse?" Annuii.
"Avanti, Kristen, conviviamo nella stessa casa e poi non ti ho detto niente di così osceno. Ti ho solo detto che.."
"..sono una che, si inginocchia ai primi pettorali che vede, che ho buongusto anche solo parlandoti e che, terza cosa non per questo meno importante, sono disperata. Non l'hai detto, ma me l'hai fatto intendere. - si era alzata ed era faccia a faccia con me -. Lautner, non sottovalutarmi. Sarò anche una ragazza nuova, ma se voglio colpirti lo faccio - alzò il ginocchio e, mi colpì velocemente le 'parti basse' - senza problemi. E adesso, scusami, ma vado a consolarmi con qualche rivista che ritrae dei veri pettorali, ciao!" mi fece un'occhiolino accompagnato da un 'ciao,ciao' con la manina, prima di chiudermi la porta in faccia.

Quella ragazza era una forza. Mi aveva colpito le palle - in modo brusco - senza problemi, mi aveva provocato, divertito e allo stesso tempo irritato. Mi piaceva, e presto, mi sarei vendicato.
"Alla prossima, sorellina" sospirai sorridendo, in preda al dolore atroce dei miei gioiellini.

 

Secondo capitolo terminato, finalmente!
Mi sento abbastanza contenta del contenuto di questo capitolo. Non sarà il massimo e nemmeno tanto ricco, ma l'ho dovuto scrivere su due piedi, in fretto e col tempo massimo di un'ora e mezza. Spero che, almeno questa volta, riceva qualche recensione. Stò aspettando ancora la mia prima recensione D:, e sono sicura che prima o poi, l'avrò.
Ne approfitto - dato che non ci sarò - per darvi gli auguri di un felice anno nuovo -speriamo- ricco di soprese e novità belle.
Besos, Celin.

  
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