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Autore: kalaea    14/08/2006    1 recensioni
« Verrà un tempo in cui il Male prenderà il sopravvento, nel quale sembrerà non esserci più speranza, durerà secoli, millenni, molti soffriranno, molti moriranno, molti pregheranno la fine di questa maledizione, pochi sopravviveranno. In quel tempo nascerà il Prescelto, il suo destino d’eroe è già stato scritto nelle stelle, un simbolo lo riconoscerà: una pietra brillante di luce propria incastonata nel petto che lo accompagnerà in tutta la sua vita, costui vincerà il male e riporterà la pace e la serenità tra tutti i popoli. »
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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LA PIETRA

LA PIETRA

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CAPITOLO 7

La magia della danza

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Dylan tirò fuori da una tasca dei pantaloni un piccolo flauto ed iniziò a suonare.

Che bella melodia! Dove l’ho già sentita? Ah già, era la nostra canzone, mia e di Liz…avevamo inventato anche dei passi per un balletto…che peccato, non me li ricordo…o forse…

Presa da una forza irresistibile Alyne cominciò a ballare ad occhi chiusi, i passi le venivano uno dopo l’altro, come se non fosse lei a deciderli, ma fossero i passi stessi che la facevano danzare. Intanto, con gli occhi chiusi, Alyne vedeva…vedeva Liz che ballava con lei nel bosco che c’era vicino a casa sua nel Regno della Terra; mentre danzavano, le due ragazze ridevano felici…quella danza faceva dimenticare loro tutte le cose più brutte e tutto sembrava risplendere e…la musica s’interruppe, Alyne si fermò di botto, sempre con gli occhi chiusi, ma questa volta vedeva tutto nero e sentiva Liz urlare di dolore, ma lei non poteva fare niente per aiutarla…

Sentì qualcuno che le scrollò le spalle, aprì gli occhi e dapprima la luce la accecò, poi riuscì a distinguere le sagome di Dylan e dell’Anziana sopra di lei, fino a vederle nitidamente.

« Cos’è successo? Dove sono? Dov’è Liz? Stava urlando, l’ho sentita urlare! Ma prima era qui con me che ballava…e… » Alyne ansimava ed era visibilmente scioccata.

« Calmati, qui ci siamo solo noi tre e non si è sentito nessun urlo. » le disse l’Anziana.

« Ci hai fatto prendere un colpo! Prima ti metti a ballare, ad occhi chiusi, poi quando smetto di suonare, ti fermi di colpo e svieni; infine, quando ti svegli, sostieni di aver sentito urlare qualcuno, quando qui nella radura c’era un silenzio di tomba…» urlò Dylan.

« Non urlare, ti prego. Mi fa male la testa…» sussurrò Alyne.

« Scusa… »

« Dammi una mano a portarla dentro, ha bisogno di riposo. » disse l’Anziana. Con l’aiuto di Dylan Alyne si alzò in piedi e barcollando raggiunse il letto all’interno della capanna.

« Devo avvertire mio padre che sono qui, è il secondo giorno di seguito che sparisco senza dirgli niente. Si sarà in pensiero! »

« Non preoccuparti. Dylan vai in città e avverti il padre d’Alyne che lei è qui, poi torna subito indietro: devi finire il tuo allenamento per oggi.» disse l’anziana.

Dylan annuì ed uscì di corsa. Intanto Alyne era già tornata nel mondo dei sogni, o degli incubi…

Liz…Liz…Liz…

*

« Come sta? Dorme ancora? »

« Sta bene ed è in camera che riposa, lasciamola in pace. »

« Ma che cosa è successo? »

« Non ne sono sicura, ma credo che Alyne possieda una specie di dono, che deve essere coltivato per poter dare buoni frutti, ma che è comunque un grande dono. »

« Di cosa si tratta? »

« Alyne è in grado di usare la magia della danza, è una tecnica molto antica che si è persa nel tempo. Dovrei avere dei libri al riguardo. »

« La magia della danza…cosa pensi di fare adesso? Lascerai andare Alyne non appena si sarà ripresa? »

« Quando si sveglierà, se sarà in grado, sarebbe meglio tornasse a casa da suo padre. Dopo di che penso di chiederle se ha intenzione di tornare da me per apprendere la magia della danza. »

« In questo modo il mio allenamento sarà interrotto? »

« No, continuerai ad allenarti anche tu in compagnia d’Alyne. »

« Dovrò allenarmi insieme a quella ragazzina?! »

« Faresti bene a fartela amica “quella ragazzina”, perché con la sua magia diventerà molto più potente di te! »

« Se lo dici tu…ma non penso sia una cosa così semplice andare d’accordo con Alyne, almeno per me… »

« Alyne è una brava ragazza, vedrai che tra poco diventerete ottimi amici! »

La porta della stanza dove Alyne era sdraiata sì aprì lentamente e ne entrarono Dylan e l’Anziana. Alyne era completamente sveglia, ora che aveva ascoltato il discorso tra il ragazzo e la maga, ma fece finta di dormire.

La vecchia le si avvicinò e la scosse dolcemente per svegliarla. Alyne, che fino ad allora era sempre stata voltata di spalle, si girò verso le altre due persone presenti nella stanza, le fissò entrambe con uno sguardo così intenso da far comprendere che la sua sete di risposte non si era ancora placata.

« Come ti senti? » domandò l’Anziana.

« Bene, grazie. » Alyne si tirò su a sedere e scese dal letto.

« Sono contenta che tu stia bene, credo che sia opportuno che tu torni a casa da tuo padre. » disse la vecchia.

« Sì, hai ragione devo tornare a casa, ma ritornerò qui perché ho bisogno di altre risposte. » replicò risoluta la ragazza.

« Bene. Dylan ti accompagnerà al limitare del bosco e ti spiegherà come raggiungere la radura senza perderti. »

Uscirono tutti insieme dalla capanna, Dylan ed Alyne si diressero verso il bosco.

« Arrivederci, a presto. » salutava l’Anziana.

Alyne ricambiò il saluto con un gesto della mano, poi seguì Dylan all’interno della boscaglia.

Camminavano in silenzio, uno accanto all'altro. C'era una certa tensione nell'aria tra i due; non imbarazzo, solo tensione,

Dopo poco arrivarono al limitare del bosco, dove si fermarono. Si guardarono negli occhi, ma nessun volto lasciava intendere alcuna espressione.

« Per raggiungere la radura ti basterà seguire il percorso tracciato dagli alberi con la corteccia bianca. » Dylan ruppe quel pesante in modo un po' brusco.

« Grazie. » Alyne si voltò e senza neanche salutare e senza più voltarsi indietro.

Arrivò a casa di Michael il più presto possibile, camminando velocemente. In casa trovò solo Mara e il figlio Max, suo padre e Michael erano fuori per un lavoro e sarebbero tornati solamente tardi.

Mara preparò per cena dello stufato che Alyne mangiò avidamente, sì sentiva stanchissima e debole, come se avesse faticato così tanto da non avere più energie. Non disse una parola durante la cena e neppure dopo, anzi si diresse in camera sua e si chiuse dentro.

Si sdraiò sul letto, non aveva sonno, ma aveva bisogno di recuperare le forze, perciò la cosa migliore che le venne in mente fu di sdraiarsi e di non fare niente fino al giorno successivo. Si fermò così un attimo a riflettere su tutto quello che era successo solo in quel pomeriggio.

Cosa mi ha sconvolto di più? Sentire Liz gridare o venire a sapere di essere in qualche modo legata alla magia e al mondo magico? Probabilmente la prima ipotesi è la più plausibile, ma anche la seconda non scherza...Deve essere per questo che mi sento così triste, così fredda, non che privata di quasi tutte le mie energie. Sento un gran freddo dentro di me, un'aria gelida che non riesco a mandare via...forse, però, con la magia posso riuscirci, forse con la magia potrò sciogliere quel ghiaccio che mi si è formato dentro.

Non so quando tornerò dall'Anziana, ma credo sarà molto presto perché io ho bisogno di altre risposte. Devo imparare questa magia della danza, devo fare onore a Liz e tener fede al giuramento di vendetta che ho nei suoi confronti, dopotutto l'Anziana ha detto che grazie a questa magia io diventerò potente, molto potente...

Si addormentò.

   
 
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