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Autore: telesette    29/12/2011    4 recensioni
Che cosa sta succedendo a Konoha ? Per quale assurdo motivo tutte le donne, dalle giovani kunoichi alle più attempate signorine e madri di famiglia, sembrano preda di una passione erotica incontrollabile ? Quale nesso sussiste tra l'irresistibile profumo "Shuriken N°5" e la misteriosa esplosione di ninfomania che sembra aver colpito l'intero villaggio ? Saranno Neji e Tenten a cercare di risolvere questo complicato mistero...
NOTA:
gli accenni Yaoi sono presenti solo nell'ultimo capitolo!
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio, Tenten, Un po' tutti | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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L'esercito di Orochimaru non si fece attendere molto. Stando al piano concordato con Sekkusu infatti, i ninja del Suono apparvero sulla cima della collina antistante Konoha e in perfetto orario. Dal villaggio sembrava tutto tranquillo ( in effetti non si muoveva neanche una foglia! ) e ciò lasciava supporre che l'operazione "Shuriken N° 5" avesse funzionato assai meglio del previsto.

- Che ne pensate, Maestro Orochimaru? - domandò Kabuto, aggiustandosi gli occhiali sul volto.

Orochimaru sorrise beffardo, passandosi la lingua sulle labbra sottili.

- Ascolta questo silenzio, Kabuto - sussurrò. - E' la quiete prima della tempesta... tempesta ormonale, s'intende, ovvero quella che scateneremo su quelle stupide donne!
- I nostri uomini sono pronti - replicò l'altro. - Se è vero quello che ha detto Sekkusu nel suo messaggio, una volta messo piede là dentro, non troveremo altro che uomini distrutti dalla fatica e donne ossessionate dalla voglia di farlo...
- Esatto, ed è proprio questa la cosa divertente - proseguì Orochimaru. - Conquisterò il villaggio che tanto ho odiato, senza neanche bisogno di sporcarmi le mani di sangue anzi, sarà perfino divertente assistere ad uno spettacolo erotico dal vivo!

Come ebbe detto queste parole, gli shinobi al suo seguito cominciarono a sghignazzare ( indubbiamente eccitati al pensiero delle sgualdrine in calore che li attendevano ). Orochimaru decise che il momento era giunto e, senza perdere altro tempo, diede l'ordine agli altri di avanzare.

***

All'ingresso del villaggio non c'era nessuno, neanche un'anima viva, i cancelli erano chiusi e tutto sembrava tranquillo e silenzioso... persino troppo.

- Uhm - fece Orochimaru, sfregandosi il mento pensieroso.
- Qualcosa non va, Maestro Orochimaru ?
- E' strano - osservò il sannin. - Mi aspettavo una totale mancanza di resistenza, ma c'è un po' troppo silenzio e non mi convince!
- Potrebbe essere che sono tutti talmente sfiniti da non avere più neanche la forza di farlo - Provò a ipotizzare Kabuto. - In fondo l'essere umano ha una resistenza limitata e, secondo le informazioni ricevute, sono giorni che non fanno altro là dentro; è probabile dunque che...
- Smettila di dire idiozìe - lo rimbeccò il sannin furioso. - Non sono così sciocco da mettermi a fare simili congetture: il piano prevedeva di rendere gli abitanti di Konoha inoffensivi ma, a giudicare da questo silenzio totale, ho forti motivi per ritenere che qualcosa sia andato storto...
- Che bravo - esclamò dunque una voce dall'alto dei cancelli.

Alzando lo sguardo, Orochimaru vide Tsunade in persona appollaiata in cima ai cancelli che lo fissava a sua volta. La donna ricambiò il suo sguardo con un sorriso e, senza battere ciglio, gli si rivolse con un tono decisamente sarcastico e provocatorio.

- Sinceramente non credevo che un rettile potesse essere tanto furbo, devo dire che mi hai davvero sorpresa...
- Tsunade - sibilò Orochimaru con voce tagliente. - Anch'io sono sorpreso, pensavo di trovarti distesa sul pavimento a supplicare qualcuno di riempirti completamente... Ma immagino di averti sottovalutata!

Tsunade strinse i pugni, cercando di contenere la collera e il disgusto che provava nei confronti del suo ex-compagno di squadra. Orochimaru non era solo un traditore del suo villaggio, era un viscido essere immondo: pur di vincere infatti, non aveva esitato nel pianificare un così ignobile stratagemma; mai lo avrebbe ritenuto capace di una cosa simile, nemmeno con tutto l'odio e il disprezzo verso di lui.

- Volevo farti sapere quanto ho apprezzato il tuo simpatico omaggio - replicò dunque lei, sforzandosi di rimanere indifferente. - Per questo ho fatto preparare un regalo apposta per te!
- Sei sempre troppo gentile, Tsunade - scherzò l'altro. - Ma se speri di guadagnare tempo, mi spiace deluderti, i miei uomini sono ansiosi di spassarsela...
- Allora è meglio non farli aspettare oltre - tagliò corto Tsunade, sollevando il braccio alle sue spalle. - ORA !!!

In risposta al segnale convenuto, le kunoichi appostate dietro ai cancelli scagliarono all'esterno delle sfere di vetro colorato. Orochimaru e i suoi uomini sbarrarono gli occhi per la sorpresa ma, prima che potessero fare o dire qualcosa, i contentitori esplosero ai loro piedi per liberare i micidiali vapori che contenevano. Attraverso la nuvola di fumo che si sollevò istantaneamente, Orochimaru cercò di intravedere una sagoma che Tsunade aveva appena sollevato a mo' di bandiera... ovvero il professor Sekkusu, legato come un salame.

- E questo cosa significa - domandò il sannin dei serpenti. - Sekkusu, che diavolo ci fai lì ?!?
- Mi dispiace, signore - gemette il folle scienziato. - Non è stata colpa mia...
- Idiota!

Orochimaru strinse i denti rabbiosamente. Non ci voleva molto per capire che qualcosa non aveva funzionato come previsto ( Sekkusu legato ne era la prova evidente ), tuttavia non era certo sufficiente un po' di fumo per fermare lui e i suoi seguaci.

- Che significa questo scherzo, Tsunade - chiese ancora Orochimaru. - Pensi forse di spaventarmi con un po' di fumo e quel babbeo appeso lassù ?
- Il "babbeo" però ha creato quello stesso profumo che tu hai pensato bene di utilizzare... Ha un buon odore, non sei d'accordo ?

I lineamenti di Orochimaru passarono dalla smorfia incredula ad un'espressione molto più distesa e rilassata, fino ad aprirsi definitivamente ad una chiara e sonora risata.

- Ora finalmente ho capito, povera sciocca - disse infine, cercando di ricomporsi. - Devo dunque intendere che hai usato quell'imbecille per utilizzare il Nimphored contro di noi, non è così forse ? Peccato che quella sostanza abbia effetto solo sulle donne...
- Lo so - sottolineò Tsunade tranquilla. - Per questo il professore è stato così gentile da modificarne la formula, secondo necessità!
- Hm ?!?

Per un momento Orochimaru parve non capire ma, non appena sentì una mano lànguida insinuarsi sotto i suoi abiti, non poté fare a meno di avvertire un brivido lungo la schiena.

- Maestro Orochimaru - sussurrò Kabuto, massaggiandogli il petto insistentemente.
- Kabuto, che accidenti ti prende, sei impazzito ?
- Mi scusi ma non riesco a resistere - rispose l'altro, mostrando due occhioni a forma di cuore attraverso gli occhiali. - Devo assolutamente farlo con qualcuno, adesso... Subito!

Ad occhi sgranati per lo stupore, Orochimaru si guardò intorno: respirando quel fumo, i suoi uomini parevano essere vittime di uno stato di eccitazione incontenibile; molti di loro infatti, incapaci di resistere ai propri istinti, avevano cominciato ad abbracciarsi, baciarsi, palpeggiarsi...

- Allora - esclamò Tsunade, osservando la situazione con aria soddisfatta. - E' sorprendente, non trovi ? Quando il desiderio sessuale viene centuplicato, l'essere umano viene irresistibilmente attratto dalla prima cosa viva che gli capita sottomano, donne o uomini non fa molta differenza... Ah, a proposito, questo profumo agisce solamente sugli uomini adesso; il professore ne ha invertito gli effetti, spero non ti dispiaccia!
- Tu... Tu... Tu...
- Maestro Orochimaru, mio dolce amore... Baciamoci !!!

Completamente colto alla sprovvista, Orochimaru si ritrovò suo malgrado vittima delle coraggiose effusioni di Kabuto. Quest'ultimo gli si avventò addosso come un polipo, strusciandosi dappertutto e baciandolo con tale foga da impedirgli quasi di respirare. Anche gli altri shinobi del Suono, accecati dal desiderio di congiungersi con i corpi caldi ed eccitati dei propri compagni, si abbandonarono ad ogni genere di passione amorosa. Ben presto, davanti al Villaggio della Foglia, si scatenò una vera e propria Festa dell'Amore Libero a cielo aperto...

- L'effetto del profumo dura sei ore - urlò Tsunade, per farsi sentire in mezzo a quel frastuono. - Divertiti, mi raccomando, più tardi vi spruzzeremo la nuova dose!
- Que... Questa me la paghi, Tsunade... Ti giuro che me la pa... HMMMFFF !!!

Le labbra di Kabuto, premute insistentemente contro quelle del suo maestro, impedirono a quest'ultimo di terminare la frase.

- Bene, per il momento abbiamo finito - esclamò Tsunade, giungendo soddisfatta le mani sui fianchi. - Mettete gli orologi e continuate ad irrorare la zona all'esterno, finché non saranno esausti, dopodiché legarli sarà uno scherzo!
- Ehi, e io ?!? - si lamentò il professore ancora legato.
- Oh, è vero - osservò Tsunade. - Mi ero quasi dimenticata di te, in effetti...
- Mi... Mi lascerete andare adesso, non è vero ? Ho fatto quello che mi avete chiesto e...
- Ogni promessa è debito!

Così dicendo, Tsunade si accinse a tagliare la corda che teneva il poveretto sospeso nel vuoto.

- Ehi no, un momento, non facciamo scherzi - protestò questi, scalciando inutilmente.
- Nessuno scherzo, piccolo pervertito che non sei altro: volevi fare di noi le tue cavie da laboratorio... Vai a divertirti con i tuoi degni compari allora, professore!
- NOOO !!!

Come la corda venne recisa di netto, Sekkusu precipitò in mezzo al groviglio di corpi in amore. Effettivamente era un po' bruttino ma, eccitati com'erano, gli shinobi non avevano alcun motivo per escludere l'inventore del Nymphored dagli effetti della sua stessa medicina... Sicuramente il folle scienziato ci avrebbe pensato sopra due volte, prima di ripetere un'esperienza simile.
E così, un po' come la storia dei pifferi di montagna, Orochimaru e i suoi partirono per suonare... e furono suonati.

***

Ormai era tutto risolto. La situazione nel villaggio tornò alla normalità nel giro di poche ore: gli uomini si ripresero completamente dalla stanchezza, le donne finsero di dimenticare l'accaduto e nessuno decise di tornare sull'argomento...
Solamente Tenten sembrava tormentata da qualcosa ( un dubbio forse ) e, malgrado la minaccia di Orochimaru fosse stata sventata, non riusciva a togliersi dalla mente quel pensiero che l'assillava. Anche Neji sembrava più taciturno del solito e, sentendosi tremendamente confuso per la prima volta in vita sua, non aveva quasi il coraggio di guardare Tenten negli occhi. Gli avvenimenti delle ultime ore sembravano aver completamente stravolto il loro rapporto, come se tutto fosse uguale a sempre eppure diverso, ed era difficile stabilire cosa fosse effettivamente cambiato tra loro. Ad un tratto però fu Tenten a decidere di rompere il silenzio.

- Neji - esclamò. - Ti posso chiedere una cosa ?

Lo Hyuga esitò. In altre circostanze non avrebbe esitato a trovare una scusa qualunque per evitare fonti di spiacevole imbarazzo e avrebbe chiuso la questione prima ancora di cominciarla... Invece stavolta, anche se era convinto di non avere risposte sufficienti neppure per sé stesso, non poté fare a meno di annuire con un cenno del capo. Tenten appoggiò entrambe le mani sulla panchina dove entrambi erano seduti ( naturalmente a debita distanza l'uno dall'altra ) e, sospirando fortemente, cercò di trovare le parole giuste per formulare la sua domanda.

- La prima volta che ho respirato il profumo - cominciò. - Quando ho... Sì insomma, sai a cosa mi riferisco...

Lo Hyuga annuì.

- Beh, quello che vorrei sapere è: hai avuto esitazioni perché sono la tua compagna di squadra... o perché non mi trovi abbastanza attraente ?
- Come ?!? - fece Neji, sollevando di colpo lo sguardo.

Interpretando malamente la sua reazione, Tenten temette di afferrare la risposta alla sua domanda.

- Ho capito - mormorò. - Certo, non posso dire di essere bella, però speravo che...
- Non dire sciocchezze, per favore - la interruppe bruscamente.

Subito Tenten si voltò a guardarlo stupita. Lo Hyuga teneva i pugni stretti sulle ginocchia, il capo chino in avanti, e si capiva che era fortemente a disagio.

- Chi è che ti ha messo in testa queste idee ? - domandò lui severo.
- Neji...
- Non c'è assolutamente nulla che non va in te: sei forte e attraente allo stesso tempo, e questo è un dato di fatto; solo uno stupido non si renderebbe conto di una cosa così ovvia!
- Ma allora...

Ora Neji non poteva più nascondere il rossore sul suo volto, il suo imbarazzo era troppo evidente. Per anni aveva sempre e ostinatamente cercato di non pensare a Tenten, se non come ad una compagna di squadra e nient'altro, eppure non poteva negare di esserne attratto ( non solo a livello fisico ma anche emotivo ). Tenten era di per sé una ragazza molto attraente, con un fascino tutto particolare, ma erano tante le cose che gli piacevano di lei: il suo carattere e la sua inesauribile fonte di buonumore; gli piacevano i suoi occhi color nocciola e il modo in cui lei sorrideva quando erano insieme; gli piacevano i suoi capelli e la delicatezza dei suoi lineamenti, così come la luce che brillava nel suo sguardo quando si allenavano e combattevano fianco a fianco... Amava tutto di lei, solo che non aveva il coraggio di dirglielo apertamente. Non era il tipo da esprimere in modo chiaro i suoi sentimenti ( per la verità ne era addirittura spaventato ) ma Tenten rappresentava una certezza troppo importante nella sua vita, per questo non voleva assolutamente rischiare di compromettere in modo irreparabile il loro rapporto e perderla per sempre.

- Tenten, io... - provò a dire lo Hyuga, inghiottendo a fatica. - Credimi, io non penso affatto che tu non sia attraente anzi, è esattamente il contrario!
- Allora perché non hai voluto farlo ?
- Perché non sarebbe stato giusto - rispose lui, cingendola per le spalle.

Neji sospirò. Era assai difficile confessare certe cose ad una persona... Soprattutto se da questa persona può dipendere la felicità o l'infelicità, a seconda della sua risposta.

- Tenten - disse Neji, socchiudendo gli occhi. - Quando mi hai baciato la prima volta, è stata la sensazione più bella di tutta la mia vita, davvero... Ma subito dopo era tutto diverso, non eri più tu, eri sotto gli effetti di quella porcherìa d'un afrodisiaco e io non potevo... Non volevo che succedesse così, non in quel modo!
- E' per questo, allora ?

Incapace di resistere oltre, Neji annullò la distanza che ancora li separava e baciò la kunoichi sulle labbra. Tenten percepì tutto il calore e l'affetto dell'altro e, anche dopo che lui ebbe scostato le labbra per parlarle, la sensazione era ancora viva in lei.

- Ti voglio bene - sussurrò Neji, accarezzandole il volto con entrambe le mani. - Sei la cosa più bella che potessi desiderare, perché sei tu... Sei tu che amo, Tenten!
- Oh, Neji...

Ora che entrambi avevano finalmente preso coscienza dei loro sentimenti, il desiderio di essere uno per l'altra e viceversa era qualcosa di assai più importante: stavolta era amore, era un pensiero di entrambi, ed era la volontà reciproca di esprimere la propria passione attraverso qualcosa di più di un semplice bacio.
Il capanno degli attrezzi era a due passi ed era un posto più che sicuro, per starsene un po' da soli e in santa pace. Neji e Tenten vi si infilarono dentro, ansiosi di approfondire meglio quella questione strettamente personale e riservata. Lo Hyuga chiuse a chiave la porta dall'interno e, una volta sicuro che nessuno li avrebbe disturbati, si strinse ad abbracciare la sua Tenten. Il bacio che si diedero fu ancora più appassionato del precedente ma, aprendo gli occhi d'istinto, Neji riconobbe l'oggetto che Tenten stringeva nella mano... una boccetta di profumo!

- Abbiamo così poco tempo per noi - sussurrò la kunoichi con un sorriso malizioso. - Non ti dispiace, vero, se ti do un aiutino ?

Così dicendo, indirizzò la boccetta e spruzzò il contenuto.

FINE

Angolo dell'Autore:
E finalmente, dopo tanto penare, UNA storia sono riuscito a concluderla ( uff, che fatica! )...
Ringrazio tutti coloro che si sono interessati a leggerla/recensirla e seguirla ^__^ e vi do appuntamento come sempre sulla mia pagina-autore per qualche altra fanfiction... o per qualche altra risata in compagnia, a presto!

DADO

P.S.
Un saluto particolare a:

Good Old Charlie Brown
Vaius
Fxt
-
Mokona_Modoki
-
Sashaprati
bimba innamorata

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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